13/03/2013
0 recensioni～Hells Bells ～
Edward assistette a tutta la scena. Non era stata un’ottima mossa. Un uomo stava per essere ucciso e lui se ne stava buono a guardare, quello era sadismo.
Voleva solo una piccola vendetta, senza sporcarsi le mani. Ma come diceva il proverbio: - la vendetta è un piatto che va servito freddo -. Questo fece capire al vampiro che aveva sbagliato.
Seguì con lo sguardo il ragazzo più alto che stava portando al sicuro Dean. Poi quel colpo di scena, non aveva mai visto nulla di simile e ne rimase stupito.
Il neonato era morto e con lui forse anche il cacciatore.
La sagoma che era comparsa dal nulla sparì e si ritrovò davanti al vampiro.
Le sue intenzioni erano buone e tentò di far capire che cosa aveva intenzione di fare nei confronti di Dean. Sam ne rimase disgustato, ma allo stesso tempo considerò la proposta.
«Se non toglieremo il veleno, si trasformerà» disse impaziente, guardando il ragazzo che già presentava i sintomi della trasformazione.
Fra i due intervenne l’autore del colpo di scena. I suoi capelli biondi le oscillavano leggermente sulla giacca in pelle nera e una leggera smorfia si dipinse sul suo volto.
«Io non mi fido di lui» sbottò. Lo guardò per un breve istante e ne fiutava la puzza.
A lei Dean serviva vivo per scovare il demone che aveva il suo contratto.
Edward cercò di capire chi era o per meglio dire, cos’era. La scrutò attentamente, riuscì solo a capire che non era umana.
Ruby il demone che stava aiutando Sam nel salvare suo fratello, tirò fuori dalla sua tracolla in pelle una boccetta in cristallo contenente un liquido marroncino. L’aprì e fece di poco alzare il capo di Dean e ne versò una minima goccia nella sua bocca.
Il vampiro stette a guardare. L’unica cosa che impediva al veleno di trasformare una persona era succhiarlo e pure il sangue, ma questo solo un vampiro poteva farlo.
«Che roba è?» chiese osservando la reazione del cacciatore, che giaceva a terra accanto al muro.
«Si chiama magia, idiota» rispose con tono acido, rivolgendo lo sguardo a Dean. La questione stava andando troppo sul personale.
Edward rimase stupito nuovamente, man mano che i secondi passavano il colore della pelle dell’umano stava cambiando da pallida a leggermente rosea. Percepì chiaramente il suo respiro e il battito cardiaco stabilizzarsi definitivamente.
Sam guardò suo fratello e lo tirò su, in modo che potesse respirare meglio. Non appena vide che aprì gli occhi gli si dipinse un leggero sorriso sulle labbra.
Dean riprese conoscenza e la prima cosa che vide era il vampiro. La sua rabbia crebbe non appena incrociò il suo sguardo.
«Figlio di puttana! Io ti ucciderò!» gli urlò, cercando di alzarmi con scarso esito. Era ancora un po’ debole e se non stava attento poteva svenire di nuovo.
«Dean calmati» lo trattenne Sam.
«Il solito spaccone» intervenne Ruby, incrociando le braccia al petto con una leggera smorfia. Nemmeno un ringraziamento aveva ricevuto, ma se lo aspettava. Dopotutto fra loro non correva buon sangue.
«E tu che ci fai qui?» chiese il ragazzo dagli occhi color smeraldo, alzandosi a fatica scansando il fratello.
«A salvarti il culo» rispose lei, seria.
Edward riteneva di essere di troppo in quella conversazione e decise di andarsene, ma qualcosa lo tratteneva e non riusciva a muoversi.
«Tu sta buono lì» disse il demone, guardando Dean. La situazione si era ribaltata e il vampiro non aveva molte speranze di fuggire.
Sam e Ruby lo volevano dove li serviva.
Sulle labbra di Dean emerse un sorrisetto bastardo.
Ruby aveva tracciato una trappola del Diavolo assieme a qualche formula voodoo dell’amazzonia con l’aggiunta di sangue di uomo morto. Fino a qualche tempo fa nessuno l’aveva sperimentata e quello era stato il risultato. Aveva funzionato.
