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Autore: nephylim88    10/04/2013    0 recensioni
Elisabeth Warren è una ragazza che ha appena scoperto di avere una malattia mentale. mentre guida lungo la Extension di Derry, farà un incontro molto particolare...
La storia che ho scritto è ispirata (e per certi aspetti molto simile) a una delle storie del libro "Notte buia, niente stelle". non pretendo assolutamente di eguagliare il maestro Stephen King (a cui scherzosamente mi inchino), ma spero che comunque vi piaccia! Fatemi sapere!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due mesi dopo

Elisabeth uscì in strada, con la sua cucciola di akita inu che zampettava allegra a fianco a lei. La cagnolina, di nome Takiko, era un acquisto recente. Gliel'aveva regalata Damian, euforico per le notizie che avevano ricevuto. A quanto pareva, la malattia mentale di Elisabeth era misteriosamente scomparsa. In effetti, Elisabeth, dopo l'incontro con Elvid, si sentiva meglio. Meno oppressa. E molto sorpresa. Come mai si sentiva così? Non aveva confermato il patto con Elvid, e per questo si aspettava di suicidarsi, prima o poi. Per un attimo l'aveva colta il dubbio che in realtà Elvid avesse comunque attivato il patto, ma aveva chiesto ad un amico in comune tra lei e Ramon come stava il suo ex, e pareva che stesse alla grande. Sua moglie era addirittura incinta del secondo figlio. Cosa stava succedendo?

“Una cliente del vecchio Elvid?” una voce la inchiodò lì dov'era. Automaticamente tirò il guinzaglio verso di sé. La cagnolina guaì leggermente, Elisabeth aveva tirato troppo il guinzaglio. La ragazza si voltò. Era stato un vecchio barbone di colore seduto su una panchina a parlarle, con un sorriso cordiale stampato in faccia.

“Mi scusi?”

“Mi perdoni la scortesia, signora. Joshua Dog.” il vecchio allungò la mano. Elisabeth la strinse cautamente.

“Elisabeth Warren. Come fa a sapere di Elvid?”

“Oh, George è una vecchia conoscenza. E comunque, signora, lei odora di zolfo.”

Elisabeth si annusò la maglietta.

“No, non cerchi di sentire l'odore. Diciamo pure che è una cosa che può individuare qualcuno con l'olfatto... sopraffino!”

“Ah. Ok. Comunque non sono una cliente di Elvid. Non ho mai concluso il patto.”

“Questo spiega perché l'odore è così poco pungente. E ora come si sente?”

Elisabeth tacque un attimo, prima di rispondere “Bene. Sorprendentemente bene. Ero convinta che sarei tornata a sentirmi uno schifo. E invece sono stata sempre meglio.” la ragazza guardò il vecchio negli occhi. Anche lui, come Elvid, sembrava leggerle nella mente. Ma non le sembrava pericoloso.

“Perché non hai confermato il patto con Elvid?” Joshua le sorrideva dolcemente.

“Perché non mi sembrava la cosa giusta da fare. Il patto, dico. E finché posso, tento di fare la cosa giusta, anche se magari la mia autostima è in pezzi. Anche se potrei pagare salata una decisione simile. A volte penso che sia stato un rischio stupido barattare la felicità di una persona che mi ha fatto soffrire con la mia salute mentale.”

È stato proprio questo a salvarti. Qualche volta, fare la cosa giusta aiuta, nella vita. Non sempre, è vero. Tante, troppe persone fanno la cosa giusta e nonostante tutto la vita sembra accanirsi su di loro. Ma dimmi, quanto bella era la sensazione di essere nel giusto, nonostante l'evidente dolore che hai provato? Non temere mai di fare la cosa giusta, Elisabeth. Non farlo mai. Sei sulla strada per guarire del tutto la tua vita.”

Dog le sorrise, accarezzò la cagnetta, poi si voltò e si allontanò. Elisabeth si voltò verso Takiko. “Che tipo strano, eh, Taki-chan?” quando rialzò la testa, il vecchio era sparito. E fu allora che realizzò. Joshua Dog. Dog. God. DIO.




Ciao a tutti! Dimenticavo solo una cosa! Il motivo per cui ho pubblicato tutti i capitoli di questa storia in un colpo solo era che, originariamente, doveva essere una one shot. Quando ho finito di scriverla, mi sono resa conto che era troppo lunga per essere pubblicata in una one shot. Così l'ho divisa in capitoli! E poi, non avevo voglia di aspettare a pubblicare i capitoli poco per volta, ho già troppe storie in sospeso!

  
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