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Autore: FeBookworm    28/03/2013    4 recensioni
Farò rigirare Victor Hugo nella tomba parte 3!
Immaginatevi una Eponine stanca di essere invisibile per Marius e che vuole combattere. Aggiungetevi una Cosette che prende posizione e si unisce a Les Amis. Vedetevi davanti agli occhi un Marius disposto a tutto pur di proteggere la sua donna.
E infine, l'ingrediente necessario ed indispensabile a mio avviso, Enjolras. Un leader che però ha dei sensi di colpa, ma che continua a sognare perché sa che un giorno verrà e allora...
S'incamminò verso casa sua, ma si fermò quando Eponine parlò:”Sei un buon capo, Enjolras. Severo e protettivo quanto basta.
Enjolras le fece un mezzo sorriso:”Ma è un buon capo quello che porta i suoi uomini alla morte?”
[...]
Marius, davanti a lui gli rispose serio:”Io non combatto”.
Gli occhi blu di Enjolras lanciarono fulmini:”E potrei sapere come mai, di grazia?” gli domandò sempre più innervosito-
“A causa mia, Monsiuer” gli rispose una voce angelica di donna.
E davanti a lui apparve l'Alouette.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Enjolras, Eponine, Marius Pontmercy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note dell'Autrice:
Ciaoo a tutte/i !!!^^ Scusate se non ho postato il 23 come promesso, ma appena tornata da Malta mi sono ammalata e ho avuto la febbre altissima e non sono riuscita né a scrivere né a collegarmi. Per questo mi scuso con Fantine e con Chemical Lady per non aver risposto alle loro gentilissime e carinissime recensioni.
(Fantine, davvero, tu sei un toccasana per la mia scarsa autostima *-*)
Spero che questo capitolo incentrato soprattutto su Enjolras vi piaccia. ^^
Ci leggiamo sotto che devo specificare due cosette ^^

-Fé-


Capitolo 3



Enjolras era seduto, i gomiti appoggiati alle ginocchia, in cima alla barricata. Il cielo sopra il Café Musain era ancora scuro, ma a lui non importava. Non contava niente per lui in quel momento, il sonno che non si era concesso, la fame che iniziava a sentire...Nulla, tranne quell'incredibile dubbio che non sapeva togliersi.

E se fosse morto prima di dare l'ordine di bruciare la barricata?

E se gli ufficiale non fossero arrivati?

E se fossero tutti morti?

Senza di loro, senza Les Amis, che senso aveva lottare?

Enjolras si mise le mani nei biondi capelli ricci. Li strinse forte tra le dita, come se quel piccolo dolore fosse in grado di far smettere quell'altro che sentiva nel cuore.

Era cominciato appena aveva rivisto Charles.

L'arrivo di suo fratello aveva portato con sé tanti ricordi che lui aveva voluto dimenticare. Lui e Charles a La Rochelle...Lui, Charles e Annette a La Rochelle...

Suo padre, ora così triste e cupo mentre osservava il quadro di sua madre, ora entusiasta e bruciante di passione per la stessa libertà per cui lui stava lottando.

Tra tutti e tre, era stato lui, Ange, a crederci di più. Charles e Annette invece amavano quelle storie solo in quanto storie.

Ma lui, Enjolras, era andato oltre. Suo padre aveva combattuto insieme a Robespierre e Saint-Juste quando ancora era un ragazzino, aveva vissuto sulla propria pelle il fervore della Rivoluzione e ci aveva creduto. E con i suoi racconti gli aveva trasmesso tutto l'amore possibile per la propria patria, per la libertà. Gli aveva quasi fatto credere di essere nato per servire la Libertà.

Ma poi...quando Enjolras aveva provato ad accennargli al suo piano, aveva dato su tutte le furie.

Non erano più i tempi, diceva. Ma c'è davvero un tempo adatto per agire? Oltre all'istante, s'intende.

Se n'era andato da La Rochelle non appena aveva capito di non essere più gradito. Suo padre non l'aveva più guardato in faccia da quella sera, aveva deluso Charles e distrutto il cuore di Annette.

Ed egoisticamente se n'era andato lo stesso. Se fosse rimasto a La Rochelle, sarebbe rimasto schiacciato da quell'atmosfera cupa che si era andata a creare e non avrebbe mai conosciuto Combeferre o Courfeyrac.

Senza il suo addio a La Rochelle, non ci sarebbero mai stati Les Amis de l'ABC.

E lui era riuscito a dimenticarli, portando avanti la sua causa.

Per la Francia. Per la Libertà.

E adesso Charles spuntava dal nulla, riportando a galla ricordi dolorosi, mettendo in dubbio tutto quello per cui aveva lottato.

