CIAO, NONNO
Ciao, nonno.Ricordi quando ti dicevo ciao e tu non potevi rispondermi? Ricordi quando ti davo un bacio e tu non potevi ricambiarlo? Spero di sì. All’inizio, queste due azioni le compivo perché mamma me lo chiedeva, ma poi mi sono accorta di quanto amore si cela dietro un ciao.
Si può dire che io non abbia avuto il tempo di conoscerti, perché una malattia ti ha portato via quando eri ancora con noi. Spesso immagino come sarebbe stata la mia vita se tu non fossi volato in cielo, come mi disse la mamma: se la domenica mattina saremmo andati insieme a messa, se il giorno di Natale ci saremmo seduti intorno all’albero e tu ci avresti passato i nostri doni, se mi avresti narrato della guerra e della morte di tuo fratello, con un sorriso nostalgico.
Com’erano il tuo sguardo e il tuo sorriso, nonno? Non lo so, ma cerco di immaginarli.
Non credo di essere la nipote che ti aspettavi, se vorresti che io cambiassi, ma so con certezza che, qualunque fosse stato il tuo carattere, ti avrei voluto bene, perché tu sei Nonno Rino, un uomo meraviglioso.
Mi manchi, nonno. Così tanto che, spesso, avverto un lieve tocco sulla spalla, un tocco di incoraggiamento. Allora mi volto, ma non ti vedo. Ma so che ci sei, lo sento nel cuore. Ti sento nel cuore.
Ti voglio bene, da morire.
Ciao, nonno.
Gloria
Lettera scritta di getto al nonno che non ho mai conosciuto a causa dell’ Alzheimer. Perché lui c’è sempre, nel mio cuore.
MissBallerina