Corro.
Mi giro.
Harry mi segue.
Mi sta vicino.
Cado.
Qualcuno mi aiuta.
Riprendo a correre.
Eccola.
Eccoci.
Ho vinto.
Mi giro.
Abbiamo vinto.
La testa gira,
tutto in torno a me gira,
ci fermiamo,
cado.
Mi rialzo, di nuovo.
Dove sono?
Una voce.
"Harry"
Mi guarda.
"Cedric".
Una bacchetta contro di me.
Continuo a non capire cosa succede.
Mi guardo intorno.
"Voldemort" penso.
Mi ricordo della bacchetta.
Prendo la mia.
"Cedric, no" un urlo.
È Harry.
"Lascialo perdere" cerco di attirare l'attenzione.
Una luce davanti ai miei occhi.
Papà,
Cho,
Harry,
Hogwarts.
NdA: i punti alla fine di ogni parola/frase sono voluti, tanto è che quando ho bisogno di una virgola, la uso :) a parte questo ho voluto creare una sorta di limbo, lasciando al lettore l'interpretazione e la lettura: decidere se leggere velocemente e quindi far scorrere velocemente l'azione oppure di farla scorrere lentamente, con le pause volute, creando un po' di pathos.
Per quanto riguarda la morte, ho voluto che il padre, Cho, Harry e la scuola fossero il suo ultimo pensiero prima di morire.
Spero di aver reso l'idea.
P.s. Il titolo è un riferimento al fatto che ha perso poiche non è riuscito ad aiutare Harry.