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Autore: MaleficaGgggi    15/11/2007    2 recensioni
Beh io e le introduzioni... okay... vi basti sapere che è il seguito di Alone... se v'è piaciuta seguitate! ovviamente parte dall'alternative Ending
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il ritardo, però spero vi piaccia.


Dimmi chi sei.


Edward si sedette a terra, Bella era lì, seduta a terra con lo sguardo assente.
-Vuoi che faccia qualcosa- sospirò.
Lei fece di sì con la testa.
-Bella... lo fanno per noi...- soggiunse.
Chinò la testa di lato, lei, posandola sulla spalla di quello che, ben presto, pensava tempo prima, sarebbe stato suo, per sempre.
Lui sospirò di nuovo, guardandola in apprensione. -Se scegliessi la mia famiglia, tu mi odieresti?
Arricciò le sopracciglia, Bella, corrugando la fronte. -Che conti di fare?- domandò preoccupata.
-E' colpa mia... starai con Jacob... ti conviene... e poi, lui ti ama, no?- bofonchiò velocemente.
Bella strabuzzò gli occhi, arricciò il naso e lo guardò, come non aveva fatto mai prima, in un misto di rabbia, angoscia, odio e preoccupazione.
-Bella, non guardarmi così... odiami se vuoi, ma non guardarmi così
Scosse la testa. -Tu mi hai detto che saremmo stati insieme... tu mi hai detto che ci saremmo sposati! tu mi hai de...
Edward non le diede neppure il tempo di finire la frase, le baciò le labbra, con forza, violentemente, la bramava più di quanto non avesse mai potuto pensare.
-E' colpa mia, Bella... non dovevamo... è colpa mia... tu non c'entri... meglio che me ne vada... a questo punto mi conviene... ci conviene- aggiunse.
Bella picchiò sul suo petto, con un'ira che non aveva mai sfoderato prima, l'odio e l'amore mischiati insieme, shekerati in un cocktail unico e irrimediabile, l'odio non si scinde troppo facilmente dall'amore, anche se è il suo perfetto opposto, come uno specchio infranto i sentimenti di Bella impazzivano come l'ira impazzava in ogni millimetro del suo corpo.
Picchiò e picchiò ancora, lo odiava e non poteva fare a meno di amarlo, lo amava e non poteva far altro che odiarlo.
Sospirò, Edward, non faceva altro che assecondarla, lasciarla sfogare, d'altronde lei era umana, lei soffriva, d'altronde lei l'amava, lei lo bramava, eppure non poteva far altro che assecondarla, che lasciarla sfogare, perché avrebbe sofferto anche lui, lo sapeva lui, se l'avesse lasciata a Jacob, se l'avesse lasciata sola, se l'avesse ceduta, se se ne fosse andato, non solo il cuore di lei sarebbe esploso devastandola, e in lui non tanto il cuore, quanto la grave colpa avrebbe devastato ogni cosa.
Picchiava ancora e ancora picchiava, era piena di una rabbia inumana, il troppo amore annebbia la vista e la ragione e rende duttili e fragili, tempra sì, ma ammorba e distrugge, il dolore che il vuoto provoca, quando ci si lascia, quello bruciava, peggio di un fuoco fatuo, ardeva come la fiamma olimpica, implodeva come la bomba atomica, l'ira in confronto, e la bile nera e gialla e verde, non avrebbero mai dato quell'effetto, neppure il sangue, che si sospingeva avanti e indietro per ogni millimetro del corpo, non faceva così male, era lento, come la flemma, si muoveva piano e ardeva con tutta la forza che riusciva a trovare.
Bella si fermò, poi, posando la testa sul petto di Edward, cercando di ascoltare il suo cuore, cercando anche solo un battito, voleva sentire che era ancora con lui, esserne certa.
-Edward?- sussurrò.
Lui le accarezzò i capelli. -Sta' tranquilla, piccola... andrà tutto bene... andrà tutto bene...- ripeté.
Perché non potevano essere felici? Chi ha l'eternità, la sfrutti, appena si presenta un'occasione, subito, velocemente.
-Andrai tu?- domandò.
Sorrise. -No, parlerò con i Volturi... ma tu, domattina non sarai qui... sarai al sicuro alla riserva...- bofonchiò.
Bella puntò i piedi, alle volte sapeva essere davvero viziata, forse era anche colpa di Edward, starle sempre appresso, coprirla di attenzioni e accontentarla fin dove potesse non giovava affatto.
-Bells, comprendimi... voglio proteggerti... ma ti assicuro, sul mio nome, su chi sono, sull'amore che nutro per te... ti giuro sulla mia vita... sull'eternità stessa che potrei vivere... ti assicuro che tornerò da te... il prima possibile- farfugliò.
