Fanfic su attori > Johnny Depp
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Autore: Sharon xD    17/04/2013    1 recensioni
Sofia ha 24 anni, un fratello più piccolo ,un lavoro che non le piace e un'amica fantastica che le starà sempre vicino. Tutto procede normalmente fino a quando un giorno le viene chiesto di cantare, la cosa che adora di più fare... Cosa succederà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vivere è difficile, amare di più

                                                                                         Un caffè…

Era notte fonda e io sdraiata sul letto non facevo altro che pensare a lui,a come mi ero comportata e a quanto ero stata fortunata. Quante volte avevo sognato di stare con Johnny Depp? E ora mi comportavo come un’adolescente alle prime armi, incapace di aprire bocca se non per parlare a monosillabi. Ma era lui che coi suoi occhi magnetici mi faceva perdere la parola, che mi toglieva il respiro se si avvicinava un po’ di più. Mi sentivo imbarazzata per come mi ero comportata e cercavo di trovare sollievo pensando che lui avrebbe capito,ma non era solo quello… per la prima volta non riuscivo a capire come mi sentivo veramente. Con questi pensieri mi rigirai nel letto e chiusi gli occhi,inutilmente.

 

Pov Johnny

Aspettai che Sofia entrasse in casa e poi andai via. Mentre camminavo tra le strade di quell’isola meravigliosa pensai a quella serata. Era cominciato tutto quando una ragazza mi aveva quasi travolto e mi aveva chiesto scusa con in viso quell’espressione dispiaciuta che mi suscitava tenerezza. Non mi aveva dato   neanche il tempo di rispondere che già aveva ripreso a correre. Basito avevo continuato a camminare dirigendomi verso l’albergo e mentre stavo entrando , ecco che la rivedevo. Ma no, sicuramente mi stavo sbagliando, pensai,però avevo ragione. La rividi dopo un po’ su in sala: era bellissima, si muoveva con grazia e si rivolgeva alle persone con gentilezza .Poi aveva cominciato a cantare e nonostante non capissi la lingua i suoi occhi mi raccontavano tutto. Non ero riuscito a resistere e alla fine della serata ero andato da lei e mi ero offerto di accompagnarla a casa. Così, senza un motivo razionale. Durante il tragitto avevo avuto la possibilità di conoscerla un po’ , era una ragazza timida ma che al contempo mi attirava e perciò le avevo chiesto di vederci l’indomani a prendere un caffè. Una scusa banale per rivederci e senza un vero motivo. Ma in quel momento non m’ importava dare spiegazioni ai miei gesti,volevo solo rivederla.

 

Pov Sofia

L’indomani mattina mi svegliai stranamente tranquilla,in casa ero sola perché la nonna e Ivan erano andati a mare. Colsi l’occasione per chiamare Sara. Dovevo assolutamente parlarle…

“Pronto?”                                                                                                                                                                                    “Ehi, sono io”                                                                                                              
“ dimmi” mi rispose con voce assonnata quella poltrona.
“ Ti devo dire una cosa, perché non vieni da me?”                                              
“ Ma..”                                                                                                                       
 
“Ho visto Johnny Depp”                                                                                              
“ Cosa? Sto arrivando!”    

Riattaccò e mi scappò un sorriso mentre immaginavo che faccia doveva aver fatto. Avevamo sempre condiviso questa passione per Johnny Depp,  anche se lei lo stimava più per i suoi film che per la sua persona, io invece ero irrecuperabile. Non passarono neanche cinque minuti che qualcuno bussò alla porta. Andai ad aprire ed eccola entrare in casa come una fionda.

“Ciao, eh” sorrisi                                                                                                    
“ Ciao” mi rispose con tono frettoloso    “ dài, raccontami tutto”   e così iniziai a raccontarle ciò che era successo, alla fine mi disse sorridente:

“Certo che non ti posso lasciare un attimo sola che tu combini qualcosa”                            
“ Oh ma smettila, seriamente, secondo te perché mi ha chiesto di andare a prendere un caffè con lui?”                                      “ Beh, sai, sono cose che accadono tra comuni mortali, invitarsi a bere qualcosa per conoscersi meglio dico” rispose con  aria noncurante.                                       
 
“Sono d’accordo, solo che una cosa è conoscersi con un comune mortale e un’altra conoscersi con Johnny"                                                                                                                                                                                     “Uh, ma guarda, lo chiama anche Johnny,con quell’aria tutta carina…ma sei sicura di avermi raccontato tutto quello che è successo ieri sera?” disse guardandomi maliziosa.                                                                                                                    “ Sì, Sara,sì. Ora invece di prendermi in giro ti dispiacerebbe confortarmi? Non so se hai capito, ma mi sta venendo un infarto.”

