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Autore: RosaDraco    18/04/2013    1 recensioni
Questo è il seguito de "Il Mago in Armatura e la ragazza ribelle". Il titolo è invertito rispetto al precedente proprio perchè si concentra maggiormente su Lyra. Ormai sono passati cinque anni da quando la ragazza ha lasciato Fairy Tail ma le ragioni della sua scelta stanno per venire soltanto ora allo scoperto. I suoi amici hanno fatto davvero bene a raggiungerla ad Alyssa visto quali pericoli li attendono ancora nell'ombra?
Genere: Azione, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'My Fairy Tail'
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Notte insonne Notte insonne
Quando Lyra ritornò in stanza quella notte fu costretta a socchiudere piano la porta per evitare che qualcuno la scoprisse, ma dentro di sé era così piena di rabbia che avrebbe voluto prendere a calci tutti i pezzi dell’arredamento.
Tanta fatica per niente!
La ragazza fu costretta a mordersi la lingua per evitare di urlare. Era sul punto si scoppiare ma allo stesso tempo c’era qualcosa che la faceva sorridere: Erza stava bene. Stava davvero bene, anche il suo occhio! Di certo doveva aver utilizzato le sue abilità alchemiche per costruirne uno artificiale ma nessuno al mondo avrebbe potuto distinguerne la differenza. Anche Natsu e Gray sembravano in perfetta forma, erano cresciuti davvero un bel po’ in quei cinque anni.
Sulla scia dei suoi pensieri Lyra si lasciò andare con la schiena contro la porta, fino a sedersi a terra.
Come si chiamava quell’altra ragazza a cui aveva passato il messaggio? Lucy Herttaphilia? Era stato suo zio ad indicarle come fare: si era informato bene sul tipo di maghi che avrebbero visitato il castello. Il tipo di abilità in possesso di Lucy era molto raro e questo doveva renderla un personaggio davvero speciale, ma ad essere sinceri, Lyra non avrebbe mai immaginato che qualcun altro potesse prendere il suo posto nel gruppo. Ma che cosa ci poteva fare adesso? In fondo aveva deciso lei di lasciare Fairy Tail in un quel modo così violento. Aveva pensato che fosse la decisione migliore, ci aveva riflettuto a lungo e quella era l’unica idea che l’aveva convinta. Si era comportata in maniera brusca soltanto per convincere Erza ed i suoi amici a starle lontani. In cuor suo Lyra aveva paura che se avessero continuato a starle accanto, sarebbero stati costretti a soffrire. Non voleva metterli in pericolo e non voleva che rischiassero ancora la vita per lei.
Lyra si prese la faccia tra le mani, schiacciata dal peso dei ricordi.
Era convinta di esserci riuscita, per cinque lunghissimi anni non aveva avuto alcuna rapporto con Fairy Tail ma adesso la sua vecchia squadra era arrivata in città. Ed era tutta colpa di suo zio! Stupido Chefka! Per quanto lei si fosse sforzata di dimenticare, lui aveva continuato a parlargliene giorno dopo giorno. Era rimasto come folgorato dall’impresa di Fairy Tail ed a volte Lyra aveva quasi l’impressione che suo zio volesse rimandarla a Magnolia, perché stare ad Alyssa era troppo pericoloso per lei.