Restò in silenzio.
-Mi troverai, Bella... per un po' resterai protetta dai lupi... noi tenteremo di tenere distanti i Volturi... di trattare con loro... di accontentarli... però... ci ritroveremo- le baciò la fronte.
Restarono così, accarezzandosi, ascoltando il respiro l'uno dell'altra, bastava questo per sentirsi calmi, per sentirsi vivi, per sentirsi pieni.
Poterono udire il rumore dei passi degli altri.
Esme e Carlisle erano a terra, accanto a un albero, sdraiati, in un languido abbraccio serrato, non si sarebbero più rivisti, un sacrificio giusto, per loro figlio, un sacrificio, sì, doloroso e angosciante, ma allo stesso tempo, dolce e, quasi, indolore sotto certi aspetti, d'altronde tutti sapevano che l'altro sarebbe sopravvissuto, l'importante era questo.
Emmett e Rosalie invece erano più tesi. Lui non capiva che diavolo fosse successo alla sua adorata moglie, era bruciata sotto i suoi occhi? non lo era? come aveva fatto?! Così era finito col passare l'ultima notte arrabbiato con lei. La rabbia che in lui era, però, differiva da quella di Bella, Rosalie d'altronde non aveva mai nutrito speciale simpatia per Edward nè tanto meno per Bella, eppure stava per abbandonare tutto, ogni cosa, e soprattutto lui, era strano agli occhi innamorati di Emmett che lei prendesse una così gravosa scelta, e che lei lo abbandonasse, per sempre, forse, se fossero stati troppo tempo lontani l'eterno stesso avrebbe accolto loro tra le braccia, li avrebbe medicati e le loro ferite si sarebbero rimarginate, e non avrebbero così cercato la morsa nella morte.
Alice ormai rassegnata guardava Jasper che a sua volta lo guardava, in silenzio come sempre, meglio non mugugnare, meglio non mormorare, meglio pazientare, forse ogni cosa si sarebbe sistemata, forse i Volturi avrebbero prorogato ogni scadenza, forse. I loro cuori battevano lenti, spenti, silenti, frementi anche in quel dolore spasimante che coglieva con impeto disarmante il loro cuore e lo spezzava in frantumi, eppure a loro bastava così, a loro bastava guardarsi, in quell'ultima notte, bastava stare a quella distanza, bastava restare in silenzio, neppure l'amore che l'uno nutriva per l'altra li avrebbe fatti muovere, non perché sopito, né sazio, solo stanco, quella distanza, quel torpore, quel toccarsi il cuore con le dita, lasciarlo sanguinare, quello volevano evitare, se si fossero avvicinati il cuore sarebbe imploso, e come un puntaspilli sarebbe divenuto, meglio non osare giacché poi non avrebbero potuto strafare più.
Il sole sfiancò una nube, la violentò e la luna disparve in un cumulo di nebbia e rugiada.
Edward prese in braccio Bella in quel momento e corse a perdifiato verso la riserva.
Il sole squarciò il folto blu cobalto che era ghiacciato nella notte e lo riscaldò col tenue viola pastello che pittava i cirri appena aggrovigliati.
Esme s'alzò in piedi e Carlisle fece lo stesso, le prese la testa tra le mani e la guidò verso il suo volto, un bacio, un ultimo bacio.
Il sole irradiò appena, ancora assonnato e stanco, il bosco mormorante e dormiente, tingendolo di un colore verdastro, quasi simile alle foglie e le ombre presero a delinearsi.
Emmett abbracciò poi Rosalie e passò tra le ciocche dei capelli d'oro di lei la punta delle sue dita gelide, un ultimo abbraccio.
Il sole fece appena capolino, fiacco e assorto ancora nel suo sonno di poche ore e svegliò i cardellini e gli usignoli che composero la loro melodia cinguettando felici e sbattendo le ali.
Alice si alzò in piedi, stavolta no, Jasper non ce la fece a tenerla lontana, corse da lei e l'abbracciò, la baciò, sempre in silenzio, guardandola speranzoso, un ultimo sguardo.
Il sole illuminò la vallata, le ombre si stiracchiarono sul praticello e sul fango, il cielo biancheggiava ormai.
Edward baciò Bella sulle labbra, lasciandola alle porte della riserva.
-Dimmi chi sei- farfugliò.
Lui chinò la testa di lato, interdetto.
-Hai detto che avresti giurato su chi eri... sul tuo essere... dimmi, Edward, dimmi chi sei... così io ti cercherò...
Le baciò la fronte. -Lo sai.
Restò lì, Bella, mentre Edward sarebbe andato chissà dove.

Lei l'avrebbe cercato, sempre, per sempre.


   
 
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