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Autore: vanexuccia92    06/04/2013    1 recensioni
"Nulla è mai come sembra."
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jacob Black, Rosalie Hale
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Rosalie: Pensai per tutto il giorno quel ragazzo così misterioso e affascinante, ma soprattutto, il suo intenso sguardo. Fantasticai su di lui per tutto il tempo, non accorgendomi che "qualcuno" stesse studiando le mie espressioni. "Distratta, occhi che luccicano, guance più rosee del solito". "A cosa stai alludendo Mark?" risposi acidamente. "Le mie soluzioni a questo mistero sono due: Febbre o...", lo guardai in modo cattivo. Mi stava facendo saltare i nervi. "O? Continua !" urlai. Mi guardò sconvolto. Sembravo una pazza isterica. Una risata forte rimbombò in tutta la stanza. Mark era piegato in due dalle risate. "La mia piccola si è presa la cotta per qualcuno ! Chi è il fortunato?" disse ridendo a crepapelle. "Sei ridicolo! Piantala! Non ho conosciuto nessuno e se anche fosse, non sono affaracci tuoi !" dissi a denti stretti. Uscìì lasciando ancora ridere quell'impiccione di mio zio, che non poteva che aver torto. Forse...
 
Jacob:"Sono un codardo, sono un codardo, sono un codardo" ripetevo a me stesso. "Sei un coglione Jake, ce l'avevi lì, a due passi, avresti potuto presentarti... invece no, sei fuggito!" Parlavo da solo. Sembravo un pazzo. L'immagine di Rose era fissa nella mia testa, nel mio cuore. Era bellissima, una dea. Poi, come un fulmine a ciel sereno, mi ricordai dell'altro lato di lei... Un mostro pensai. Mi sentivo in guerra con me stesso. Una parte di me avrebbe voluto vederla, guardarla, amarla e l'altra, invece, scappare, ignorarla, odiarla. Il colmo: quella sera sarebbe venuta a cena da noi. Cosa sarebbe successo ? Tra di noi, in particolare...
 
Rosalie:"Rooooooooooose! E' tardi, ci stanno aspettando, sei pronta?" Zio Mark mi chiamava pronto da un pezzo per la cena dai Black. Io, invece, girovagavo per la mia stanza alla ricerca di un vestito carino, non troppo elegante, non troppo casual, non troppo ! Avrei voluto fare bella figura. Mi sentivo agitata e non comprendevo il motivo... Era come se sapessi che sarebbe successo qualcosa...  Stavo impazzendo! Decisi per un classico tubino nero con tacchi non eccessivi. Li indossai in fretta e furia e uscii dalla mia camera, inciampando quasi nelle scale e trovai Mark che mi guardava meravigliato e nervoso. "Sei una lumaca. Una lumaca splendida." disse sorridendo. Uscimmo insieme ridendo.
 
Jacob: "Ci siamo, ci siamo... E adesso ?" Ero teso, nervoso, emozionato, impaurito, impaziente di vederla. "Jake, comportati bene" mi ripetevo nella mente. "Jake, comportati bene" disse mia nonna, facendomi sobbalzare. "Nonna ma.." "Non dire niente, non c'è bisogno" continuò a dire, sistemandomi il colletto della camicia. "Sei perfetto" mi baciò e si allontanò. Ancora facevo fatica a capire come facesse lei a sapere sempre tutto. Sportelli che si chiudevano. Erano arrivati. Eccola, dì li a poco sarebbe entrata in casa... Agitazione alle stelle.
 
Rosalie:"Eccoci arrivati principessa" disse sorridente zio Mark. Gli sorrisi e sempre più tesa( non sapendo perchè) scesi dalla macchina. L'aria era tiepida, un profumo di cibo invitante proveniva dalla casa che avevo di fronte. Tutto era tranquillo, o almeno sembrava. Dentro di me sembrava ci fosse una battaglia, il cuore batteva all'impazzata. Ma diamine, PERCHE' ?
 
Jacob: Mi avvicinai alla finestra per guardarla. Il mio cuore si fermò, smisi di respirare. Era semplicemente divina. Bellissima. Il vento le accarezzava i capelli. Si guardava intorno. "Jacob, cazzo, respira" pensai tra me e me. Ma come si poteva rimanere lucidi di fronte a cotanta bellezza? Dio quanto era bella ! Dovevo darmi una regolata. Il momento era giunto. L'avrei conosciuta. Ora. Oh cazzo !
 
