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Autore: HisLovelyVoice    04/04/2013    1 recensioni
'Come è bella. Ma cosa sto dicendo? Lei non è bella. Lei è meravigliosa. È la ragazza più bella che abbia mai conosciuto. E ne ho conosciute molte. Perché non le piaccio? Molte ragazze della scuola mi vengono dietro. Perché lei, che mi interessa veramente, no?'
[...]
'Girati verso di me. Dimmi che mi ami, che non hai mai amato nessun altro come me, che vuoi stare con me per sempre.'
[...]
'Non so cosa in questi anni mi abbia trattenuto a baciarla. So solo che quel qualcosa non c'è più.'
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Il giorno prima dell’epifania la tristezza prese il sopravvento alla speranza.
I medici erano venuti nella stanza di Micky dicendoci che non si sarebbe ripreso.
Volevano staccare la spina.
- NO!! - avevo urlato insieme ai suoi genitori. - non potete farlo! - continuai da sola.
- signorina, non so se ha capito che non si riprenderà. - le lacrime iniziarono a rigarmi il volto.
- l’ho capito. Ma non voglio che gli venga staccata la spina… -
- ma così soffrirà di meno. - continuò ad insistere il medico.
Decisi di parlare da sola con Allison e David. Volevo sapere cosa volevano fare.
- non voglio che stacchino la spina al mio piccolo Micky. - disse Allison in lacrime.
- tesoro, non piangere. - cercò di consolarla il marito, ma nemmeno lui riusciva a smettere.
- potremmo chiedergli di tenerlo in vita ancora per un paio di giorni. - proposi, anche se faceva molto male pensarlo. Non avrei più potuto vederlo, abbracciarlo, baciarlo. Non sarebbe più stato mio.
- n-non lo so… - sussurrò Allison.
- credo che l’idea di Brooke sia saggia. Almeno avremmo un po’ di tempo per stare ancora con lui. L’unica cosa positiva è che quando gli staccheranno la spina non soffrirà più. -
- mi dispiace così tanto, e pensare che è tutta colpa mia… - iniziai a tirarmi dei pugni da sola. Stavo facendo soffrire Micky, Allison, David, Dan, Greg, Charlie e tutti i suoi amici. Era tutta colpa mia, non poteva essere altrimenti. Io stavo causando un dolore assurdo a tutti quanti. Solo e soltanto io. Perché se non ci fossi stata io probabilmente Micky non sarebbe uscito di casa. Non sarebbe stato investito dalla macchina per salvare me. Non starebbe in fin di vita. Nulla di tutto questo sarebbe successo. Allison e David si avvicinarono e mi presero le mani per fermarmi.
- smettila tesoro, smettila! Smettila di incolparti, perché te non centri niente. Se quel pazzo guidava contro mano non è colpa tua. E se Micky ti ha salvato è perché ci tiene a te. Non vorrebbe vederti così, non vorrebbe vederti picchiare da sola. - mi disse Allison.
- se avesse tenuto a me non si sarebbe messo in mezzo! - urlai in lacrime. - lo sa che io senza di lui non riseco ad andare avanti. -
Mi accasciai a terra e continuai a piangere.
- noi due usciamo un attimo e andiamo ad avvertire il medico della nostra decisone. Qualsiasi cosa chiamaci, va bene? - annuii.
Come aveva appena detto David, uscirono dalla stanza, lasciandomi sola con Micky.
Mi alzai e mi sedetti vicino a lui, sul letto.
- hey, Micky - iniziai a parlare prendendogli la mano. - mi manchi. Lo so che te l’ho detto mille volte, ma è così. Sai, in questi giorni ho ripensato al giorno del mio compleanno. Penso che quello sia stato il giorno più bello di tutta la mia vita. Pensare che non ti sveglierai più… - senza che volessi le lacrime ricominciarono a scendere. Chiusi gli occhi, cercando di calmarmi, ma in vano. - io…n-non ce la faccio...s-senza di te… - mi alzai e gli diedi un leggero bacio sulle labbra.
- oggi è cinque, domani è l’epifania. - aggiunsi poco dopo. - se avessi creduto nella befana le avrei chiesto di risvegliarti. Ma non ci credo più. Vorrei tornare bambina solo per crederci e chiederle di riaverti sano e salvo. -
Sentii la sua mano stringersi leggermente.
- Micky!? Micky, sei sveglio!? - non ricevetti nessuna risposta. Mi alzai immediatamente in piedi e uscii dalla stanza correndo, cercando un medico.
Quando lo trovai, lo trascinai nella stanza di Micky.
- signorina, mi dispiace, ma è stato un falso allarme. Il ragazzo è ancora in… -
- no, non lo dica, per piacere! -
- v-va bene. Se non le dispiace io avrei da fare. -
- certo, capisco. Vada pure. -
- se succede qualcos’altro mi chiami. - annuii e lo guardai, mentre usciva dalla porta. E io che pensavo che si fosse svegliato! Era solo un movimento, come quelli che una fa quando dorme. Il medico lo aveva detto chiaro e tondo: non si sarebbe svegliato.
Mi allungai di fianco a lui e piano piano mi addormentai in lacrime, anche se erano solo le sei e mezza.
****
Sentii una mano accarezzarmi i capelli.
Mia madre doveva essere arrivata per svegliarmi.
Ma non volevo alzarmi, volevo rimanere vicino a Micky ancora un po’.
La mano continuava ad accarezzarmi delicatamente i capelli.
Mi rilassava particolarmente.
Chissà che ore erano.
Forse era tardi.
Forse era presto.
Forse quella mano era solo la mia immaginazione.
Sta di fatto che non aprii gli occhi.
Non ne avevo la forza.
