Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: kamy    22/04/2013    1 recensioni
Partecipa al Challenge Think Angst.
What if e probabilmente anche AU che coinvolgono i personaggi di Dragonball Z. Una serie di scene particolarmente tristi e introspettive, perché il dolore può toccare tutti.
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yuri | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Set 05 - Coppia
 
[Dbz] Personaggi Un po' tutti/Pairing Un po' tutti

01. Tradimento 

02. Quotidianità 

03. Rabbia  

04. Non corrisposto  

05. Litigio  

06. Incidente

07. Fotografia

08. Stupro

09. Depressione 

10. Viaggio

COMPLETATE: 10/10

Cap.5 Amori di sangue

 

01.Tradimento [Bulimia II°]

 

“Non lo hai ancora capito? Ti ha tradito. Chissà quante altre volte lo farà, cicciona” sussurrò la mora dall’altra parte dello specchio. Si portò le mani tozze alla bocca e ridacchiò, socchiudendo gli occhi.

Pan deglutì, gli occhi le divennero rossi e singhiozzò. Aprì la bocca, conficcò il manico dello spazzolino in gola e vomitò. Rabbrividì, il suo battito cardiaco accelerò e le lacrime le rigarono le guance. Mise la mano sporca sotto il getto dell’acqua e ansimò, sentiva le narici bruciare. Alzò il capo e guardò l’altra giovane, quest’ultima si portò un pasticcino alle labbra, lo morse e della crema rosa le colò lungo la guancia. Si leccò le labbra, si portò la lingua all’interno, passandola contro il dente scheggiato e giallastro, sporco di crema al cioccolato.

“Lui non mi tradirebbe mai, mi ama” balbettò Pan.

L’altra scoppiò a ridere e scosse il capo.

“Quanto sei stupida, lo sai che nessun uomo potrebbe mai volerti, soprattutto uno bello e bastardo come Trunks!” le rinfacciò.

 

02. Quotidianità

< Sarà da solo? > rifletté la donna. Si sollevò gli occhiali, sospirò e strinse ai seni le carpette. Spinse con il fianco la porta socchiusa, si girò ed entrò. Avanzò, sentiva le gambe strette dalla gonna, le calze le arrossavano la pelle facendola prudere.

Trunks alzò il capo, accavallò le gambe e sorrise, appoggiando le mani sui braccioli della poltrona. I lunghi capelli color glicine gli arrivavano ai glutei e sul capo, sopra i capelli, teneva gli occhiali da vista.

“Buongiorno, signor Briefs” sussurrò la segretaria.

Lui le sorrise, lei arrossì, sentì il cuore aumentare i battiti e le orecchie infiammarsi.

< La amo, signor Briefs > pensò. Appoggiò le carpette sulla scrivania.

“Ecco le sue pratiche” sancì.

Trunks annuì, lei si voltò e uscì dalla porta. Si chiuse l’uscio alle spalle, udì i cardini cigolare.

“Tutti i giorni la stessa quotidianità” sussurrò. Si appoggiò alla porta dell’ufficio, si girò e sospirò. Sentì il fischio di un treno e sorrise.

< Da bambina sognavo di prenderlo il treno > rifletté. Si avvicinò alla finestra aperta, salì sul cornicione, il vento faceva muovere le tendine bianche.

“Magari questo spezzerà la quotidianità” sussurrò.

Fece un altro passo e si gettò nel vuoto.

 

03. Rabbia

 

Vegeta socchiuse gli occhi, allungò le gambe sulla balaustra di ferro e appoggiò la testa contro il muro crema della Capsule corporation.

Il vento gli mosse i corti capelli neri, si appoggiò la sigaretta alle labbra, i baffi gli solleticarono le dita. Inspirò, sentì il sapore del tabacco e tossì. Ringhiò, sputò la sigaretta, facendola cadere di sotto, e incrociò le braccia al petto.

“Quell’idiota di mio figlio è morto di cancro per cosa? Faceva anche schifo quella porcheria” ringhiò. Le iridi nere gli divennero verde-acqua e i capelli gli si tinsero d’oro.

< Un cancro ai polmoni, come la madre > pensò.

“Stupidi umani e ancor più idiota lui ad essere imbecille come loro” ruggì.

 

04. Non corrisposto

 

Pan sorrise, si sporse sulle punte, incrociò le braccia dietro la schiena e alzò il capo. Le guance le si arrossarono, gli occhi neri erano liquidi e si leccò le labbra, sentendole secche.

“Ehy, piccola, come mai sei di così buon umore?” domandò Trunks. Le accarezzò il capo, Son chiuse gli occhi e piegò di lato il capo.

“Perché ho deciso di chiedertelo!” annunciò. Chiuse un pugno e lo sbatté sul palmo aperto dell’altra mano.

“Vuoi essere il mio fidanzato?” chiese con voce trillante.

 

Trunks sgranò gli occhi, arrossì e ridacchiò. Si sporse in avanti, le baciò la punta del naso, facendola arrossire, e le s’inginocchiò davanti. L’abbracciò, le sorrise e i suoi occhi azzurri si fecero liquidi.

“Sì, ho sempre desiderato tu me lo chiedessi” sussurrò con voce gentile.

 

“Assolutamente no, sei solo una bambina” ringhiò con voce roca Biriefs. Scosse il capo, sollevò le spalle e si voltò, allontanandosi.

“Prima cresci, bimbetta”. Concluse, spiccando il volo.

