Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Yasha 26    12/04/2013    16 recensioni
- I-io non capisco ma… come puoi essere Inu-chan? Eri un cane! Eri morto! E ora sei un ragazzo con delle strane orecchie e… sei vivo! - esclamò sconcertata.
- Veramente non sono né un ragazzo, in quanto il mio corpo non è umano, né vivo, in quanto sono morto! Quello che vedi è un corpo creato dalla mia anima. E per favore, chiamami InuYasha e non Inu-chan. Grazie! - precisò il ragazzo.
- Ma allora… cosa sei Inu-chan? -
- Non chiamarmi cagnolino ti ho detto, stupida femmina umana! – latrò infuriato il ragazzo.
- Stupida a chi? Come osi? - rispose Kagome inviperita e dimenticando quasi completamente lo scenario macabro alle sue spalle.
- Oso eccome, se non vuoi fare la fine di quella lì! - ribatté InuYasha, indicando la donna decapitata dietro di loro.
Quando la ragazza ritornò in sé, guardando quel corpo mutilato, la domanda fatta precedentemente al suo strambo interlocutore le rimbombò forte più che mai nella testa.
- InuYasha, mi dici cosa sei? - chiese ancora una volta con sguardo turbato.
- Io sono un Inugami, Kagome. E da oggi sarò il “tuo’’ Inugami e tu la mia Inugami-mochi, padrona! –
STORIA IN REVISIONE
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
-No.. direi che un trauma cranico è da escludere. Le lastre non mostrano segni o danni particolari. Consiglio di mettere solamente una borsa di ghiaccio nel punto dove ha battuto la testa signorina! La confusione passerà in fretta non tema!-      disse il medico del pronto soccorso dopo aver esaminato le radiografie che avevano appena fatto
-Gra…grazie dottore…ma io non mi sento confusa!-      replicò seccata Kagome
-Il suo amico ha detto il contrario. Diceva che farfugliava discorsi senza senso, su Dei, armi strane, inugumi e cose del genere…-
-Inugami, si chiamano inugami! Comunque, sì sì ha ragione dottore sa? Immaginavo tutto forse per via del colpo ma ora sto meglio…niente Kami armi o altro… posso andare?-      chiese fingendo di stare bene o di sicuro insistendo l’avrebbero rinchiusa in qualche clinica psichiatrica…altro che trauma, pensò la ragazza
-Certamente! Se la confusione è passata e lei sta meglio può andare!-
-La ringrazio! E’ stato molto gentile!-     disse inchinandosi
-Dovere!-    rispose il medico
Mentre camminava per i corridoi dell’ospedale avviandosi all’uscita per tornare a casa, Kagome pensava…
“”Uffa se non fingevo che fosse tutto a posto quel medico mi avrebbe messo la camicia di forza mi sa! Ma che faccio adesso? InuYasha non sa chi sono! E poi qui in ospedale nessuno ha mai parlato di un terremoto…perché? Sono tutti tranquilli come se….come se……oh cielo! Non è mai accaduto! Qui non è accaduto nulla del genere! Niente terremoto! Niente palazzi crollati anche se ne udivo perfino da lontano il boato! Niente feriti! Ma come è possibile? Che i Kami abbiamo cancellato tutto? Ma perché io ho i miei ricordi? InuYasha….devo parlare con InuYasha! Devo fargli ricordare di me!””
 
-Ehi InuYasha…grazie per avermi aspettato!-      disse al ragazzo che l’attendeva fuori con Kiba
-Di nulla! In fin dei conti è colpa mia se adesso sei qui. Fammi strada ti accompagno a casa!-
-Ok grazie!-
-Allora, come ti senti adesso Kagome?-      chiese mentre si avviavano verso casa della ragazza
-Ti ricordi di me InuYasha? Mi hai chiamata per nome!-      esclamò felice lei
-Ti ho già detto che non ti conosco! Mi hai detto tu il tuo nome prima, al parco! Ora hai anche problemi di amnesia?-     replicò il ragazzo in modo non molto gentile
-Affatto, maleducato! Semplicemente non ricordavo di avertelo detto tutto qua!-     ribatté seccata urlando
-Va bene ma non urlare mi spacchi i timpani! Ora mi spieghi come fai tu a conoscere il mio nome visto che oggi è la prima volta che ti vedo in vita mia!-      domandò InuYasha incuriosito dal quella strana ragazza
-Sei tu a non conoscermi, io ti conosco benissimo invece!-
-E come sarebbe possibile? Mi spii per caso? Sei una maniaca?-       chiese confuso non riuscendo a capire ciò che intendeva lei
-Ma che dici idiota? Ti sembra che mi metta a spiare la gente? Guarda che qui chi ha perso i ricordi sei proprio tu non io! Anche se non capisco bene come!-
-Io ricordo benissimo chi sono ragazzetta! Sei tu quella confusa!-
-Quando ti ricorderai di ciò che ci hanno fatto i Kami mi darai ragione!-
-Sì va bene mi arrendo! Non credo sia stato il colpo a ridurti così, mi sa che sei così di natura!-
-Ehi che intendi dire, che sono pazza?-
-Normale non sembri! Eccoci arrivati al tempio…hai detto di vivere qui no? Beh io vado! Addio! E scusa ancora per Kiba!-       disse InuYasha voltandosi e scappando via come un fulmine insieme al suo cane
-Ehi aspetta! E’ già andato via! Ma io ora come lo ritrovo?-      si domandò rattristata
“”Che situazione accidenti! Aveva ragione InuYasha quando diceva che non ci si può fidare dei Kami!””
