Capitolo 8

La creatura era un vero colosso, superava Leon in altezza di parecchio e non era nemmeno completamente dritta per via del soffitto basso. Gli occhi erano grandi quanto palline da baseball di colore giallo, e avevano le pupille molto strette e allungate come quelle dei rettili puntate su Leon. La bocca era enorme e munita di parecchi denti affilati, la testa era molto grande mentre il collo era praticamente inesistente. Le gambe erano lunghe e piegate sulle ginocchia a causa dell'altezza, mentre le braccia erano più lunghe e robuste delle gambe tanto da toccare il suolo, e munite entrambe di artigli lunghi e spuntoni ossei che spuntavano dalle spalle.

Leon “Scommetto che tu non sei la bella infermiera che mi avevano promesso, vero?” Chiese mentre indietreggiava. La creatura come risposta ringhiò talmente forte da far tremare i vetri.

Leon “Lo immaginavo...” E detto questo scattò verso la parete opposta buttandosi dalla finestra seguito da Wolf che gli era rimasto accanto fino allora, atterrando sul tetto di un magazzino dell'ospedale.

Leon “Forza Wolf, muoviamoci prima che quello li ci segua.” Disse alzandosi e dirigendosi verso le scale antincendio, ma non fece nemmeno un paio di metri che senti un grosso frastuono alle sue spalle. La creatura, aveva sfondato la parete da cui erano saltati, ed era saltato a sua volta senza risentire della sua stazza atterrando sul tetto del magazzino creando parecchie crepe intorno a lui.

Leon “Stai attento, ho sconfitto esseri più grandi e cattivi di te, non pensare neanche di avere una sola possibilità contro di noi.” Disse totalmente sicuro di sé.

La creatura, con lo sguardo rivolto verso il basso iniziò a fare un verso molto basso, che diventava sempre più forte. Ora Leon riusciva a capire perfettamente che verso era e lo infastidiva parecchio. La creatura stava ridendo, e anche di gusto.

Leon “Cos'hai da ridere ?!? Ti ho appena detto che non puoi sconfiggerci da solo.” Neanche farlo a posta, dal tetto dall'edificio da dove erano saltati si buttò una sagoma che atterrò a fianco del colosso. Il nuovo arrivato era una fotocopia esatta del gigante, le uniche differenze erano la statura e le mani, infatti lui era più basso e al posto degli artigli aveva delle mazze con schegge d'osso che spuntavano qua e la.

Leon “ Ora siamo due contro due, possiamo ancora farcela.” Disse senza distogliere lo sguardo dalle due creature, che lo fissavano a loro volta con un ghigno come per sbeffeggiarlo. Nel frattempo Wolf aveva iniziato a indietreggiare verso le scale d'emergenza muovendosi impercettibilmente senza che nessuno lo notasse.

Non passarono nemmeno pochi secondi che dietro ai due mostri ne comparve un terzo, questo era grande come il secondo arrivato e al posto delle mazze aveva delle fruste, anch'esse armate di ossa.

Leon “Ok, forse avremmo qualche problema ma possiamo ancora vincere, giusto Wolf ?” Chiese rivolgendosi all'amico, notando che questo era praticamente già arrivato alla scala. Leon non fece nemmeno in tempo a richiamarlo che senti le tre creature ridere, e quando queste smisero mantenevano un sorriso inquietante e si lanciarono tute e tre contro Leon.

Leon “Corri Wolf, dobbiamo cercare aiuto!” Urlò scattando verso le scale con una velocità da fare invidia ai migliori atleti, inseguito a ruota dalle tre creature.

Casa di Rebecca

Rebecca “Ok fatto, non erano ferite tanto gravi.” Disse quando ebbe finito di ricucire un taglio su una spalla.

Jack “Grazie per il disturbo.” Appena finito di parlare il cellulare di Rebecca iniziò a suonare, e questa corse subito a rispondere.

