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Autore: Fear    27/04/2013    14 recensioni
Rein e Fine amiche d'infanzia fino alla scuola superiore, sono morte tutte e due nello stesso giorno per una ragione sconosciuta. Dopo la morte, sono andate tutte due rispettivamente al Paradiso e all'Inferno, diventandone le sovrane.
Dopo quasi un anno senza vedersi, le principesse devono accettare una missione dove, tra chi delle due vincerà potrà tornare a casa e avere una nuova possibilità, una nuova vita. Ma solo una di loro sarà la vincitrice. Chi?
Cit/: Molte volte il desiderio di essere una ragazza normale l'aveva attirata con sé, ma era per lo stesso desiderio che certe volte si rifugiava nella sua stanza e riempiva il cuscino di lacrime, lacrime di un capriccio che non sarebbe mai stato accontentato. [...]
[ Romantica, triste, AU ― incentrata sulla coppia Rein/Shade ]
♣ Citazione tratta dalla sezione iniziale del capitolo diciassette, storia completa
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fine, Nuovo Personaggio, Rein, Shade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14 – Having the rain inside



Era troppo da gestire. Troppo da compatire e no, non poteva affrontare il destino. Sapeva che in ogni caso sarebbe tornato, magari più infelice e infausto di prima, ma questa volta voleva solo scappare. Sarebbe tornato... prima o poi. O forse... il destino se l’era già presa da tanto tempo.
Lei aveva sempre creduto nelle coincidenze, il destino era un semplice modo di sfogare la propria frustrazione su qualcosa. Come tutti doveva dare anche lei la colpa a questo destino? No, perché ogni cosa, anche la più piccola, succede per una ragione concreta. E dire che lei di fantasia ne aveva... Dopo essere diventata principessa era maturata parecchio, perché anche se una persona è giovane non vuol dire che non conosca il dolore. Però, di una cosa ne era sicura: sarebbe riuscita ad affrontare qualsiasi genere di pericolo perché qualcuno le sarebbe stata accanto in ogni momento. Chi dalla Terra e chi da lassù, nel cielo; il suo cielo.
Ed è così che, per l’ennesima volta con le lacrime che le solcavano il viso, le sue gambe si mossero da sole. Da prima tremanti come delle foglie in balia del vento a dopo, libere di scappare come se avessero un cervello tutto loro. Infatti Rein, senza nemmeno accorgersene, si ritrovò alla fine del giardino, appoggiata ad un albero, con il fiatone e una mano sulla fronte scintillante dal sudore causato un po’ dal caldo e un po’ dalla breve corsa.
Nessuno vide che Fine sorrise, un piccolo sorriso di appena un secondo. Sia lei che Vera erano rimaste immobili. Per un secondo le iridi cobalto di Vera si scontrarono con quelle color ciliegia di Fine, sembrava un bellissimo tramonto sul mare. Rosso e blu.
Come successe a Rein, anche Fine abbassò lo sguardo per prima, per via del colore così intenso di quegli occhi.
Una piacevole folata di vento fece di nuovo alzare lo sguardo di Fine e sorrise un'altra volta rivolgendosi a Vera. Fine non era mai stata brava con le parole, però come per magia quel sorriso si aprì e le labbra si mossero da sole in una sola parola che fece muovere Vera verso Rein.
-Va'.-