-Sono tornata!-     disse la ragazza entrando in casa
-Ciao tesoro, com’è andata oggi a scuola?-
-A scuola? Ah bene! Senti mamma, hai visto Inu-chan per caso?-         chiese sorvolando dato che a scuola non c’era minimamente stata
-Inu-chan? E chi sarebbe cara?-     chiese la madre non avendo mai sentito quel nome
Kagome adesso era sicura che c’entrassero di sicuro i Kami in tutto questo! Nemmeno sua mamma ricordava nulla degli ultimi avvenimenti.
-E il mio amico InuYasha lo ricordi? Quello coi capelli lunghi neri e gli occhi quasi viola…una volta gli hai perfino chiesto da chi li avesse presi occhi tanto particolari! Te lo ricordi?-
-No tesoro mi spiace. Sicura di avermelo presentato?-
-Lascia stare mamma…dov’è il nonno?-
-Sta pregando al tempio-
-Grazie!-    e così Kagome si diresse lì
Il nonno era raccolto in meditazione…sedeva davanti un incenso quasi del tutto finito.
-Nonno scusa se ti disturbo…ti posso chiedere una cosa?-
-Certo nipotina mia dimmi pure..-
-Nonno, ti ricordi di Inu-chan?-
-No chi sarebbe cara? Il cagnolino di una tua amica?-
-No nonno…senti…che mi sai dire sugli inugami?-      provò a chiedere per capire se lui ricordasse qualcosa
-Gli inugami? Sono spiriti violenti Kagome! Sono molto pericolosi ed è meglio non averci mai a che fare! Si dice ti sbranino all’istante e che abbiano un aspetto mostruoso!-      le disse il nonno
No! Non ricordava niente nemmeno lui…pensò Kagome.
-Ah…ho capito…e che mi sai dire sui Kami invece?-
-Che tipo di Kami? Ce ne sono otto mila cara…-
-Bishamonten e Fukurokujo!-
-Gli Shichi Fukujin? E perché ti interessano proprio loro?-
-Ehm….sto facendo una ricerca a scuola…e chi meglio del mio adorato nonnino informato su tutto può aiutarmi?-      cercò di adularlo per farsi dire più cose possibili
-Eheheheh in effetti so molto…dunque…il primo che hai nominato è il Dio protettore contro le malattie, Dio della guerra invocato con successo nel 587 dal principe Shotoku durante la guerra contro le famiglie giapponesi anti-buddhiste. E’ anche uno degli “ Shitennō ” i QuattroRe Celesti che sorvegliano i quattro punti cardinali, a lui è dato il Nord. Si dice abbia protetto per secoli gli umani dai demoni per questo viene venerato e invocato per essere protetti dagli spiriti maligni! Il secondo è il Dio della Sapienza e alcune leggende lo vogliono come profeta e filosofo-     spiegò il nonno
-Quindi dotato di una buona parlantina giusto?-
-E’ ovvio Kagome! Lui è il Dio che sa tutto!-
-Sa anche come prendere in giro le persone mi sa!-    sussurrò tra sé e sé
-Come cara?-
-No no niente nonno… senti ma come si può aggirare il potere dei Kami? Ad esempio, se fanno perdere i ricordi a qualcuno…come si fa a riaverli indietro?-
-Ah non saprei proprio!-
-Come non lo sai? Ma sei un servitore dei Kami no?-
-Nipotina mia sono un sacerdote non un indovino…in nessun antico scritto si è mai parlato di tale potere…sembra più una maledizione comunque…ma altro non so dirti mi spiace!-
-Hai ragione nonno scusami! Ti ringrazio… sicuramente sarà un’ottima ricerca la mia!-        disse Kagome prima di andar via
-Di nulla cara! Se vuoi migliorare la ricerca posso anche raccontarti di come i Kami diedero vita al nostro paese….dunque devi sapere che le prime divinità crearono due entità, una maschile una femminile che….Kagome? Ehi Kagome ma dove sei?-       Kagome era già andata via da un pezzo…
“”Una maledizione? Ma lanciata da chi? Da Fukurokujo? Certo può essere! Dopo averci usato ha fatto in modo di eliminare i nostri ricordi! Peccato per lui che io ricordi tutto! Anzi, domattina andrò a farci quattro chiacchiere a scuola! Deve darmi spiegazioni!”
