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Autore: Cam Dragonis22    02/04/2013    0 recensioni
Ormai è passato molto tempo dalla sconfitta di Lord voldemort e ognuno si è fatto una vita, lasciando alle spalle quell'orribile ricordo. Ma la vita di Harry ormai è al culmine, ed è proprio in quel momento che scoprirà un'incredibile verità, portandolo ad un gesto tanto folle ed incredibile quanto la 'creatura' con cui si ritroverà coinvolto. Una nuova avventura sta cominciando per Harry Potter e cambierà tutto ciò che conoscete sulla sua storia... sei pronto a seguirlo?
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 La sua era stata una vita incredibile, avventurosa e piena di insegnamenti, pericolosa ma anche felice, soprattutto negli ultimi vent’anni. Tutto si sarebbe aspettato, molti i modi con cui la sua fantasia mostrava la sua morte, un modo solo desiderato, quello di invecchiare e morire felice dopo una lunga vita, ma mai si sarebbe aspettato o voluto una morte simile. La magia poteva fare molte cose e soprattutto curarne altrettante, ma il fato era stato ingiusto e sbagliato con lui.
Leucemia. La vita di uno dei più grandi e famosi maghi della storia sarebbe conclusa per via di una tale malattia. All’inizio lui e sua moglie Ginny, ricevuta la notizia, avevano deciso di farsi curare tramite medicina babbana, ma scoperto che alcun medico babbano ormai non poteva più fare niente avevano entrambi riposto speranze nella magia. Molti maghi probabilmente credono e sperano che la magia possa essere illimitata su qualsiasi cosa, così da permetter di fare, e in questo caso guarire, qualsiasi cosa, o almeno sperava Harry prima di ricredersi di fronte all’unica strega ed amica che potesse essere ritenuta la migliore, ormai lacrime per l’orribile notizia che ormai era troppo tardi e che la magia non l’avrebbe potuto aiutare :- Mi dispiace Harry…mi dispiace davvero tanto…-.
Erano ormai due, o forse tre, giorni che ormai fissava lo stesso soffitto, della stessa camera, dallo stesso letto, dalla stessa angolazione. Tutto era così confuso che ormai spesso perdeva la cognizione del tempo, mentre la febbre si abbassava e rialzava senza tregua. Vedeva Ginny molto spesso, perennemente al suo fianco, e lui immancabilmente le mentiva spudoratamente dicendole ‘’Oggi va un po’ meglio! ‘’, ‘’Credo che la febbre si sia abbassata sai?’’, ‘’Tranquilla, sto’ bene!’’.
Lei prontamente gli sorrideva, ma non diceva nulla, anzi, ormai non parlavano quasi più.
Gli amici venivano spesso a fargli visita, e di questo ne era sempre grato, infatti provvedeva ogni volta a farglielo sapere.
Si era ormai rassegnato all’evidenza, non potendo negare che aveva sperato in silenzio con tutto se stesso che da un giorno all’atro sarebbe arrivata Hermione sorprendendo tutti annunciando di aver trovato una soluzione. Ma questo non successe. Non venne ne Hermione, ne Ron, ne Ginny. Nessuno.
:- Caro?-
Ginny entrò nella stanza e al suo fianco c’erano gli ormai adulti James Sirius Potter, Albus Severus Potter e Lily Luna Potter che prontamente gli sorrisero avvicinandosi insieme alla madre.
Era la prima volta da ormai molto tempo che si trovavano nuovamente tutti insieme. I suoi figli fecero ognuno un resoconto delle loro attuali vite, finché Lily non riuscì più a trattenersi scoppiando a piangere e abbracciando il padre. Le uniche cose che si sentirono furono i singhiozzi della figlia e i sussurri di consolazione di Harry.
 
Era mattina e se il cielo non fosse stato coperto si sarebbe goduto i raggi nascenti del sole uno ad uno. Ben presto infatti cominciò a piovere ed Harry non poté fare a meno di sbuffare sconsolato.
:- Seccante Harry?-
Si voltò di scatto. Sulla sedia dove di solito sedeva Ginny c’era un ragazzo, o una ragazza? Harry non riuscì a capirlo. Dai lineamenti del viso e del collo avrebbe potuto semplicemente dire che fossero quelli di una ragazza un po’ mascolina, però non riuscì notare alcun segno delle curve di un seno, anche perché era estremamente magra (o magro) coi un accenno di muscoli sulle braccia nude e gli addominali scoperti sotto l’ombelico. Indossava un paio di jeans neri skinny e sopra un paio di anfibi altrettanto neri che arrivavano a metà polpaccio, una camicia senza maniche, anch’essa nera.
