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Autore: frances bruise    15/04/2013    1 recensioni
Inghilterra, 1908.
La giovane Helena, membro di una famiglia borghese dell'epoca, è costretta a fidanzarsi con un giovane arrogante che non le piace per poter dare un respiro di sollievo al proprio padre, attanagliato dalla crisi economica familiare.
Mentre una parte della ragazza vorrebbe fare del bene per la famiglia, un'altra parte vorrebbe essere libera di fare ciò che vuole; ed Helena vorrebbe fuggire lontano lontano.
Così una notte, mentre tutti riposano, decide di scappare.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Primo
Greystone

All’estremo nord dell’Inghilterra, a confine con la Scozia, sorgeva un piccolo villaggio a molti sconosciuto di nome Greystone. Immerso tra il verde delle colline, il villaggio era costituito da semplicissime costruzioni in pietra grigia abitate da tutte e tre le classi sociali – borghesia, aristocrazia e clero – e gli avevano conferito il nome di “Greystone” proprio per via di questa sua peculiarità.
Al confine con villaggio, c’era una radura che in primavera e in estate era ricoperta da uno strato di erba verde, molto spesso adornato di fiori – era la gioia di ogni bambino; ma, al di là della radura, vi era una tenebrosa foresta in cui nessuno osava addentrarsi per via di stranissime leggende che parlavano di persone scomparse nei pressi dei giganteschi alberi spogli che la caratterizzavano.
Inizialmente, nessuno credeva a quella sciocca leggenda riguardante una cupa foresta, ma poi – un giorno – un giovanissimo pastore, che era andato a far pascolare i suoi ovini nei pressi della radura, era stato costretto ad inseguire una piccola capretta che si era rifugiata nei pressi della foresta. Il giovanotto vi si era addentrato e, per cause sconosciute, non era più tornato indietro.
Per mesi, al villaggio di Greystone non si era parlato altro se non del giovanotto scomparso nella foresta, poi il fatto era stato cancellato dalla mente di tutti e gli abitanti di Greystone erano tornati a vivere la solita vita monotona. Tuttavia, la foresta cupa non poteva rimanere in silenzio per troppo tempo: un giorno, una donna – che a detta di tutti era stanca del proprio marito e della propria vita matrimoniale – era fuggita nella foresta per non tornare mai più indietro. Questo avvenimento aveva suscitato un notevole scalpore, al contrario di quanto era avvenuto per il giovane pastore, perché la donna scomparsa era nientepopodimeno che la moglie del panettiere della piazza cittadina.
Il panettiere, il signor Francis Carter, era sempre stato un gran lavoratore, per tutta la sua vita: la mattina, verso le cinque, lo si poteva vedere dalla grossa finestra del suo negozio, mentre lavorava la pasta del pane su un grosso bancone. E quasi sempre si poteva percepire un delizioso profumo fuoriuscire dalla panetteria.
Poi, era sempre stato un uomo molto generoso: se un uomo con la bocca asciutta non poteva permettersi di acquistare da mangiare, egli non esitava a sfamarlo. E non chiedeva nulla in cambio!
La signora Carter, invece, era una donna graziosa cui nessuno avrebbe potuto dire un ‘no’ come risposta: gentile e premurosa, era una madre perfetta che non esitava a fare esclusivamente il bene della propria figlia. Nessuno avrebbe mai sospettato che sarebbe fuggita via dalla propria famiglia.
Invece, si diceva che fosse scomparsa nella foresta oscura e che avesse lasciato soli marito e prole.
Dunque, in seguito alla fuga della signora Carter, Francis Carter aveva dimenticato come fare economia: la sua panetteria, nel corso del tempo, aveva rammucchiato una serie di debiti che il panettiere non poteva permettersi di ripagare agli usurai; così, era stato costretto a dichiarare il fallimento.
In seguito alla chiusura del negozio, l’economia della famiglia era scesa sotto terra e sia padre che figlia rischiavano di finire in mezzo ad una strada. Ma, poi, un nuovo fattore venne in loro soccorso: il signor Berkley, grande esponente della borghesia ed anche rinomato usuraio, aveva proposto al signor Carter uno scambio equo basato su un semplicissimo contratto di matrimonio tra suo figlio William e la figlia del signor Carter, Helena.
Dunque, il patto venne stretto: il giorno in cui Helena avrebbe compiuto ventuno anni, sarebbe andata in sposa al giovane William. Così pace fu quasi fatta.

   
 
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