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Autore: valy88    08/10/2007    6 recensioni
Resisti, ti prego, perché io non riesco…
Non riesco a pensare che potrei perderti da un momento all’altro…
C’è ancora una cosa importante che devo dirti…Kari.
Che strano scherzo del destino…E pensare che è iniziato tutto circa un anno fa…
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hikari Yagami/Kari Kamiya, Takeru Takaishi/TK
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO


Capitolo 4 – Ricominciare…


Non erano passate neanche le tre del pomeriggio, quando Kari si mise la sua tracolla addosso e si avviò verso la facoltà di “Lettere & Filosofia”.

Non sapeva perché avesse scelto quell’indirizzo, in realtà… Forse perché amava leggere, ma non ne era sicura… Lei amava soprattutto stare con le persone e socializzare, farsi dei nuovi amici insomma. Non che quelli che avesse non le andassero bene, ma, a volte, siccome si conoscevano fin da bambini, si sentiva soffocare da loro e sentiva il bisogno di staccare un po’ la spina; con loro, infatti, era sempre come se dovesse dimostrare qualcosa… Doveva svagarsi e l’università era stata, secondo lei, l’unica soluzione attuabile nell’immediato…

A rendere il tutto più difficile, inoltre, nell’ultimo periodo, era ricomparso anche Davis nell’insistere con la storia che provava qualcosa per lei. In cuor suo lo aveva sempre saputo, ma il problema era un altro: le poche volte che erano usciti insieme, infatti, lei non aveva provato niente più di una semplice amicizia nei suoi confronti. Non voleva ferire i suoi sentimenti, rifiutando i suoi inviti, ma non poteva nemmeno illuderlo così! Doveva assolutamente trovare il coraggio di dirgli tutta la verità, ma aveva anche paura di perdere la sua amicizia… Era una situazione davvero difficile…

Mentre si dirigeva all’università, non riusciva a non pensare a quanto le mancasse una persona accanto, capace di capirla, di consolarla nei momenti difficili e proteggerla se fosse stato necessario… Specialmente quanto le mancasse in quel momento… Aveva veramente bisogno di amare una persona che l’amasse nello stesso modo…

Con questi pensieri per la testa, Kari si accorse di essere arrivata a destinazione. Quindi controllò l’orario nel piccolo orologio da polso che le avevano regalato i suoi genitori per il suo ventesimo compleanno.

Quella era stata sicuramente una bella festa, ma proprio in quell’occasione aveva cominciato ad accorgersi del suo stato d’animo… lo stesso che l’animava in quei giorni… Proprio quando si trovava in compagnia dei suoi cari e vecchi amici…


<< Ciao, Kari >>

<< Ciao, Miyako >> rispose, sorridendo, la ragazza.

<< È da un po’ che ti stavo chiamando… Probabilmente eri soprappensiero… A cosa stavi pensando? >>

Proprio in momenti come quelli, in cui le venivano poste simili domande, ricordava che desiderava avere amici diversi. I suoi attuali volevano sapere sempre tutto; mai una volta che potesse rimanere sola e libera di pensare a quello che le pareva! Voleva bene a Miyako, davvero… ma, a volte, era veramente troppo curiosa…

Quindi, in quel momento così come in altri, decise di optare per una banale scusa.

<< Niente di importante, non ti preoccupare… Stavo pensando all’esame che dovrò dare tra qualche giorno >> disse infine Hikari, sorridendo.

<< Sicura? Perché è già da un po’ che ti vedo strana: te ne stai sempre sulle tue… Non sembri più tu… >>

<< È che sono nervosa: non è che mi senta molto pronta per quest’esame… Ma vedrai che tornerò quella di sempre, non appena tutto sarà finito >>

<< Sarà… Comunque, ho saputo… >> cambiò discorso la ragazza con gli occhiali.

