Un
caffè…
Era
notte fonda e io
sdraiata sul letto non facevo altro che pensare a lui,a come mi ero
comportata
e a quanto ero stata fortunata. Quante volte avevo sognato di stare con
Johnny
Depp? E ora mi comportavo come un’adolescente alle prime
armi, incapace di
aprire bocca se non per parlare a monosillabi. Ma era lui che coi suoi
occhi
magnetici mi faceva perdere la parola, che mi toglieva il respiro se si
avvicinava un po’ di più. Mi sentivo imbarazzata
per come mi ero comportata e
cercavo di trovare sollievo pensando che lui avrebbe capito,ma non era
solo
quello… per la prima volta non riuscivo a capire come mi
sentivo veramente. Con
questi pensieri mi rigirai nel letto e chiusi gli occhi,inutilmente.
Pov
Johnny
Aspettai
che Sofia
entrasse in casa e poi andai via. Mentre camminavo tra le strade di
quell’isola
meravigliosa pensai a quella serata. Era cominciato tutto quando una
ragazza mi
aveva quasi travolto e mi aveva chiesto scusa con in viso
quell’espressione
dispiaciuta che mi suscitava tenerezza. Non mi aveva dato neanche il tempo
di rispondere che già aveva
ripreso a correre. Basito avevo continuato a camminare dirigendomi
verso
l’albergo e mentre stavo entrando , ecco che la rivedevo. Ma
no, sicuramente mi
stavo sbagliando, pensai,però avevo ragione. La rividi dopo
un po’ su in sala:
era bellissima, si muoveva con grazia e si rivolgeva alle persone con
gentilezza .Poi aveva cominciato a cantare e nonostante non capissi la
lingua i
suoi occhi mi raccontavano tutto. Non ero riuscito a resistere e alla
fine
della serata ero andato da lei e mi ero offerto di accompagnarla a
casa. Così,
senza un motivo razionale. Durante il tragitto avevo avuto la
possibilità di
conoscerla un po’ , era una ragazza timida ma che al contempo
mi attirava e
perciò le avevo chiesto di vederci l’indomani a
prendere un caffè. Una scusa
banale per rivederci e senza un vero motivo. Ma in quel momento non
m’
importava dare spiegazioni ai miei gesti,volevo solo rivederla.
Pov
Sofia
L’indomani
mattina mi
svegliai stranamente tranquilla,in casa ero sola perché la
nonna e Ivan erano
andati a mare. Colsi l’occasione per chiamare Sara. Dovevo
assolutamente
parlarle…
“Pronto?”
“Ehi, sono io”
“ dimmi” mi rispose con voce assonnata
quella poltrona.
“ Ti devo dire una
cosa, perché non vieni da me?”
“ Ma..”
“Ho visto Johnny
Depp”
“ Cosa? Sto arrivando!”
Riattaccò
e mi scappò
un sorriso mentre immaginavo che faccia doveva aver fatto. Avevamo
sempre
condiviso questa passione per Johnny Depp,
anche se lei lo stimava più per i suoi film che
per la sua persona, io
invece ero irrecuperabile. Non passarono neanche cinque minuti che
qualcuno
bussò alla porta. Andai ad aprire ed eccola entrare in casa
come una fionda.
“Ciao,
eh”
sorrisi
“ Ciao” mi rispose con tono frettoloso
“ dài, raccontami tutto” e
così
iniziai a raccontarle ciò che era successo, alla fine mi
disse sorridente:
“Certo
che non ti
posso lasciare un attimo sola che tu combini qualcosa”
“ Oh ma smettila,
seriamente, secondo te perché mi ha chiesto di andare a
prendere un caffè con
lui?”
“
Beh, sai, sono cose che accadono tra comuni mortali, invitarsi a bere
qualcosa
per conoscersi meglio dico” rispose con
aria noncurante.