 
Il mattino seguente Kagome affrontò il professor Naraku…decisa a scoprire la verità…
-Professor Naraku!-     lo fermò lei per i corridoi dell’istituto
-Oh Higurashi, che c’è? Devi chiedermi qualcosa?-
-Sì, che fine ha fatto InuYasha?-       chiese diretta senza giri di parole
-Chi sarebbe? Non ricordo nessun alunno con quel nome!-      rispose lui
-Non mi prenda in giro! Lo so che lei è il Dio Fukurokujo! Spiacente deluderla ma io mi ricordo tutto!!-      affermò sicura la ragazza
-Fukurokujo? Quello degli Shichi Fukujin?-        chiese pensieroso ricordando il gruppo di Dei
-Sì proprio loro e non faccia finta di non saperlo! Lei è uno di loro!-
-Higurashi se questo è uno scherzo è davvero di cattivo gusto! Le consiglio di ritornare in classe prima che le metta una nota sul registro. Ora vada!-
-Non ci penso nemmeno! Deve spiegarmi perché nessuno si ricorda di InuYasha a parte me! E soprattutto perché lui per primo mi ha dimentica! Me lo deve! Abbiamo ucciso Bishamon per lei! E’ stato lei a metterci in questa situazione e lei deve tirarci fuori!-
-Higurashi ha per caso battuto la testa? Si può sapere che dice? Sono cose senza senso!-
“Ma… mi sta prendendo per i fondelli?”    pensò Kagome furiosa
-Se ho battuto la testa è stato lei a decidere che accadesse al mio risveglio e lo sa bene! Proprio come ha fatto in modo di creare un inugami per liberarsi di Bishamon! Ma non le permetterò di liberarsi anche di me! Rivoglio InuYasha! Rivoglio la mia famiglia!-      a quelle parole Kagome ebbe un sussulto…la sua famiglia….il suo bambino!
 
Era talmente sconvolta da non ricordare più la faccenda del bambino.
Iniziò a piangere…se i Kami avevano tolto dalla memoria delle persone gli ultimi avvenimenti, di conseguenza anche suo figlio non doveva esserci più.
-Mi ha tolto anche lui non è vero? Mi ha levato anche il mio bambino non è così?-        singhiozzò portandosi le mani sull’addome
-Higurashi forse è meglio che ti porti in infermeria! Credo tu sia in uno stato confusionale! Vieni con me!-      le disse preoccupato il professore poggiandole una mano sulla spalla, vedendo la sua agitazione
-Non mi tocchi! E’ tutta colpa sua! E’ solo colpa sua se mi è successo questo! Prima mi ha fatto conoscere InuYasha! Mi ha fatto innamorare di lui solo per liberarsi di Bishamonten, poi ottenuto il suo scopo ma non ha mantenuto la promessa cancellando la memoria a tutti! Peccato che non abbia funzionato sulla sottoscritta!-       urlò disperata e in lacrime  
-Se proprio doveva finire così era meglio essere uccisa dal quel Dio! Almeno non avrei sofferto!-        dopo aver detto queste parole scappò via dall’istituto, senza una meta precisa da raggiungere
Vagò per diverse ore per le strade di Tokyo.
Era in prede all’agitazione più totale. Impaurita e distrutta dal dolore.
Tutto quello che aveva di più bello le era stato strappato via dalla crudeltà dei Kami.
Come avrebbe potuto vivere adesso senza InuYasha? Ora che credeva che anche il suo bambino fosse scomparso, si sentiva svuotata dentro.
Aveva la sua solita vita è vero, ma adesso non le bastava più! E non le bastava nemmeno prima.
InuYasha era colui che riempiva il grande vuoto che lei sentiva dentro.
Si sentiva completata al suo fianco. Aveva maggiore fiducia in sé e credeva di poter affrontare qualunque problema con lui vicino…anche i Kami che li volevano morti.
E ora? Più nulla era rimasto.
In quel mondo InuYasha, il suo InuYasha, non c’era.
L’InuYasha che aveva conosciuto era un ragazzo normale come tanti e che non la conosceva…già perché lui, non l’aveva dimenticata, non l’aveva proprio mai conosciuta.
Era come se lei stessa fosse stata cancellata dalla sua vita.
Che triste destino…essere l’unica a ricordare tutto.  Ma perché lei sì e gli altri no?
Era forse una punizione per essersi innamorata di chi non doveva?
 
Senza accorgersene arrivò al parco. Ripensando ai bei momenti trascorsi con InuYasha nuove lacrime le bagnarono il viso, ancora umido per le precedenti appena versate.
Era mentalmente e fisicamente distrutta.
Stanca dopo aver vagato senza meta per ore, si accasciò a terra con le spalle poggiate ad un albero e la mani a tenersi il capo…
“”InuYasha, mi sento così sola! Che cosa farò adesso senza di te? Mi sento morire! Il cuore mi fa male! Perché doveva capitarmi una cosa così orribile? In confronto la morte mi sembra più allettante! Sono passati solo due giorni eppure mi sembra di non vederti da un’eternità! Come potrò affrontare così tutta la vita? Non voglio vivere così! Non riesco nemmeno a pensarlo! Aiutami InuYasha! Ti prego! Sento che impazzirò davvero così!””
