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Autore: Storie Scomparse    01/11/2007    1 recensioni
Né Xavier, né Magneto, né Sinistro, né alcuno altro era mai riuscito a convertirli a una causa. Poi era arrivato Logan, che non gli aveva mostrato sogni visionari e folli, ma che gli aveva detto semplicemente che la vita era una sola, e che sputtanarla vivendo come animali non solo era uno spreco, ma anche mancanza di coraggio, del coraggio di affrontare se stessi, di combattere i propri problemi invece di piangersi addosso rinfacciandosi da soli quanto la vita sia stata ingiusta.
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Logan/Wolverine, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Allora perché hai convocato Iron X?”
“Mi spiace avervi causato tutti questi problemi, ragazzi, ma ho proprio bisogno di voi!”
“Il grande Wolvierine che chiede aiuto! Mi deludi, vecchio!”
“Vai a farti sfottere, Black! Io cercavo di essere serio.” Logan tira una poderosa pacca sulla schiena di Daniel.
“Ahia! Scherzavo! Allora ci dici che vuoi?” Daniel non è per nulla offeso.
“Dopo, ora andiamo a prendere Jubilee.”
“Finalmente buone notizie!” David sorride fra se.
“Ancora cotto?”
“A palla!”
Jubilee avrebbe compiuto 17 anni solo tra cinque mesi, ma nonostante la sua giovane età era in servizio negli X-Men da quasi cinque anni.
Il suo aspetto era noto e sempre il solito: i capelli neri, gli occhiali da sole verdi e l’inseparabile skateboard. Il suo potere consisteva nel creare globi di energia esplosivi estremamente simili a fuochi d’ artificio. La ragazza adorava il suo potere, lo considerava un dono magnifico.
C’era stato un periodo in cui era sembrato che i suoi poteri fossero scomparsi, che la vita da supereroe di Jubilee fosse destinata a concludersi prima che lei riuscisse a compiere venti anni, poi era arrivato Aracnos e come per magia li aveva fatti riapparire.
Né lei né tanto meno Aracnos sapevano cosa era successo, sapevano solo che nell’entrare in contatto i poteri di lei erano riapparsi.
Da allora tra loro era nato qualcosa di più della amicizia dovuta alla riconoscenza. I ragazzi erano completamente pazzi l’una dell’ altro, ma entrambi troppo timidi per confessarsi.
“Ciao Jube!” Il volto di David si tinse di paonazzo.
“Ciao White!” Anche il volto di Jubilee era paonazzo.
“Passato un buon periodo?” Chiede lui.
“Sì, ma mi sei mancat…” Jubilee arrossì troppo per finire la frase.
“Sì, anche tu mi sei mancata.” Anche David arrossì e continuare la conversazione divenne impossibile. Entrambi chinano il capo.
“Ehm-ehm¸ possiamo andare adesso?”
“Oh, sì, sì, certo! Andiamo.” I ragazzi si affettano a risalire in macchina.
Ora Iron X era al completo.
Iron X era la squadra di giovani mutanti fondata e guidata da Logan. Il loro primo incarico era stato quello di sconfiggere Daimon, una creatura di John Sublime, nonché fratello genetico di David, poi si erano rincontrati per sconfiggere Apocalisse.
“David, ora devo chiederti di non interrompermi, quello che sto per dire potrebbe sconvolgerti…”
“Falla corta Logan, sputa il rospo.” David era ansioso ora più che mai.
“C’è ne un altro, di Aracnoidi…”
“ Vuoi dire, un altro come me e Daimon?”
“Sì, la ho individuata, ma c’è un problema…”
“Dobbiamo andare a prenderla, insegnarle a controllare i suoi poteri e…”
“Calma, calma! Prima di tutto va resa inoffensiva. Vedi, lei non è stata trovata da Daimon, lei ha ancora la direttiva primaria, ricordi cosa ha detto Daimon prima di morire?”
“Ha detto: “Quando la troverai dovrai portarla al mondo”, credevo che vaneggiasse. Intendeva il mondo di Sublime?”
“Credo proprio di si. E’ lui che vi ha creato, no?”
“Non esattamente. Daimon era macchina solo all’ottanta per cento, io sono al cinquanta per cento umano, al venticinque per cento ragno e al venticinque per cento macchina.” Disse David, elencando il suo essere unico a memoria.
“Adesso che si fa?”
“Addenso si trova, si porta al Mondo, si scopre se umana o macchina e poi si vede.”
“Sì va bene, ma adesso?”
“Adesso ci si cambia!”
David e Daniel sorridono, Jubilee sospira.
“Dove hai messo le tute, David?”
“Le ho affidate ad alcuni amici che di sicuro non mi tradiranno.”
“E sarebbero?”
“I ragni, ovviamente!”
  
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