Videogiochi > Warhammer
Segui la storia  |       
Autore: Macross    08/11/2007    0 recensioni
Questa storia è ambientata nell'universo di Warhammer 40.000. Un'età oscura, tetra, gotica, dove c'è solo guerra e dove l'imprevisto accade su base giornaliera. In questo racconto ho deciso di narrare l'abbordaggio di una Space Hulk (relitto spaziale) da parte di un Capitolo di Space Marine di mia invenzione, maturato durante le interminabili partite a Dawn of War (classica missione a cui sono adibiti i Marines).
Sono ben accetti commenti, suggerimenti e critiche.
Anche chi volesse saperne di più è pregato di contattarmi.
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'oscurità dei corridoi abbandonati da millenni veniva squarciata dai potenti fari in dotazione all'armatura Terminator.
Le comunicazioni con la Malleus Hereticis erano buone. Il Tenente Belisarius degli Space Marine poteva seguire gli spostamenti degli uomini seduto su un trono.
Con lui altri quattro tenenti appartenenti allo Staff di Comando seguivano il procedere delle squadre all'interno del Relitto Spaziale.
Intorno, era possibile udire un cantico melodioso intonato dai tecnopreti, mentre le fiamme delle elettrotorce creavano strani contrati sul volto metallico dei Servitori, ognuno di questi collegato alla propria postazione da una miriade di cavi e fili.
Qualcuno non aveva neppure le mani, ma una serie di dendriti che permettevano al connubio tra essere biologico e macchina di interfacciarsi direttamente col possente Spirito Macchina dell'Incrociatore. Sul monitor principale Belisarius poteva vedere l'intricata struttura interna dipanarsi in un dedalo di labirinti e di porte. Ogni tanto alcune scariche di energia elettrica statica comparivano in un ambiente altrimenti oscuro, simili a fuochi fatui in un cimitero.
Il movimento delle squadre creava una risacca regolare, come se si fosse trattato di semplici onde che si infrangevano su una spiaggia solitaria.
Tutto sembrava proedee secondo il piano di battaglia, che rispettava gli insegnamenti del Codex Astartes, il Libro scritto millenni fa da Roboute Guilliman, Primarca degli Ultramarines, e, per discendenza, anche il loro.
Erano ormai passati molti millenni da quando Orpheus, il loro primo Maestro Capitolare, aveva preso parte della flotta e se n'era andato da Macragge.
Un tempo ormai lontano, che però era ancora ricordato e mantenuto nelle segrete del Librarium del Capitolo sotto forma di antichi tomi incastonati in capsule di Stasi.
Non avevano mai deviato dagli insegnamenti del Codex.
Era il loro Testo Sacro e la loro Eredità. Il solo pensiero di Capitoli che non aderivano strettamente agli insegnamenti causava turbamento nel cuore degli Space Marine.
Attraverso il Seme Genetico venivano trasformati da semplici umani in potenti Space Marine.
Solamente attraverso le Sacre Progenoidi era possibile assicurare un la sopravvivenza del Capitolo. Come la loro eredità morale era rappresentata dal Codex, quella fisica era rappresentata da questo piccolo organo, che racchiudeva in sè i semi dei potenziamenti genetici dei venti organi componenti la fisiologia di uno Space Marine.
- Squadra Haedron, avanzare fino all'intersezione 9B.
- Ricevuto.
- Squadra Gaius, avanzare fino al corridoio 5G. - Attenzione. Rilevo tracce biologiche in rapido avvicinamento di fronte a voi. ETA 10 min. Formare un perimetro difensivo a R44-G75.
- Ricevuto.
I Terminator si schierarono a falange in una grossa sala che molti anni prima doveva essere un hangar o un deposito di storaggio armamenti.
- ETA 5 min.
- Tipo di Xenos?
- Dai rilevamenti sembrerebbero Tirannidi.
Tirannidi.
Una delle forme di vita più letali della galassia.
La loro struttura sociale somiglia a quella di insetti: la regina comanddava e il resto delle creature obbidiva, tuttavia le analogie finivano qui. Spinti dal desiderio di consumare e di divorare qualsiasi forma di vita, avanzavano come un cancro divorando interi sistemi planetari.
Dal più piccolo organismo unicellulare (si pensava che alcune forme di virus letali fossero in realtà proto/tirannidi) fino al più grosso Bio/Titano erano tutti votati allo sterminio della vita e alla consumazione di ogni forma di materiale.
Ma loro erano pronti.
- ETA 1 minuti.
Era possibile tagliare il silenzio con un coltello. L'unico rumore era quello dei girostabilizzatori delle corazze, e il vapore condensato che usciva dalle feritoie degli elmi. - Fratelli! Intonate le Litanie dell'Odio.
Prima un canto sommesso, poi sempre più forte si innalzò dai vocalizzatori delle armature, mentre sulla parete a nord molti puntini rossi seguivano una danza frenetica. Gli Storm Bolter si alzarono, i Magli ad Energia si chiusero.
Un ruggito. Due. Molti ruggiti.
Occhi rossi si aprirono lungo il tetro sudario della tenebra a nord.Promettevano Morte, e Morte avrebbero incontrato. - FUOCO!
Una cacofonia infernale di esplosioni e urla riempì l'atmosfera circostante.
Schizzi di icore organico imbrattarono il pavimento. Addesso potevano vederli bene: Genestealer.
