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Autore: MadAka    10/04/2013    1 recensioni
"Hei no! E' solo il mio coinquilino..."
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era un vecchio detto che all’incirca diceva così: “Ammettere di avere un problema è il primo passo per risolverlo”. Sì, valeva anche per me in quel preciso momento della mia vita…più o meno. Il fatto di aver ammesso a me stessa, a Tess e, alla fine, anche a Chris, di essere interessata a Taylor mi aveva risolto un bel mucchio di problemi, o meglio di pare mentali. Avevo smesso di pensare a Roger, e di per sé già quella era una bella vittoria, avevo smesso di domandarmi per quale motivo Denise mi stesse tanto antipatica se neanche la conoscevo e avevo ricominciato a concentrami sul lavoro consapevole che fra me e Taylor non sarebbe mai potuto succedere nulla finché avessimo continuato ad avere la biondina fra i piedi.
Ed era proprio al lavoro che stavo dedicando la mia più totale attenzione anche in quel momento, mentre avevo davanti agli occhi Joshua, il committente di turno.
-Siamo a metà dell’opera- gli dissi in risposta alla domanda che mi aveva fatto
-Metà? Però, siete bravi- sorrise e per la prima volta i suoi occhi mi parvero meno appannati del solito
-Lo sappiamo, grazie- scherzai
Josh mi diede un amichevole buffetto sulla guancia e recuperò la sua borsa che aveva abbandonato sul banco del mio negozio appena era entrato quel mattino.
-Mi raccomando, Jane. Mi serve tutto per agosto- disse prima di girarsi e avviarsi all’uscita
-Rilassati, non è ancora cominciato giugno- gli feci notare.
La risposta non arrivò mai e lui mi salutò con un cenno prima di aprire la porta ed uscire.
Tess alzò gli occhi dallo schermo del computer appena smisi di sospirare:
-Durante la pausa vado dal parrucchiere, vuoi venire?-
La guardai senza capire dove volesse arrivare:
-Cosa? Che centra il parrucchiere adesso?- le chiesi
-Non ti farebbe male sistemarti quei capelli…- si alzò, si avvicinò a me e prese una delle mie ciocche di capelli lisce che ormai erano impresentabili per aspetto e colore.
Avvicinò la sua bocca al mio orecchio e sussurrò:
-Scommetto che Denise ha dei capelli favolosi- scandì accuratamente la parola “favolosi”  e mi guardò con un sorrisino. Ripresi possesso dei miei capelli e la guardai male:
-Piantala!- mi limitai a dirle, ma lei si mise a ridere.
Si divertiva troppo a farmi uscire di testa e da quando avevo capito di provare qualcosa per Taylor, Denise era diventata l’arma preferita di Tess per riuscire nell’intento.
-Scherzi a parte, se vuoi venire mi fa solo piacere…- riprese poi, dopo un’alzata di spalle.
Ci pensai un momento. Infondo erano mesi che non mi sistemavo la testa incasinata che mi ritrovavo, non mi avrebbe fatto male andare da qualcuno che non si limitasse a lavare e asciugare.
-Tu cosa vorresti fare?- chiesi a Tess per sondare un po’ il terreno
-A me o a te?-
-A te…-
Alzò ancora le spalle e si grattò il naso:
-Li tingo e li taglio, mi hanno stancata i capelli lunghi, poi ora tutto hanno questo taglio solo perché ce l’ha Skrillex, mi sento troppo alla moda, meglio cambiare…-
Mi venne da ridere a quella affermazione, Tess odiava essere uguale agli altri, aveva resistito più del dovuto con quell’acconciatura.
Mi guardai ancora i capelli e alla fine mi decisi:
-Mi hai convinta, vengo con te…-
-Brava-
In quel momento dalla porta del negozio rientrò Chris.

