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Autore: lavignesforce    20/04/2013    4 recensioni
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA (A LUNGO)
Mi prende per le spalle e mi spinge contro il muro.
-Ma sei matto?-
Gli urlo mentre cerco di divincolarmi e sfuggire dal suo braccio.
-Senti piccola, tu mi piaci-
Sento il suo fiato di tabacco. Che schifo. Odio le persone che fumano.
-Grazie per la tua dichiarazione ma io ti trovo disgustoso-
Ride fragorosamente prima di parlare di nuovo.
-Non resisterai ancora per molto-
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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“Il lago di mattina offre uno spettacolo migliore rispetto alla notte. Il verde del prato è più brillante e l’acqua è trasparente e cristallina. O forse sono io che lo vedo totalmente diverso. Mi giro verso il ragazzo che si trova poco distante da me e sorrido raggiante alla vista della sua pelle dorata, dei suoi occhi color caramello, e del suo ciuffo voluminoso. Zayn si accorge che lo sto guardando e ride. Una risata dolce e ovattata non come quella che lui mi rivolge di solito. Più sincera e serena. Mi abituo alla luce accecante del sole e mi accorgo che lui si avvicina a me e dischiude le sue labbra perfette. Sta per appoggiarle sulle mie quando…”

Driiin
Per la prima volta in vent’anni sono contenta di sentire il suono della sveglia.
Immobile nel letto cerco di calmare il cuore che sembra sia stato scambiato con una scimmietta che batte i piatti.
Con un gesto secco scosto le coperte e con i piedi nudi tocco il pavimento ghiacciato provocandomi brividi lungo la schiena.
Afferro i panni che avevo preparato la sera prima con tanta cura e mi fiondo in bagno prima che si svegli mia sorella e pretenda la precedenza.
Sotto il getto bollente pettino via i nodi dei capelli e insieme volano via i pensieri che iniziano a farsi pesanti nella mia mente.
Dannazione, devo aver bevuto troppo vino ieri sera. Sì, deve essere proprio stata questa la causa di quel sogno. 
L’unico momento di puro relax che mi concedo durante la mattinata, viene rovinato da Eather che tempesta di pugni la porta.  
Mi avvolgo in un asciugamano e ignorando mia sorella che mi minacciava di morte asciugo lentamente i capelli.
Indosso un pantalone di jeans, una polo bianca, un paio di ballerine e sulle note di ‘animal’ di Conor Maynard che partono dal mio ipod mi avvio verso la biblioteca.

---

Stavo girando con dei volumi polverosi in mani quando sbatto violentemente sul petto di un ragazzo appena arrivato.
Mi giro con un sguardo mortificato che diventa disgustato e scocciato, allo stesso tempo, quando inquadrano il malcapitato.
-Ancora tu?- sbuffo a bassa voce.
-Sorpresa!- urla Zayn.
Gli tiro un pugno sul braccio per intimarlo a fare silenzio.
-Cosa ci fai qui? Sto lavorando!-
-Sono venuto a prenderti- ammicca.
-Mi dispiace avvisarti che il mio turno non è ancora finito- mento.
-Nina, il tuo turno è finito da mezz’ora-
-Chi te l’ha detto?-
Con la testa indica la mia datrice di lavoro che stava osservando la scena da lontano.
-Quindi vieni?- chiede speranzoso.
Povero illuso.
-Emm, no.- dico con un po’ troppa acidità.
-Dai, voglio portarti in un posto bellissimo- mi prende la mano.
Mi allontano velocemente.
-Oh Cristo, evita per favore-
Poso i volumi su un tavolo.
-Allora vieni?- sorride come un bambino a cui hanno appena dato una caramella.
-Sì, ma solo perché ho bisogno di staccare un po’ la spina.-

---

Ci troviamo su una pianura, un tavolato di erba verde, proprio come nelle cartoline.
-Bella.- ammetto.
Senza aspettare una benché minima risposta mi stendo sul terreno soffice.
Dopo poco sento un’ombra vicino a me e noto che Zayn si è tolto la giacca e si è steso.
-Guarda quella nuvola!- indica un punto al cielo –sembra un topo!- ridacchia.
–Perché guarda quella, assomiglia ad un cuore- sussurro.
Non ricevendo nessuna risposta mi alzo sui gomiti, ha gli occhi chiusi.
Mi guardo intorno nervosa, di certo non voglio passare le prossime due ore insieme a Mister Ossessione che dorme.
Senza far rumore mi alzo ed esploro il posto in cui mi aveva portato Zayn. 
Da dove mi trovavo io, a destra si vedeva una rada pineta, mentre, se giravo lo sguardo a sinistra, avevo la vista panoramica di tutta la città. Mi incammino verso i pini spogli, decisa a scoprirne una parte. Essendo intenta a camminare verso gli alberi, non faccio caso alla presenza dietro di me, me ne accorgo solo quando calpesta un ramo facendolo scricchiolare.
Di colpo mi volto ed un flash mi esplode negli occhi.
-Che cazzo fai?- urlo, mentre mi stropiccio le palpebre.
Ancora disorientata lo fisso. Ha una Canon professionale in mano e ride come un matto.
Mi siedo su una pietra con le braccia incrociate e lui mi fa un’altra foto.
Alzo gli occhi al cielo.
-Le persone come te sono una piaga sociale- sbuffo.

