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Autore: mors_mordre    09/04/2013    0 recensioni
Loro,quattro ragazzi.
Loro,coinvolti in una cosa troppo grande.
Loro,che non si possono fidare di nessuno.
Loro,che hanno solo la colpa di essere ciò che sono.
Loro,che hanno il compito più difficile della terra.
Loro,che non possono permettersi di fallire.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Something change…
 
Mentre tornava a casa con la casacca sotto braccio,Stephen fischiettava.
Il cancello cigolò quando lui lo spinse per entrare in cortile,invece la porta di casa ben oliata non emise un gemito.
Suo nonno fumava,stravaccato sulla poltrona. Lanciò un’esplicita occhiata al petto del ragazzo,poi indicò con il capo la casacca.
-Potevi anche mettertela.- commentò.
-Potevo.-concordò Stephen,sedendosi sull’altra poltrona libera.
-Sei stato molto bravo oggi, ma … -cominciò il vecchio.
-Ma domani dovrò aiutarti a scuoiarlo.- completò il ragazzo.
L’uomo annuì. –Sei il nipote di un conciatore di pellicce. Lo diventerai a tua volta,e i tuoi figli,e i figli dei tuoi figli…-
Stephen odiava quel discorso. Odiava che il suo futuro fosse già deciso,odiava quel mestiere e,soprattutto,odiava non vedere altra scelta.
Si alzò di scatto, -Posso andare a mangiare alla taverna oggi?-chiese infilando la casacca.
Suo nonno tentennò. –Solo per oggi.- cedette alla fine lanciandogli alcune monete.
Il ragazzo chinò il capo con un gesto rispettoso e uscì a passi lenti.
Davanti alla casa di Lampin c’era Yaela,che stendeva i panni. Lui le picchiettò su una spalla.  –Andiamo a mangiare alla taverna?- domandò.
Gli occhi della ragazza brillavano. Stese l’ultimo lenzuolo velocemente e lo trascinò in casa,dove Lampin  discuteva con la madre.
-Usciamo!- trillò. –Mangiamo alla taverna!-
La madre riflettè come aveva fatto il nonno. –Va bene. Ma prima a lavarvi.-
Sorrise a Stephen. –Tutti e tre.-
Mentre Yaela si preparava di sopra, Lampin e Stephen andarono sul retro e con un catino si lavarono la faccia e il busto.
Poi si cambiarono e Lampin restò una camicia all’amico.
Yaela,che li aspettava davanti a casa,se ne stava avvolta in un vestito azzurro semplice ed economico:aveva abbandonato i fedeli e comodi pantaloni e aveva raccolto la ribelle chioma rossa sul capo.
Ledra baciò tutti e tre. –Fate attenzione!- raccomandò guardandoli uscire allegramente.
Senza mettersi d’accordo si diressero verso la casetta dove Meredith viveva con i suoi nonni,come Stephen.
Non riuscirono neanche ad arrivarci perché la ragazza li travolse a metà strada,lavata,vestita e pettinata di tutto punto.
Si agganciò con fare scherzoso al braccio di Lampin e sorrise:-Andiamo?-
La taverna di Az-Burgh era in uno stato di confusione totale come al solito.
Lampin si appoggiò al bancone. –Nana!- chiamò.
Una ragazza riemerse da uno sportello. –Lampin! Tavolo per quattro?- domandò.
-Esattamente.- rispose lui.
Lei prese cinque boccali di birra e indicò un angolino. –Là.-
Mentre si sedevano si dileguò e riapparve pochi minuti dopo per prendere gli oridini.
Un boccale sbrecciato si schiantò a pochi centimetri dal volto impassibile di Stephen,mentre due uomini si accapigliavano.
-Mhor!-urlò Nana cercando di fermarli. –Mhor lascialo stare! Stan! Stan corri!-
Il padrone della taverna,un omone grosso come un armadio,apparve dal retrobottega. Senza sforzo divise i due contendenti. –Buono Mhor.- abbaiò.
Questi diede un’ultima spinta all’altro. –Stai attento a dove metti le tue luride mani.- lo avvertì prima di tornare a sedere.
Nana raccolse i cocci e scomparve in cucina tornando con la carne dei ragazzi e una birra.
Yaela storse il naso mentre suo fratello ne mandava giù un sorso. Alla fine della carne era abbastanza brillo.
-Ehi Nan!- urlò agguantando per la vita la cameriera.
-Lasciami, scemo.- ridacchiò lei cercando di liberarsi.
Lui sogghignò mentre Stephen gli sganciava la mano e liberava la ragazza.
-Steph? Io non..- cominciò lui.
-Tu sei ubriaco!- trillò Meredith scoppiando a ridere.
Gli altri le andarono dietro,poi Stephen lanciò alcune monete sul tavolo e si diresse fuori,sostenendo Lampin.
-Non ti preoccupare Lamp,una bella vomitata e passa tutto!-disse guadagnandosi una gomitata nelle costole dall’altro.
Si sedettero sotto un albero,in piazza del mercato,aspettando che la sbornia gli fosse passata quel tanto da permettergli di rientrare in casa senza essere scuoiato dalla madre.
Meredith,la schiena appoggiata al tronco e gli occhi chiusi,ogni tanto ridacchiava sbirciando il ragazzo appoggiato a una pietra,di un colorito verdastro.
Yaela sospirò.-Mer,domani che si fa?- domandò poi.
-Non so ragazzi,non so!- disse lei.
-Potremmo fare un’escursione alle grotte.- si intromise Stephen.
-No le grotte no..-si lamentò Lampin.
Meredith si guardò intorno picchiettando la fronte con un dito. –Caccia no..- riflettè.
-Potremmo…- cominciò Yaela.
-Le cascate!- la interruppe l’altra. –Le cascate della Farfalla!-
Lampin,che si sentiva meglio,si tirò su. –Tu sei sicura,si?-
-Le Cascate,sì,sì!- Stephen stava quasi saltando.
-Vada per le cascate- sorrise Yaela.
Ripensò a quell’assenso il giorno dopo,mentre si inerpicava con gli altri.
Stephen aveva finito in fretta di scuoiare il Mhour,così avevano potuto tener fede ai loro piani. Ma fu quando arrivarono in cima che Yaela capì. Aveva fatto bene,si.
Le Cascate della Farfalla erano uno spettacolo fantastico,anche se nessuno sapeva a cosa dovere il nome.
I ragazzi si arrampicarono fino allo sperone di roccia che si affacciava sull’acqua tumultuosa,godendosi gli spruzzi che arrivavano.
-Sono veramente bellissime.- mormorò Yaela.
-Già.- Meredith era ferma sul ciglio del burrone. –Ma anche ter…-
Successe in un istante. Il piede le scivolò,lei spalancò la bocca e…cadde.
-No!- Lampin allungò la mano senza pensare e bloccò la caduta dell’amica. –Come…?- mormorò.
La sorella lo scostò,con un’espressione non sua sul viso e facendo segno verso l’alto con le dita cominciò a far salire Meredith.
Stephen la aiutò  e presto la ragazzo poggiò i piedi per terra.
Meredith li guardò e lanciò un’imprecazione che avrebbe fatto impallidire i vecchi lupi di mare.
 
 
 
 
 
*angolo autrice*
Lo so,sono scomparsa e chiedo umilmente perdono ma un votaccio in matematica mi ha limitato l’accesso a internet..
Bhe che ne pensate del colpo di scena?
Una recensione è ben accetta!
A presto,stavolta davvero.
Nene 
  
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