-Wooff wooff…-       sentì arrivare alle sue spalle, e voltandosi trovò…
-Eh? Inu-chan? Ah no scusami…tu sei Kiba non è così?-       disse al cane riconoscendolo
-Wooff wooff!!-     abbaiò il cane saltandole addosso e facendole le feste
-Ehi piano… non fare così! Mi fai il solletico con quella lingua… basta!-        urlò ridendo
-Kibaaa…Kibaaaa dove accidenti sei?-      gridò in lontananza una voce a lei familiare
“”E’ InuYasha…””   di disse triste
-Ehi ti sei dato alla fuga Kiba? Dai torna da lui ti sta cercando-          
-Wooff wooff-     il cane non sembrava però molto convinto di volersene andare, infatti “attaccò” di nuovo Kagome con baci e scodinzolii
-E va bene basta ti prego…ho capito ti ci riporto io, dai andiamo!-      così lo prese dal collarino e andò incontro ad InuYasha
-Kiba dove ti sei cacci……tu?-    disse lui riconoscendo la ragazza che gli veniva incontro
-Già… ciao! Credo di avere io chi cerchi! Mi è venuto addosso per farmi le feste questo coccolone!-     rispose la ragazza lasciando il cane che corse dal suo padrone
-Kiba non devi scappare così come devo dirtelo? Prima o poi te le suono così impari a non allontanarti!-
-Ehi non azzardarti ad alzare neanche un dito su di lui o te lo spezzo capito?-
-Eh? Mi staresti minacciando? Primo…dubito tu riesca ad avere la meglio su me e secondo…stavo scherzando stupida! Se non l’ho picchiato fino ad ora perché dovrei farlo in futuro?-      ribatté scocciato il ragazzo
-Ah…scusami io…non lo avevo capito! Ti chiedo scusa!-       rispose dispiaciuta
-Va bene lascia stare…piuttosto, come ti senti oggi? Passata la confusione?-
-Beh…insomma, è complicato!-
-Certo che devi aver fatto uno strano sogno tu…parlavi di Dei e inugami. Sognavi qualche anime visto in tv?-
-Non ho sognato, io le ho vissute le cose di cui parlo…anche se tu non mi credi..-    disse triste Kagome abbassando la testa
-Tu al mio posto penseresti lo stesso. Comunque perché ti rattristi? Cosa è successo in quel sogno da sconvolgerti tanto?-    
-Ti ho già detto che non stavo sognando! Altrimenti come farei a conoscerti?-     ripeté arrabbiata
-Sì sì, va bene…allora che ti è capitato? Ti va di raccontarmelo visto che a quanto pare riguarda anche me?-
Domanda strana da parte del ragazzo…non ci credeva però voleva sapere che avesse sognato, pensò Kagome guardandolo.
-Mmh… va bene, basta che non ridi quando avrò finito, perché per me è una cosa seria e molto dolorosa!-
-Ok prometto!-
 
I due cominciarono a parlare mentre camminavano per i sentieri del parco.
Kagome parlava e lui ascoltava, interrompendola solo per farle alcune domande su cose che non capiva.
Il ragazzo seguiva attentamente quel racconto così bizzarro, ma bello allo stesso tempo.
Dopo un paio d’ore passate a ricordare ogni singolo momento vissuto con il suo InuYasha, Kagome riscoppiò a piangere, ma fu subito consolata dal dolcissimo Kiba che non appena la sentiva triste la riempiva di coccole.
Si andarono a sedere all’ombra di un grande albero, mentre Kiba saltellava allegro sulle gambe della ragazza.
-E così eccomi qua a parlare con te al parco…questa è la storia a grandi linee! Io vorrei solo scoprire cosa è successo e perché! Rivoglio la mia vita di prima, non questa!-      concluse Kagome accarezzando il cane come fosse un antistress, che stranamente funzionava bene
Accarezzare quel cane bianco le dava una gran pace. Osservandolo meglio però, notò che non era proprio identico ad Inu-chan…lui sembrava quasi più un lupo.
Stano che non lo avesse notato prima questo particolare.
Forse era così scossa da vedere in lui il suo Inu-chan pensò.
-E’ una storia incredibile Kagome! Potresti scriverci un racconto sai? O magari anche un manga perché no!-     rispose il ragazzo, convinto che come storia sarebbe piaciuta
-Ma…mi hai ascoltata prima quando ti ho detto che non l’ho inventato o no?-        domandò irritata
-Sì sì ti ho ascoltato! Facendo finta di crederti e che quel che hai detto sia vero…hai pensato che forse chi può aver causato tutto questo sia stato quel Dio Biscia-qualcosa?-     suppose il ragazzo ripensando al racconto di Kagome
“”Incredibile… pure in questo siete simili tu e il mio InuYasha!””   notò Kagome sorridendo, e ripensando ai nomignoli che InuYasha affibbiava al Dio Bishamon.
-Bishamon dici? Ma lui è morto! Come potrebbe essere stato lui?-    chiese lei
-Sì ma sbaglio o mi hai detto che prima di morire lui ti ha detto che te l’avrebbe fatta pagare? Magari è una maledizione lanciata prima di morire…chissà!-      ipotizzò InuYasha
In effetti il suo ragionamento non faceva una piega…
 <<  -T…tu…dannata…miko! Me la…pagherai! Te lo…assicuro!-  >>     queste furono le ultime parole proferite dal Dio prima di accasciarsi a terra senza vita. Kagome le ricordava ancora bene.
