Quella sera Jacques  aveva deciso di portarla all’opera. Era un modo come un altro per stare con lei, sia una maniera di esibirla come un trofeo di fronte a tutta Parigi, o almeno di fronte a quella che contava.   Isabel adorava l’opera, anche se preferiva il teatro. Prima di partire aveva scritto un messaggio per Manuél, per avvisarlo su dove si sarebbe trovata quella sera, sicura che anche il suo collega sarebbe andato all’Operà.

Vi era allestita quella sera un’opera di Lully, ma lei non riusciva a seguirla, perché Jacques, già durante metà il primo atto aveva iniziato a baciarla, come a voler dimostrare che lei era sua, e di nessun’altro. Prima ancora l’aveva toccata in una maniera così sfacciata che un’altra donna se ne sarebbe andata scandalizzata, o avrebbe ceduto subito, mentre lei aveva temporeggiato.

<< Devo parlare con una persona, aspettami qui >> disse lui, aprendo la porta, e osservandola, mentre si sistemava l’abito.

Lei rimase impassibile, poi aprì la porta del loro palco e lo seguì, facendo il minor rumore possibile e stando attenta agli abiti che indossava quella sera.

Lo vide entrare in uno dei palchi a destra, opposto a dove loro si trovavano, ed ebbe un’intuizione.

Veloce corse al palco di Jacques e si risedette. Guardò in quella che sapeva essere la posizione del palco. Vi vide Jacques che parlava con don Antonio de Cellamare, il nuovo ambasciatore spagnolo. Con loro c’erano anche due persone che non conosceva, ma che aveva intravisto accanto a Manuél più di una volta, era quindi sicura che fossero i famosi cugini Soares.

Per caso abbassò lo sguardo, e nel palco sottostante vide Manuél che la osservava, con un sorriso, a metà malizioso e a metà di scherno.

Doveva parlare con lui, e il prima possibile, si disse, mentre il secondo atto finiva e c’era una piccola pausa.

Manuél era arrivato all’Operà non appena aveva ricevuto il biglietto di Isabel. L’aveva portato un paggio, e non appena l’aveva letto si era vestito per la serata e aveva ordinato a Eulialia di rimanere con Juan.

Era uscito dopo aver baciato la donna sulla bocca, e averla palpeggiata a lungo, quella ragazza era dorabile, se solo fosse stata più istruita sarebbe stata l’amante ideale, pensava,mentre camminava per le vie di Parigi e fermava una carrozza.

Mentre sedeva ripensò a perché Isabel lo volesse con sé all’Operà, ma non trovò una risposta soddisfacente.

Si sedette a un palco, scelto a caso, e la cercò con lo sguardo.

La individuò dopo poco, seduta accanto a Jacques de Pougy, il fratello di Donatienne. Osservò il giovane, era grazioso, ma non gli piaceva. Isabel stava seduta accanto a lui, e lo intratteneva, eppure lui vedeva che gli occhi di lei era freddi, come quelli di lui.

All’inizio del secondo atto lui si alzò e aprì la porta.

All’inizio pensò che i due si fossero stufati del palco dell’Operà e volessero di meglio, ma dopo pochi secondi vide Isabel tornare al suo posto e risedersi.

La vide cercare qualcuno con lo sguardo, e vide i suoi occhi fermarsi appena sopra il suo palco. Intuì che Jacques doveva essere lì, e le sorrise, lui sapeva che lei sapeva.

Quando lo spettacolo giunse alla fine del terzo atto uscì e vide Jacques de Pougy parlare con Felipe, Mariana e l’ambasciatore spagnolo.