Mi rivolse uno sguardo dolce e mi abbracciò, poi mi disse :

“ Stai tranquilla, devi solo essere te stessa. In fondo tu sei sempre stata quella che diceva di voler conoscere il mitico Johnny Depp per quello che era veramente, ora ne hai la possibilità. ”                                                                                             “ Ok, ora va meglio, grazie” sorrisi. Continuammo a parlare ma si era fatto tardi e Sara doveva andare a lavoro, la salutai e mentre lei usciva io mi resi conto che stava succedendo veramente.

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“Ciao” sorrisi quando lo vidi                                                                                       
“Ciao” sorrise anche lui, “ Allora, dove mi porti?”                                                  
“Beh, non so...” risposi, “ Hai già visitato Capri?”                                                             
“ No, sono qui da due giorni, ho preferito riposarmi”                                              
 
“ Ok, allora vieni con me” e prendendomi per il braccio (ebbene sì, ero sulla soglia di un attacco di cuore)si fece condurre alla piazzetta      
“ da là si vede il mare, puoi vedere i faraglioni e c’è il bar migliore del mondo”   
“ok, mi fido” mi disse con quel sorriso stupendo.

Arrivammo alla piazzetta e lo portai a guardare il panorama: il sole si stava alzando ,sempre più alto in cielo, il mare sembrava ricoperto da un manto di diamanti su cui poggiavano i faraglioni, quegli omoni che stanchi del passare del tempo e del tanto girovagare si erano fermati a vegliare sulla mia isola . Mi voltai verso Johnny e vidi il suo sguardo perdersi in quella meraviglia.

“Vedi? Quelli sono i faraglioni, laggiù, nascosta, c’è la grotta azzurra. Il primo faraglione, questo vicino alla costa si chiama Stella, il secondo è il Faraglione di Mezzo e il terzo, quello con la cavità, Faraglione di Fuori, lì ci vive la famosa lucertola azzurra.”
Lui si voltò verso di me e disse“ E’ bellissimo, grazie. Peccato però…”                                                            
“ Perché peccato?”                                                                                                   
 
“ Peccato che non potrò vedere la lucertola azzurra, Capitan Sparrow ne sarebbe stato contento, avrebbe visto l’ottava meraviglia del mondo.” Mi disse con un sorriso disarmante. “ Sì che possiamo vederla, basta prendere in affitto una barca, e poi, non mi va di offendere il Capitano Jack” dissi ridendo, 
poi mi voltai lasciandolo ad ammirare il panorama,mi appoggiai alla ringhiera e chiudendo gli occhi assaporai le delicate carezze che il vento mi lasciava sul viso. Quando li riaprii vidi che Johnny mi stava guardando :                       
“ Oh, scusami.”                                                                                                                      
“ Non devi scusarti perché fai qualcosa che ti piace.”Aveva ragione. 
“Allora, andiamo a prenderci questo famoso caffè?”                         
“Sì, c’è quel bar che ne fa di buonissimi, andiamo lì?”                                              
 
“mmh” acconsentì “però dopo andiamo a vedere l’ottava meraviglia del mondo”


 Feci strada e ci ritrovammo davanti al bar                                                                 
 
“Ti dispiace se entriamo dentro?” mi chiese “sai, non vorrei che qualcuno ci rovinasse la giornata”                                           “ Non ci sono problemi” gli dissi capendo a chi si riferiva. I giornalisti erano sempre in agguato , soprattutto a Capri. Entrammo e ci sedemmo ad un tavolino aspettando che venisse il barista a prendere le ordinazioni.                                                        “ Ehi, ma che ore sono, comincio ad avere fame” mi fece con uno sguardo corrucciato, poi vedendo l’ora:
“ le dodici e mezza, che dici ci prendiamo qualcosa?”                                                                                                              “ Perché non ci prendiamo dei tramezzini?”                                                                  
“ Perfetto”  mi sorrise.

