TA DAAAAAAAAAAAAAAN! Rieccomi qui con la seconda parte!
Non sono buonissima?? Dite la verità *sfodera lo sguardo da cerbiatta*
Avrei voluto aspettare un pò, ma poi mi sono messa nei panni di voi lettori e ho immaginato il senso di insoddisfazione tipico delle cose lasciate a metà. Tratta il prossimo tuo come te stesso, giusto? ;)
Vorrei dedicare questo capitolo ad una persona per me molto speciale, un'autrice di FF ineccepibile che con la sua creatività e sagacia mi ha travolta diventando un punto fermo della mia vita. Questo è per te, Sssoru <3
Era diventato
tutto così veloce, come
se qualcuno avesse premuto il tasto di avanzamento e portato quello
strano film
in cui si era trasformato il loro amore vicino all’epilogo.
Il cantante si
rese conto di non
essere pronto ad affrontare un altro addio, non prima di aver chiarito
la sua
posizione e di aver lasciato almeno un’impronta nel cuore di
Kate, attorno al
quale sembravano esserci mura inespugnabili.
Doveva darle delle
ragioni per non
lasciarlo andare via.
“Sono
venuto qui semplicemente perché ti amo,
Kate. Ti amo più di qualsiasi cosa, e pensare al modo in cui
ti ho persa mi
uccide. Puoi anche non credermi, ma non è passato un solo
giorno, o una notte,
in cui i fantasmi di ciò che ho fatto non siano venuti a
tormentarti. Mi sono
trasformato in una maschera di sicurezza e carisma, che da un momento
all’altro
può cadere ed infrangersi in mille pezzi, rivelando
ciò che sono veramente: una
nullità. È così che mi sento senza di
te: vuoto ed inutile. Non meritavi il mio
tradimento, né di essere umiliata da una donna che non ha
nemmeno la metà del
tuo valore, eppure ho permesso che la parte peggiore di me realizzasse
tutto
questo. Sarei dovuto rimanere con te e tentare in mille modi di
rimediare,
invece di nascondermi dietro l’alibi che mi avevi fornito
concedendomi una
libertà che non meritavo. Non riesco più a vivere
con il rimorso di non aver
nemmeno provato a fermarti. Non riesco più a vivere senza di
te. Sono tornato
perchè sento di essere l’unico che possa
cancellare le tue sofferenze.”
Disse quelle
parole tutte di un
fiato, perso com’era nelle sue paure e nelle sue speranze.
“Come?”
La voce
carezzevole della ragazza gli
arrivò come un sussurro. Jared sembrò ridestarsi
e solo in quel momento si
accorse delle lacrime che solcavano il volto di Kate.
“Cosa?”
“Come
pensi di riuscirci?”
Il cantante
capì a cosa si riferiva.
Si avvicinò a lei e le asciugò le lacrime con una
mano.
“Diventando
l’uomo che meriti di
avere accanto: un uomo che sappia amarti e sacrificare se stesso per
renderti
felice. Un uomo che sappia mantenere le sue promesse e che non ti
deluda mai.”
“Io
voglio un uomo che posso vedere e
toccare quando ne ho bisogno, Jared. Un uomo con cui possa condividere
le mie
gioie e i miei successi, e che possa asciugare le mie lacrime nei
momenti di
sconforto. Voglio TE in carne ed ossa, anima e cuore. Non voglio
l’attore e il
cantante che entra ed esce dalla mia vita. Non voglio la rockstar che
mi
concede un po’ di sé stesso tra una pausa e
l’altra dalla sua frenetica
routine. L’ho già provato una volta, e ne sono
uscita devastata.”
Jared prese il
volto di Kate tra le
mani.
“Lo
so, lo so, ma stavolta sarà
diverso.”
La ragazza
scosse il capo.
“No,
Jay, non sarà diverso. Non può
essere diverso perché non ti priverei mai di ciò
di cui hai più bisogno.”
“È
solo di te che ho bisogno.”
“No e
lo sappiamo entrambi: è della Musica
che hai bisogno.Vivi di essa e delle sue sequele. È la
condanna di ogni
artista, e io non posso salvarti da questo, perché facendolo
ti distruggerei…e
distruggerei il sogno di molti.”
Jared
allentò la presa sul suo viso.
“Non
puoi credere sul serio che sia
la Musica il problema. È stata Lei a farci incontrare,
è stata Lei a farti
innamorare di me.”
Kate sorrise.
“Sei
stato TU a farmi innamorare di
te, Jay, ma Le sarò sempre grata per averti messo lungo la
mia strada…- gli
accarezzò il viso- Il
dolore che ho
provato non è nulla se confrontato alla gioia che mi hai
regalato nei pochi
attimi in cui sei stato mio…”
“Kate,
ti prego…”
“Avrei
voluto dirtelo quel giorno…-
la voce era calma, nonostante le lacrime – Avrei voluto
confessarti che ero
stanca di dividerti col mondo, che volevo restassi con me per sempre, e
consentirti di fare una scelta. Ma avevo paura che avresti fatto la
scelta
sbagliata…”
Il cantante
sbarrò gli occhi, colto
da un’illuminazione improvvisa: per mesi si era chiesto il
perché della resa di
Kate, nonostante si fosse dichiarata in grado di sopportare il dolore,
le
distanze e di tradimenti, e solo in quel momento tutto gli fu chiaro.
