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Autore: _Death Angel    14/04/2013    5 recensioni
[..]Quando lo vidi, pensai di trovarmi di fronte all'esemplare di uomo più bello che potesse esistere. Era alto, aveva i capelli rossi ed un abbigliamento stravagante. Guardava compiaciuto tutti gli altri candidati con aria di superiorità. Quando il suo sguardo si posò su di me, il ghigno sul suo volto si fece ancora più evidente. Era il numero 25: Hisoka. Mi incuriosiva, ne ero attratta. Tuttavia, si vedeva che era il tipo da cui stare alla larga. Lui era come la luce per le mosche. Era una trappola umana.
NB: La fanfic si svolgerà un anno prima dell'inizio della serie.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hisoka, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5.

Presto i minuti passati sul letto diventarono ore. Non me ne accorsi, ero lì, immobile, con lo sguardo perso nel vuoto. Mi ci erano voluti anni per dimenticare, per mettere tutti i ricordi a tacere. Per quanto mi sforzassi, in quel momento non riuscivo a pensare ad altro. Ad un certo punto avevo anche cominciato a tremare. Il mio passato mi rendeva debole, vulnerabile. Riuscii a realizzare cosa mi aveva dato la forza di andare avanti in tutti quegli anni ed il volto sorridente di Goro si fece largo nella mia mente. Mi bastò questo a calmarmi ed a focalizzare nuovamente il mio obbiettivo: dovevo essere promossa. Mi alzai e strinsi i pugni, dopo di che aprii la porta ed uscii dalla mia stanza per capire cosa stesse succedendo fuori.  Mi stupì non trovare Hisoka fuori, mi era sembrato il tipo che insiste finché non ottiene ciò che vuole. Pensai che si fosse semplicemente stancato. Non avevo idea di quanto mi stessi sbagliando. Notai un bel po’ di gente in fondo al corridoio. Raggiunsi il gruppetto che si era creato ed al centro vi era Mimi che si complimentava con coloro che avevano passato la prova.

“Ma allora sei passata anche tu!”

Udii accanto a me l’ultima voce che avevo voglia di sentire. Mi voltai verso Tonpa.

“È stato piuttosto semplice per me, tu piuttosto come hai fatto a passare?”

“Mi è bastato un po’ di fortuna, nulla di più”

Non sopportavo il suo sorriso, era irritante. Mi avvicinai a lui.

“Sappi che alla prossima prova ti butterò fuori io stessa”

Gli sussurrai all’orecchio, per poi prestare attenzione a quello che diceva Mimi ai candidati rimasti.

“Che ne è stato degli altri concorrenti?”

Chiese uno di loro.

“Tutti morti dalla stanchezza”

Rispose la donna, sorridendo.

“I-In senso letterale?”

“Può darsi, chi lo sa?”

La donna rispondeva alle domande con il suo solito sorriso allegro.

“In quanti hanno passato la seconda prova?”

Le chiesi, dopo essermi fatta un po’ di spazio.

“Siete passati in quaranta. Speravo di fare di meglio ed eliminarne di più”

Mimi si rabbuiò un momento. Alle mie spalle sentii qualcuno mormorare qualcosa come ‘Quella donna mette i brividi’. Forse non avevano capito a cosa andavano incontro svolgendo la professione di Hunter.

“Però sono stata una brava esaminatrice, vero?”

Recuperò il suo sorriso. Pensai che quella donna fosse tutta apparenza, ma non in senso negativo. Era una bella donna, dal portamento esile e dall’aspetto grazioso. Ma dietro quel suo sorriso piacevole, nascondeva una quantità di Nen immensa ed un’abilità non indifferente nel controllarlo. Era il tipo di persona che ammiravo, aspiravo a diventare come lei.

“Quale sarà la prossima prova?”

Le chiesi successivamente.

“Non lo so. So solo che il prossimo esaminatore è Buhara, un Hunter Gourmet”

Partirono delle proteste alle mie spalle. A quanto pare la professione di Hunter Gourmet era molto sottovaluta.