 

05. Litigio

 

Tenshinhan raggiunse la moglie con uno schiaffo, la donna ricadde di lato.

Il figlio lanciò un grido, si nascose la gemella dietro di lui.

Il guerriero dai tre occhi ringhiò, raggiunse la donna dai capelli blu con un calcio al fianco.

Lunch gemette, un altro calcio la raggiunse e le costole scricchiolarono.

Il monaco gridò, si voltò e sputò.

“Cazzo, avrei dovuto continuare ad allenarmi, invece di mettere su una maledetta famiglia! Mi fate solo perdere tempo, mi sviate dagli allenam…”.

Lunch starnutì, i capelli le divennero biondi, sfilò la pistola dalla cintola e sparò.

I figli strillarono, un rivolo di sangue colò dal buco aperto dalla pallottola nel cranio nell’allievo del genio della gru.

“Va all’inferno” ringhiò la moglie, guardando il cadavere del marito cadere in avanti.

 

06. Incidente

 

Doroty premette sull’acceleratore della macchina, stringendo il volante. Sbuffò, il collo le doleva e sentiva le tempie pulsare.

“Oggi all’università è stata una vera noia” borbottò. Tolse il piede dall’acceleratore, premette la frizione e cambiò marcia, svoltando a sinistra. Sgranò gli occhi, vedendo un agglomerato rosa al centro della strada, premette il freno e la macchina si arrestò. Ricadde in avanti, gemette, la cintura di sicurezza le graffiò il petto e i seni le sbatterono contro il volante.

Udì la risata di Majinbu, un raggio rosa la investì.

La macchina e in conducente si trasformarono in una rotonda caramella grigia che il demone inghiottì in un boccone insieme a un’altra trentina di dolci sferette di altri colori.

 

07. Fotografia

 

Valentina si portò la cioccolata alle labbra, la masticò, le labbra le si sporcarono di cacao. Sollevò lo sguardo, la fotografia ingiallita era sporca di sangue al centro.

La ragazza scoppiò a ridere, si voltò e mosse il capo a destra e a sinistra.

“Ancora non ti ricordi di me? Uscivamo insieme prima che quella gallina di Valese ti portasse via da me!” trillò.

Goten deglutì, il viso pallido era ricoperto di sudore. Il sangue scendeva dalla pelle del collo graffiata dal collare che indossava, le catene di luce violetta che gli tenevano polsi e caviglie brillarono illuminando la stanza scura.

“Che razza di mostro sei?” biascicò.

Lei ridacchiò più forte, sgranò gli occhi e saltellò sul posto.

“Il mago Bubidy mi ha promesso che entro un mese mi amerai e torneremo ad adorarci, come in quella foto!” urlò con voce stridula la giovane.

 

08. Violenza

 

Baby-Vegeta gli passò la mano sotto la gamba alzandola, Goku premette i gomiti sull'asciugamano, affondandoli nella sabbia, e gemette piegando il capo all'indietro.

Baby-Vegeta strinse le labbra attorno al cubetto di ghiaccio, scese, passandoglielo sugli addominali a tartaruga.

Goku tremò, chiuse gli occhi e divaricò le gambe, alzando il bacino; la stoffa del costume sfregò contro gli addominali scuri del principe posseduto, rendendo umida la cute sudata.

Baby-Vegeta arrivò al costume, passò il cubetto sull'erezione di Goku e premette, Son gemette più forte inarcandosi.

“No, non voglio” biascicò.

Baby-Vegeta gl’infilò la mano sotto i glutei, li accarezzò e premette sull’attaccatura della coda, facendo mugolare più forte Son.

 

09. Depressione

 

“Esprimersi in maniera precisa e chiara comporta parecchi sacrifici. L’ispirazione non è tutto, serve anche l’utilizzo dell’emisfero razionale della nostra mente, perciò, prima di scrivere, ragionate” sussurrò Videl. Chiuso il libro di testo di grammatica e lo spinse in avanti fino al bordo del ripiano. Sospirò, si tolse gli occhiali e li appoggiò sulla cattedra. Incrociò le braccia, le appoggiò sul legno freddo e chinò in avanti il capo. Strinse gli occhi, il battito cardiaco le decelerò e sentì una serie di fitte al petto. Udì la porta scattare, sollevò la testa e socchiuse gli occhi, le iridi azzurre erano liquide.

“Professoressa Son, dovremmo chiudere la scuola. Non vorrà rimanere chiusa dentro” disse la bidella.

La donna sorrise con un angolo della bocca e le rughe le ricoprirono il volto.

“Chiuda pure, uscirò dalla finestra” biascicò.

< Tanto senza Gohan a casa ad aspettarmi, non vale la pena di tornarci >.

 

10. Viaggio [Mirai Trunks].

 

Il ragazzino gemette, dimenò le gambe e rabbrividì. Le teste appese sul soffitto della macchina oscillavano, una gli passò accanto al ventre nudo.

Il giovinetto gemette, si dimenò, le corde di ferro che lo tenevano legato gli ferirono la pelle pallida, il sangue rosso colò macchiando il sedile. Un ciuffo glicine finì davanti all’occhio di Trunks, la testa essiccata di Junior gli sfiorò il capo.

Il bambino sollevò lo sguardo, i suoi occhi azzurri tendevano al bianco. C17 cambiò marcia, Briefs sentì risuonare nelle orecchie il rombo del motore.

C18 si voltò, socchiuse gli occhi color ghiaccio e ghignò.

“Goditi il viaggio, pupazzetto” sussurrò gelida.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: kamy