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Autore: telesette    14/04/2013    2 recensioni
Dal momento che la Ubisoft non si decide a pubblicare il nuovo titolo della Saga di Ahriman - iniziata nel 2008 - nessuno mi vieta di buttare giù qualcosa per riprendere dal punto in cui la trilogia si è interrotta.
Non posso promettere niente, anche perché mi mancano alcuni "pezzi" della trama, ma non potevo più sopportare l'idea che Elika tenesse ancora il broncio al nostro eroe. La storia riprende dalla fine del terzo capitolo ( "The Fallen King" - Nintendo DS ) e l'intenzione è quella di avvicinarsi ad un intreccio plausibile per arrivare alla battaglia finale contro Ahriman...
P.S.
Un consiglio: non leggetela, siete troppo giovani per morire!
xDxDxD
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Elika riaprì gli occhi solo alcune ore più tardi.
Ovviamente è ancora un po' stordita, giacché la febbre non è ancora scesa del tutto, ma abbastanza in grado di capire dove ci troviamo. Poiché sto ancora occupandomi del fuoco acceso, non mi ero accorto che fosse sveglia. Lei passa lo sguardo dalla mia sagoma china sulle fiamme, all'ampia caverna circostante, per osservare poi la giacca con cui mi sono preso la briga di coprirla.
Sorride.
Probabilmente non si aspettava questo genere di attenzioni da parte mia, o forse è solo colpita dalla bontà del mio gesto, fatto sta che non se la sente di commentare alcunché. Semplicemente china il capo, stringendosi ancor più la giacca addosso, e si mette a mormorare qualcosa di incomprensibile.
Subito mi volto, chiaramente sollevato del fatto che stia meglio, e mi avvicino per tastarle la fronte.

- Va meglio, adesso?
- Meglio - risponde sottovoce. - Grazie!
- Ahi-Ahi - esclamo. - Brutto segno, se mi ringrazi vuol dire che stai delirando...
- Smettila, stupido - taglia corto lei, mollandomi un leggero pugno sul petto. - Perché non cerchi di essere serio, almeno per una volta?
- Ma io sono serio - rispondo con ironìa. - Sono seriamente preoccupato che, senza la mia giacca, mi buscherò un terribile raffreddore... E tutto per colpa tua!

Silenzio.
Non è proprio il momento adatto per fare battute, me ne rendo conto.
Mi è difficile accettare che Elika mi serbi ancora rancore.
E ancora più difficile, dopo tutto quello che ho fatto per lei, sentire addosso il suo sguardo così freddo.
Quasi fossi un nemico.
Come se non significassi più nulla per lei.

- Elika - sussurro, evitando di guardarla negli occhi. - Mi dispiace per quello che ho detto prima!
- Non importa...
- Sì, invece - sottolineo. - Non è vero niente, tu non sei quel genere di persona... Sono io ad aver combinato tutto questo macello!
- Dimmi una cosa - esclama lei, sollevando il capo con espressione seria e triste allo stesso tempo. - Se ti avessi detto subito cosa comportava il risanamento dei suoli fertili, mi avresti lasciata portare a termine il mio compito?
- No!
- Lo immaginavo - annuisce, socchiudendo gli occhi.
- Al diavolo - scatto subito rabbiosamente. - Perché? Perché dovevi essere tu a morire? Dov'era Ormazd, quando tu avevi bisogno?
- Io ero già morta, Ormazd non aveva nessun obbligo, il mio destino era segnato...
- Stronzate!

No, non può essere, mi rifiuto di accettarlo.
Non posso credere che il tuo sacrificio fosse indispensabile, per tenere rinchiuso Ahriman nella sua fogna puzzolente.
Una persona come te non può morire così, senza alcuna colpa.
Non è giusto.