---

Con una tazza di cioccolata calda e i vestiti bagnati, stiamo ridendo come due bambini nella camera oscura rivedendo le foto che avevamo scattato quel pomeriggio.
Controllo l’orario sul display del cellulare e quasi mi affogo.
-Senti, devi portarmi assolutamente a casa, non ho avvisato che sarei tornata tardi, Eather mi impicca al soffitto ora.-
Mi faccio guidare fuori casa sua, dove il temporale infuria.
Prendiamo un taxi e dopo una rapida corsa arriviamo proprio appena finisce di piovere.
Mia sorella è ferma davanti la porta, con uno sguardo impassibile.
-Hey, Eather.- La saluto con la mano.
-Nina, si può sapere dove diamine eri? Sono le otto! Cinque ore di ritardo! Poteva esserti successo di tutto! Tu non hai la benché minima idea di quanti scellerati si possono trovare per le strade di Bradford oggigiorno- urla tutto d’un fiato.
E’ una persona molto protettiva, troppo.
-L’unico scellerato che sono riuscita a trovare è stato lui, sfortunatamente. –Dico molto lentamente.
Fissa Zayn per qualche secondo e poi rivolgendosi di nuovo a me sbotta.
-E questo chi è?- Senza degnarlo neanche di uno sguardo.
-Piacere sono Zayn. Le tende la mano.
-E così sei tu Zayn.- Gliela stringe. –che ne dici di rimanere a mangiare da noi?-
-No, lui ha molto da fare, deve andare via.- Lo spingo verso il taxi che era ancora ad aspettare.
-Sarà per la prossima volta!- Esclama Zayn.
Potrei rischiare l’esaurimento nervoso con tutti e due.
Eather gira i tacchi e ridendo rientra in casa.
-E poi, ti arrabbi se ti dico che sei strana.- dice rivolto alle mie spalle.
Di colpo mi blocco.
-Un minuto prima sei felice, ridi, mentre il momento dopo potresti uccidere con lo sguardo chiunque si trovi vicino a te.-
-Ho bisogno dei miei spazi, e tu con i tuoi comportamenti ossessivi e patetici non fai che alimentare il mio modo di essere.-
Si gira e va via, lasciandomi sola nel giardino.

19, aprile.
E’ connesso a face book. Non appena apro la finestra della chat, diventa offline.

21, aprile.
Entra in biblioteca e posa un libro sul bancone senza degnarmi di uno sguardo.

25, aprile.
Ci scontriamo nel supermercato. Mi fa cadere tutta la spesa dalle mani.

30, aprile.
Mi taglia la strada con la moto.

02, maggio.
Scavando nella borsa trovo un bigliettino con il suo numero di telefono.

06, maggio.
Mi faccio coraggio e gli invio un messaggio.
‘Hey, tutto a posto? Nina x’
Non ricevo risposta.

08, maggio.
Il telefono squilla una volta sola, lo richiamo ma di nuovo non ricevo risposta.

11, maggio.
Entra in biblioteca, prende un libro, mi rivolge un sorriso.

13, maggio.
Mi invia un messaggio.
‘Sto bene.’

14, maggio.
Mi chiama.
“-Zayn?- Chiedo incerta.
-Nina.- Mi risponde semplicemente, prima di attaccare.”

18, maggio.
‘Ti va di uscire? Ti aspetto al centro commerciale. Z xx’


Non capisco il mio comportamento stupido ed infantile.
Non capisco perché nonostante io odi Zayn, sia preoccupata di averlo ferito.
Non capisco perché, in fondo, io sia felice di vedere quel ragazzo che mi aspetta, davanti le scale mobili del centro commerciale Harris.
Con passo veloce lo raggiungo.
-Hey, sei venuta alla fine- Dice, con un tono di sorpresa nella voce.
-Anche tu sei venuto.- Obietto.
-Perché non sarei dovuto venire?- risponde con sincerità.
-Insomma dopo il modo in cui ti ho trattato..-
-Prima che tu inizi a blaterare le tue teorie su quello che è successo, fa parlare me. Per un mese ti ho lasciato i tuoi spazi, per riordinare i pensieri nella tua testa e per cercare di capire quello che volevi da te stessa. Spero che tu ci sia riuscita. Se vuoi che io scompaia dalla tua vita, io lo farò. Ma se tu mi dai almeno una piccola possibilità di farti mostrare quello che sono realmente, ti giuro che non sono poi tanto male- ridacchia.- sta a te decidere, solo a te. Devi essere tu.- deglutisce – allora?
Mi schiarisco la gola – Zayn, io…-







Chiars
Bonjour. 
PRIMA CHE DIMENTICO LOL il banner is made by @xisnickisass, grazie per avermi assistito babe.
Sì lo so che il capitolo fa cagare, ma volevo assolutamente aggiornare, dai cazzo non aggiornavo dai giorni della Papuasia (?)
Anyway, non ho aggiornato prima per tre motivi.
1.Sto andando abbastanza malissimo a scuola.
2.Ero in ansia per il concerto di Conor quindi se l'avessi scritto sarebbe uscito una merda totale.
3.Ho già finito la fantasia.
La protagonista della fan fiction è Lucy Hale, sì quella figa che ha fatto le pretty little liars lol

 
Minchia quanto è bella. 
Ocche, che stronza sono stata a farlo finire così il capitolo MUAHAHAHAHAH 
Bene, evaporo ma prima vi posto quel figo di Maliko (?) 
Immaginatevelo vestito così da Harris lol



Ok, ora che siete morte tutte quante per colpa di Pakistan io vado via davvero, grazie per chi recensice <3
p.s. su twiddah sono @lavignesforce, seguitemi tranquille non mangio. 
Vi amo pipol

  
  
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