<< Cosa? >>

<< Dai, Kari… A me lo puoi dire. Non fare la finta tonta >>

<< Veramente non ho la più pallida idea di quello che stai dicendo >>

<< Me lo ha detto Ken… >>

A quel nome, Hikari non poté non sorridere…

Ken e Miyako, ovvero gli eterni fidanzati… Si conoscevano da quando erano bambini; prima amici del cuore per tantissimi anni, forse anche troppi, e poi innamorati persi… Neanche nei migliori film d’amore… Kari non l’aveva mai confidato a nessuno, ma, a volte, invidiava tantissimo la sua amica perché era riuscita a trovare un ragazzo meraviglioso. A dirla tutta, litigavano spesso, ma, infondo, era giusto così: l’andare sempre d’accordo avrebbe reso il tutto estremamente noioso, con il passare del tempo…

<< Insomma… si può sapere che cosa ti ha detto Ken? >> le chiese poi Kari, ormai sull’orlo di una crisi di nervi…

<< Ma di te e Daisuke… Che altro se no?... >>

Hikari sperò vivamente di aver capito male, rifletté quindi lentamente sulle parole appena pronunciate dalla sua amica.

Da quanto aveva potuto intuire, Miyako credeva che lei e Daisuke stessero insieme… C’era qualcosa che non quadrava, anche perché lei non era a conoscenza di quella faccenda…

<< … Non ti nascondo che ci sono rimasta un po’ male… >> continuò intanto Miyako << Speravo che venissi tu a dirmelo… infondo siamo amiche, o almeno così pensavo… >>

<< Io non ti ho detto nulla, perché non c’è niente da dire! >> stava seriamente cominciando ad arrabbiarsi, e questo non era un buon segno…

<< In che senso, scusa? Non ho capito… >>

<< Nel senso che io e Daisuke non stiamo insieme! Voglio assolutamente sapere chi ha messo in giro questa cretinata! >>

<< Ecco… ora che mi ci fai pensare, forse ho capito male… >> rispose la ragazza, senza nascondere un certo stato di nervosismo.

<< Non fare la finta tonta con me Mia! Voglio sapere chi l’ha detto a Ken! >>

<< Senti, non ti arrabbiare… infondo lo sappiamo solo io e lui… >>

<< Dimmelo! Voglio sapere! >> Kari perse del tutto la pazienza.

<< Glielo ha detto Daisuke… Si sono visti l’altra sera per bere qualcosa insieme >>

Hikari non riusciva a crederci… Come era saltato in mente a quell’idiota di dire una cosa del genere?! Il bello era che, tra l’altro, non era per niente vero quello che aveva detto! Lo sapeva che avrebbe dovuto dirglielo fin dall’inizio che non ci sarebbe stato mai niente tra loro: avrebbe evitato un sacco di problemi.

<< Senti, Mia… non so perché Daisuke pensi il contrario, ma io e lui non stiamo insieme, e non ci staremo neanche in futuro, te lo assicuro >>

<< Ah, ecco… Infatti mi sembrava strano; me lo saresti venuta a dire immediatamente… >>

Kari, nel frattempo, guardò l’orologio. Erano già le 14.55 e la lezione sarebbe iniziata dopo cinque minuti…

<< Mia, adesso devo andare… Ci sentiremo nei prossimi giorni, ok? >>

<< Va bene. Ma come farai con Dai? >>

<< Appena sarò a casa, lo chiamerò; lo inviterò a casa mia, così che potremo discutere delle stronzate che spara fuori da quella sua dannata bocca! >>

<< Non vorrei essere nei suoi panni… >> e, così dicendo, Miyako se ne andò.


“Maledetto Daisuke! Per colpa tua, stavo anche per arrivare tardi a lezione! Probabilmente i posti migliori se li saranno già presi…” questi furono i pensieri di Kari, mentre si stava dirigendo alla lezione di storia dell’arte.

Entrò subito, non appena arrivò.

“Meno male, il professore non è ancora arrivato”

Quindi si guardò intorno, e, come previsto, i posti migliori erano già stati occupati; rimanevano solo quelli nell’ultima fila, cioè quelli che non venivano mai utilizzati perché troppo lontani dalla lavagna luminosa…

Hikari però decise che, per una volta, poteva anche solo ascoltare, quindi si andò a posizionare in quei bachi liberi…

Poco dopo, entrò il professore che subito iniziò la sua lezione, senza badare a nulla. Kari, di conseguenza, cominciò ad ascoltare.

Con il programma erano arrivati all’Art Nouveau. Le era sempre piaciuta l’arte e, tralasciando il fatto che ormai conoscesse a memoria il programma, non voleva mai mancare a una di quelle lezioni.