Orrendi Xenos con quattro paia ddi braccia e il cranio allungato che racchiudeva una bocca con molti denti aguzzi.
Tutto sembrava scorrere al rallentatore. I cadaveri si accumulavano sull'antica pavimentazione, resa sdrucciolevole dall'icore alieno. Sempre più Genestealer si avvicinavano alla falange.
Contatto.
I magli ad energia si alzavano e si abbassavano a ripetizione, seguendo una cadenza imparata in secoli di combattimento.
Mischia una ferocissima mischia tra i migliori guerrieri dell'Imperum e un acerrimo nemico. Il sangue umano si mescolava a brandelli di carne aliena.
Il Crozium del Cappellano si alzava e si abbassava, la spada ad energia del Capitano faceva lo stesso, ritmicamente.
- Maledetti siate voi e l'Inferno che vi ha generato! Il Capitano sembrava una furia della natura controllata. Ma anni di addestramento non potevano soffocare l'ardore guerriero che giaceva nel cuore di quegli uomini. Erano gli Eletti, gli Angeli della Morte, pronti all'estremosacrificio per assicurare la sopravvivenza alla razza umana. pochi nel numero ma enormi nella risolutezza.
Di fronte alla loro risoluzione adamantina si contrapponeva la ferocia innaturale di creature originate dall'incubo di un pazzo, in un'altra galassia.
In un altro tempo.
Un universo di artigli e di sangue che non si fermava mai. Distrutto un mondo, ddivorato fino alle fondamenta, essi ripartivano.
L'analogia più stretta in termini umani era con un cancro maligno che devastava l'ospite e in definitiva, si autoeliminava.
Ma questo, a loro non importava.
Lo schermo principale era diventato una caotica massa di simboli e di blip colorati di rosso. La faccia di Belisarius era contratta in una smorfa di feroce risolutezza. Anche se era sull'Incrociatore, il suo spirito era là con i Terminator.
Le urla dei Fratelli morenti non sovrastavano la voce del Cappellano, che spronava i suoi Fratelli all'atto estremo, senza per questo rallentare l'esecuzione degli Xenos. Sembrava stesse andando bene, ma il numero dei Terminator si stava lentamente assottigliando.
Lungo la falange occasionalmente un Fratello cadeva, la possente armatura squarciata oppure la testa decapitata. Ma resistevano. Alla fine l'attacco cessò. Il fetore nella stanza era insopportabile.
- L'Auspex non rivela ulteriore presenza di alieni.
- E' solo una questione di tempo. Torneranno.
- Haedron, prendi il comando degli elementi rimanenti delle squadre Tirus e Jasenphus.
- La loro morte non sarà vana.
Lentamente, le squadre ripresero ad avanzare verso la sala comando del relitto, incontrando una sporadica resistenza. Il loro numero di effettivi era stato ridotto di metà, ma questo era previsto dai piani.
Non si potevano affrontre i Tirannidi senza aspettarsi perdite, questo il Capitano lo sapeva bene.
Non era la prima volta che li combatteva: centotrenta anni fa, su un sistema lontano, aveva avuto il suo primo incontro con queste abomininevoli creature.
La sua squadra doveva difendere un ponte che collegava il Formicaio alla strada principale. Ben presto si erano trovati a corto di munizioni, a lottare con le unghie e con i denti. Era sopravvissuto a stento, l'operazione che lo aveva rimesso in piedi era durata una ventina di ore. Adesso una parte consistente del suo costato era composto da un'insieme di ceramite, titanio e fibre artificiali. Eppure non aveva ceduto al dolore e alla disperazione.
Nemmeno adesso aveva intenzione di farlo: aveva una responsabilità.
- Rapporto.
- Nessun rilevamento nemico in un'area di quattrocento metri.
- Fratello Ullator, sulla destra. Voglio una linea di fuoco libera per il cannone d'assalto.
- Sì, Fratello Capitano.
- Troppo tranquillo...ci stanno aspettando.
- Lo so.
Le luci degli Space Marine si allontanarono e l'oscurità tornò a regnare suprema sul teatro degli scontri. Dopo poco, i corpi dei Marine morti vennero avvolti in un lampo di luce e sparirono.
Comparvero, poco più tardi, nella sala teletrasporto dell'Incrociatore.
Alcuni Techmarine in armatura rossa si affaccendavano per la sala, ognuno di essi attorniato da uno staff di servitori ed accoliti. Fra il turbinio di rosso delle armature e delle vesti spiccava una figura in bianco, un Apotecario (Medico, n.d.A.), incaricato di estrarre le Sacre Progenoidi dai caduti. Ogni Marine ne portava due: una nel collo e una nel torace, appena sopra lo sterno.
Lentamente i Techmarine separarono i corpi dalle armature per metterli in criostasi, coadiuvati dai servitori e dai loro servobracci, mentre le antiche corazze (vere e proprie reliquie) venivano adagiate con amore su un veicolo trasportatore, per essere riparate non appena ce ne fosse stata l'occasione.
I corpi sarebbero invece stati seppelliti nella Cappella Prima della loro Fortezza Monastero, su Siderus Pisae, dove riposavano i guerrieri della Prima Compagnia ddel Capitolo, li unici ad avere il diritto e l'onore di portare la riverita Armatura Terminator.

Tuttavia, la missione continuava. Solamente la morte li avrebbe fermati.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Warhammer / Vai alla pagina dell'autore: Macross