ho sempre avuto paura della parola amore.
non l'ho mai provato in vita mia, eccetto per quando conobbi un certo andrea, era italiano e terribilmente carino era il cosidetto amore estivo,
ma ero stracotta di lui.
a questo pensavo quando il sole stava sorgendo e zayn mi stava abbracciando senza un motivo e ancora non capivo il motivo per cui lui era qui.
era una mattina estiva di quelle che a Londra non si vedono spesso il sole era già alto e bruciava,ed io guardavo zayn che dormiva.
quando i raggi del sole attraversarono la finestra ancora aperta,per l'episodio della sera precedente,  zayn stropicciò gli occhi e quando li aprì mi guardò.
ero in totale imbarazzo,ero praticamente attaccata al suo corpo e quando feci mente locale e capì che le mie guance erano due pomodori,mi alzai dal letto stando sulle ginocchia.
quando stavo per scendere zayn si alzò e mi prese la mano.
-non te ne andare..! disse in un soffio.
-vuoi che ti porti la colazione? deglutì rumorosamente.
-no voglio che stai vicino a me. disse fissandomi negli occhi

si tolse le coperte,mi sistemò accanto a lui ,mi baciò sulla fronte e appoggiò il braccio sul mio petto per abbracciarmi.
-ti sta battendo il cuore! disse sorridendo.
-se fosse diversamente staresti parlando con una morta! dissi con un filo di ironia.
-si ma hai il battito accellerato e poi guarda,ti stai intrecciando le dita,sei nervosa? disse ridacchiando!

merda perchè nota tutto questo ragazzo!!
-no non sono nervosa,cioè non capisco perchè sei così lunatico! "maledetta stai zitta!" dissi tra me e me.
-lunatico? perchè? disse sorpreso.
-perchè un dieci minuti prima mi tratti male poi dopo vieni qui, mi abbracci e dormi con me..! dissi imbarazzata ripensando al fatto che avevamo dormito insieme.

non rispose un chiaro ed evidente gesto di chi non sa rispondere o meglio di chi non vuole rispondere!
-puoi portarmi un caffe?
-si vieni in cucina te lo preparo! dissi educatamente.
prima di andare in cucina mi accertai che mamma non fosse a casa e fortunatamente,non so ancora per quale miracolo, non era a casa.

sentì zayn ridacchiare e mi voltai alzando il sopracciglio.
-perchè ridi?
- mi sa che hai dimenticato il modo in cui dormi!
-eh? non capendo cosa intendesse
 fece segno in basso con gli occhi e -porcamerdaasnfdksjsl- avevo una maglia che non era della lunghezza più adatta e si vedevano gli slip.
corsi in camera e mi misi il pantaloncino.

tornai in cucina ad occhi bassi -vuoi qualcosa oltre il caffe?
-si uova e bacon se non ti dispiace
sorrisi e preparai la colazione,finito di cucinare gli porsi il piatto e presi per me latte e cereali i cerealix.
-che cosa stai ridendo sotto i baffi? dissi imboccando i cereali.
-visto che sei una bambina?  mangi ancora i cerealix!
-senti sono buoni non darmi fastidio a prima mattina.
finito di mangiare mi diressi in camera mia e lui mi seguì.
-che facciamo oggi?
-io ora dovrei lavarmi! dissi prendendo i pantaloncini dall'armadio.
-mmh okay dov'è il bagno?
-seconda porta a destra,prima vado io poi vai te. ah non entrare perchè ho rotto la chiave quindi non provarci neanche se non vuoi morire!

quando entrai in bagno mi feci la doccia di fretta e furia per paura che entrasse zayn e misi di fretta intimo e pantaloncini.
la maglia no perchè dovevo lavarmi i denti e quando mi lavo i denti io sputo dentifricio ovunque (lol) quindi me la sarei sporcata.
sciacquai la bocca ,mi volta per pulirmi la faccia e misi la maglia,più veloce che potevo.
quando stavo per uscire dal bagno,entrò zayn,che lo guardo da cima a fondo.

-sei carina con la coda,ti dona!
-grazie,lo pensi davvero? sorrisi.
-si davvero,ora puoi uscire dovrei lavarmi e non entrare se non vuoi morire. imitò la mia voce.
risi e quando stavo per uscire mi prese la mano e mi voltò davanti a lui.
-non volevo farti stare male,davvero..semplicemente so di aver sbagliato e non so come farmi perdonare..

allora li il cuore si fermò e d'istinto lo appoggiai al muro dietro di lui e lo baciai. io stessa mi sorpresi del mio gesto ma non avevo importanza. eravamo io,lui e un bacio.
era perfetto,tutto era perfetto. non riuscivo a staccarmi dalle sue labbra. forse perchè erano morbide? calde? sapevano del fumo delle sigaretta che aveva fumato poco prima? una cosa era certa non volevo e non avrei mai voluto staccarmi dalla sue labbra.