Rosalie: Mi sentivo osservata. Questa cosa mi agitò ancora di più. Forse Mark se ne accorse e mi prese per mano e mi portò con lui verso la porta. Ad attenderci c'erano la signora Black e Anna, emozionatissime, peggio di me. "Buonasera, finalmente cari, venite venite, entrate." La signora Black mi abbracciò e Anna mi baciò dolcemente. Quanto erano dolci quelle donne. "Avrete fame, spero vi piaccia tutto. Non sapete quanto siamo contenti che siate venuti qui." disse Anna. "E' sempre un piacere passare del tempo con voi Anna. E poi io non resisto alla tua cucina, sei una cuoca perfetta!" E lei sorrideva deliziata dalle sue parole. Girai gli occhi, sempre il solito. La signora Black mi prese dalla mano e mi disse" Cara, devo presentarti il mio caro nipote, avete la stessa età sai, andrete MOLTO d'accordo, ne sono certa." Sorrise e mi portò in salotto. Sbaglio o sottolineò quel molto ? Boh. Giunte nella stanza, vi era un ragazzo. Guardava fuori dalla finestra. Era altissimo, moro, ben vestito. Improvvisamente il mio cuore cominciò a battere forte. Troppo forte. Si voltò... Oddio era lui ! Il ragazzo misterioso che ho pensato per tutto il giorno. Il mio cuore batteva all'impazzata, arrossìì, le mani cominciarono a sudare, un calore mi pervase il corpo. Che mi prendeva ? Quanto era carino. Ma quale carino?! Bello ! "Tesoro, ti presento Jacob, mio nipote" e mi diede una leggera spinta, come per andare da lui, ma le mie gambe si mossero da sole, come se fossero nate per fare quel passo. Verso di lui. E lo stesso fece Jacob, che mi fissava in un modo intenso. Ero emozionata, penso che di lì a poco sarei svenuta. "Datti una calmata cretina." pensai tra me e me. Tesi la mano per stringergliela con un sorrisone e gli dissi con voce lieve "Molto piacere Jacob" e lui immobile mi fissò. Pensai di essere improvvisamente diventata scema. Ma immediatamente lui si inchinò leggermente e mi baciò la mano. Mi sentii come mai nella mia vita. Un ragazzo così bello che bacia la mano a me? Ok. Stavo per morire. Di felicità, intendiamoci. 
 
Jacob:Sentivo i loro respiri dietro di me. Il mio cuore stava per scoppiare, era dietro di me. Il mio istinto mi portava a lanciarmi su di lei e riempirla di baci. "Calmati idiota. Un respiro profondo, uno, due, tre.. voltati Jacob". Mi voltai di scatto. Vederla così da vicino mi fece impazzire. Brividi mi salirono lungo la schiena. Era mozzafiato. Ed era... emozionata ? Sorrideva ? "Tesoro, ti prensento Jacob, mio nipote." disse mia nonna con una certa soddisfazione. E Rose mi fissò con molta più intensità. Mi aveva riconosciuto. Chissà cosa pensava. Credeva forse fossi  un codardo per non averla salutata il giorno precendente. Invece si avvicinò. Stavo per morire. Il mio corpo, come se fosse attratto da una calamita, mi portò da lei. Con un dolce rossore nel viso, mi sorrise e allungò la mano per stringermela. (Dalla tensione gliel'avrei spezzata). Tre parole uscirono dalla sua bocca e per me fu il paradiso: "Molto piacere Jacob". Le mie gambe si piegarono istintivamente, le presi la mano e la baciai. Che profumo, che dolcezza, che bellezza, che amore. Non mi sentii mai in quel modo in tutta la mia vita. Stavo per morire. Di felicità, ovviamente. 
 
Rosalie:"Benee! Noto che vi siete conosciuti." disse con la sua solita aria antipatica lo zio Mark, che si gustò tutta la scena. In effetti, appena potè, mi schiacciò l'occhio, suscitando subito la mia rabbia. "Dai, sediamoci, la cena è servita." gridò tutta contenta Anna. Io e Jacob camminammo insieme, guardandoci, sorridendoci, avrei tanto voluto che quella sera fosse durata per sempre.
 