E se fossero scappati prima dell'alba?

Sarebbero stati tutti salvi. Tutti, dal primo all'ultimo.

Tutti, tranne quel sentimento di combattere per una vera causa che li accomunava tutti.

Enjolras alzò lo sguardo sulla barricata attorno a lui. Vide la sua bandiera sopra un fucile.

E capì.

Non potevano arrendersi proprio adesso. Non adesso che erano così vicini a lasciare un segno nella storia.

Enjolras prese il fucile e notò la scritta che vi era posta sopra.

Enjolras, un Ami de l'ABC.

Il ragazzo strinse tra le mani quell'arma, e guardò verso l'orizzonte con sguardo fiero e determinato.

Era lui. L'uomo descritto su quel fucile.

Enjolras.

Non più Ange, il ragazzino che aveva creduto ad ogni parola di suo padre.

Era Enjolras, il leader de Les Amis.

Prese una torcia e accese il fuoco. La Rivoluzione era pronta a ricominciare.

E Enjolras era pronto a morire per essa.

Mentre il ragazzo osservava il mondo svegliarsi pian piano, non notò che due paia di occhi scuri lo stavano osservando.

Eponine sorrise appena lo vide riprendere la sua posa da Angelo Vendicatore, il fucile in una mano e la bandiera dall'altra, in cima alla barricata.

Sorrise, consapevole di essere l'unica silenziosa testimone del piccolo momento di debolezza umana del loro leader.

Umano, Enjolras. Sei il leader più umano che Les Amis potessero mai chiedere.

 

 

Gavroche stava sfidando la sorte. Stava rubacchiando la polvere da sparo dai corpi morti degli ufficiali e davanti a lui ce n'erano altri.

Altri ufficiali pronti a sparargli da un momento all'altro.

Sentiva anche gli occhi di Enjolras e Courfeyrac su di sé, quasi volessero proteggerlo con quegli sguardi da fratelli maggiori. Senza contare lo sguardo preoccupato di Eponine, la sua cara sorella.

Il primo sparo lo sfiorò vicino al braccio. Il secondo proiettile invece lo sentì fischiare vicino al suo orecchio.

Schifosi soldati reali, talmente schiavi della monarchia, da sparare persino a un bambino.

Alzò lo sguardo su uno degli ufficiali e lo sfidò prendendo dell'altra polvere da sparo. Poté giurare di veder partire un altro proiettile, ma non lo scalfì, sebbene avesse sentito distintamente il rumore di uno sparo.

Alzò lo sguardo e vide quel nuovo ragazzo, Charles, con la rivoltella sguainata e gli occhi pieni di orrore. Così vicino a Enjolras poteva quasi sembrare uno de Les Amis anche lui.

“E' questo quello a cui vi porta la monarchia? Sparare a degli innocenti?” li provocò il fratello di Enjolras.

“You at the barricade listen to this. You have no chance, no chance at all. Why throw your lives away?”

Enjolras, sentendo quelle parole, si lasciò sfuggire una smorfia disgustata. Non si sarebbero arresi, non dopo quello a cui avevano assistito.

Mansò Courfeyrac a prendere Gavroche con la polvere da sparo che era riuscito a recuperare.

“Let us die facing our foes. Make them bleed while we can” iniziò prendendo il fucile. Lo puntò contro l'ufficiale che aveva parlato, chiudendo un occhio per prendere bene la mira.

 

Ricordati, Ange, se vuoi uccidere qualcuno...mira al cuore. Guarda quel punto in mezzo al petto con tutto l'odio che sei in grado di portare. Punta al cuore, figliolo.

“Let others rise to take our place” sussurrò in modo che solo loro, Les Amis, potessero sentire. “Until the earth is free!!” urlò poi, premendo il grilletto.

Come fece a mirare il punto esatto dove batte il cuore da quella distanza per Eponine fu un mistero, ma vide quell'ufficiale che tanto li aveva sdegnati, cadere morto a terra.

“Cannoni!!!”

Eponine passò ad Enjolras un altro fucile appena caricato.

Si scambiarono una rapida occhiata e si dissero quello che, la sera prima, non erano riusciti ad esprimere.

 

...Ti seguirò in questo suicidio, Enjolras. Non ti lascio solo...

...Ti porterò in salvo, Eponine. Fidati di me...

 

“Fuoco!” urlò Enjolras.

Tutti, dal primo all'ultimo, fecero come il loro leader aveva ordinato. In quel momento nessuno pensò alla morte che li attendeva, ma alla gloria che stava per arrivare.

 

 

“Grantaire! Ora!!!!” urlò Enjolras mentre stava combattendo con un soldato.