-Ma perché lo avrebbe fatto?-      chiese pensierosa
-Forse per vendicarsi di te! In fondo sei stata tu ad ucciderlo! Non credi?-      le fece notare il ragazzo
-Ma allora perché ricordo tutto? Per torturarmi?-
-Chissà, forse! Anche se la vedo più probabile che qualcosa nei suoi piani sia andato storto! Insomma, che razza di punizione sarebbe cancellare la memoria a tutti su quell’inugami per poi mettere me come umano? E se per coincidenza noi due ci fossimo innamorati ugualmente? No, non mi sembra plausibile! Un Dio prevede in anticipo tutto! Il suo piano doveva essere un altro sicuramente!-      spiegò il giovane mentre toglieva dalla coda di Kiba i fili d’erba rimasti attaccati al pelo
-In effetti, hai ragione! E cosa potrebbe aver rovinato i suoi piani? Proprio non capisco…-    
-Io credo…e sempre ipotizzando che quello che mi hai detto non sia il racconto di una pazza, ma di una che davvero ha passato tutte quelle cose….-              lo sguardo omicida della ragazza lo ammutolì
-Ehm, dunque…dicevo… io credo che il suo scopo fosse rinchiudere il tuo spirito in un luogo inaccessibile, dove avresti dovuto vagare da sola per l’eternità! Ma qualcosa ha impedito che ciò accadesse, portandoti qui dove sei adesso! E secondo me quel qualcosa è stato…il tuo bambino, che non è scomparso come credi!-       affermò sicuro come se fosse a conoscenza dei pensieri del Dio
-Ma tu… come fai a dire una cosa del genere? Lo hai detto con una tale semplicità che sembrava conoscessi davvero il piano di Bishamonten! Ma come è possibile? Non sarai mica lui?-      urlò la ragazza scattando subito in piedi in preda al panico
-Ma che ti salta in testa? Io ancora non ci credo a questa storia e ora sarei anche un Dio? Dai Kagome non dire sciocchezze! E se anche fosse ti avrei già uccisa invece di parlare “amabilmente” con te…ti pare?-
-E allora come…-     sussurrò indecisa
-E’ semplice! Sono solo molto intelligente! Ovvio no?-       
-Certamente “mister modestia a parte”! Sei proprio InuYasha allora!-     constatò tranquillizzandosi
-Eh? Era un’offesa forse?-       domandò lui accigliandosi intuendo il doppio senso
-No no che dici… ritornando al discorso, perché pensi che sia il bambino ad aver fatto tutto questo? Come potrebbe avere un potere così grande da contrastare quello di un Dio non essendo ancora nato?-
-Uffa non posso mica sapere tutto! Non so nemmeno come faccia a supporre queste sciocchezze! Comunque se non erro mi hai detto che il primo figlio nato da un inugami e un umano era dotato di una forza incredibile no? Non è difficile supporre quindi che anche tuo figlio disponga di tale forza non credi?-
-Già, non ci avevo pensato! Quindi se ho ben capito, sostieni che questo potrebbe essere un luogo immaginario creato dal mio bambino per proteggermi da Bishamon?-
-Sempre ammesso che tu non sia totalmente pazza e che la storia che hai raccontato sia vera…sì! Credo proprio di sì!-
-Il tuo ragionamento non fa una piega! Ma come faccio adesso a tornare da InuYasha nel “mio” di mondo?-       chiese Kagome più a sé stessa che ad InuYasha
-Chiedilo a lui!-     disse il ragazzo indicando la sua pancia…quindi il bambino
-E come faccio? Non può mica capirmi! O mi avrebbe già fatta ritornare indietro no?-
-Se lui ti ha fatta arrivare qui, solo lui può riportarti indietro! Se ha capito il pericolo che hai corso proteggendoti, sicuramente capirà che vuoi tornare indietro! Unisci il tuo potere di sacerdotessa al suo, così magari lo aiuti!-      le spiegò il ragazzo sorridendo gentilmente
Che strano tipo pensò Kagome! Non crede al suo racconto però ha saputo dare una spiegazione a tutto…come se fosse davvero a conoscenza di qualcosa che a lei sfuggiva. Ma non avendo altre spiegazioni da darsi o idee migliori di quella, decise di provarci ugualmente.
-Ok ci provo!-     rispose lei chiudendo gli occhi e concentrandosi sui suoi poteri e sul bambino, provando a comunicare con lui.
“”Ti prego piccolo…fammi tornare indietro, nella realtà! Fammi tornare dal tuo papà!””
Riaperti gli occhi però, non accadde assolutamente nulla!
-Allora?-      chiese InuYasha
-Non vedi che non è successo niente? Non tornerò mai più indietro! Non rivedrò mai più il mio InuYasha! E non ci sarà mai nessun bambino! L’ho capito! Sono destinata a vivere una vita triste ed infelice per il resto dei miei giorni! Non voglio! Avrei preferito morire piuttosto!-     urlò disperata cominciando a piangere e lasciandosi cadere seduta sull’erba
-Sciocca non dire queste cose! Vedrai che pres…-     le sue parole furono interrotte da una luce nera formatasi sul prato appena una lacrima di Kagome toccò l’erba
-Ma che sta succedendo?-      disse InuYasha sorpreso, notando che la luce si stava espandendo
-Da dove viene questa luce?-      chiese Kagome preoccupata, mentre la sua ampiezza sempre maggiore stava ricoprendo tutto il parco
 
Tutto venne oscurato. Sembra di essere all’interno di un buco nero senza fine.
Non si vedeva più nulla se non le figure di InuYasha, Kiba e Kagome, come fossero illuminati da un potente riflettore in mezzo tutta quella oscurità.