“Non sottovalutate Buhara. E’ un ottimo Hunter e saprà come mettervi in difficoltà”

Raccomandò Mimi. Tuttavia gli aspiranti continuarono a lamentarsi di un’imminente prova stupida o troppo facile. Mi voltai e mi allontanai dalla folla per prendere un po’ d’aria. D’un tratto sentii qualcosa di affilato sfiorarmi il collo. Mi fermai, ma non battei ciglio, sapendo benissimo di chi si trattava. Continuai a guardare di fronte a me, finché la mia vista non fu ostacolata dalla longilinea figura di Hisoka, che si chinò per guardarmi negli occhi e sorridere.

“Ciao”

Si limitò a dire, tenendo la carta poggiata sulla mia giugulare.

“Cosa c’è ancora?”

“Come mi rispondi male, eppure cerco sempre di essere gentile con te”

La sua espressione imbronciata non riuscì a coprire del tutto il suo ghigno sadico.

“Hisoka, cos’è che vuoi da me?”

“Davvero non l’hai ancora capito?”

Il suo sorriso ora era qualcosa di veramente inquietante. Con la carta percorse il mio collo, la clavicola ed arrivò a sfiorare il seno.

“Devo assolutamente essere io a mettere fine alla tua vita”

Mi sussurrò infine, con il respiro leggermente accelerato. Scansai la sua mano con un movimento veloce, procurandomi sul petto un lieve taglio da cui cadde una piccola goccia di sangue. Mi coprii la ferita con una mano, mentre osservavo Hisoka che leccava la parte di carta su cui vi erano residui del mio sangue.

“Comunque voglio rivederti all’opera, ammazzeresti qualcun altro per me?”

Mi chiese con una naturalezza assurda. Per lui l’omicidio era una cosa di tutti i giorni. Rabbrividii.

“No. Non sono un’assassina”

“Ce l’hai nel sangue”

“No. E gradirei non tornare su quest’argomento”

Gli risposi, cercando di mantenere la calma. Mi aveva ricordato di una vecchia chiacchierata con Goro, quando avevo sedici anni.

“Goro-san, tu conoscevi mia madre?”

“No, ma mi sarebbe piaciuto”

“In che senso?”

“Diciamo che ho avuto modo di conoscere tuo padre e ti assicuro che sei il suo esatto opposto. Devi aver ereditato il carattere di tua madre”

Mi sorrise dolcemente. Abbassai lo sguardo con un sorriso malinconico.

“Non sai quanto mi faccia piacere. Lei era fantastica. Vorrei tanto essere come lei”

“Lo sei già”

“No. Il sangue di mio padre mi scorre nelle vene e non posso farci niente. Non voglio essere come lui, è una sensazione terribile”

“Come puoi dirlo?”

“Ho già ucciso in passato.”

Abbassai lo sguardo. Mi scrutò, cercando di guardarmi negli occhi.

“Parecchi anni fa, quando ero molto più piccola. Mamma era uscita qualche minuto ed ero sola in casa. Avevo sentito la porta fare rumore, così avevo deciso di andare a vedere, convinta che fosse mia madre. Mi ritrovai di fronte a mio padre e ad un altro uomo. Mi spaventò.. Gli chiesi cosa ci facesse a casa e mi rispose che era arrivato il momento giusto. Diverse volte mi aveva messa alla prova fisicamente, ma quella fu senz’altro la peggiore. Mi prese per il polso e mi trascinò nella stanza in cui c’era più spazio. Staccò una gamba ad una sedia e me la porse. ‘Fammi vedere che sai fare’ mi aveva detto, dopo di che l’uomo che lo aveva accompagnato si avvicinò. Solo in quel momento notai i suoi occhi persi nel vuoto, come se fosse manipolato”

Presi un respiro, sentivo un nodo in gola e gli occhi che cominciavano a bagnarsi di lacrime.