“Sono d’accordo, solo che
una cosa è conoscersi con un comune mortale e
un’altra conoscersi con Johnny"
“Uh, ma guarda,
lo chiama anche Johnny,con quell’aria tutta
carina…ma
sei sicura di avermi raccontato tutto quello che è successo
ieri sera?” disse
guardandomi maliziosa.
“ Sì, Sara,sì. Ora invece
di prendermi in giro ti dispiacerebbe
confortarmi? Non so se hai capito, ma mi sta venendo un
infarto.”
Mi
rivolse uno sguardo
dolce e mi abbracciò, poi mi disse :
“ Stai tranquilla, devi solo essere te stessa. In fondo tu sei sempre stata quella che diceva di voler conoscere il mitico Johnny Depp per quello che era veramente, ora ne hai la possibilità. ” “ Ok, ora va meglio, grazie” sorrisi. Continuammo a parlare ma si era fatto tardi e Sara doveva andare a lavoro, la salutai e mentre lei usciva io mi resi conto che stava succedendo veramente.
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“Ciao”
sorrisi quando
lo vidi
“Ciao” sorrise anche lui, “ Allora, dove
mi porti?”
“Beh, non so...” risposi, “
Hai già visitato Capri?”
“ No, sono qui da due giorni, ho preferito
riposarmi”
“ Ok, allora vieni con me”
e prendendomi per il braccio (ebbene sì, ero sulla soglia di
un attacco di cuore)si fece condurre alla piazzetta
“ da là si vede il mare, puoi vedere
i
faraglioni e c’è il bar migliore del
mondo”
“ok, mi fido” mi disse con quel
sorriso stupendo.
Arrivammo alla piazzetta e lo portai a guardare il panorama: il sole si stava alzando ,sempre più alto in cielo, il mare sembrava ricoperto da un manto di diamanti su cui poggiavano i faraglioni, quegli omoni che stanchi del passare del tempo e del tanto girovagare si erano fermati a vegliare sulla mia isola . Mi voltai verso Johnny e vidi il suo sguardo perdersi in quella meraviglia.
“Vedi?
Quelli sono i faraglioni, laggiù, nascosta,
c’è la
grotta azzurra. Il primo faraglione, questo vicino alla costa si chiama
Stella,
il secondo è il Faraglione di Mezzo e il terzo, quello con
la cavità,
Faraglione di Fuori, lì ci vive la famosa lucertola
azzurra.”
Lui si voltò
verso di me e disse“ E’ bellissimo, grazie. Peccato
però…”
“ Perché peccato?”
“ Peccato che non
potrò vedere la lucertola azzurra, Capitan Sparrow ne
sarebbe stato contento,
avrebbe visto l’ottava meraviglia del mondo.” Mi
disse con un sorriso
disarmante. “ Sì che possiamo vederla, basta
prendere in affitto una barca, e poi,
non mi va di offendere il Capitano Jack” dissi
ridendo,
poi mi voltai
lasciandolo ad ammirare il panorama,mi appoggiai alla ringhiera e
chiudendo gli
occhi assaporai le delicate carezze che il vento mi lasciava sul viso.
Quando
li riaprii vidi che Johnny mi stava guardando :
“ Oh, scusami.”
“ Non devi scusarti perché fai
qualcosa che ti piace.”Aveva ragione.
“Allora, andiamo a prenderci questo famoso
caffè?”
“Sì, c’è quel
bar che
ne fa di buonissimi, andiamo lì?”
“mmh” acconsentì
“però dopo andiamo a vedere l’ottava
meraviglia del
mondo”
Feci strada e ci ritrovammo
davanti al
bar
“Ti dispiace se entriamo
dentro?” mi chiese “sai, non vorrei che qualcuno
ci rovinasse la giornata”
“
Non ci sono problemi” gli dissi capendo a chi si riferiva. I
giornalisti erano
sempre in agguato , soprattutto a Capri. Entrammo e ci sedemmo ad un
tavolino
aspettando che venisse il barista a prendere le ordinazioni.
“ Ehi,
ma che ore sono, comincio ad avere fame” mi fece con uno
sguardo corrucciato,
poi vedendo l’ora:
“ le dodici e mezza, che dici ci prendiamo
qualcosa?”
