Guardava tutti male, Olivia, mentre passava a testa alta e col mento e la punta del naso rivolti all'insù. Muoveva sempre quel nasino a punta, storcendo il muso in una smorfia di disgusto e di alzosità. Non gliela toglieva nessuno quella puzza.
I finti sorrisi, le parole alle spalle e la voce stridula di quando spettegolava, perché non le andava mai bene nulla ad Olivia Witts.
Ebbe anche il coraggio di domandarsi perché non era rimasta fra le ultime sei, ma se ne dimenticò subito dopo che il sindaco di Zuni la chiese in sposa.
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