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Autore: Gogetathebest    15/03/2013    3 recensioni
Salve a tutti! Questa è la mia prima ff e parla di Bra, una sedicenne che si trova alle prime esperienze e che ancora non è in grado di decidere cosa sia giusto o sbagliato senza essere condizionata dall'orgoglio... Dopo una serata andata male in discoteca, si troverà costretta ad affrontatre la punizione di suo padre che, pur capendo sua figlia, non può permettersi di fargliela passare liscia e... non vi anticipo più niente! Scoprirete tutto leggendo la storia! Spero di non avervi annoiato troppo ;)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Bulma, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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[“Come vuoi tu…” Detto questo, lanciò il reggiseno nel cassetto e, approfittando della vicinanza di Bra, la abbracciò e le loro lingue si intrecciarono in un caldo bacio.]
 
Erano già finite le vacanze di Natale e la scuola era iniziata ormai da una settimana; Baiko, anche se continuava a non studiare, aveva deciso di andarci comunque per stare sempre vicino a Bra, anche se Vegeta, ora che stavano insieme e che aveva visto quanto era diventata forte, gli aveva dato il permesso di lasciare tutto dato che era più tranquillo… però lui, dopo aver letto tutte le mail che le arrivavano ogni giorno, aveva capito che la prudenza non era mai troppa, quindi meglio non lasciarla sola.
Bra, anche se erano finite le feste, non era depressa come gli altri anni, anzi, al contrario, poteva stare più tempo sola con Baiko, e non poteva desiderare niente di meglio… bastava coprirlo in classe con gli insegnanti per evitare che scoprissero che non faceva mai niente e sarebbero stati insieme anche l’anno successivo. Si era dimostrato un ragazzo d’oro, quando il giorno di Natale l’aveva portata sulla neve e lì le aveva regalato un bracciale che aveva adocchiato da molto tempo, ma che non aveva mai comprato, anche se non sapeva neanche lei per quale motivo. In ogni caso, era decisa a non lasciarselo sfuggire.
 
“Buongiorno principessa!” Urlò Baiko piombando all’improvviso nella stanza di Bra, la quale non fu esattamente felice di quella piccola sorpresa…
“Mmm… buongiorno…” Mugugnò infastidita.
“Dai! È ora di alzarsi!”
“Noo… cinque minuti! Che cambiano?”
“Appunto! Non cambia niente ora o dopo! Quindi sveglia!” A questo punto si avvicinò al letto e le tolse velocemente le coperte sotto le quali si era rifugiata la ragazza, la quale non poté fare altro se non alzarsi e dirigersi verso il bagno per sistemarsi un po’, poiché voleva evitare di essere vista in quello stato da lui… e solo una volta lavata la faccia, si rese conto che era in intimo, ma meglio fare finta di nulla, tanto ormai l’aveva vista e non poteva farci niente.
“Baiko! Mi passi i miei vestiti? Sono sulla sedia!” Urlò dal bagno, per evitare di uscire di nuovo seminuda.
“Perché non te li prendi da sola?” Chiese retoricamente il Sayan, dato che conosceva benissimo la risposta a quella domanda.
“Dai! Non fare storie, o faremo tardi!”
“Ok…” A quel punto fece ciò che Bra gli aveva chiesto… in fondo aveva ragione, non poteva farle perdere tempo oppure avrebbero fatto davvero tardi. Dopo dieci minuti buoni, la ragazza uscì dal bagno letteralmente trasformata… non sembrava affatto la ragazza-zombie di pochi minuti prima, ma era fresca e pimpante. Si avviarono così a fare colazione e uscirono di casa. Arrivarono a scuola e li c’erano come sempre gli stessi ragazzi che andavano dietro a Bra e le stesse ragazze che andavano dietro a Baiko; ebbene si, anche lui, come lei, aveva il suo gruppo di ammiratrici. Poi suonò la campanella ed entrarono in classe per seguire le lezioni. Mentre tutti ascoltavano annoiati l’insegnante di italiano, qualcuno bussò alla porta dell’aula e Bra si ridestò dal sonno in cui stava cadendo, curiosa di sapere chi fosse. Quando la porta si aprì, entrò in classe una professoressa, la vicepreside per la precisione, la quale disse agli alunni che sarebbero usciti un’ora prima poiché mancava l’insegnante dell’ultima ora, a parte Bra e Baiko dato che i loro genitori non avevano mai firmato il permesso di uscita… Baiko perché non aveva i genitori, e Bra perché sua madre era molto impegnata e non aveva avuto il tempo di andare a scuola. Si ritrovarono così da soli in classe, invidiando tutti gli altri che erano potuti uscire.