Il giovane prese alcune bottiglie di vino, altre di cognac e iniziò a gettarle addosso alla barricata. Cosette, Gavroche ed Eponine gli diedero una mano e cercarono di fare il più presto possibile.

“Grantaire, subito!!!” continuò ad urlare il giovane leader.

Eponine afferrò una torcia e la lanciò contro la barricata. Subito un'enorme esplosione li colse impreparati. Se non fosse stato per l'arrivo di Enjolras, che la tenne stretta a sé contro il muro del Café, probabilmente sarebbe rimasta schiacciata sotto il peso di qualche mobile appena esploso.

Enjolras la prese per un braccio e iniziò a correre:”Vieni Eponine, dobbiamo raggiungere Charles.”

Au Pont de la Concorde!” * urlò Enjolras agli altri.

Quasi la strattonò lungo tutte le vie di Parigi, ma questo ad Eponine non importò. Si preoccupò più che altro della ferita che Enjolras aveva al fianco che continuava a sanguinare. Non ce l'avrebbe fatta ancora a lungo.

Cercò di correre quanto più poté e, quando finalmente videro la carrozza di Charles, rallentarono la corsa.

“Vai, Eponine. Sali” le ordinò Enjolras.

“Ma...Enjolras, c'è posto solo per uno...”

Sentirono degli spari in lontananza. Enjolras la coprì ancora con il suo corpo e la ragazza sentì nettamente del sangue non suo sporcarle i vestiti.

“Ange!!!” urlò Charles, ma Enjolras non lo degnò di uno sguardo.

“Mi avevi promesso che avresti fatto tutto quello che ti avrei ordinato, Eponine. Perciò adesso, par Dieu, sali!” le disse il capo de Les Amis, spingendola dentro la carrozza:”Va', Charles. Vai.”

“E tu?” chiese suo fratello.

“Io vi raggiungerò dopo. Non sono tanti, li depisterò e vi raggiungerò a La Rochelle. Adesso vuoi muoverti?”

Charles sospirò e ordinò a Courfeyrac di andare.

Prima di girarsi verso gli ufficiali, Enjolras scambiò un ultimo rapido sguardo con Eponine, gli occhi colmi di lacrime non scese.

Avanti, Enjolras. Un ultimo sforzo...Puor la France!, si disse il giovane, girandosi verso i soldati reali.

Puntò la rivoltella contro uno di loro e sparò.

Fuori uno.

Continuò a correre per tutta Place de la Concorde, infilandosi poi nei vari vicoli. Si fermò solamente per ricaricare la rivoltella. Aspettò di sentire i passi degli ultimi due ufficiali rimasti, puntò e sparò.

Fuori due.

Riprese a correre, questa volta con più fatica, avendo due ferite aperte e sanguinanti.

Un...ultimo...sforzo...

Si ritrovò davanti a un vicolo cieco.

Sono in trappola...

Si girò verso l'ultimo ufficiale rimasto e quasi gli venne un colpo.

Javert era davanti a lui, la pistola puntata contro il suo cuore.

Enjolras, impassibile, ricaricò la sua rivoltella e la puntò nello stesso punto di Javert.

Chiuse gli occhi e, l'ultima cosa che vide prima di premere il grilletto, furono gli occhi di Eponine colmi di lacrime per lui.

Lui.

Enjolras...

Ange.



Rinote dell'Autrice:

Allora...Partiamo dell'asterisco. Onestamente mi sa di aver fatto correre ad Enjolras, Eponine e Les Amis quasi tutto il perimetro di Parigi da il Café a Pont de la Concorde, ma è un simbolo. Pont de la Concorde è stato anche chiamato Pont de la Révolution e mi sembrava appropriato per Enjolras e la sua Rivoluzione, non vi pare?
Un'altra cosa. Ho dato ad Enjolras anche una sorella, Annette. Insomma...ci stava bene, no??
Per quanto riguarda il rapporto con il padre...Non sapevo esattamente quanti anni dargli, così mi soo detta:"Massì...facciamolo ragazzino nella Rivoluzione, così al massimo era un po' vecchiotto quando è nato Enjolras, ma non Charles, perché Charles è un bel po' più grande di Ange."
Non so se ho fatto bene...
Coomunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto e non preoccupatevi, non finirà male ;)

-Fé-

ps: Se qualcuno se lo sta chiedendo, la mia vacanza a Malta non è andata benissimo. Mi sono sentita un bel po' inadeguata tra le mie compagne di classe, tanto da venir "adottata", se così si può dire, da quelli dell'altra sezione. Che dire? Sono contenta di essere tornata a casa e su EFP. Al prossimo capitolo =)

   
 
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