Unico ornamento delle braccia, due polsini neri borchiati, e a reggere i pantaloni una cintura con dei proiettili che Harry non riuscì a capire se finti o veri, ed entrambe le orecchie avevano due orecchini ciascuna, ad anello d’argento, con incisi sopra dei segni che il mago non riuscì a riconoscere.  Un cappello stile trilby nero con una fascia bianca era posato su dei capelli mossi e ribelli, con le punte un po’ ricce, color cenere dalle sfumature castane, che arrivavano fin sotto la mascella davanti e probabilmente dietro copriva metà collo. Gli occhi inquietarono da subito Harry. Quelle iridi rosse sembravano un chiaro segnale di pericolo che spiccavano in quei grandi occhi, apparentemente più grandi del dovuto grazie all’eye-liner nero (sembrava avesse anche un po’ di mascara).
:- Chi sei? E come sei entrato?!-
Cominciò Harry, preoccupandosi per l’incolumità della famiglia dal momento che era certo che quello che aveva davanti era uno sconosciuto sia per lui che per tutti quelli che conosceva. Non passava di certo inosservato.
:- Molti mi considerano ‘una vecchia amica ’…-
‘Allora è una ragazza?’ pensò Harry.
:- Si, no, forse…tu cosa preferisci?-
:- Tu…tu mi hai…- balbettò incredulo.
:- Letto nel pensiero? Si, è piuttosto facile sai?-
Harry non riusciva a muoversi, imbambolato, incredulo. Gli erano bastati quei pochi secondi per capire che chiunque avesse davanti non c’era da scherzare.
:- Allora? Chi sei?- chiese riprendendosi.
Quest’ultimo sospirò accavallando le gambe e mettendosi un po’ più comodo.
:- Beh…cominciamo col dirti che ormai il mondo dei vivi non è più posto per te…-
Harry sgranò, per quello che ancora poteva, gli occhi.
:- Tu sei…tipo la morte?-
:- Tipo? Io SONO La Morte!-
Sentenziò annuendo fiero e tranquillo.
:- Perché così sorpreso Harry? Sei malato, ne la medicina babbana ne la magia può salvarti, era inevitabile e quindi ovvio no?-
:- Ah…beh…si…ecco…-
La Morte si turbò un po’, non riuscendo a capire, poi notò il suo riflesso sul vetro limpido della finestra vicino al letto, scoppiando a ridere.
:- Ahahah! Si, capisco! Ma sai com’è…devo adeguarmi ad ogni epoca io! Ahahah!-
:- Ah…okay…- rispose perplesso Harry.
:- Ma ora poche chiacchiere…dobbiamo andare!-
Harry si riscosse guardando La Morte sconvolto.
:- Cosa? No! L-la mia famiglia…i miei amici…?-
:- Per loro sembrerà che tu sia morto nel sonno Harry…è così che funziona!-
Rispose comprensiva.
Harry stava per ribattere, ma preferì lasciare perdere. Si alzò dal letto prede gli occhiali dal comodino, per poi risedersi sul bordo del letto, vicino alla sedia su cui era seduta La Morte, rimanendo chino, con i gomiti appoggiati sulle cosce e il volto fra le mani. Si massaggiò gli occhi pensoso, sistemandosi gli occhiali. Rimase immobile per quasi un minuto, tempo limite per la pazienza della Morte che cominciò pian piano a mancare.
:- Avanti Harry! Ora dobbiamo proprio andare!-
Alché il mago alzò la testa guardando quel ragazzo, con gli occhi un po’ spenti. Che fine orribile. Per lo meno poteva rincuorarsi sapendo che la sera prima aveva avuto modo di stare insieme alla sua famiglia.
:- Hai altre persone…cioè, anime da andare a prendere?-
:- Sai, dovresti sentirti lusingato. Non sempre vengo a prelevare anime di persona, sai?-
:- A no?-
:- Certo che no! Sai che noia…-
:- E, per curiosità, come fai?-
:- Detesto fare pubblicità sul mio lavoro Harry…-
Harry sorrise per la battuta, tornando però subito pensoso e sconsolato.
:- Vuoi chiedermi qualcosa prima di andare, Harry?-
Il mago tirò nuovamente su la testa, guardando quel ‘ragazzo’ di nuovo.
:- In effetti…avrei due cose da chiederti…-
:- Addirittura?-
:- Troppe?-
:- Tks…ti prendevo in giro…in realtà sono pochissime…- sogghignò La Morte.
:- Vorrei che mi raccontassi tutti i segreti di cui non sono a conoscenza della mia vita…-
La Morte lo guardò, anzi lo fulminò con lo sguardo.
:- Scherzi?-
:- No.- rispose serio Harry.
