Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Fox; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

Niff Week 2013

'Cause you're amazing just the way you are

Day 5 - First time

Anche quell’anno passò velocemente.
Era l’ultimo giorno di scuola del terzo anno e gli studenti della Dalton erano sparsi disordinatamente tra i corridoi per salutare i compagni.
«Ci sentiamo, ragazzi», Thad colse i suoi amici Nick e Jeff in un forte abbraccio.
«A presto, amico», lo salutò Nick cordiale.
«Ti vogliamo bene», mormorò il biondo.
Sebastian, che stava assistendo alla scena, sbuffò rumorosamente: «Muovetevi», mormorò acido: «Lo devo salutare anche io».
Jeff sorrise appena, staccando delicatamente l’abbraccio.
Sebastian si avvicinò a Thad e lo baciò leggermente sulle labbra: «Tieni sempre acceso il cellulare», gli raccomandò.
«Certo, non potrei sopravvivere neanche un giorno senza sentire la tua dolce vocina da usignolo», scherzò il ragazzo.
«Lo so», si limitò a rispondere il francese: «Nessuno riesce a resistermi».
Continuarono a baciarsi, sorridendo tra un bacio e l’altro.
«Mm mm», Nick li riportò alla realtà simulando un colpo di tosse.
Sebastian lo guardò male.
«Devo proprio andare», fece Thad, poi baciò un’ultima volta Sebastian e salutò di nuovo tutti: «Ciao!».
Quando Thad se ne andò, il cellulare di Nick squillò.
«I miei genitori sono fuori», annunciò il moro senza neanche leggere il messaggio appena ricevuto: «Ciao, Jeff».
«Ciao, Nick», rispose il biondo catturando le sue labbra in un bacio dolce e breve, dopodiché si abbracciarono a lungo.
Sebastian trattenne una smorfia.
«Ciao anche a te, Smythe», lo salutò Nick con un sorriso staccandosi da Jeff e dandogli un’amichevole pacca sulla spalla.
«A presto, Duval», si congedò Sebastian.
Nick andò via, e Jeff restò solo con il francese.
«I miei ci mettono sempre tanto tempo per venirmi a prendere», disse il biondo per rompere il ghiaccio.
«Non parliamo dei miei», rispose Sebastian cinico.
Jeff sorrise leggermente: «Vai da qualche parte quest’estate?», chiese incuriosito.
«A Parigi, dai nonni», rispose pronto il francese: «E tu?».
«Vado dai miei nonni in Tennessee, e ad agosto Nick viene a Nashville per due settimane», rispose Jeff con un sorriso raggiante: «Nonna ha detto che ci lascerà un po’ da soli».
Sul volto di Sebastian comparve un sorriso malizioso: «E brava nonna Sterling», commentò divertito.
«Cosa?», Jeff non capì.
«Tua nonna ha capito tutto. Divertiti con Duval», Sebastian gli fece l’occhiolino.
«Hey! Che cosa staresti insinuando?», lo ammonì il biondo.
«Andiamo, tu e il tuo ragazzo soli per due settimane. Davvero vuoi farmi credere che starete due settimane a guardarvi in faccia?», lo sfidò il francese.
«Sì, perché no?».
«Sì, certo. Secondo me appena vi vedrete vi butterete l’uno addosso all’altro».
«Beh, sappiamo controllarci, mica ci chiamiamo Sebastian Smythe», rispose Jeff sarcastico.
«Sai che potrei seriamente offendermi?», disse il francese quasi risentito: «Tutti pensano che io non abbia un cuore», disse con un’amara risata.
«Scusami», si mortificò Jeff chinando il capo.
«… e comunque non è vero», parlò Sebastian: «Con Thad è tutto diverso».
Jeff alzò la testa, incuriosito.
«Con lui non è mai sesso», parlò il francese: «Per me non lo è stato neanche la prima volta… è sempre stato amore».
Quelle parole intenerirono Jeff.
«Devo andare», disse all’improvviso Sebastian, leggermente rosso in viso per essersi confidato con qualcuno: «Buone vacanze, Sterling».
«Buone vacanze anche a te!», lo salutò il biondo.
 
Quell’estate Jeff si annoiò ancor di più del solito: Nick non era soltanto il suo ragazzo, ma anche il suo migliore amico, e voleva tanto passare del tempo con lui.
Come ogni estate, si mandavano sms a più non posso e si telefonavano a qualsiasi ora del giorno. Potevano essere anche le quattro del mattino, non importava.
Finalmente arrivò agosto e Jeff non stava più nella pelle.
«Tesoro, ti presto la casa con piacere, ma la voglio integra al mio ritorno», scherzò la nonna.
«Non preoccuparti, nonna, non metterò disordine», la rassicurò Jeff con un sorriso.
«Ah, e mi raccomando: ci tengo al divano nuovo, quindi utilizzate il letto per…».
«Nonna!», la rimproverò Jeff diventando paonazzo.
La nonna rise sotto i baffi: «Ci si vede, tesoro», lo salutò schioccandogli un bacio sulla guancia.
Jeff si ritrovò a pensare che Sebastian avesse ragione: e brava nonna Sterling. Tua nonna ha capito tutto. Divertiti con Duval.
A quei pensieri, Jeff arrossì ancora di più.
 