Probabilmente stavo ancora sognando, perché mia madre, se non mi svegliavo, iniziava a scuotermi, cosa che non accadde.
- Brooke… - sentii chiamarmi. Era una voce impastata dal sonno, come se avesse dormito per secoli. Ma era proprio un sussurro. ‘probabilmente l’ho immaginato.’
Continuai a tenere gli occhi chiusi, cercando di non pensare troppo a quella voce.
- Brooke… - questa volta fu un po’ più forte. Ero sicura di averlo sentito. Aprii gli occhi, ma non vidi mia madre. Mi girai verso Micky. Gli occhi erano chiusi, ma la mano mi stava accarezzando i capelli.
- Micky!? -
- Brooke… - mi alzai in piedi e in lacrime lo baciai.
- s-sei s-sveglio! Oddio, non ci credo! - sorrise. Dio, quanto mi era mancato quel sorriso. Lo ribaciai. Non volevo più allontanarmi da lui. - sei sveglio. Aspetta, torno subito, te lo prometto. - dissi appena ebbi la forza di staccarmi. Uscii di corsa dalla stanza e andai a cerare un medico. Appena lo trovai lo feci andare nella stanza di Micky.
E lui era lì. Era sveglio. Aveva anche aperto gli occhi.
- vede? Non la stavo prendendo in giro! -
- m-ma è impossibile! Avevamo fatto tutti gli esami, tutti gli accertamenti possibili, e risultava impossibile che si svegliasse! -
- è un miracolo… - sospirai.
Il medico andò vicino a Micky e iniziò a visitarlo. Io intanto presi il cellulare e digitai un numero, che ormai avevo imparato a memoria.
- pronto… - lo avevo svegliato.
- David!! - urlai nel telefono.
- Brooke, che succede? - chiese allarmato.
- Micky! -
- cosa Micky? -
- Micky si è svegliato! -
- c-cosa!? -
- si è svegliato! - dissi ridendo tra le lacrime di gioia.
- non ci credo! Dacci una mezz’oretta e siamo lì da voi. -
- okay, a tra poco. -
Misi il telefono a posto e guardai Micky. Ancora non volevo crederci. Eppure era successo. Si era svegliato.
Quando il medico uscì dalla stanza andai a mettermi seduta sul letto e abbracciai Micky. Quanto mi era mancato!
- sai, dovresti credere nella befana, dopotutto io mi sono svegliato… - sussurrò tra i miei capelli. Sgranai gli occhi.
- t-tu mi hai sentito? -
- tutte le volte che mi parlavi. -
- quindi hai sentito anche quando io… -
- si. Non ti dovevi sentire in colpa, okay? E soprattutto non dovevi picchiarti da sola. Sono felice di averti salvato, veramente. Se potessi tornare indietro lo rifarei ancora. Perché ti amo. - gli presi il volto tra le mani tremanti.
- ti amo anche io. - si avvicinò e mi baciò. - ma ho paura. - sussurrai.
- di cosa? -
- che tutto questo sia un sogno. E se poi domani mi sveglio e te sei ancora disteso su questo letto? Se non ti svegliassi mai più come aveva detto il medico? -
- no, non succederà. Ti giuro, su chi ti pare, che questa è la realtà. - gli sorrisi.
- per favore, non andartene mai più. - dissi, accoccolandomi al suo petto, mentre mi cingeva le spalle con le sue braccia.
- te lo prometto. - mi diede dei leggeri baci tra i capelli, come per cullarmi. ‘I miracoli esistono. Esistono davvero.’
****
Poco dopo arrivarono i genitori di Micky. Appena Allison entrò nella stanza saltò al collo del figlio, quasi non facendolo respirare. Lo riempì di baci. E poi scoppiarono a piangere. Io, silenziosamente, uscii dalla stanza, lasciando la famiglia finalmente riunita da sola.
Guardai l’orologio. Erano le quattro! Volevo dormire, ma sapevo che tanto non ci sarei riuscita. Andai allora verso le macchinette e mi presi una cioccolata calda. Poi mi sedetti su una sedia della sala d’attesa, assaporando quella bevanda calda.
Quando vidi i genitori di Micky uscire dalla stanza mi avvicinai a loro.
- grazie mille tesoro per averci avvertito. - disse Allison abbracciandomi.
- di nulla, è stato un piacere! -
- ora noi andiamo, che siamo vecchi e dobbiamo assolutamente dormire. - disse David.
- vecchi? Parla per te! - rispose la moglie. Scoppiammo a ridere. - il vecchietto comunque a ragione. Però domani torniamo. - annuii sorridendo.
- allora ci vediamo. - gli diedi un bacio sulla guancia e li guardai uscire fuori.
Subito dopo andai nella camera di Micky.
- hey. - si voltò e mi sorrise.
- hey. - mi fece cenno di avvicinarmi a lui. Feci come mi aveva chiesto. Prese il mio volto tra le mani e mi guardò negli occhi. Poi baciò. - mi era mancato tantissimo baciarti. Mi eri mancata te in generale. -
- anche tu. -
Mi allungai vicino a lui e piano piano mi addormentai, cullata dalle sue carezze.






HEI!!
eccomi con questo nuovo capitolo!
miracolo, Micky si è svegliato!
e la cosa strana è che si è ripreso presto, forse troppo.
ma non mi andava di tirarla per le lunghe, volevo che si rimettesse il prima possibile. :)
spero che la storia fino ad ora vi sia piaciuta!
dal prossimo capitolo ci saranno dei salti temporali più grandi.
spero di non incasinarvi le idee.
verrà sempre specificato il mese, però :D
ringrazio tutti quelli che hanno inserito la storia tra le seguite/ricordate/preferite e chi a recensito *-* siete fantastici!! :)
alla prossima
un bacio xxx
Giulia
  
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