Allora La Morte sbuffò sonoramente, scocciata :- Senti Harry, di solito è una cosa automatica…-
:- Automatica?-
:- Si. Vedi, mentre un anima arriva ‘ dall’altra parte ’, quest’ultima rivivrà tutta la sua vita e automaticamente, scoprendo ovviamente cose legate a lei che ovviamente non era a conoscenza…-
:- E qualcosa che non posso scoprire in quel modo? Un segreto simile me lo potresti dire?-
:- Intendi…con cui non sei direttamente legato? Perché in quel caso…-
Gli occhi di Harry si illuminarono di curiosità, prendendo così di nuovo vita.
:- Cosa intendi dire? Spiegati per favore!-
La Morte ridacchiò. Sapeva che se gli avesse svelato una cosa simile sarebbe successo qualcosa di davvero interessante. Ne era certa. E per questo si sistemò un altro po’ sulla sedia, pronta a parlare.
:- Cominciamo col dirti…che riguarda Tom Orvoloson Riddle…-
:- Voldemort…?- disse Harry ricevendo una delle peggiori occhiate assassine che abbia mai visto.
:- Cominci già ad interrompere…Potter?-. Harry abbassò la testa in segno di scuse.
:- Allora….hai presente tutte le stragi, tutti i crimini, tutti quegli atti malvagi, tutti i problemi che ha dato il caro vecchio Tom? Bene. Non sono stati volontari.-
Se sarebbe stato possibile gli occhi di Harry sarebbero saltati fuori dalle orbite e la sua mascella avrebbe raggiunto il pavimento, cosa divenuta possibile dal momento che perse l’equilibrio dal bordo del letto.
:- C-cosa?!?- balbettò rialzandosi e massaggiandosi la mascella.
:- Hai capito bene bello! Diciamo che non era cosciente di quello che faceva.-
:- Perché??-
:- Se ora ti risiedi e stai un po’ zitto, forse potrei anche riuscire a finire di parlare e spiegarti.
Harry fece come gli era stato detto, sedendosi composto e in silenzio, sporgendosi un po’ verso La Morte che per evitare una simile ravvicinanza si attaccò il più possibile allo schienale della sedia.
:- Allora…beh, in poche, anzi, pochissime parole! Era posseduto.-
Harry rimase paralizzato e sinceramente pure La Morte stessa cominciava a temere della sua salute.
:- Tutto bene Harry?-. L’altro annuì, silenzioso, non volendo ricevere un’altra occhiata assassina.
:- Si, posseduto! Vedi Harry, come avrai notato non tutte le creature magiche sono buone, e tra quelle più cattive, ancora peggio dei Dissennatori… gli Innominatam. Spiriti maligni che possiedono l’anima di un individuo prendendone il controllo, infettandola e sottomettendola a qualsiasi loro volere.-
:- Quindi…uno spirito maligno possedeva Voldemort?- chiese Harry per essere sicuro.
:- Sinceramente non mi è mai piaciuto come nome sai? Però si, era posseduto da un Innominatam. Per questo ti dicevo che tutto ciò che ha fatto è stato contro la sua volontà.-
Harry rifletté un momento immagazzinando nel suo cervello le informazioni ricevute.
:- Però non si può dire la stessa cosa dei Mangiamorte no?-
:- Sbagliato Harry!- gridò La Morte facendogli l’occhiolino e puntandogli il dito contro facendo sobbalzare il povero mago. :- S-sbagliato…?- balbettò sorpreso.
:- Stando per troppo tempo vicino ad un anima posseduta da unna simile creatura, si finisce, anche se molto lentamente, per essere come infettati…capito? Senza contare che il Marchio Nero, segno inconfondibile di ogni mangia morte, fungeva come ‘amplificatore’ per l’infezione, soggiogando più facilmente e velocemente prima le loro menti, e per i più sfortunati, le loro anime. Capisci?-
Per tutto il tempo il Harry era rimasto in silenzio, ascoltando ogni parola, così da poter essere sicuro di non aver capito male. Era incredulo e stupefatto, non avrebbe mai potuto immaginare nulla di simile, e ora che sapeva una simile verità, cominciò a sentire svariati sentimenti dentro di se, mentre nella sua testa miriadi di pensieri lo facevano riflettere e porsi sempre più domande.
Se l’avesse saputo prima? Se avesse saputo quale era il vero pericolo? Se si poteva ‘curare’ l’anima di Voldemort e di conseguenza uccidere l’Innominatam? Tutte quelle vite innocenti e anche apparentemente colpevoli di orribili reati, sarebbero stata salvate? Risparmiate? Se quel presunto spirito maligno non avesse mai preso possesso dell’anima di Tom Riddle, tutto quel male, tutte quelle vittime, non ci sarebbero state? Tutti i suoi amici. Tutti i suoi parenti. Tutte le persone a cui aveva voluto bene. Tutte…salve?