Mentre il barista andava a prendere quello che avevamo ordinato Johnny mi chiese se avevo intenzione di continuare a cantare…. mi spiazzò con quella domanda , quasi mi ero dimenticata che ora facevo quello come mestiere.                                   
“ Io canto perché mi piace,ora che posso farlo come lavoro sono più contenta anche se non ho idea di ciò che farò in futuro”                                                       
“Quindi non hai mai partecipato a concorsi o roba del genere?” continuò addentando un tramezzino,                                                                                                    
“ no, in questi anni ho dovuto lavorare per aiutare a casa,mia nonna non è più in grado di farlo e Ivan ha bisogno di tante cose…” dissi tranquillamente, conoscevo quell’uomo da soli due giorni e già parlavo con lui come se fossimo amici da sempre.                                                                                                                        
“ Capisco…  e Ivan? E’ tuo fratello? “                                                                           
“Sì, è più piccolo di me, una peste ma il mio tesoro”                                                                    
“E i tuoi genitori non possono aiutarti?”                                                                    
 
“ I miei genitori non ci sono più da otto anni” dissi con un velo di tristezza negli occhi. Poi accorgendomi di averlo messo in imbarazzo “ Non preoccuparti, non è successo niente” e sorrisi. Prima di continuare lo sentì sussurrare un timido “scusa”.

Cambiammo velocemente argomento e continuammo a scherzare. Finito di mangiare ordinammo un caffè, poi, dopo che Mr Depp pagò il conto, uscimmo per andare a vedere da vicino i faraglioni.

 

Eravamo sulla barca e stavamo facendo un giro per il mare prima di attraversare la cavità del Faraglione. Ci arrivavano spruzzi d’acqua, io e Johnny continuavamo a ridere

“ ehi, l’hai trovata la lucertola azzurra?’’ chiesi dopo aver attraversato l’arcata        
“no” rispose facendo finta di essere dispiaciuto                                                      
 
“ allora possiamo provare con il Bove marino, laggiù” e indicai il quarto faraglione
“mi piace, andiamo”,
mi avvicinai al conducente e gli chiesi di passare da lì, poi ritornando vicino a Johnny mi diedi uno sguardo intorno prima di soffermarmi su di lui. Sembrava divertirsi veramente, i suoi occhi brillavano, sorrideva e qualche ciocca di capelli gli ricadeva sul viso , i gomiti poggiati sulla gambe e le mani incrociate. Era pieno di tatuaggi ma naturalmente non ne ero stupita perché sapevo che la sua pelle era un sorta di diario segreto. In quel momento si voltò anche lui verso di me, gli sorrisi abbassando lo sguardo.

 La giornata passò così, tra risate e tranquillità. Ora però dovevo andare, il lavoro mi aspettava e così salutai Johnny:

“Allora ciao” dissi “ e grazie per questa giornata bellissima”
“ Grazie a te, ci vediamo stasera” e dicendo questo si avvicinò dandomi un bacio sulle guance per salutarmi. Forse per lui era un gesto normale ma io avevo il cuore che mi batteva a mille e probabilmente anche lui si accorse di avermi messa in imbarazzo perché ero diventata tutta rossa. Ricambiai il saluto ci sorridemmo e lui andò in albergo mentre io a casa per prepararmi ad andare a lavorare. Quel giorno lo avrei ricordato per tutta la vita.

Ciao a tutti :) scusatemi se ho aggiornato così in ritardo ma la scuola ci ruba tanto tempo. Mi scuso anche per la presentazione del primo capitolo ma sto imparando solo ora ad usare il formato html, non succederà più :) Ringrazio Nadim e FIREFREEDOM che lo hanno recensito comunque e spero che continueranno a farlo accompagnate da altre ragazze. Le critiche sono ben accette anche perchè servono a correggermi. Ok, smetto di scocciarvi e alla prossima :)

  
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