1832 Parigi
-“Enjolras vieni, andiamo! La Rivoluzione non aspetta … nemmeno … per piangere i nostri morti …”- un giovane si era avvicinato ai due amanti, il corpo di Eponine giaceva senza vita tra le braccia serrate di Enjolras.
L’amore a volte fa male, distrugge dall’interno consumandoci poco a poco oppure può accecare e farci trovare la morte una delle possibilità più allettanti per il futuro.
-“No … Hai ragione Combeferre, non possiamo piangere i morti, non ora!”- il giovane alzò il volto e con un colpo deciso di reni si alzò in piedi, il corpo dell’amata ancora tra le braccia. I due rivoluzionari si diressero verso il piccolo locale diventato il loro abituale luogo di incontri. Al passaggio di Enjolras e di Combeferre i giovani rimasti dopo i primi e devastanti scontri, abbassavano il capo in segno di lutto. Con fare pacato e apatico Enjolras posò con delicatezza il corpo di Eponine accanto a quello del fratellino Gavroche e a quello di Luise.
-“Mi spiace per la tua perdita Combeferre”- l’amico lo guardò e gli posò una mano sulla spalla
-“Quelli la pagheranno per quello che hanno fatto alla mia dolce Luise! Per una Francia libera lei è morta e io farò lo stesso fino alla fine!”-
-“Raggiungiamo gli altri, vieni”- a quel punto uscirono dal locale per dirigersi verso le barricate, entrambi inconsapevoli della loro triste sorte di morte.
1996 Marsiglia
-“Mamma guarda guarda! Il mare!-“ il bambino si sporgeva con fare gioioso dal finestrino, era la sua prima volta al mare con i genitori e la gioia rischiava di far scoppiare il suo piccolo cuoricino.
-“Si Alex, piccolo mio! Ho visto il mare e vedo che piace anche a te”- la risata della donna suonò felice mentre guardava divertita il piccolo figlio di otto anni.
-“Secondo te papà, potrò fare il bagno nel mare? E i castelli di sabbia? Papà giocherai con me?”- il padre guardò nello specchietto retrovisore e con un tono dolce rispose al figlio
-“Certo che giocherò con te Alex e se riusciremo faremo anche il bagno in mare, io e te con la mamma!”- Il bimbo gridò di gioia e continuò a osservare fuori dal finestrino il cielo azzurro.
* * * *
-“Guarda Celia, questo è il mare”- disse la madre non appena toccarono con i piedi nudi la sabbia. Celia non aveva mai visto il mare prima dei suoi 5 anni ed era entusiasta di ciò che vedeva.
-“Mamma ma posso toccare l’acqua?”- Francine sorrise con dolcezza alla figlia per poi dirigersi verso le leggere onde del mare.
-“Vieni Celia, andiamo insieme a toccare l’acqua”.
-“Mamma ma incontrerò degli amichetti?” la bambina guardò Francine con gli occhi colmi di speranza e a quel punto la donna non riuscì a trattenere una piccola, tenera risata.
-“Si amore mio, vedrai che ne troverai di amici”.
* * * *
-“Elèonor, Alizèe smettetela di correre!”- al suono severo della voce della madre le due sorelline si fermarono.
-“Quante volte vi ho detto di non correre in acqua subito dopo aver fatto colazione?”-le due bambine si guardarono impaurite
-“Michel guarda, guarda tesoro! C’è il mare”- il bimbo si voltò e corse verso il padre.
-“Papà è bellissimo! Sai papà, mi piace il mare!”- il padre si mise a ridere all’affermazione del figlio e con sguardo amorevole lo prese in braccio quasi come se grazie alla sua altezza il figlio potesse toccare il cielo.
-“Papà portiamo anche mamma con noi in spiaggia?”-
-“Si Michel, anche mamma viene con noi, sta arrivando!”
Poi con fare pacato posò il figlio a terra e insieme, mano nella mano, si incamminarono verso l’acqua azzurrina.
Eponine Thenardier/ Elèonor Dèsirè Tavreut
Azelma Thenardier/ Alizèe Sophie Tavreut
Fantine / Francine
Marius Pontmercy / Michel Portret
Cosette / Celia
Madame Thenardier / Madame Tavreut