Queste altre mille domande tormentavano il mago in quel momento e a ognuna di essa non riusciva ad associare alcuna risposta. E questo era insostenibile. Si prese la testa tra le mani, sentendola improvvisamente troppo piena, sentendo dolore.
La Morte, seduta dov’era, lo osservava, sentendo tutta quella frustrazione. Lasciò Harry hai suoi pensieri rimanendo in silenzio e voltando lo sguardo. Non poteva negare di non aspettarsi dal mago una simile reazione.
Poco dopo Harry alzò la testa e guardò dritto negli occhi rossi La Morte.
:- Avrei ancora un’altra domanda.- disse risoluto.
:- Chiedi pure.- rispose calma La Morte.
:- Solitamente hai condannati si chiede sempre un ultimo desiderio…sbaglio?-
:- No, non sbagli Harry.-
Si aspettava un simile ragionamento da parte del mago, per questo rimase calma, come se nulla fosse. :- Quindi posso esprimere un ultimo desiderio?- continuò Harry. :- Si, puoi.-
:- Voglio tornare indietro nel tempo.-
La Morte rimase immobile, senza mutare espressione. Anche se dentro di se sentì qualcosa crescere pian piano.
:- Spiegati, Harry.- chiese calma.
:- Vorrei tornare indietro e salvare tutti coloro che sono morti sia per colpa dello Innominatam!-
La Morte rimase ancora un attimo in silenzio, dopodichè sul suo volto comparse un sorrisetto.
:- Mi spiace Harry, ma l’unica che puoi fare è, si, tornare indietro, ma salvare tutti coloro che sono morti per via dell’Innominatam no.-
:- Perché no!?- chiese incredulo.
:- Perché se vuoi tornare indietro puoi soltanto farlo nella tua vita, capisci? Non potresti mai tornare indietro in un tempo in cui non esisti o non sei ancora consapevole della magia. E soprattutto puoi modificare il passato solo se esso faccia parte in qualche modo con la tua vita ed il tuo futuro.-
:- Allora potrei tornare indietro in modo da poter salvare le persone legate a me, giusto?-
:- Ti ripeto che devi essere personalmente coinvolto nella loro morte, anche la sola presenza…-
:- Si! Esatto!- disse esaltato Harry, con gli occhi che brillavano per la felicità.
:- …c’è però un problema…- continuò La Morte, seria.
Il sorriso sul volto di Harry si spense bruscamente.
:- Tu non fai più parte del mondo dei vivi.-
:- Cos…ma sono ancora qua!-
La Morte indicò il letto, esattamente dietro Harry, e lui si voltò.
Il suo corpo divorato dalla malattia e segnato dai suoi anni era immobile sotto le lenzuola, freddo e immobile. :- No…-.
Si alzò di scatto, guardandosi le mani incredulo, camminando all’indietro, senza accorgersi che stava per urtare una sedia, ma al posto di sbatterci contro la attraversò mentre l’orrore di una simile consapevolezza gli dipingeva il volto. :- No…- disse ancora.
:- Mi spiace Harry ma…-
:- No!- urlò questa volta. :- Ti prego, non farmi questo!- disse raggiungendo La Morte e prendendole le spalle, scuotendo quel corpo dalle sembianze umane.
:- Ti prego…permettimi di tornare indietro…salvare chi non si meritava di essere portato via da Te! Sconfiggere quello spirito e ridare una vita a chi non si meritava una simile tortura! Dopodichè…-
:- Dopodichè, Harry?- disse maliziosa La Morte.
:- Dopodichè…verrò con te!- rispose sicuro e serio, con la sincerità negli occhi.
Per un momento La Morte sorrise, sgranando gli occhi. Aveva capito cos’era quella cosa che sentiva prima dentro di se, crescere, all’altezza del petto, e quello strana sensazione nel momentaneo stomaco umano. Eccitazione. Esaltazione. E rise. Rise in faccia a quel mago, alla sua serietà, non riuscendo a trattenersi. Porgendogli infine la mano.
Ed Harry non se lo fece neanche chiedere, stringendo quella mano fredda, pattuendo il suo destino.
:- Affare fatto Harry Potter!-






Angolo Autrice:

Ciao a tutti! *Rullo di tamburi* Rieccomi! :D
Allora? Che ve ne pare? Mi sentivo così ispirata che ci ho messo solo un pomeriggio per scrivere tutto questo poema! Ed è solo un capitolo! Sorry! D:
Vi preeego! Vi supplicoooooo!! Lasciate un commento, anche piccolo piccolo, va' bene lo stesso! Accetto qualsiasi critica, anzi, fatemi sapere se c'è qualche errore! ^^
Spero che vi sia piaciuto! Cercherò di aggiornare il prima possibile! Alla prossima!

Ciao Ciao!♪

 
  
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