<Art Nouveau fu uno stile artistico, diffuso in Europa e negli Stati Uniti, che interessò le arti figurative, l'architettura e le arti applicate, tra il 1890 e la prima guerra mondiale…>>


“Che palle…” pensò annoiato Takeru, mentre ascoltava la lezione.

Era stato costretto a farlo, visto che era stato bocciato all’esame di quella materia, così si era ritrovato a frequentare nuovamente tutte le lezioni.

“Devo trovare qualcosa da fare per passare il tempo, se no va a finire che muoio dalla noia” detto questo, il ragazzo cominciò a guardarsi intorno…


Fu in quel momento che rivide i suoi occhi…

I loro sguardi si incrociarono per la seconda volta…


“Non ci posso credere…” pensò il giovane “… mi perseguita!”

“È il cameriere di stamattina!” si disse mentalmente Hikari.


<< Il movimento trae le sue origini dal socialismo utopistico di John Ruskin e si ispirò all'ideologia propugnata dall'Arts and Crafts di William Morris, il quale aveva posto l'accento sulla libera creazione dell'artigiano, come unica alternativa alla meccanizzazione e alla produzione in serie di oggetti di dubbio valore estetico, successivamente aveva cercato nell'industria un alleato piuttosto che un nemico >>


Nessuno dei due ragazzi, però, stava più ascoltando le parole del professore, persi com’erano ognuno negli occhi dell’altro…

Il primo ad interrompere quel gioco di sguardi fu Takeru, che cercò di badare alle parole dell’insegnante per il resto della lezione, anche se con scarsi risultati…

Non capiva proprio il motivo per cui non riusciva a togliersi dalla mente lo sguardo della ragazza del bar…

Gli stessi pensieri, intanto, tormentarono Kari fino alla fine della lezione, quando raccattò tutte le sue cose e si avviò verso l’uscita.

Ma una voce la richiamò, facendola desistere dal suo intento di andarsene…


<< Signorina Yagami? >>

Hikari alzò lo sguardo e si accorse che a richiamarla era stato il professore.

Si guardò intorno, e vide che in aula non c’era più nessuno, a parte lei, l’insegnate, e, guarda caso, il cameriere…

<< Sì, mi dica professore >> rispose poi la ragazza; l’uomo, quindi, continuò << Mi scusi… Per cortesia… può venire anche lei, signor Takaishi? >>

<< Sì, arrivo subito >> rispose il ragazzo, che si avvicinò alla cattedra mentre lanciava uno sguardo perplesso a Kari.

<< Scusate se vi intrattengo oltre l’orario di lezione, ma avrei qualcosa da dirvi… >>

I due ragazzi si guardarono a vicenda, cercando di capire cosa volesse dir loro il professore, dato che entrambi non si conoscevano per niente, tralasciando la mattinata ovviamente…

<< Signor Takaishi, lei, purtroppo, non gode di ottima reputazione, dato gli eventi che si sono verificati in quet’ultimo periodo… Però vorrei darle un’altra possibilità, in modo che possa dimostrare, a chi dubita di lei, che non è uno sbandato come può sembrare… >>

<< La ringrazio per le belle parole… >> rispose T.k. ironicamente.

<< In ogni caso, non so se conosce questa ragazza… >> e, così dicendo, indicò Kari << … ma questa è la signorina Yagami… >>

Takeru quindi la guardò per l’ennesima volta…

Non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma non riusciva proprio a smettere di fissare quei suoi occhi…

Kari, che nel frattempo era rimasta in silenzio, quando sentì su di sé lo sguardo del ragazzo, non riuscì a non arrossire, e, per questo, girò il viso altrove…

Le parole del professore poi, riportarono entrambi alla realtà.

<< Se siete d’accordo, vorrei che la signorina l’aiutasse a preparare l’esame di storia dell’arte, dato che è la prima di questo corso… >>

<< COSA?! >> risposero entrambi all’unisono.