Il vampiro rimase a fissarli con un’espressione d’irritazione.
Sam e la ragazza dai capelli biondi si scambiarono delle brevi occhiate.
Dean sapeva che il legame fra i due era molto saldo, ma non si fidava di lei anche se li aveva aiutati in varie occasioni. In quel momento però lasciò da pare il loro conflitto e si concentrò su Edward.
«Sei arrivato al capolinea» disse prendendo il suo coltello e avvicinandosi a lui.
Edward non si scompose minimamente, anche se non poteva muoversi non lo temeva affatto.
Ruby assistette alla scena, avvicinandosi all’orecchio di Dean.
«Se fossi in te non lo ucciderei» gli consigliò.
Sam aveva elaborato un piano ben preciso, dopo l’esito delle sue ricerche era giunto a una semplice conclusione. Quel gruppo di vampiri era dalla parte due buoni, ma aveva controllato tutti i fatti strani che erano accaduti negli ultimi 200 anni e l’unica cosa che appariva sospetta era la storia di quel vampiro dagli occhi dorati. Era diverso da tutti gli altri che aveva incrociato e per questo era anche il più pericoloso.
Dean rivolse un piccolo sguardo a Sam, mentre teneva sott’occhio il vampiro.
«E perché non dovrei?» chiese a Ruby con tono irritato, era una questione personale.
Edward guardava i tre con espressione seria, qualcosa fiutava e di certo si sarebbe liberato.
«Ha ragione lei, non dovresti uccidermi» intervenne, incrociando le braccia al petto. Serrò la mascella quando fu fulminato dal suo sguardo.
«Tu sta zitto!».
Girò attorno al vampiro con fare minaccioso. Ruby sbuffò leggermente alzando gli occhi al cielo, mentre Sam se stava buono. Dopotutto era stato quel vampiro nel tentare alla vita di suo fratello. Era una questione personale e doveva restarne fuori.
Il cacciatore con la giacca di pelle, continuava a guardar quell’essere. Nella sua espressione facciale risaltava il disprezzo e il desiderio di uccidere. Pensò attentamente a quello che gli aveva fatto e il momento in cui solo per un istante la morte lo aveva abbracciato.
Al contrario Edward iniziava ad avere una sensazione strana, che stava salendo sempre di più. Gli percorreva la mente e tutto il corpo, rendendolo più rigido del solito.
Anche se il non batteva più da ormai molto tempo, i suoi nervi percepivano tutto questo come: la paura. Un sentimento che gli era appartenuto prima della sua trasformazione. Si faceva strada nella sua mente e nella sua vita precedente. Aveva sempre rinnegato, ma con Bella venne tutto alla luce del giorno e in vampiro si era reso più umano di quanto non lo era mai stato.
Dean si fermò di fronte a lui a pochi passi dal sigillo. Sorrise leggermente e con un uno scatto, il lungo coltello andò a trapassare la cerne e dei lievi schizzi di sangue caddero a terra. L’espressione del ragazzo dagli occhi dorati rimase come una fotografia scattata nell’esatto secondo. Cadde a terra con un tonfo che fece un breve eco.
La lama gocciolava e il rosso risaltava sul metallo. Il corpo cadde indietro, lasciando una scia di sangue che macchiava il terreno.
Il cacciatore seguì con lo sguardo il profilo del corpo a terra e la testa che ondeggiava ancora.
«Buon viaggio all’Inferno» affermò, soddisfatto.
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Ed eccoci al capitolo finale, spero di non avervi deluso e aver fatto felice qualcuno. Sì, è un'idea completamente pazza questo lo so... ma non ho resistito alla tentazione di provarci, magari mi sentirò un mucchio di critiche in merito a questo finale.
Come avete notato, i titoli sono corrispondenti a quelli di varie canzoni rock e non solo. Questa è stata la tracklist che mi ha aiutato a mettere nero su bianco questa piccola storia: cross-over Twilight/Supernatural.
Spero vi sia piaciuta, anche perché è la prima storia a capitoli che concludo al massimo in questo fandom metto solo monolighi....
Alla prossima!
Debbie_93