***

A fine giornata mi sentivo decisamente meglio. La parrucchiera di Tess mi aveva fatto capire perché lei si divertisse tanto ad andare a tagliarsi i capelli proprio nel suo salone. Era una tipa strana, piena di piercing e tatuaggi e con lunghi boccoli che dall’inizio alla fine passavano attraverso svariate sfumature di rosa, ma era davvero brava. Una volta uscita dal suo negozio ero più che soddisfatta del mio taglio nuovo, anche se si trattava di un banale caschetto scalato più corto dietro e più lungo davanti,  e della tinta rossa dai riflessi intensi che mi aveva convinta a fare. La magia, se la si poteva chiamare così, erano durata poco, grazie all’affermazione di Tess: “Non sperare che Taylor se ne accorga, è un uomo”.
Sospettavo anche io che non se ne sarebbe accorto, nelle ultime settimane era troppo preso da una sola cosa: Denise.
Rientrai nell’appartamento grattandomi la testa e ripensando alle parole della mia amica e venni accolta dalla voce di Taylor, proveniente dalla sua camera da letto:
-Ciao! Arrivo subito…- l’affermazione fu seguita da una serie di deboli imprecazioni e da un sonoro tonfo.
Sospettai fosse cascato di nuovo mentre cercava di infilarsi le All Star in piedi, superai il soggiorno e andai in camera mia a cambiarmi.
Quando uscii trovai lui ai fornelli intento a rimescolare qualcosa di verde in una padella. Sul tavolo c’era apparecchiato per una persona sola e capii che anche quella sera saremmo stati solo io e la mia cena, poi io e il televisore e infine io e il mio letto…
Subito dopo notai il vasetto posto al centro del tavolo, contenente una calla bianca, un’altra.
-E questa?- chiesi a Taylor dopo essermi avvicinata al tavolo e aver toccato il fiore.
Lui si voltò verso di me e finalmente ci guardammo in faccia per la prima volta in quella sera:
-É una calla… pensavo ti piacessero…-
-Sì che mi piacciono, ma perché? E poi una, poveraccia, mette un po’ tristezza…- mi venne spontaneo fargli notare
-Le frego a lavorare, abbiamo un vaso di fiori in ufficio e ogni tanto me ne prendo uno…- mi sorrise.
Gli sorrisi a sua volta non sapendo cosa rispondere e lui subito riprese la parola:
-Mi piacciono i tuoi capelli, sai?-
Spalancai gli occhi e mi sentii leggermente arrossire:
-Ti ringrazio…- feci cercando di apparire il più disinvolta possibile, ripresi parola prima che si potessero creare silenzi imbarazzanti:
-L’idea è stata di Tess-
Mi guardò come incuriosito:
-Ha avuto una buona idea allora, secondo me stai molto bene, fidati-
-Ok, ok, grazie-
-Allora, qui c’è la tua cena- disse lui dopo un po’, mentre iniziava a mettere le cose nel piatto: -Come hai già capito esco con Denise…-
-Sì, l’avevo immaginato visto che bella camicia ti sei messo…-
-È quella che odio di più…-
-La camicia o Denise?- chiesi fingendo di scherzare.
Lui si mise a ridere e non rispose. Dopo poco mi passò il piatto e riprese parola:
-Pesce, con gli spinaci. Roba semplice, è buono, scommetto che ti piacerà!-
Afferrai il piatto:
-Grazie-
-Prego. Vado a finire di sistemarmi prima che arrivi Denise…-
Detto questo si chiuse in bagno. Io iniziai a cenare fissando in maniera assente la calla che avevo davanti agli occhi e continuando a mandare al diavolo quella situazione, finché non suonarono alla porta.
-Puoi andare tu? Sono mezzo nudo- urlò Taylor dal bagno.
Mi avviai controvoglia e aprii la porta solo per trovarmi l’irritante bionda in faccia.
-Ciao Jane!- mi fece con un sorrisino.
-Ciao Denise, entra, Taylor sta arrivando…-
La feci passare e chiusi la porta. Rimasi ferma in piedi accanto a lei ad aspettare che il mio coinquilino uscisse e me la togliesse di torno.
-Come stai?- mi chiese lei poco dopo
-Potrebbe andare meglio… tu?-
-Oh, io tutto a posto- rispose facendo insistentemente “sì” con la testa: -Cosa ti è successo?- mi chiese.
“Io l’ammazzo…”
-Problemi a lavoro…- sintetizzai mentendo.
Lei stava per riaprire bocca ma per fortuna la porta del bagno si aprì prima.
-Eccomi qua- disse Taylor uscendo. Prese la sua giacca e le chiavi di casa e salutò Denise baciandola proprio sotto i miei occhi.
-Andiamo?- chiese lei subito dopo.
Lui annuì e si voltò verso di me, mi accarezzò sulla testa e mi sorrise:
-Ci vediamo- mi salutò lui e io mi limitai a rispondergli con uno sbrigativo “Ciao”.
  
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