<< Non ho bisogno della maestrina! So cavarmela benissimo anche da solo! >>

<< Non mi pare… >> rispose il professore, che poi continuò << … Se ne sarebbe stato capace, non sarebbe stato bocciato la prima volta… >>

Quindi fu Kari a prendere la parola << Non so se è una buona idea: io ho un esame tra 5 giorni, e non ho il tempo per badare anche a lui… >>

<< Ehi! Non sono un bambino a cui dover badare! >>

<< Non ne sarei così sicura… >>

<< Noto con piacere che siete già in sintonia… Allora, non ci sono problemi? Bene, adesso però devo andare: ho un impegno molto importante. Ci vediamo a lezione. Arrivederci >> e l’insegnate uscì in fretta e furia, lasciando i due giovani da soli…

<< Bene… grandioso! Sono stato incastrato dal professore, ed ora dovrò passare il mio tempo con una sconosciuta che, ciliegina sulla torta, mi reputa uno spostato! >>

<< Ehi! Io non ti reputo uno spostato! E, tanto per essere precisi, non credere che io sia entusiasta di questa scelta… >> ma, poco dopo che pronunciò queste parole, Kari se ne pentì amaramente: quelle non erano certo le parole giuste per cominciare a fare amicizia…

<< … Senti… io non voglio passare dei guai, perciò cerchiamo di trovare una soluzione… >>

E, detto questo, calò un silenzio imbarazzante tra i due.

<< … Per cominciare, volevo scusarmi per stamattina… >> ruppe poi il silenzio Hikari.

<< Come, scusa? >> fece finta di non capire Takeru.

<< Hai capito benissimo… Sì, insomma, oggi sono stata scortese… Avevi ragione: io non ti conosco e non posso permettermi di giudicarti… >> ed incupì il volto.

Takeru rimase sorpreso da quelle parole: non se le aspettava per niente…

<< Oh, oh! Non ti preoccupare più del dovuto, ok? È acqua passata, va bene… Infondo, neanche io sono stato troppo simpatico… >> rispose quindi il ragazzo, sorridendole.

<< Ok… Ricominciamo daccapo, che ne dici? >> propose Kari, più rassicurata.

<< Cioè? Vuoi tornare indietro nel tempo? >>

<< No, scemo!... >> disse la ragazza, sorridendo divertita << … Dunque… Vediamo… Piacere, io sono Hikari Yagami, felice di conoscerti… >> poi, detto questo, Kari allungò il braccio per stringergli la mano.

Takeru, intanto, era rimasto di stucco: quella ragazza era davvero strana, a parere suo… Comunque, decise di stare al gioco… d’altronde, non ci sarebbe stato niente di male a mostrarsi per una volta, anche solo per una volta, per quello che veramente era…

<< Piacere mio, io mi chiamo Takeru Takaishi… ma puoi chiamarmi semplicemente T.k… mi piace di più… >> ed il ragazzo strinse la mano di Kari…






Continua…





Note dell’autrice :


Eccomi qua con un altro capitolo che spero sia stato di vostro gradimento…

L’ho scritto in un pomeriggio, mentre ascoltavo le bellissime, per me s’intende, canzoni di Tiziano Ferro, che mi hanno ispirato…

I nostri belli stanno cominciano a conoscersi e, grazie al provvidenziale intervanto del professore di storia dell’arte, cominceranno a frequentarsi anche fuori dell’università… o almeno così pare…

Una piccola precisazione… Io in campo universitario sono del tutto ignorante, quindi non ho la più pallida idea se veramente nel corso di lettere e filosofia ci sia anche storia dell’arte; se non è così, vi prego di scusarmi…

Adesso passo ai soliti ringraziamenti…

Un Grazie a tutti coloro che hanno letto la mia storia, ed un enorme GRAZIE a chi l’ha anche recensita!


Kari89: Oddio! È la prima volta che descrivono un mio capitolo con l’aggettivo “DIVINO”… Sono davvero troppo contenta! Non so che dire… Comunque, come hai visto, i nostri belli si sono incontrati per la seconda volta, e credo che ormai si incontreranno di continuo…


Soxy88: Non avevo dubbi che la scena che ti sarebbe piaciuta di più fosse stata quella di T.k fuori dal bar…comunque la storia deve ancora svilupparsi…ti ringrazio come ogni volta per come revisioni bene i miei capitoli….


HikariKanna: Spero che questo capitolo non ti abbia deluso…comunque tutta la storia si svilupperà, sperando, nel migliore dei modi…


DenaDena: una new entry tra i recensori, questo mi rende particolarmente felice…e sono ancora più contenta che la mia storia ti piaccia, quindi non posso che dirti continua a seguirla…ehehe



Al prossimo aggiornamento….baci baci valy88


  
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