-Kagome…credo che ci siamo! Stai tornando a casa!-    sostenne il giovane
-S…sì! Lo spero! Ti ringrazio InuYasha!  Grazie per avermi aiutata!-      disse Kagome notando la figura del ragazzo sbiadire ed uniformarsi al nero che li avvolgeva
-Di nulla!-       rispose sorridendole prima di scomparire del tutto
-Wooff wooff-        abbaiò il cane attirando la sua attenzione e leccandole le guance ancora umide di lacrime
-Kiba? Sei ancora qui? Grazie anche a te piccolo! Sei stato dolcissimo! Mi hai tirato su il morale!-      disse Kagome baciandogli la testa, mentre anche il suo corpo lentamente svaniva
-E’ stato un piacere aiutarti…mamma! A presto!-       le rispose Kiba prima di sparire anche lui nel buio
-Mam…mamma? Ma allora…-      
 
Tutto quello appena vissuto da Kagome non era stato altro che un sogno creato davvero dal bambino per contrastare i piani di Bishamonten.
Era stata catapultata in un luogo immaginario nella sua mente in modo da tener legata la sua anima al corpo, che altrimenti sarebbe finita sperduta per l’eternità nel limbo dell’infinito.
Il piano di Bishamon era proprio quello di dividere la ragazza dall’inugami per sempre, col corpo e con l’anima.
Comprendendo che quello che credeva essere un dolce cane coccolone, era invece il suo bambino che la stava aiutando a trovare la strada per tornare indietro, una nuova lacrima le scivolò lungo il viso, finendo anch’essa per terra.
Stavolta però tutto fu avvolto da una luce accecante bianca…che costrinse Kagome a chiudere gli occhi.
Dopo alcuni minuti li riaprì, constatando con enorme piacere che la luce era terminata.
La sua vista era ancora offuscata dall’intensità della luce, quindi ci mise un po’ per mettere a fuoco il luogo in cui si trovava.
Era una stanza bianca e con delle luci al neon al soffitto, e lei era stesa su un lettino.
Aveva una flebo attaccata al braccio…era in ospedale?
Ma come cavolo c’era finita? E perché se stava bene? Dove era finita stavolta?
-Kagome!-      la chiamò sorpresa una voce, così si volto in direzione di quel suono familiare
-Kagome ti sei svegliata! Che paura mi hai fatto prendere!-
-Inu…Yasha? Sei tu?-       chiese impaurita temendo la risposta
-Certo che sono io! Chi dovrei essere sciocca?-      le rispose il ragazzo abbracciandola
Come ormai faceva incessantemente negli ultimi due giorni, ricominciò a piangere, ma in maniera più convulsa.
Le sensazioni che provava erano un misto tra felicità, paura, rabbia, confusione, gioia, ansia, risentimento, tristezza…
Non capiva più se stava bene o male. L’unica cosa chiara era che quello che la stava tenendo stretta tra le braccia era InuYasha…il “suo” InuYasha.
Era finalmente tornata a casa.
 
-InuYasha ma che cosa è successo? Perché sono in ospedale?-     domandò Kagome dopo essersi tranquillizzata
-Kagome ho avuto una paura da matti! Sei rimasta incosciente per oltre due settimane! I medici non capivano che avessi. Dicevano che sembrava stessi dormendo! Io sapevo cos’era successo però…e temevo di averti persa per sempre!-      le rispose chinando triste la testa
-E’ stato Bishamonten vero?-     chiese lei
-E tu come fai a saperlo?-
-E’ una lunga storia! InuYasha…come sta il bambino? I medici sanno che sono incinta vero?-
-Certo che lo sanno Kagome! Ti hanno fatto centinai di analisi per capire che avessi. L’unico risultato positivo che hanno avuto però è stato solo quello  del bambino! Sta bene non preoccuparti. A proposito…sei alla sesta settimana sai?-      le rivelò contento
-Meno male! Sono più sollevata! Ah sarà un maschio InuYasha! E si chiamerà Kiba! Ti piace?-       disse sorridente la ragazza lasciando di sasso il compagno
-E…tu come fai a sapere che sarà maschio?-
-Anche questa è una lunga storia! Allora ti piace il nome?-
-Kiba hai detto? Significa zanna! Vuoi chiamarlo così? Perché?-
-Credo che gli si addica! InuYasha… voglio che il bambino resti un demone! Non voglio che Fukurokujo lo renda umano! Non voglio impedirgli di essere ciò che è! Sarà lui a scegliere cosa fare una volta adulto…se mantenere i suoi poteri o rinunciarvi!-      spiegò seria Kagome, ripensando al grande potere di suo figlio
-Perché hai scelto così? Riprendi i sensi dopo due settimane e te ne esci con la storia del bambino come se nulla fosse? E poi mi chiedi niente di quello che è successo?-
-So già tutto InuYasha. Anche tu sai come è andata?-
-Me lo ha spiegato Fukurokujo. Bishamon ha intrappolato la tua anima. Quello che non so è come sei riuscita a tornare Kagome! Non sai che felicità quando hai riaperto gli occhi! Temevo non li avrei più rivisti! Quel Dio da strapazzo diceva che non sapeva come farti ritornare e che fosse tutto nelle tue mani e nel tuo potere da miko!-
