Buona lettura, Jo.
Failure Conquest
-Prego Signor Brief, entri pure- aveva detto la donna, invitandolo ad accomodarsi.
L’avrebbe uccisa. Sì, decisamente avrebbe disintegrato quella dannata terrestre cocciuta, alla quale non bastava incontrare sua moglie, per carità! Aveva dovuto disturbare anche lui.
Aveva saltato un allenamento per andare in una stupida scuola, per parlare di una delle materie più inutili dell’intero universo. Ma cosa poteva mai aspettarsi dai terrestri?
Ovvio che insegnassero alle giovani promesse di un domani una lingua che nemmeno loro parlavano più da secoli, altrimenti avrebbero dimostrato un’intelligenza e una praticità che non possedevano e che mai avevano posseduto.
Fosse stato per lui a scuola non avrebbero dovuto insegnare nemmeno la lingua corrente!
Lo stridulo suono della campanella rimbombò con eco nella sua testa, odiava quel posto con tutto se stesso!
-Si accomodi, prego. Suppongo sua moglie le abbia esposto il problema- aveva iniziato la donna, indirizzando un’occhiataccia a suo figlio.
Aveva poi continuato con una serie infinita di parole, troppe per i sui gusti, troppo inutili per meritare la sua regale attenzione e, forse, cominciava a capire perché Trunks avesse insistito per presentarsi all’incontro: voleva che la uccidesse.
Sì, ne era certo!
-Alea iacta est. Ormai quel che è fatto, è fatto, Trunks.-
Ma in quante lingue amavono parlare i terrestri? Si domandava Vegeta, alzandosi dalla sedia.
-Dove va Signor Brief? Non abbiamo finito!- urlò isterica la donna, sistemandosi gli occhiali.
-Non ho tempo da perdere, io. Andiamocene di qui- ordinò severo il guerriero.
-Lei è un barbaro, adesso capisco a chi assomiglia suo figlio!- aggiunse la professoressa indignata.
Per quanto stridula fosse giunta all’orecchio quell’offesa, Vegeta dovette far fronte a tutta la pazienza che possedeva per non alzare un suo qualsiasi barbaro dito contro l’intero edificio.
Ed erano momenti come quello che gli facevano rimpiangere una mancata conquista…
Il blateraggio s’impara ovunque, l’arte dell’agire è invece scritta nel sangue.