Zio Chefka era l’unico parente che le era rimasto, si occupava di lei come di una figlia e le aveva permesso di diventare la sua apprendista. In tal modo, un giorno, anche Lyra avrebbe potuto accedere alla carica di Consigliere. Chefka era un brav’uomo ma in quel momento sua nipote lo odiava con tutte le sue forze.
Oltre ad essere ossessionato da Fairy Tail, il Primo Ministro era ossessionato anche dall’idea di ritrovare il cristallo nascosto da Illusia. Dopo il ritorno di Lyra ad Alyssa, Chefka era sprofondato nello studio dei libri di magia conservati nella biblioteca del castello e dopo pochi mesi, era riuscito a ricostruire il rituale che i i Cavalieri dell’Apocalisse avevano pensato di utilizzare.
Lo zio aveva invito Lyra a provare insieme all’aiuto di tutto il consiglio e alla fine la ragazza aveva accettato.
Erano stati dei giorni frenetici, ma quando tutto era stato ultimato qualcosa era andato storto e il rituale era fallito nonostante l’abilità di Lyra nel raccogliere l’energia necessaria.
La ragazza non aveva mai visto suo zio tanto furibondo come in quel momento. Si era messo a gridare e a scagliare libri fuori dalla finestra. Era arrabbiato con sé stesso ma anche con la misteriosa gilda oscura che l’aveva rapita, perché avevano messo in pericolo sua nipote ed ucciso suo fratello per niente. L’unica cosa di cui erano stati capaci era stata quella di mettere in piedi un rituale che faceva acqua da tutte le parti.
Quel tentativo si era rivelato miserabile ma Chefka non si era mai arreso e durante i quattro anni successivi aveva tentato una sfilza di incantesimi diversi, sfruttando continuamente l’aiuto di Lyra. Alla ragazza però, quelle cose non interessavano molto.
Stando nel consiglio, Lyra aveva imparato ad avere più coscienza dei problemi della sua gente ed aveva iniziato a dedicarsi anima e corpo al regno. Quello che poteva fare era ancora limitato a causa della sua posizione non ufficiale, ma tutto ciò non le aveva impedito di scendere in strada e di aiutare la gente a ricostruire. Adesso capiva molto meglio perché suo padre si impegnava tanto nel lavoro e capiva anche perché sua madre aveva rischiato la vita sul fronte.
Le persone normali sono fragili, incontrano continuamente ostacoli e molte cose per loro sono completamente impossibili. E’ per questo che hanno bisogno dell’aiuto dei maghi ed era questa la ragione per cui esistevano le gilde di Fiore ed il Consiglio della sua nazione.
Le gilde ... Fairy Tail ...
Lyra doveva trovare assolutamente un modo per mandare via Erza e gli altri prima che fosse troppo tardi. Per un attimo aveva quasi sperato che Natsu potesse facilitarle il lavoro, causando una scenata davanti al Consiglio e facendosi sbattere fuori dalla regione, ma quella ragazza bionda era riuscita a calmarlo.
Che cosa poteva inventarsi ora?
Se Lyra chiudeva gli occhi poteva ancora vedere il momento esatto in cui suo zio aveva deciso di prendere quella decisione. Che cosa aveva sbagliato? Che cosa aveva fatto di male per suggergli quella follia?
 