“Mi tirò uno schiaffo talmente forte da spaccarmi il labbro e farmi cadere per terra.  Non feci in tempo a rialzarmi, che già mi era addosso e mi stava picchiando ripetutamente sulla testa. Mi faceva male e mio padre si limitava ad urlare ‘Andiamo Mikoto, reagisci!’.. Quando mi vide piangere si avvicinò e mi sussurrò all’orecchio ‘Se non ce la fai, tua madre farà la stessa fine. Per cui vedi di alzarti e combattere’. A quelle parole ebbi un sussulto ed un impulso di rabbia invase il mio corpo. Riuscii a riprendere la gamba della sedia e colpii l’uomo sulla guancia. Dopo di che, accecata, presi a colpire ripetutamente la nuca finché non fu circondato da una pozza di sangue. A quel punto mio padre mi venne vicino e mi accarezzò la testa, dicendo qualcosa come ‘Sei degna di essere mia figlia’. Io ero semplicemente scioccata da ciò che avevo appena fatto. Prese il cadavere e se ne andò soddisfatto, lasciandomi sul pavimento a piangere. Io sono già come lui, capisci? Mi ci ha abituata fin da bambina!”

Presi a singhiozzare. Goro si avvicinò e mi abbracciò.
 
“Ok, ammettiamo per un attimo che sia come dici tu, che hai intenzione di fare? Hai intenzione di piangerti addosso per il resto della tua vita e non fare nulla per cambiare? Volere è potere, Mikoto, puoi essere ciò che vuoi”

Affondai il viso nel suo petto, continuando a piangere. Goro aveva ragione, mio padre non poteva decidere cosa dovevo essere.

“Grazie, Goro-san..”

Scossi la testa, dovevo solo concentrarmi sull’esame.

“A cosa pensavi?”

Mi chiese Hisoka, ancora davanti a me.

“Nulla che ti riguardi”

Gli risposi. La sua espressione non mutò minimamente e rimase ad osservarmi.

“Non vorrei interrompere nulla, ma tutti i candidati devono uscire fuori. A breve inizierà la terza prova”

Mimi era nel nostro stesso corridoio a qualche metro da noi.

“Oh, grazie dell’informazione”

La ringraziai anche mentalmente per avermi liberata da quella tortura.

“Di nulla, vado ad avvisare gli altri aspiranti. In bocca al lupo”

Ci sorrise la donna, allontanandosi.

“Quindi, andiamo?”

Mi chiese Hisoka, sorridendo. Ricambiai il sorriso ed annuii, incamminandoci verso l’uscita. Una volta fuori, tutti erano attorno all’esaminatore della terza prova: un uomo dalla corporatura massiccia ed un’immensa pancia, occhi e capelli neri, se ne stava per terra, sorridente. Nonostante fosse seduto, era più alto di tutti gli aspiranti. Aspettammo che Mimi chiamasse il resto degli aspiranti. Quando  ci raggiunsero tutti, Buhara ci rivolse un grande sorriso.

“Sono Buhara, un Hunter Gourmet. Diamo inizio alla terza prova!”



 
-Angolo dell’autrice:
Ommioddio! _Death Angel ha aggiornato? Non ci crede neanche lei.
Questo capitolo è stato davvero una fatica assurda. E ancora una volta scusate per il ritardo *Si ripara da sassate e pomodori* Ma eccone spiegato il motivo! 

Comunque devo dire che non sono affatto soddisfatta di questo capitolo, in quanto corto e quasi inutile. L'ho pubblicato più che altro per far capire che non sono morta! D:
E perché mi serve ancora altro tempo per delineare la terza prova di questo maledetto esame. Mi sta dannando! T_T
Inoltre, data l'inutilità di questo capitolo, ho deciso di dare un volto a Mikoto. :3 (A colorare con Photoshop faccio pena, ma ci ho provato)



Va beh, come sempre ringrazio chi mi segue e mi scuso per gli eventuali errori.
Al prossimo capitolo! ^^
_Death Angel
  
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