Jacob: Mia madre annunciò la cena e tutti si diressero a tavola. Io non riuscivo a toglierle gli occhi da dosso. Era magnifica. E la cosa straordinaria è che lei ricambiava. Mi sorrideva, mi fissava. Dio, quanto avrei voluto dirle che l'amavo, anche se ci eravamo appena conosciuti.
La cena continuò, tutti sorridevamo e ridevamo alle battute di Mark. Ma io e la mia amata Rose non smettevamo di guardarci e sorriderci. Terminata ci sedemmo tutti in soggiorno a raccontarci storie di famiglia. E lei rideva compiaciuta, interveniva, ma uno sguardo era sempre rivolto a me. "Ok, Jake, è il momento di essere coraggioso"pensai tra me e me. "Rosalie" dissi e lei con un sorriso mi interruppe "chiamami Rose. Ho sentito che le persone più intime ti chiamano Jake.. Anch'io ti chiamerò così, se ti va. Mi piace il nome Jake." Ero così felice. Non riesco neanche a descriverlo. "Certo Rose. Ti va di fare una passeggiata in cortile con me?". Pensavo che qualcuno avesse acceso un falò nelle mie guance per quanto arrossirono, infatti tutti se ne accorsero e sorrisero. Rose, arrossita anche lei, rispose "Ovviamente, mi fa molto piacere." E per me, fu nuovamente, il paradiso. Si alzò e mi fece strada. Io come se fossi la sua ombra la seguii. Fuori il vento si era alzato, i suoi lunghi capelli mi accarezzarono il volto. Ebbe un brivido di freddo e me ne accorsi. "Tieni Rose, hai freddo." Le appoggiai la mia giacca sulle spalle e lei mi guardò intensamente e mi sorrise. "Sei così dolce Jake, grazie. Ma se hai freddo tu.." Stava per togliersela e le fermai le mani. Che momento magico fu quello. Eravamo a quattro centimetri di distanza. I nostri occhi erano immersi gli uni negli altri. Avrei voluto baciarla, ma non volevo offenderla. "Se vuoi rientriamo..." le dissi. Lei subito mi fermò, "Voglio stare qui. Mi piace questo giardino. Mi piace stare qui con..." Si fermò, le sue guance diventarono rosse e io stavo per impazzire. Cosa stava per dire ? Le piaceva stare con me ? Ricambiava il mio sentimento ? L'avrò detto milioni di volte, ma ero immensamente felice. Si schiarì la voce... "Parlami di te Jake, raccontami qualcosa." Cosa le avrei dovuto dire?! "Rose ti amo da quando ti ho vista, prima ti odiavo. No." "Perchè non mi racconti qualcosa tu, sicuramente avrai una vita più interessante della mia." Mi guardò strano. Cazzo, l'avevo offesa? "Beh, la mia vita non ha nulla di interessante, ma va bene, a patto che poi mi parli di te, MysteryJake." Risi di gusto. Era completa. Bellissima, intelligentissima, simpaticissima. "Sono tutto orecchie." Iniziò a raccontarmi la sua vita, anche le più piccole cose e trasmetteva tutte le sue emozioni vissute. Ed io ero felice con lei, soffrivo con lei, ridevo con lei. E da come mi sorrideva ne era contenta. Non so quanto tempo passò, ma sarei stato per sempre a sentirla parlare, vederla giocare con quel ciondolo... Maledetto ciondolo che teneva al collo.
"Ehi, piccioncini, mi sembra che sia ora di andare." Mark uscii ridendo, così come mia nonna e mia madre. "Tempismo perfetto zzzzzio." disse con acidità Rose, e risi poichè mi aveva raccontato del fastidio provato da Mark nel sentirsi chiamare zio. Lui infatti, fece una smorfia. Rose salutò e ringraziò mia mamma e mia nonna, contente della serata e poi si avvicinò da me. "Tocca a te MysteryJake a raccontarmi la tua vita." Sorrisi e le risposi "Ci vediamo domani principessa Rose." e di nuovo come per tutta la serata arrossii. Perchè ho detto quella parola?! "Certamente MysteryJake" e mi baciò nella guancia. Il mio cuore scoppiò di felicità. Mi sentivo in estasi. La lasciai andare a malincuore, felice come non mai.
L'avevo capito. Era lei il senso della mia vita. Nessuno si sarebbe avvicinato a lei per farle del male.  Io amavo profondamente quella ragazza. 
   
 
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