Qualche giorno prima lei e suo zio erano seduti sul bordo della fontana nel cortile centrale, come facevano spesso quando dovevano discutere di qualcosa.
- A volte. - Aveva sospirato Lyra stringendo il suo ciondolo di cristallo tra le dita - Mi domando perché mia madre abbia deciso di fare una cosa così rischiosa come quella di nascondere la lacryma gigante, senza rivelare a nessuno il punto esatto. Forse sarebbe stato meglio se l’avesse distrutta. -
Suo zio non le aveva risposto e quando Lyra si era girata si era accorta che era rimasto come ipnotizzato, con lo sguardo fisso sul suo ciondolo.
- Perché non ci ho pensato prima ... -
- Che vuoi dire? -
Era stato allora che Chefka era saltato in piedi esultando - Dobbiamo convocare subito Fairy Tail! Immediatamente! Questa volta Lyra ... Questa volta sono certo che ce la faremo! -



Gli eventi di quella notte erano stati così forti e stancanti, che Lucy finì col crollare non appena si appoggiò sul letto. Mentre Lyra nella sua stanza al castello si struggeva e si teneva la testa tra le mani a lei bastò poco per dimenticarsi di tutte le sue preoccupazioni. La ragazza si risvegliò solo qualche ora dopo l’alba, quando la luce del sole, raggiunse finalmente la sua finestra e le colpì il viso.
- E’ ... E’ già giorno? - La ragazza si sfregò gli occhi.
- Sì ed è quasi ora di alzarsi. - Erza, la sua compagna di stanza, era seduta alla scrivania con gli occhi socchiusi ed il mento appoggiato alla mano. Lucy intuì subito che a differenza sua, la donna non doveva aver dormito neanche un’ora quella notte. Quella missione per Erza era ancor più stancante che per chiunque altro. Non solo si era ritrovata a fronteggiare l’allieva che aveva amato tanto e che l’aveva tradita ma doveva gestire anche la responsabilità di mantenere alto il nome della gilda in un paese straniero.
Ad essere sinceri Lucy non riusciva a spiegarsi l’atteggiamento di Lyra: era così fredda con loro. Come avrebbe voluto poter sapere che cosa le passava per la testa, ma non aveva nessuno spirito con sé capace di tanta preveggenza.
- Sei preoccupata per la missione? -
Erza ci mise un po’ prima di rispondere - Ad essere sinceri c’è qualcosa che non mi torna. E’ vero che grazie al mio occhio artificiale posso vedere bene oltre le illusioni ma conosco qualcuno che può fare molto meglio di me. -
Lucy non sapeva di chi stesse parlando: alla gilda non c’era nessuno molto portato per quel genere d’incantesimi. - Se lo avessi saputo prima lo avresti contattato? -
 - Come se sapessi dove sia. - Sbottò Erza incrociando le braccia. - Lucy, tu riesci a vedere dov’è il problema? -
La ragazza si fermò a pensare ma non le venne in mente niente di particolare.
- Perché se Chefka aveva bisogno di un occhio ha chiesto esplicitamente di me che sono una spada? -
Lucy venne colta come da un brivido. Erza aveva ragione!
- Così come poteva inventare una scusa per mascherare la nostra missione, poteva inventarne un’altra ancora più credibile per l’arrivo di un esperto di illusioni! -
- Quell’uomo non ci ha ancora detto tutta la verità. - Aggiunse Erza - Hanno detto di sospettare qualcuno del Consiglio e molto probabilmente ci hanno fatti venire qui per usarci come esche. Vogliono fargli pressione e vogliono costringerlo a fare un passo falso e venire allo scoperto. -
Lucy si stupiva sempre dell’abilità di Erza nei ragionamenti: quella donna non era un semplice cavaliere armato ma anche un fine stratega. Lyra era stata presa in ostaggio cinque anni prima e forse Chefka sperava di sfruttare il suo legame con la maga per causare scompiglio. Quella ragazza aveva ragione: forse sarebbe stato meglio se ne fossero andati.



La luce del sole ormai aveva inondato tutta Alyssa ed aveva toccato anche il suo castello scuro. Da qualche parte, in una delle stanze, i suoi raggi avevano fatto capolino anche dietro una tenda spessa e nera.
- Ormai siamo molto vicini al nostro obiettivo. - C’erano cinque figure misteriose nascoste nella penombra.
- Sì ma adesso ci sono quegli insulsi mortali che vagano per la città. -
- Si illudono di poterci fermare, ma non sanno che verranno eliminati prima che il sole torni a calare. -
- Già, una volta che la donna dai capelli rossi e i suoi amici saranno fuori combattimento, nessuno potrà più ostacolarci. Queste stupide fate pagheranno per quello che hanno fatto cinque anni fa! -
- Hishishi! Lasci fare a noi Master! -


Angolo dell'autrice: Questo è il nuovo capitolo di oggi, grazie per essere ancora qui a leggerlo! Ho lasciato finalmente carta bianca a Lyra perchè potesse spiegare a tutti le sue ragioni, ma ci sono ancora molti punti oscuri su quello che sta succedendo ad Alyssa. Strane figure misteriose tramano qualcosa nell'ombra. Che cosa succederà adesso?
  
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