In quei pochi passi è come se Vera realizzasse tutto. Rein era un angelo, ma perché era là? Era venuta proprio come le aveva detto sua mamma? Si ricordava perfettamente quella frase che nei momenti di sconforto si ripeteva sempre per darsi coraggio. C'è un piccolo esserino che vive sulla tua spalla, è il tuo Angelo Custode e un giorno lo conoscerai in tutta la sua bellezza e bontà.
Pensando a quella frase si avvicinò all'albero su cui Rein era appoggiata e disse quella parola.
-Angelo...-
Rein sentì quelle parole appena percettibili e a quel punto la sua testa esplose.
-Non ti avvicinare, Vera! Piuttosto che venire da me vai da tuo fratello.- Le lacrime aumentarono e scesero copiosamente dai suoi occhi cristallini. Quelle parole che aveva appena detto non avevano il solito tono caldo e umile, ma erano quasi urlate con una rabbia che stava cominciando a prendere il sopravvento.
-Lui non è mio fratello. Non lo è più da tanto tempo.- Le voci di Rein e Vera avevano la stessa serietà e anche quest'ultima rispose con freddezza glaciale. Fu proprio quella la goccia che fece traboccare il vaso.
-SMETTILA!- Rein urlò spiegando le ali assumendo un'aria spaventosa. Era abbastanza. Un sorriso quasi disperato le incorniciò le labbra.
-Non puoi farci nulla: Shade è tuo fratello.- disse con un tono quasi malvagio. I suoi occhi assunsero dei riflessi porpora.
-No!- Vera era decisa. Lui era un assassino, aveva ucciso i suoi genitori, non lo avrebbe mai perdonato.
-Lui è sangue del tuo sangue.- continuò Rein, i suoi occhi avevano appena uno spiraglio azzurro, il resto: rosso.
-NO! NO!- Vera sembrò avere un forte mal di testa. Tutti i suoi rimorsi, la sua indifferenza, la sua cattiveria, i suoi sentimenti negativi la stavano mangiando da dentro.
Si mise le mani fra i capelli e iniziò ad abbassarsi fino a rimanere accovacciata a terra in preda al panico.
-Vera,- Come un battito di ciglia gli occhi di Rein tornarono nuovamente turchesi e si girò verso la ragazza dandole il colpo di grazia. -lui fa parte di te.-
Gli occhi chiusi di Vera si aprirono di colpo per pochi secondi per poi chiudersi di nuovo in un sonno profondo. Era svenuta, stesa sul prato color smeraldo con una faccia disperata anche nel sonno. Tutto quello stress erano arrivati a farle perdere la ragione. Qualcuno però le aveva finalmente detto la verità e quel qualcuno era proprio il suo angelo.
Rein si incamminò verso di lei e questa volta aveva un sorriso quasi materno sulle labbra, un sorriso dolce. Quella ragazza ne aveva passate troppe.
Si inginocchiò di fianco a lei e contemplò il suo bellissimo viso che si increspava disturbato e le mani che si muovevano, il corpo perennemente assalito da spasmi. Stava avendo un incubo, chissà quanti ne aveva avuti da quando i suoi genitori se n'erano andati.
-Stai tranquilla. Sarai perdonata per tutto il tuo odio, tutti hanno il diritto di avere una seconda possibilità.- Rein mise una mano sulla fronte di Vera chiudendo gli occhi e avvolgendo la ragazza in un'aura dorata che ispirava pace.
Vera smise di muoversi, i suoi occhi erano chiusi dolcemente e un sorriso invisibile si impossessò delle sue labbra screpolate.
Le ali di Rein scomparirono dopo che lasciò la fronte della ragazza. Una buona azione sostituisce sempre una cattiva.
Mai a nessuno avrebbe rivelato il suo piccolo segreto: lei non riusciva a fare magie, non riusciva a cambiare una persona, ma aveva un potere tutto suo: il potere del sorriso, che riusciva a rendere tutti felici. Almeno un po'.




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Capitolo dedicato a Juls perché è una persona meravigliosa.
Capitolo dedicato a Lala perché la sua dolcezza e generosità non hanno limiti e in più perché aspettava con ansia questo capitolo, prima di diventare la vecchietta del Titanic.
Capitolo dedicato a Milk per essere, finalmente, tornata.
Capitolo dedicato a Nuvola per aver appena iniziato l'avventura delle nostre due principesse preferite.
Ragazze! Sorprese? Arrabbiate? Tristi? Come state?
Questo capitolo è stato molto movimentato in un certo senso e Rein si è fatta coraggio facendo rivedere la luce a Vera. Spero che sia stato di vostro gradimento!
Il countdown è a -3.
Bacini e cuoricini da Miku

   
 
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