“Uffa! La prima cosa che farà domani mia madre, sarà venire a firmare i permessi! Odio stare qui più del necessario!” Esclamò la ragazza non appena furono soli.
“Eddai! Guarda il lato positivo!” Disse il ragazzo con aria noncurante.
“Mi prendi in giro? Quale potrebbe essere il lato positivo nello stare a scuola quando tutti gli altri sono usciti e si stanno divertendo?” Rispose Bra non poco alterata.
“Beh… intanto siamo soli… ad esempio… potremmo sfruttare questo tempo, no?” Si era voltato verso di lei e la guardava con aria maliziosa.
“Mmm… che fai, il playboy? Non attacca, mi dispiace…” Proferì non troppo convinta delle proprie parole, cosa che non sfuggì al Sayan.
“Ne sei proprio sicura?” Ora si era avvicinato andandole alle spalle e le aveva soffiato quelle parole proprio nelle orecchie. A quel punto, Bra, non resistendo, si voltò, trovandosi faccia a faccia con Baiko.
“Io… si! Credo…” Ma non fu in grado di finire perché il ragazzo si era impadronito all’improvviso delle sue labbra, e la situazione non le dispiaceva affatto. Sicuramente, essendo in una scuola, non potevano spingersi oltre, anche se il Sayan sembrava essere di tutt’altro avviso, infatti, dopo un attimo di esitazione, aveva iniziato ad accarezzarle la schiena mettendo le mani sotto la maglia, e la stessa cosa fece Bra senza pensarci neanche.
Mentre erano “occupati”, non si accorsero subito che c’era purtroppo un ospite indesiderato… e si ritrovarono in presidenza. Ora sarebbe iniziato il terzo grado.
“Allora… per quale motivo eravate in classe mentre tutti gli altri erano usciti?” Iniziò il preside.
“Perché non avevamo il permesso per uscire.” Continuò la ragazza.
“Mmm… e che cosa stavate facendo?”
“Beh… non lo ha visto da se?” Proferì Bra con tono ovvio. Non capiva dove volesse arrivare… voleva forse che lo contraddicessero per poi farsi accusare di essere bugiardi?
“Quindi, deduco che non avete intenzione di negare che…”
“Oh insomma! Non davamo fastidio a nessuno! E poi sono affari nostri quello che facciamo! Non certamente suo!” Ora Baiko era scoppiato… ma cosa cavolo voleva quel vecchio da loro!?
“Certo, capisco… in questo caso, dovrò chiamare i genitori della signorina Brief!” A queste parole, entrambi sbiancarono… il preside non si rendeva conto delle conseguenze della sua decisione, ma infondo, era quasi certo che Vegeta non si sarebbe presentato… quindi con Bulma sarebbero stati coperti. Il preside allora telefonò a casa Brief.
“Bene… uno dei suoi genitori sarà qui a momenti.” Si trattava sicuramente della madre e poco dopo quella situazione sarebbe finita. Era tutto risolto. Ad un certo punto si sentì bussare alla porta e, dopo aver avuto il permesso dal preside, la porta si aprì.
“Cosa è successo a mia figlia?” Udendo quella voce, ai due Sayan si gelò il sangue nelle vene, quindi si girarono contemporaneamente di scatto, notando che si erano sbagliati di grosso… davanti a loro si trovava… Vegeta!
“P… papà! M…ma come mai sei venuto tu?”
“Tua madre aveva da fare… Io comunque non ho tempo da perdere… avanti, dimmi cosa è successo!”
“Se mi permette vorrei…” Intervenne il preside.
“No, non le permetto… voglio prima ascoltare la versione di Bra. Allora?” Continuò a rivolgersi a Bra.