-Per fortuna sono tornata! Comunque se sono qui è solo grazie a Kiba, non al mio potere!-
-Eh? E per quale motivo?-      chiese lui stupito, così Kagome iniziò il suo racconto
 
 Dopo aver spiegato tutto ad InuYasha…
-Grande Kiba! Sono fiero di te! Si vede che sei mio figlio!-       disse vanitoso l’ex inugami
-Sempre modesto eh? Comunque è anche figlio mio!-       precisò lei
-Certo ma la forza e l’intelligenza l’ha presa tutta da me!-
-Presuntuoso! Ma dimmi InuYasha…la mia famiglia sa bel bambino? Come l’hanno presa?-      chiese timorosa
-In modo abbastanza strano direi…-
-Che intendi dire? Erano arrabbiati vero? In fin dei conti ho ancora la scuola da finire, sono giovane e non sono nemmeno sposata!-         disse triste la ragazza pensando solo adesso alle conseguenze di una così precoce gravidanza
-Veramente erano tutti…felici! Hanno detto che era un dono dai Kami date le tue condizioni di incoscienza. L’hanno presa come un regalo divino!-      spiegò lui pensando a quanto si sbagliavano
-Poverini! Se sapessero che sono i Kami la causa dei nostri problemi…e di te che hanno detto? Come ti hanno accolto?-
-Tuo nonno inizialmente mi ha guardato storto, poi forse intuendo che non ero più un inugami mi ha accolto a braccia aperte. Adesso vivo a casa tua infatti…non sai quante frecciatine mi ha fatto in questi giorni quel maniaco di tuo zio!-
-C’è mio zio?-
-Certo! C’è anche la tua amica Sango…anzi, corro a chiamarli! Non sa nessuno che ti sei svegliata! Ho scordato di avvisarli! Torno subito!-
-Ok-      rispose lei potendosi finalmente rilassare tranquilla sprofondando la testa nel cuscino.
Era tutto finito!
 
 
Dopo una settimana Kagome fu dimessa dall’ospedale.
I medici non capivano cosa le fosse successo. I risultati delle analisi erano buoni quindi l’unica tesi possibile per loro fu il “fattore psicologico”, uno shock forse dovuto alla paura del terremoto che aveva scosso tutta la città ed i suoi abitanti.
Per fortuna non vi furono gravi danni, solo alcune palazzine più vecchie crollate e qualche ferito.
Tutta la famiglia era felice per lei ed il bambino.
Convincere il Dio Fukurokujo a lasciare i poteri al piccolo Kiba fu difficile, ma alla fine si convinse a lasciar perdere e ad osservare lo scorrere degli eventi.
Se il demone fosse diventato un giorno una minaccia si sarebbe visto il da farsi.
InuYasha e Kagome decisero di sposarsi dopo la nascita di Kiba, avvenuta sette mesi dopo.
Il loro bambino era una meraviglia. Chiunque dei passanti si fermasse a guardarlo rimaneva affascinato dalla sua bellezza.
Occhi di un blu intenso, capelli castano chiaro con riflessi argentei, non aveva né zanne né artigli e neppure le orecchie canine.
Sembrava un bambino umano agli occhi di tutti, ma non a quelli dei genitori, purtroppo…
 
-Kibaaaa!!! Vieni subito qui piccola peste! Devi fare il bagno e non puoi nasconderti tutto il tempo sparendo!-      urlava Kagome disperata al bimbo di appena un anno, ma furbo come uno di cinque
-No no!-     rispose Kiba restando invisibile agli occhi della madre
-Kiba, se non ricompari subito e non fili a fare il bagno non ti do il dolce stasera!-
-Attiva tei mamma!-        le disse triste il bambino ritornando visibile
-La mamma non è cattiva! Sei tu che mi fai arrabbiare! Dai ora andiamo!-
Finito il bagnetto…
-Kagome tesoro ma cosa è successo in bagno?-     chiese InuYasha appena uscito da lì
-Chiedilo a tuo figlio! Ha cominciato a far volare per la stanza l’acqua della vasca e gli oggetti! Lui rideva come un matto mentre io correvo ad afferrare gli oggetti pericolosi, tipo lo specchio che si stava per tirare addosso!-        raccontò sconsolata
-Kiba! Quante volte ti abbiamo detto io e la mamma che non devi usare i tuoi poteri così? Si usano solo se serve e per scopi buoni! Capito piccoletto? O la prossima volta ti metto sulle gambe e ti riempio di sculaccioni!-       lo rimproverò severo il padre
-Ti.. papà…-     disse il bambino quasi sull’orlo delle lacrime
-Bene ora fila in camera tua! E niente giochini per oggi! E’ la punizione per ridotto in quel modo il bagno ed aver fatto esasperare la mamma!-
-Ma papiiiii…-        cominciò a piangere Kiba alla punizione del padre
-Niente papi e niente ma! Ora vai… su!-     rispose InuYasha senza farsi intenerire
-Non credi di essere stato troppo duro InuYasha?-      gli chiese Kagome non appena Kiba se ne andò
-No Kagome! Prima impara e meglio è! Deve capire che i suoi poteri sono pericolosi e che non deve usarli come fossero un gioco! E poi non scordarti che quel bambino è più intelligente di te e me messi insieme! Era ancora un puntino microscopico quando ti ha salvata da un Dio! Non scordarlo! Lui non è un bambino normale quindi bisogna essere più severi per crescerlo correttamente!-       le ricordò il marito
