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Autore: Smileber    29/03/2013    1 recensioni
La protagonista di questa storia grazie ad una semplice festa tra amici si porterà dietro un ricordo traumatizzante ... un segno indelebile che non svanirà mai.
Genere: Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’immagine mi ridiventò sfuocata e con le mani mi reggevo a qualcosa … non capivo cosa fosse, nella mia testa c’era solo una gran confusione.
La sagoma del l’uomo si avvicinava sempre di più … notavo che aveva qualcosa in mano, mi sforzavo con gli occhi a capire cos’era ma era inutile.
Mi risvegliai molte ore dopo … Aprivo gli occhi ma la luce intensa mi faceva male e mi coprii con le mani.
Poco dopo capivo di essere in una stanza d’ospedale, ero sdraiata sul lettino e vicino alla porta della stanza c’era un dottore che parlava con mia madre che sembrava piuttosto preoccupata, così mi girai lentamente e con gli occhi semiaperti cercavo di guardare e ascoltarli.
«Ecco signora, quando abbiamo ricoverato sua figlia, lei perdeva parecchio sangue dal polso destro, non sappiamo che cosa sia stato ma il punto è che la ragazza dovrà rimanere in ospedale per altre 24 ore, dobbiamo assicurarci che non sia nulla di grave!». Disse il dottore.
A quel punto girai il braccio destro guardando il polso. Sul polso c’era una data. 13/06.
“13 giugno …” pensai. Perché quella data? Mentre pensai vidi mia mamma andarsene e il dottore avvicinarsi al mio lettino. «Come stai?». Chiese il dottore.
«Benone! …. Ma vorrei sapere … ecco … Cos’è successo?». Chiesi.
«Ecco … Adesso non ho molto tempo, c’è una paziente che mi sta aspettando!» Disse il dottore stringendomi la mano e uscendo dalla porta.
Sentivo come se volesse nascondermi qualcosa e non capivo.
Il giorno seguente, mia mamma mi sveglio e disse di preparami perché era ora di portarmi a casa.
Mi alzai dal lettino lentamente, mi preparai e finalmente uscii da quella quattro mura e rivedere di nuovo la mia stanza.
Arrivati a casa, sentii come se una stanchezza mi travolse, forse per tutto il stress accumulato negli ultimi giorni e decisi di andare a dormire.
La mattina del 15 giugno mi svegliai e andai in cucina, li c’era mamma che stava leggendo una lettera, la salutai e lei nascose subito la lettera nel cassetto, la sua reazione mi sembrò strana ma non ci feci caso.
«Mamma … Senti … Cosa ti hanno detto i dottori a proposito di quello che è successo? …». Chiesi.
Lei mi guardò un po’ perplessa prima di iniziare a parlare.
«Ecco tesoro… Non voglio spaventarti ma … »

YOOOO ragazzi :33 Ecco il 2° capitolooo >w< … vi sto tenendo un po’ in ansia? :D ahaha … Beh dai nel prossimo capitolo ci saranno più dettagli e cose più intriganti e verrà in scena un figooo *^* … u.u ehm.
Beh dai che dire :D ah si ecco u.u … recensite çAç *prega in ginocchio*
Byee ;3 <3
   
 
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