“
Perché non ci prendiamo dei tramezzini?”
“ Perfetto”
mi sorrise.
Mentre
il barista
andava a prendere quello che avevamo ordinato Johnny mi chiese se avevo
intenzione di continuare a cantare…. mi spiazzò
con quella domanda , quasi mi
ero dimenticata che ora facevo quello come mestiere.
“ Io canto
perché mi piace,ora che posso farlo come lavoro sono
più contenta anche se non
ho idea di ciò che farò in futuro”
“Quindi non hai mai partecipato a concorsi o roba del
genere?” continuò
addentando un tramezzino,
“ no, in questi anni ho dovuto lavorare per aiutare a
casa,mia nonna non
è più in grado di farlo e Ivan ha bisogno di
tante cose…” dissi tranquillamente,
conoscevo quell’uomo da soli due giorni e già
parlavo con lui come se fossimo
amici da sempre.
“ Capisco… e
Ivan? E’ tuo fratello?
“
“Sì, è più
piccolo di me, una peste ma il mio tesoro”
“E i tuoi genitori non possono
aiutarti?”
“
I miei genitori non ci sono più da otto anni”
dissi con un velo di tristezza
negli occhi. Poi accorgendomi di averlo messo in imbarazzo “
Non preoccuparti,
non è successo niente” e sorrisi. Prima di
continuare lo sentì sussurrare un
timido “scusa”.
Cambiammo
velocemente
argomento e continuammo a scherzare. Finito di mangiare ordinammo un
caffè,
poi, dopo che Mr Depp pagò il conto, uscimmo per andare a
vedere da vicino i
faraglioni.
Eravamo
sulla barca e
stavamo facendo un giro per il mare prima di attraversare la
cavità del
Faraglione. Ci arrivavano spruzzi d’acqua, io e Johnny
continuavamo a ridere
“
ehi, l’hai trovata
la lucertola azzurra?’’ chiesi dopo aver
attraversato l’arcata
“no” rispose facendo finta di essere
dispiaciuto
“ allora possiamo provare con il Bove
marino, laggiù” e indicai il
quarto faraglione
“mi piace, andiamo”,
mi avvicinai al conducente e gli chiesi
di passare da lì, poi ritornando vicino a Johnny mi diedi
uno sguardo intorno
prima di soffermarmi su di lui. Sembrava divertirsi veramente, i suoi
occhi
brillavano, sorrideva e qualche ciocca di capelli gli ricadeva sul viso
, i
gomiti poggiati sulla gambe e le mani incrociate. Era pieno
di tatuaggi ma naturalmente non ne ero stupita perché sapevo
che la sua pelle
era un sorta di diario segreto. In quel momento si voltò
anche lui verso di me,
gli sorrisi abbassando lo sguardo.
“Allora
ciao” dissi “
e grazie per questa giornata bellissima”
“ Grazie a te, ci vediamo stasera” e
dicendo questo si avvicinò dandomi un bacio sulle guance per
salutarmi. Forse
per lui era un gesto normale ma io avevo il cuore che mi batteva a
mille e
probabilmente anche lui si accorse di avermi messa in imbarazzo
perché ero
diventata tutta rossa. Ricambiai il saluto ci sorridemmo e lui
andò in albergo mentre io a casa per
prepararmi ad andare a lavorare. Quel giorno lo avrei ricordato per
tutta la
vita.
Ciao a tutti :) scusatemi se ho
aggiornato così in ritardo ma la scuola ci ruba tanto tempo.
Mi scuso anche per la presentazione del primo capitolo ma sto imparando
solo ora ad usare il formato html, non succederà
più :) Ringrazio Nadim e FIREFREEDOM che lo hanno recensito
comunque e spero che continueranno a farlo accompagnate da altre
ragazze. Le critiche sono ben accette anche perchè servono a
correggermi. Ok, smetto di scocciarvi e alla prossima :)