Princess die
Non scrivo
nulla, perché non ho nessuno a cui indirizzare il mio ultimo lamento di vita.
Mia madre è morta, mio padre anche e con il piccolo Edoardo sul trono, che mi ha
voltato le spalle soggiogato dai suoi tutori, non ho possibilità di
affermazione. È morto anche Chapuys e con lui ho
perso il mio ultimo porto sicuro; sono sola tra gente mai troppo lontana che
non desidera altro che la mia morte.
E
improvvisamente la voglio anch'io.
Mi guardo
attorno nella piccola stanza in cui mi sono auto relegata. Sono venuti a
prendere il mio cappellano, verranno a prendere anche me. Credo troppo in Dio
per rinnegarlo, credo troppo in Dio per non credere di poter riabbracciare i miei
cari dopo la morte, sono tutti li. Avvicino il bicchiere di vino alle labbra, è
inaspettatamente insapore il gusto del veleno... Fisso il foglio davanti a me
mentre comincio ad avvertire piccole contrazioni al ventre: è ancora tristemente bianco. Ho 27 anni, senza marito,
senza figli, senza alcuna prospettiva... Non l'ho mai iniziata io a vivere una
vita, sono capitata qui per sbaglio in una parentesi che sta durando troppo;
non può esserci peccato nel porre fine ad una vita mai iniziata. Un'altra contrazione,
più forte, vedo poco, stringo forte la piuma tra le mani. Lo sento: sto
morendo. Muoio per amore, l'amore per Filippo che mi ha abbandonata; muoio per
incapacità di combattere, in un mondo in cui farlo non ha mai davvero avuto
senso e io ne sono stanca; muoio così, come una traditrice prima della condanna
che sarebbe sicuramente arrivata.
Muoio un pó come Didone, un po' come Catone,
un po' come Wolsey.
Sono Maria, una principessa che
muore, una principessa che sceglie di morire.
È questo che
scelgo di scrivere alla fine In una piccola nota muovendo a fatica la piuma.
Sento le forze abbandonarmi, sento bussare alla porta, senti voci confuse e poi
non sento più niente.
Vedo una
luce.
/
/
/
"Maria,
Cosa avete fatto?"
Una voce
preoccupata mi raggiunge, una mano dolcemente mi scuote ma non riesco a vedere
niente, tranne l'accecante luce.
Forse sono
viva, forse sono morta.
Forse è il
Paradiso, forse è l'Inferno.
Non importa.
Piango,
singhiozzo, sorrido, rido; non penso più a niente, non provo più niente.
E io per un
momento non sono più niente.
NDA:
So che
Maria, da fervente cattolica qual era, non avrebbe mai pensato al suicidio, ma
ascoltando “Princess die”
di Lady Gaga mi è venuta questa idea e non ho
resistito! Spero vi sia piaciuta! Alla prossima folle idea! xD