La maestosità del sole che tramonta
Sono l’ultimo combattente per la libertà, l’ultimo dei Primi.
Sono il sangue che scorre vermiglio per difendere un’eredità troppo grande, un’eredità senza più alcun valore.
Sono la vita ceduta per proteggere coloro che un tempo minacciarono di distruggere il mio popolo.
Sono il dominio e la saggezza, sono il primo e il più potente.
Ero uno, adesso sono due, tra pochi istanti la Dama Nera ci separerà per sempre.
Sono l’inquietudine di un osso bianco come la neve.
Sono la mente remota e antica.
Sono l’amore appagato e tranquillo.
Sono la democrazia che combatte la tirannia.
Sono l’ultima speranza.
Sono la fiamma che brucia ardente fino all’ultimo istante.
Sono la sicurezza della responsabilità.
Sono l’annullamento dei propri desideri e delle proprie ambizioni per gli altri.
Sono la maestosità del sole che tramonta, la solennità della luce del crepuscolo.
Sono il coraggio e la dignità nella morte, come lo sono stato nella vita.
Sono l’eternità spezzata da una lama grigia come il fumo.
Sono una spada il cui filo non si è mai spezzato e si infrange solo ora, davanti a un potere che è follia, davanti a un potere che è malattia.
Sono la soglia ultima della coscienza, in cui il risultato perde importanza e ne acquisisce solamente la sostanza.
Sono l’importanza di un lungo cammino, la consapevolezza di se stesso come entità unica e irripetibile.
La conoscenza ultima delle azioni mortali, poiché anche io, ora, sono diventato tale.
Io, sono la mortalità della mia razza immortale.
Io, sono Vrael.