“Dunque… insomma… È successo che…”
“Non girarci intorno!”
“Ci hanno avvisato che saremmo dovuti uscire un’ora prima dato che mancava il professore dell’ultima ora, ma dato che io e Baiko non avevamo il permesso per le uscite anticipate, siamo rimasti in classe da soli…”
“E quindi?”
“Quindi… sai com’è… ci siamo… baciati… e il preside ci ha visti e ci ha portato qui.” Confessò in imbarazzo la Sayan. A quel punto guardò prima Baiko, poi l’uomo.
“È così? Lo conferma? O mia figlia ha omesso qualcosa?” Aveva uno sguardo che avrebbe messo paura a chiunque, e così il preside non ebbe il coraggio di obiettare, pensando che non fosse necessario. Quindi si voltò verso Baiko che se ne stava seduto a guardare disinteressato fuori la finestra, ma che si voltò subito non appena si accorse di essere osservato.
“Insomma… io penso che non sia un comportamento da tenere in un qualunque luogo pubblico, tantomeno…” Cercò di rigirare il coltello nella piaga l’uomo per far si che a Bra toccasse una punizione più severa. Gli erano arrivate delle voci su quell’uomo, il misterioso marito della signora Brief, e dicevano che fosse molto forte e soprattutto severissimo… e vedendolo, aveva ragione di credere che fosse tutto vero. A quel punto, il principe iniziò ad avere come un tic agli occhi, dopodiché non si trattenne più e scoppiò a ridere davanti ai volti attoniti dei presenti, quello del preside, di Bra e soprattutto del Sayan più giovane… ma cosa diavolo gli era preso? Nessuno, a parte Bulma, lo aveva mai visto ridere in quel modo… e poi cosa ci trovava di tanto divertente in una situazione del genere? Lui era terrorizzato, e quello che pensava sarebbe diventato il suo assassino, rideva.
“Allora… è per una sciocchezza del genere che mi avete disturbato?” Disse mentre era ancora leggermente scosso.
“Beh… io però penso che se non li avessi visti, si sarebbero spinti ben oltre…”
“Oh, io invece sono certo che Baiko non lo ha neanche pensato… vero?” Ora guardò gelidamente il ragazzo.
“Si! Certo che si!” Si era affrettato a rispondere, anche se non era proprio la verità, comunque meglio vedere come sarebbe finito il discorso.
“Come fa a esserne così certo, se posso chiederlo?” Il preside non capiva come mai non avesse già preso a calci il ragazzo trovato con la figlia… qualunque normale genitore avrebbe dato di matto.
“In primis, Baiko vive in casa mia e ha la possibilità di stare con lei quando gli pare, quindi non credo che sarebbe stato così stupido da fare un passo falso del genere – a questa rivelazione il preside sgranò gli occhi… doveva ammettere che proprio non se l’aspettava – e poi, cosa ci sarebbe di male? Stanno insieme… non è che lei è invidioso?” Osò insinuare Vegeta, e vedendo l’espressione del terrestre, capì di averci visto giusto.
“Ma come le viene in mente? E poi, se permette, queste sono questioni private che non le riguardano.”
“Bene, quand’è così, posso anche tornarmene a casa. Addio. Andiamo Bra, Baiko!”
“Un momento, lei non può portarli via ora, non è ancora il momento di uscire!” Il preside protestò, ma fu, per grande soddisfazione dei ragazzi, totalmente ignorato, così non gli rimase che tornarsene al suo noioso lavoro. Una volta usciti dalla scuola, Vegeta avanti e i due ragazzi che lo seguivano, il principe si girò di scatto, facendo sobbalzare i due.
“Con il terrestre l’avete passata liscia, ma non pensate che con me sarà altrettanto facile!”
“Quindi, questo vuol dire che…” Provò a intervenire Bra, ma fu interrotta immediatamente.
“Vuol dire che per un mese intero, vi allenerete tutte le mattine insieme a me! Dalle quattro alle sette.”
“Dalle… quattro?!?” Esclamò Bra, alquanto contrariata… lei non era mai stata mattiniera, proprio perché odiava doversi svegliare e lasciare il suo caldo e comodo letto.