La sera, Jeff era all’aeroporto di Nashville, e attendeva con impazienza la figura di Nick comparire tra la folla, con le valigie in mano e il solito meraviglioso sorriso stampato sulle labbra.
Alla fine lo vide, e Jeff quasi gli corse incontro.
«Nick», lo salutò in un sussurro, baciandolo fugacemente sulle labbra.
«Jeff», rispose l’altro sorridendogli.
Jeff aiutò Nick con le valigie, poi presero un pullman per arrivare a casa della nonna del biondo.
 
«Eccoci qui. Finalmente», mormorò Jeff una volta entrati in casa. I ragazzi sistemarono i bagagli a terra, e un secondo dopo Jeff si era già impossessato delle labbra del suo ragazzo.
«Ti amo», gli disse Jeff tra un bacio e l’altro.
«Ti amo anch’io», rispose il moro con un tenero sorriso.
«Sei sicuramente stanco. Hai fame?», gli chiese il biondo premuroso.
«Giusto un po’», ammise l’altro.
«D’accordo. Se vuoi puoi andare a farti una doccia, ti mostro il bagno», gli suggerì Jeff.
 
Dopo essersi fatto una doccia veloce, Nick fece un rapido spuntino, dopodiché Jeff gli chiese cosa volesse fare.
«Possiamo vedere un film, oppure possiamo andare a dormire, se hai sonno», gli disse il biondo.
«Vada per il film», rispose Nick, poi, con un sorriso ammiccante, aggiunse: «Recuperiamo il tempo perduto».
Jeff ridacchiò: per loro, guardare un film significava coccolarsi e pomiciare sul divano.
 
E così fu: Jeff accese la tv, fece zapping, si fermò su chissà quale canale per vedere chissà quale film, si sedette sul divano, vide i primi dieci minuti del film tra le braccia di Nick, e poi nessuno dei due seppe fare un riassunto del film alla sua fine.
Jeff spense il televisore, poi si sedette di nuovo accanto al suo ragazzo.
«Mi sei mancato. Qui a Nashville l’estate è noiosa senza di te», gli disse Jeff accoccolandosi al suo petto.
«Anche tu mi sei mancato», rispose Nick accarezzandogli teneramente i capelli.
Jeff lo baciò dolcemente sulle labbra. Si baciarono per un po’ di tempo, finché il biondo non interruppe quel piacevole contatto.
«È tardi, andiamo a dormire», gli disse in un sussurro.
 
Entrarono in camera e continuarono quel che avevano iniziato.
Jeff si ritrovò sul letto, con Nick sopra di lui e le sue labbra impegnate a occuparsi di quelle dell’altro.
Jeff gli morse lievemente un labbro; Nick, invece, con le mani indugiava sui suoi fianchi, sollevandogli leggermente la maglietta.
Entrambi capirono che volevano di più.
Si fissarono negli occhi, infuocati d’amore e desiderio. Le loro labbra si unirono con veemenza in baci passionali e roventi.
Nick sfilò la maglietta del suo ragazzo, e Jeff fece lo stesso con il moro.
Il ragazzo lasciò delicati baci lungo il petto del biondo. Si accarezzarono e si baciarono ancora per un po’, finché non si ritrovarono entrambi nudi, ad amarsi e gemere di piacere, per poi addormentarsi insieme, l’uno tra le braccia dell’altro.
Quella fu la loro prima volta, e fu speciale.
Fu speciale perché non importa dove e quando. Importa semplicemente con chi.
Con la persona che si ama.
 

Angolo Autrice

Buon pomeriggio a tutti! :D
Eccomi con il quinto prompt, First Time. :) ♥
Sì, lo so, la Niff Week è già finita da un pezzo, ma da come avete potuto notare, non ho trovato il tempo per scrivere e aggiornare D:, quindi mi scuso infinitamente per il ritardo :(
Il finale non mi convince tanto :/ Non sono un asso con i finali D: XD Spero vi sia piaciuta questa OS e spero vi stia piacendo questa raccolta ^-^
Ringrazio tutti coloro che leggono e Obsessed e Melipedia che hanno recensito la scorsa OS! :)
Alla prossima! (: