Pov Kilari
Mi prese per mano e c'è ne andammo con la sua inseparabile moto.
Dissi ad Haru che dovevamo incontrare i miei amici al parco, lui sorrise e mi rispose – sempre che le guardie in quelle macchine ci lascino in pace-
lo guardai e gli risposi prendendolo in giro – ma come? Il grande motociclista Haru, che non ha paura di niente, si fa intimorire da un paio di macchine? Non ci credo!- lui mi guardò e poi sorrise aumentando la velocità – Al parco hai detto ? Tieniti forte allora !-
E lo feci, lo conoscevo troppo per non sapere che me l'avrebbe fatta pagare.
Arrivammo al parco dopo una mezz'oretta, vedemmo i miei amici, e ci fermammo proprio davanti a loro, erano pietrificati,* congelati direi!*
li salutai per smorzare questo silenzio pesante
-Ciao ragazzi, vi abbiamo fatto aspettare?-
Silenzio... * Accidenti, ma che hanno?*
-RAGAZZI- urlai, si ripresero
Hiroto fu il primo a riprendersi infatti sbraitò -Ma che accidenti hai da urlare scema?-
mi scaldai in un'istante – Scema a chi brutto...-
Non finì la frase che dietro di me qualcuno di me tossì, mi girai subito verso di lui,mi sorrise
-Ah, già che maleducata.
Ragazzi lui è..- dissi indicandolo -..il mio migliore amico Haru.
Loro sono Hikaru e lui il suo ragazzo, lui Seiji e l'idiota lì Hiroto..-
Finì le presentazioni – Piacere Ragazzi- disse educato Haru, i miei amici si inchinarono – E da quando tu sei così educato?- chiesi stupita al mio amico, sbuffo e si finse offeso rispondendo – Sono sempre gentile Kila, sei tu che mi fai diventare..- lo interruppi io – Idiota, permaloso, casinista, rissoso, e dongiovanni..? - rise - … Per la precisione-
Haru si accese una sigaretta e si appoggiò alla sua amata moto, neanche il tempo di urlargli contro di smetterla che un'auto nera si fermo di fronte a noi e scesero tre uomini in nero – Le guardie di mia madre, come ci hanno trovato? Haru ?-
lui le guardò e poi guardò la sigaretta e disse- Non si po' neanche avere il tempo di fumare un dannata sigaretta!- le guardie si avvicinarono a noi- Signorina e pregata di tornare a casa con noi- lì guardai e mi misi a ridere, la guardia mi prese per il polso e smisi subito di ridere e rabbrividì, Haru si avvicinò e mi tolse la mano dal braccio, allontanandomi con il braccio libero stretto intorno alla sua vita- Vi ho detto mille volte che non voglio che le vostre mani sudice la toccassero – Ma la stai toccando tu! Le tua mani sono sporche quanto le nostre Kill..- non finì la frase che Haru gli sferro un pugno allo stomaco, che lo fece piegare in due, si tolse il giubbotto e me lo passò- Ci penso io, voi continuate pure!- e se ne andò dalle guardie.
Kilari non dovremmo andare ad aiutarlo?- Mi ripresi e respirai affondo -
Tranquilla Hikaru, non è così debole come dimostra, stavamo dicendo?-
mi guardarono come se fossi pazza, e continuarono a guardare Haru, che si era fermato davanti a loro * ma che cavolo *
-HARU, MUOVITI, SMETTILA DI FARE IL FIGO NON ABBIAMO TUTTO IL GIORNO!- si girò verso di me urlandomi -NON ROVINARMI IL DIVERTIMENTO KILA-
-Spero non si faccia male, Kilari ne sei sicura?-
- accidenti a lui- ma quando lo vidi dare tre pugni ad ognuno delle guardie e tornare da noi, sorrisi.
-Scusate se ci ho messo tanto,Kilari forse è meglio andare a casa mia, almeno lì non dovrebbero trovarci,vi va bene a voi? Ci mettiamo un minuto ad arrivarci.-
Disse guardando i miei amici, erano tutti d'accordo,* inizio ad odiare questo silenzio *
-Allora Hikaru, da quanto state insieme tu e takeshi?-
- Da tre mesi, quasi quattro-
Sorrisi – E tantissimo tempo! Raccontami, come vi siete conosciuti?-
e prese a raccontarci tutta la loro storia,
nel frattempo Haru mi prese la mano, sapeva che non mi piaceva la violenza, eravamo arrivati!
- Ragazzi scusate il disordine, ma non tornavo a casa mia da mesi-
Seiji lo rassicurò -Tranquillo Haru, non ci spaventiamo così facilmente!-
Mi misi a ridere e Haru mi guardò male e io smisi!
Entrammo non c'era molto disordine, sorrisi – non è cambiato molto poi volsi lo sguardo al divano e..- HARU..- i ragazzi che avevano seguito Haru in cucina corserò al mio fianco
mi guardò e gli indicai il divano si mise a correre per nascondere la prova, ma io fui più veloce e lo presi, mentre lui cadde, e io continuai infischiandomene dei miei amici che se la ridevano capendo la situazione – ti ho detto mille volte di non portare ragazze a casa!-
la scena è la seguente, io davanti al divano con in mano un reggiseno di pizzo interamente rosa, lui dietro il divano con ancora la mano in avanti e con lo sguardo supplicante e i miei amici che se la ridevano.
-Dai Kilari, su non fare così, sono pur sempre un'uomo! Ho le mie esigenze!-
e mi guardò -Uomo? Ma se hai cinque anni per gamba!! uomo un corno! Ti ho detto mille volte che quando vengo qui non voglio trovare tracce di ragazze ne tanto meno la puzza!- ci guardammo e scoppiamo a ridere in contemporanea.
Ci sedemmo tutti in cucina, con una tazza di tè davanti io vicino ad Haru e i miei amici difronte * sembriamo ad un'interrogatorio *
Così sorrisi e parlai – Allora ragazzi che volete sapere?-
mai l'avessi detto!