“E
così hai scelto tu per me.”
Il cantante si
allontanò di un passo,
lo sguardo perso nel vuoto.
“Ti
conoscevo abbastanza da sapere
che non mi avresti mai fermata.”
Questa volta fu
lei ad avvicinarsi.
“ Non
potevo permetterti di sbagliare,
Jay. Tu…tu sei quello che sogni, e ciò che sogni
ti porterà sempre lontano da
qui...lontano da me. Sei destinato a scontrarti con realtà
diverse e a trarne
insegnamento e ispirazione. Hai un’anima grande quanto
l’universo e mi sentirei
in debito col mondo se ti intrappolassi in una stabilità che
non vuoi e non
puoi darmi.”
“Non
posso crederci…- disse,
scuotendo il capo – Non posso crederci! Sono davvero
colpevole del fardello dei
miei sogni?”
“Non
esiste grandezza senza
sacrificio.”
“Io
non la voglio più se il prezzo da
pagare è la tua assenza.”
Kate sorrise
mesta.
“È
troppo tardi per tornare indietro. C’è
troppo in gioco e io non valgo la pena di distruggere tutto.
È così che deve
andare.”
“No,
cazzo! Non è così che deve
andare! Noi due dovremmo stare insieme, Kate! Sposarci, aver dei figli,
essere
felici!”
Kate riusciva a
malapena a trattenere
le lacrime.
“Basta,
Jared! Ti prego, smettila. -
respirava a fatica tra i singhiozzi - Adesso uscirai da quella porta e
realizzerai il sogno per il quale lotti con tuo fratello da quando eri
un
ragazzino. Io non ti servo per essere felice.”
Il cantante si
sentì sopraffatto da
quella parole, e non seppe più cosa dire.
“Fa
male, lo so, ma sopravviveremo, Jay.”
I loro sguardi
lucidi erano
incatenati in un silenzio doloroso.
Poi Jared
sospirò rassegnato.
“È
un addio quindi?”
“Credo
di sì…solo il tempo saprà
dircelo.”
Il cantante
chiuse gli occhi, cercando
di trattenere le lacrime.
Era finita,
aveva fallito.
Nulla di
ciò che gli era stato detto si
era rivelato vero: nessun destino, nessun lieto fine. Non
c’erano binari, né
stazioni.
Ciò
nonostante dentro di sé trovò la
forza di soddisfare un desiderio che da mesi lo tormentava con la
dolcezza del
ricordo.
“Ti
chiedo scusa, Kate.”
“ Per
cosa?” chiese confusa la
ragazza.
“Per
questo…”
Le prese il
volto tra le mani e annullò
ogni possibile distanza.
Premette le sue
labbra su quelle
chiuse di Kate, rigida per la sorpresa.
Si
staccò per incrociare gli occhi
della ragazza, che lo osservava con stupore e curiosità.
La
baciò di nuovo per scatenare una
qualsiasi reazione della ragazza, anche violenta.
Ma
con sua enorme sorpresa Kate dischiuse le
labbra, permettendogli di approfondire il bacio.
Sentì
lo sfregare delle braccia della
ragazza sui suoi abiti prima di avvolgergli il collo, e istintivamente
la
strinse forte a sé.
Quel bacio,
dolce come il miele,
divenne presto passionale e intenso.
Era un bacio che
trasmetteva la
mancanza e la sofferenza provata in quei mesi di distanza,
così come l’amore
che sentivano ancora l’una per l’altra.
Era un bacio
carico di sentimenti
inespressi, tra i quali dominava il dolore per il passato.
Era un bacio che
aveva il sapore
salato delle lacrime che scendevano dai loro occhi e che non lasciava
alcuna
speranza per il futuro.
I loro corpi
reagirono a quel
contatto ancor prima delle loro menti:
con movimenti fluidi e inconsapevoli si erano liberati di
buona parte
dei vestiti.
Jared
guardò il viso di Kate, che
aveva le labbra rosse e gonfie dei suoi baci, e gli venne in mente una
famosa
canzone dei Queen: Too much love will
kill you. Niente di più vero.
Le
accarezzò il viso, come se potesse
imprimerne la bellezza nei suoi ricordi, e lasciò che la
mano vagasse lungo
tutto il suo corpo: la linea flessuosa del suo collo, la
rotondità dei suoi
seni, il ventre piatto. Raggiunse l’orlo dei pantaloncini e,
mentre si
inginocchiava, li tirò giù insieme alle
mutandine, lasciandola completamente
nuda e alla sua mercè. La sentì sussultare quando
la sua lingua andò a sfiorare
proprio il centro della sua femminilità. Sorrise tra
sé, e approfondì la sua
esplorazione mentre Kate intrecciava le dita tra i suoi capelli, in un
gesto
d’amore e necessità.