-E’ vero hai ragione! Meno male che ci sei tu! Ora vado a sistemare il bagno…Sango e Miroku saranno qui tra poco!-
-Ancora non capisco come abbia fatto la tua amica a fidanzarsi e a convivere con quel pervertito di tuo zio! Quel bonzo è un impenitente! Come lo sopporta?-
-Semplice tesoro, a suon di padellate! Ti sei mai chiesto perché le padelle della cucina di Sango siano tutte curve sul fondo?-
-Ah davvero? Allora Sango sarà la felicità dei venditori di batterie da cucina! Come minino gli spaccherà in testa tre padelle al giorno!-
-Quattro…se conti i loro momenti di intimità!-
-Contenta lei!-
-Lei è contenta così InuYasha che possiamo farci. E comunque mio zio Miroku la ama molto. Peccato lo dimostri in maniera pessima!-
-Già! Per tua fortuna con me non hai di questi problemi!-
-Già, ma per fortuna tua direi! Se Sango spacca padelle in testa a zio Miroku io userei la tua testa per spaccare le pietre invece!-
-Uh…ma come sei violenta amore! Mi ecciti tantissimo quando hai quel tono battagliero!-        le disse abbracciandola da dietro e infilando una mano sotto la sua gonna
-InuYasha….dai….ho molte cose da fare…-      gli chiese la moglie chiudendo gli occhi
-Credo che possano aspettare un po’ non credi?-      le sussurrò all’orecchio prime di morderle dolcemente il lobo per poi passarci la lingua
-Ma… tra poco arrivano Sango e Miroku….-        sospirò lei già pronta per cedere
-Possono aspettare anche loro!-      ribadì InuYasha che senza attendere risposta dalla moglie la prese in braccio e la portò nella loro camera da letto
 
Le ambizioni di un Kami, che bramava solamente di avere un posto più rilevante di quello che occupava, ha portato sulla stessa strada due anime inconsapevoli del loro destino, deciso a tavolino da terzi.
Ciò che nessuno poteva prevedere era che quelle due anime si amassero tanto da rinunciare perfino a poteri e privilegi speciali come l’immortalità.
 A lottare contro tutto e tutti pur di condividere ogni singolo istante di vita insieme.
La loro vita era splendida…non avrebbero potuto chiedere altro di più.
L’inizio della loro storia non era certo cominciato nel migliore dei modi…ma da adesso in avanti avrebbe preso certamente la via della felicità…perché il peggiore dei loro incubi era finito, lasciando posto al sogno…un sogno lungo una vita!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ma che lettori malfidati che ho sigh sigh  T__T    qui mi volete trucidare povera meeeee   (>__<)
Chissà se con questo epilogo vi siete ricreduti.  Che dite troppo banale come fine??? Eh? -_- a volte temo di sì…..
Ma secondo voi miei cari lettori….potevo mai usare due volte lo stesso “trucchetto” della perdita di memoria?
Eh no! Questa era tutt’altra situazione ^_^ Kagome si trovava in un’altra realtà…all’interno della sua mente ^_^
Vi ho visti dispiaciuti per la fine di questa ff….ma mai disperare….chissà, un giorno potrei anche fare un sequel col piccolo Kiba che cresce e impara a conoscere i suoi poteri…..mah…vedremo ^_^ 
(E per chi se lo chiedesse il nome Kiba non l’ho preso da Kiba Inuzuka di Naruto  ma dal Kiba di Wolf’s Rain che sarebbe lui  ^_^ )
Al momento ho troppo da portare avanti…Megami Tensei poveretta si sta riempiendo di polvere   U.U
Ora passiamo ai ringraziamenti….^_^
Voi non potete capire ( o forse sì )    quale immensa gioia sia stato per me vedervi tanto presi dalla mia storia ^_^ mi ha reso molto ma molto felice!
Non avrei mai sperato in tanto ^_^
Vi ringrazio tutti e dico tutti…col cuore!
A chi ha recensito <3 <3 <3 <3
A chi ha inserito Inugami tra le storie preferite <3 <3 <3 <3
Chi tra le ricordate <3 <3 <3 <3
Chi tra le seguite <3 <3 <3 <3
A chi mi ha perfino inserita tra i propri autori preferiti <3 <3 <3 <3
A tutti quelli che spesso leggono e non commentano e non inseriscono la storia da nessuna parte….grazie anche a voi  <3 <3 <3 <3
Insomma…..GRAZIE DAVVERO DI DEDICARE UN PEZZO DELLA VOSTRA VITA A LEGGERE LE MIE CAVOLATE <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3    VI ADORO!!!! 
Per chi mi segue con le altre ff….vi saluto e a presto con Megami Tensei e Odio il giapponese antico! L’inizio di tutto!
Baci baci  Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
 
p.s. :  Inugami vi saluta con un’ultima foto di Inu e Kaggy ^_^  ricordate i biscottini al tacchino di Inu-chan???
ihihihihihihi   eccoliii   http://img0.liveinternet.ru/images/attach/b/3/25/802/25802608_inuyasha_3.jpg
<3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 
   
 
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Yasha 26