- E' il mondo in cui viviamo a non essere giusto - sospira Elika. - Ogni essere umano sceglie la Luce o le Tenebre, trovando in Ormazd e Ahriman un motivo per cui lottare: ordine e caos, saggezza e follìa, bontà e crudeltà... Ogni guerra ha le sue vittime, è sempre stato così, e nessuno può sfidare il destino senza pagarne il prezzo!
- E sarebbe la tua vita il prezzo da pagare? No, mi dispiace - esclamo. - Puoi provare a convincermi quanto vuoi, dire che ciò che ho fatto è sbagliato, ma per quanto mi riguarda il destino può baciarmi le chiappe!
- Proprio non vuoi capire, allora!
- Tu non vuoi capire - puntualizzo. - Te lo dissi anche allora, mi pare: io non permetterò mai ad Ahriman di uccidermi, né di uccidere te; e se Ormazd intende starsene con le mani in mano, sarò ben felice di consumarmi il piede addosso a lui... dove non batte il sole, ovviamente!
- Bah, ci rinuncio - taglia corto lei rassegnata.

Entrambi smettiamo di parlare per qualche minuto, voltandoci le spalle a vicenda e ascoltando il crepitìo delle fiamme che illuminano la caverna. Elika non rinnegherà mai la sua fede incrollabile in Ormazd, così come io non recederò mai dalle mie convinzioni. Su questo punto saremo sempre in disaccordo, non c'è nulla da fare, ma l'importante è che restiamo uniti per affrontare le sfide che ancora ci attendono.

- Il destino si può cambiare - esclamo. - Tu stessa me lo hai detto: il mondo è cambiato, rispetto all'epoca in cui Ahriman fu imprigionato, e oggi possiamo combattere per rimettere a posto le cose; io non ho mai creduto che il destino sia scritto nella pietra, altrimenti mi sarei fatto ammazzare molto tempo fa!
- Possibile che tu non creda proprio in niente?
- Ma certo che credo in qualcosa - rispondo. - Credo in te e nei tuoi poteri magici, gli stessi che ci hanno salvato la vita in più di un'occasione, sei tu l'unica a non volerci credere!
- I miei poteri non...
- Sì, lo so: "Ormazd è l'unico che può battere Ahriman, la magia non è sufficiente, e se combattiamo da soli faremo una brutta fine"... Mi hai già ripetuto questa tiritera non so quante volte, la so a memoria ormai, e ti ripeto che non corrisponde a ciò che ho sentito!
- Ancora con questa storia - esclama lei spazientita. - Ma come ti aspetti di darmi a bere una simile sciocchezza?
- Senti, tu sei padrona di non credermi però le cose stanno come ti ho detto: Ahriman non teme Ormazd, ha paura di TE, teme i tuoi poteri e la tua determinazione; perciò era contento, quando tu giacevi priva di vita su quell'altare, perché non rappresentavi più un pericolo!
- E il fatto che non sono riuscita a salvare mio padre dalla corruzione, pure provando con tutta me stessa, non significa nulla, vero?
- Io e te però ce la siamo cavata, questo conterà pure qualcosa!
- Si chiama "fortuna" - ribatte lei severa. - E non credere che ci salverà ancora, se Ahriman decide di... Cough! Cough!

Che stupido che sono.
Elika è ancora debole, non devo farla affaticare in questo modo.
Subito mi avvicino per aiutarla a distendersi, allorché lei mi spinge via in malo modo, e subito mi rendo conto di come lei non abbia più fiducia nel sottoscritto. Tuttavia ha ancora bisogno di riposarsi, per riprendere del tutto le forze, e io non ho alcuna intenzione di sottostare oltre ai suoi capricci.

- Sarà meglio che tu dorma un poco, adesso - esclamo tranquillo, limitandomi ad aggiustarle la giacca a mo' di coperta. - Il Tempio è ancora molto lontano da qui, perciò cerca di guarire in fretta!

Lei non risponde.
Per un attimo anzi, mentre le sistemo addosso il logoro indumento, sembra quasi arrossita.
Ma no, cosa vado a pensare?
E' ovvio che mi sono sbagliato.

 

( continua )

   
 
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