“Jay…”
I suoi gemiti
riempirono il silenzio
della stanza, rendendogli insopportabile l’attesa di
possederla. Ciò
nonostante, trattenne l’impulso di darsi piacere da solo, e
la penetrò con due
dita, muovendosi con studiata calma, per farla impazzire…ed
impazzire.
“Jay…Jay,
ti prego…”
Percepì
la debolezza che si irradiava
nelle gambe di lei, e per un attimo temette che le sarebbe rovinata
addosso. Tirò
fuori le dita da lei e lasciò un ultimo bacio laddove era
più sensibile, prima
di rimettersi in piedi. Si leccò le dita, e la
baciò, lasciando che i loro
sapori si mischiassero. Kate percorse sicura la linea dei suoi
addominali,
slacciò i pantaloni della tuta, che caddero silenziosi a
terra, e liberò
l’erezione dall’ingombro dei boxer. Senza staccarsi
dalla sua bocca, Jared
sollevò Kate da terra, lasciando che gli intrecciasse le
gambe alla vita, e
fece aderire la schiena di lei al muro accanto alla finestra.
Quando la
penetrò gli fu chiaro che
non sarebbe più riuscito ad amare di nuovo. C’era
qualcosa di sacro nel modo in
cui combaciavano i loro corpi: le pelli, imperlate di sudore, che
aderivano
fino a sembrare l’una l’espansione
dell’altra; le mani intrecciate, nel
tentativo di non perdersi; gli sguardi incatenati, spinti dalla
necessità di
condividere il momento e di viverlo nella
sua interezza.
Jared si
spingeva in lei seguendo il
ritmo dettato dal suo cuore, che batteva forte contro la gabbia
toracica,
modulandolo secondo i sospiri e i gemiti e le urla di lei, accelerando
quando
la voce di Kate si affievoliva, e rallentando quando erano sul punto di
raggiungere il limite.
La ragazza si
sentiva uno strumento
nelle mani del cantante, e gli fu grata per il modo in cui la stava
amando. Sta creando, si disse, sta trasformando la passione e il dolore in
arte. Ce la farà, vivrà il
sogno…diverrà il sogno.
E
arrivò. Intenso, inarrestabile,
travolgente: il piacere che ti fa dimenticare chi sei, dove vivi e
cos’hai
fatto fino a quel momento, e che ti rivela le verità che si
nascondono dietro i
gesti.
Si persero
insieme e si ritrovarono
insieme, fronte contro fronte, i respiri affannati e le lacrime che non
smettevano di scorrere sui loro visi.
Non si erano
accorti di piangere.
“Jay…-
sussurò Kate, lasciandogli
delicati baci sulle tempie, le guance e le palpebre chiuse –
Apri gli occhi.”
Il cantante
obbedì, silenzioso. Kate
gli sorrise, con tutta la dolcezza e l’amore di cui era
capace, mentre gli
asciugava le lacrime, e Jared capì che era giunta la fine.
“Ricorda
che non amerò nessuno come amo
te, e che non ci sarà nessuno che
varrà quanto te nella mia vita. Mai, nemmeno tra mille anni.
– gli diede un
bacio a fior di labbra- Perdonami, se puoi.”
Jared non
riuscì a proferir parola.
Era qualcosa che non poteva nemmeno concepire. Il perdono.
Lui non sapeva nemmeno se sarebbe mai riuscito ad odiarla.
La baciò di nuovo, con trasporto, prima di sciogliersi dal
suo abbraccio.
Si
rivestì in silenzio, mentre Kate
lo osservava immobile davanti al muro contro cui si era consumato il
loro
amore, completamente nuda se non per i capelli che scendevano morbidi a
coprirle i seni.
Non
c’era più nulla da dire, così il
frontman prese le sue cose e, senza guardarsi indietro, uscì
da quella casa,
chiudendosi la porta alle spalle.
Sollevò
il cappuccio della felpa e si
allontanò dalla proprietà di Kate, che si era
lasciata scivolare a terra
scoppiando in un pianto disperato.
Le lacrime di
lui si confondevano con
la pioggia, quelle di lei impregnavano le maniche della felpa.
Avrebbe voluto
seguirlo e riportarlo
indietro, nonostante tutto…contro ogni logica.
Avrebbe voluto
tornare indietro e
supplicarla di accoglierlo nuovamente nella sua vita, nonostante
tutto…mettendo
a tacere gli ultimi stralci di orgoglio.
Ma nessuno dei
due fece un passo
verso l’altro e la loro storia venne messa nelle mani del
destino per
l’ennesima volta.