“Si, e non voglio obiezioni. Così imparerete a essere più responsabili.”
“Ma… allora, se ti sei arrabbiato, perché davanti al preside ci hai dato ragione?” Chiese ora il ragazzo.
“Io non sono arrabbiato per quello che avete fatto… insomma, non sono mica stupido! Non mi aspetto di certo che l’unico contatto che abbiate sia passeggiare mano nella mano! Ma siete stati così idioti da farvi scoprire e quel che è peggio, rimproverare da un insulso terrestre! Non posso accettare che un umano qualunque creda di avere il diritto di dire qualcosa su un Sayan! Ora torniamo a casa.” I due ragazzi erano rimasti senza parole… non si aspettavano certo che Vegeta avrebbe reagito in quel modo! Perlomeno erano tutti interi, almeno per il momento.
Dopo aver camminato per dieci minuti, arrivarono a casa e Vegeta si diresse nella GR mentre i ragazzi tornarono in camera per posare gli zaini.
“Allora… devo ammettere che non mi aspettavo che il principe fosse così… insomma, ero sicuro che mi avrebbe fatto a pezzi! Però per fortuna l’abbiamo passata liscia…”
“E la colpa di chi è stata? Tua, playboy!” E gli fece l’occhiolino.
“Mmm… colpa mia eh? Allora… dato che ormai sono stato scoperto e non ho più niente da perdere, tanto vale continuare…” Era vicinissimo a Bra, ma si sentì bussare e si allontanarono immediatamente.
“Posso?”
“Sei già entrata, perché me lo chiedi, mamma?”
“Oh beh… in ogni caso, vi rubo solo cinque minuti… Sapreste dirmi per quale motivo Vegeta è così… strano?”
“Io… devo andare in bagno… scusate.” Detto questo, Baiko uscì dalla camera, lasciando sole madre e figlia.
“Entra…”
“Allora?”
“Tu sapevi che il preside ha chiamato perché voleva parlare con te o con papà?”
“Si, certamente… però ero impegnata, così ho mandato tuo padre… ho fatto male?” Chiese la donna preoccupata.
“Certamente! Perché il preside ha visto me e Baiko mentre ci baciavamo e lo ha detto a papà e poi…” A quel punto si tappò la bocca… si era pentita di aver detto tutto anche alla madre in quel modo così improvviso… avrebbe dovuto prima prepararla, non aggredirla, ma ormai la frittata era fatta, tanto valeva non nascondere più nulla.
“E poi papà, per punizione, ha detto che per un mese dovremo allenarci insieme a lui dalle quattro alle sette di mattina.”
“Per punizione? Siete stati puniti per cosa esattamente?”
“Ha detto perché siamo stati così idioti da farci scoprire…”
“Ahahah wow… io pensavo che avrebbe fatto saltare in aria quel povero ragazzo non appena avesse sentito la parola bacio!”
“No, ha detto al preside che è una cosa normale per due persone che stanno insieme… e gli ha chiesto se era invidioso di noi!” A quel punto, Bulma iniziò a ridere ancora più forte.
“Accidenti… mi sono persa una scena memorabile! Comunque è vero che non c’è niente di male… anche io alla tua età lo facevo, e non mi limitavo solo al bacio… solo che non mi hanno mai scoperta!”
“Ok, mamma, potevo vivere anche senza sapere cosa facevi con il tuo ragazzo a sedici anni…”
“Adesso dobbiamo andare a mangiare… vieni?” Chiese Bulma alla figlia.
“Si, ora vengo!”
 
Spazio autrice: Ciaoo! Scusate se mi rifaccio viva dopo più di un mese, anche se avevo detto che avrei aggiornato nel giro di una settimana o due… ma non mi è stato proprio possibile. Comunque… passiamo alla storia xD Sono contenta di vedere che vi piace, e ogni recensione mi rende felicissima! Perciò vi ringrazio per il vostro sostegno! Grazie anche a chi legge solamente, e a chi ha inserito la storia tra le preferite, le seguite o le ricordate :D Alla prossima, ciaoo!!
  
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