Golem e titani
- Oggi è il tuo
turno. - Lyra si era distratta per seguire una rissa che stava andando avanti
nella sala e ci mise un po’ a capire che Erza stava parlando con lei.
- Oggi è il
tuo turno di scegliere una missione. -
La ragazza
spalancò la bocca: Erza non le aveva mai detto una cosa del genere.
- Voi
passare oppure no alla pratica? Ormai di teoria ne hai fatto abbastanza e sai
come funzionano diversi tipi di missione. Abbiamo sconfitto dei banditi,
abbiamo lottato contro una gilda illegale, abbattuto un paio di mostri e … -
Erza si grattò la testa con un dito - Dovevo annotarmi tutto quello che abbiamo
fatto, me lo sono scordata. -
- Scelgo
questo! - Lyra saltò in alto per afferrare e strappare uno dei fogli appesi in
bacheca. Era così felice! Finalmente anche lei avrebbe potuto mostrare cosa
sapeva fare! Il foglio recava scritto: “ Sconfiggere il golem che blocca la
strada”.
- Sei sicura
che quello vada bene? -
- Un golem o
un gigante non conta. Una cosa del genere non può niente contro di me! -
Erza le
aveva assicurato che le avrebbe fatto compagnia durante quel lavoro ma che non
sarebbe intervenuta per nessuna ragione al mondo. La riuscita dipendeva
esclusivamente da lei e Lyra era terribilmente emozionata.
- A quanto
pare il golem in questione è stato evocato dagli stessi abitanti di questa
città. Intendevano utilizzarlo per completare i lavori di costruzione di un
varco tra le montagne ma quando hanno terminato il golem si è rifiutato di
rispondere agli ordini e di dissolversi. Evidentemente qualcosa nell’incantesimo
è andato storto ed adesso il colosso siede tutto il giorno a difesa del varco
come se il suo compito fosse stato non solo quello di costruirlo ma anche di
vegliarlo. I golem sono come delle bambole animate, rispondono solo agli ordini
di chi le ha costruite e visto che in questo caso non c’è modo di sottometterlo
non mi resta altro da fare che distruggerlo. - Lyra ricapitolò tutto quello che
sapeva sulla missione ma Erza continuò a seguirla in silenzio. Non le avrebbe
dato neanche un suggerimento ma non le importava affatto. Anche se era un
mostro gigantesco un golem come quello era pur sempre fatto di pietra e Lyra
poteva prosciugarlo della propria energia in pochissimi istanti.
- Eccoci
qui. -
Esattamente
come le era stato detto il golem era lì, seduto all’ingresso del varco come una
gigantesca bambola di pietra dagli occhi iridescenti.
- E’ giunta
la tua ora! - Lyra non esitò un solo istante a farsi avanti tendendo le mani e
drenando quanta più energia possibile dalla pietra. Era certa che il golem si sarebbe
sgretolato istantaneamente ma il colosso cominciò a muoversi lo stesso, si
sollevò in piedi e le tirò un pugno costringendola a gettarsi di lato.
- Com’è
possibile? - Gli aveva sottratto una gran quantità di energia eppure non lo
aveva danneggiato minimamente.
- Air! - Il
golem tirò un altro pungo e per difendersi Lyra fu costretta a deviarlo con un
turbine di vento. Doveva riprovare! La ragazza si fece più indietro e tese
ancora le mani. Il flusso di energia ripartì ma il golem continuò a caricarla
come se nulla fosse. Alla fine Lyra fu costretta a desistere e a ripararsi
dietro un muro di roccia. C’era qualcosa che non andava! Come faceva quel
bestione a possedere tanta energia?
Lyra
raccolse l’aria attorno a sé e riuscì a saltar via giusto un istante prima che
la sua barriera venisse ridotta in frantumi. Fu allora che lo vide: i piedi del
golem erano avvolti da un leggero alone verde. Anche il suo avversario stava assorbendo
energia dal terreno! Il suo corpo era come una specie di conduttore: ogni volta
che Lyra tentava di prosciugarlo in realtà non faceva altro che attingere alla
stessa energia del suolo.
- Guarsh! -
Questa volta il pugno del golem la mancò di poco costringendola a ruzzolare
via.
Se voleva
distruggerlo doveva scegliere una tattica differente.
Il golem
sollevò un piede pronto a schiacciarla ma Lyra puntò una mano verso l’alto
raccogliendo quanta più energia poteva dall’aria per tenerlo sospeso a metà.
- Vediamo un
po’ quanta puoi assorbirne, mostro! - Lyra conficcò le unghie dell’altra mano
nel terreno.
C’era sempre
un limite alla quantità di energia che un corpo poteva conservare in storaggio.
Perfino Lyra, che aveva il potere di manipolarne una massa praticamente
indefinita, non poteva trattenere tutto quel flusso nel suo stesso corpo e per
questo lasciava che le scorresse intorno e si facesse manipolare, piuttosto che
assorbirlo.
- Guarrrr! -
Il golem continuò a pigiare il piede verso di lei ma l’energia della terra
cominciò a risalire in lui come un flusso impazzito attraverso la gamba. In
breve la sua corazza di pietra cominciò a scintillare come uno smeraldo. Ormai
era troppo tardi per sfuggire al suo destino!
- Sparisci!
-
BANG!
Per un
attimo non ci fu null’altro che un turbine di polvere e detriti, ma quando
finalmente Lyra riuscì a rialzare la testa e ad aprire gli occhi, capì
immediatamente cos’era successo - Ho vinto! Ci sono riuscita! -
Il terribile
golem si era sgretolato senza lasciare traccia ed anche Erza era al sicuro
anche se l’esplosione l’aveva scagliata sopra un albero ed adesso stava
penzolando a testa in giù.
- Hai visto?
Sono stata brava? -
- Hai
sbagliato tutto! - Erza non le lasciò un solo istante per continuare a vantarsi
- Hai sottovalutato il nemico, hai messo in pericolo la tua vita, quella dei
tuoi compagni e la riuscita della missione! Sei retrocessa immediatamente allo
stadio della teoria! -
Era inutile
illudersi: Lyra lanciò un sospiro con aria sconfitta.
- Come se
non bastasse se sai richiamare tutta quell’energia ma se non sai controllarla
propriamente la tua tecnica diviene inutile. Dovresti fare qualcosa a
proposito, magari potresti usare … - Fu allora che il ramo si ruppe di schianto
lasciando precipitare Erza a terra con un - KYAAAA! - Disumano - Retrocessa!
Retrocessa! Non ti lascerò mai più prendere una missione! -
Uno dei sassi che era stato scagliato in alto dall’esplosione precipitò con un tonfo proprio sulla testa di Lyra. Adesso era davvero spacciata!