Rebecca “Pronto?... Ciao Leon, come... Cosa?!?... Non riesco a capire nulla finché urli. Ora calmati e spiega tutto con calma... Si ho appena finito... Come... Arriviamo subito.”

Jack “Problemi?”

Rebecca “Era Leon. Ha detto di essere stato attaccato da dei mostri.”

Jack “Andiamo subito ad aiutarlo allora, prima che il divertimento finisca.”

Rebecca “Ok, andiamo in garage a prendere la macchina. A proposito, chi è Wolf? Al telefono ho sentito che gli urlava di essere un codardo perché lo aveva lasciato indietro.”

Jack “Avrei tanto voluto vedere la scena. Comunque Wolf è un cane che Leon ha incontrato all'ultima missione.” Mentre parlavano erano arrivati al garage e Jack non riusciva a credere ai suoi occhi.

Jack “Questa non è una macchina, è un carro armato.” Disse mentre ammirava il fantastico humvee da ogni angolazione.

Jack “Ok, io guido e tu fai la navigatrice.” Disse già seduto al posto di guida e con il motore acceso.

Rebecca “Come hai fatto a salire cosi velocemente?” Chiese piuttosto sorpresa dalla sua velocità, si era girata solo un secondo e il secondo dopo Jack era già pronto a partire. Non ottenendo risposta sali al posto passeggeri.

Rebecca “ Come facciamo a trovare Leon? Chissà dove è già arrivato a forza di correre.”

Jack “Semplice, basta arrivare all'ospedale e chiedere un po' in giro, non credo che un uomo che insegue un cane urlando seguito a sua volta da dei mostri passi inosservato.” E cosi detto usci a tutta velocità.

In un bar

Seduti ad un tavolo c'erano quattro ragazzi che parlavano: uno era molto alto, robusto, con la barba e i capelli corti; due erano di media altezza anche essi con i capelli corti; mentre il quarto individuo era una ragazza alta, piuttosto attraente e con i capelli lunghi fino alle spalle.

Jill “Bene ragazzi, io tra poco vado a trovare Leon per vedere come sta. Venite anche voi?” Chiese rivolta a tutti.

Barry “Io ci sono. Ho sentito che ha dovuto affrontare un esercito di mostri e voglio sapere con che armi ci è riuscito.” Rispose già immaginando che arsenale fantastico aveva portato

Carlos “Vengo anche io. Voglio sentire tutto quello che ha dovuto affrontare.”

Chris “Non contate su di me. Preferisco restare qua.”

Carlos “Perché”

Jill “Ce l'ha con Leon perché non lo ha avvisato della presenza dell'Umbrella.”

Barry “C'erano anche loro? Non lo sapevo.”

Jill “Da quello che ho capito l'organizzazione aveva mandato due agenti per recuperare un campione di quei mostri.”

Carlos “Non ho ancora capito di che razza di mostri stiamo parlando. Erano come gli zombie di Raccoon City?”

Jill “Peggio. Questi erano intelligenti e si organizzavano, sono riusciti perfino ad abbattere due elicotteri.”

La conversazione andò avanti ancora un paio di minuti, nei quali cercarono più volte di convincere Chris a venire con loro.

Barry “Hei ragazzi, ma quello non è Leon?” Chiese indicando un ragazzo fuori dalla vetrina. Questo stava correndo affianco un cane e sembravano entrambi esausti.

Jill “Si è lui, che diavolo ci fa qua? Dovrebbe essere ancora in ospedale.”

Nessuno aveva ancora aperto bocca che dietro a Leon comparvero i tre mostri che cercarono di afferrarlo, ma lui accorgendosi di loro aveva accelerato schivandoli.

Chris “Avete visto quello che ho visto io?” Chiese stupito dalla scena.

Carlos “Forse, ma non ne sono proprio sicuro.” Disse affiancandosi all'amico che era in piedi che guardava fuori dalla vetrata dove erano appena passati.

Jill “Muovetevi voi due, dobbiamo andare ad aiutarlo.” Lei e Barry arano già fuori dalla porta quando lei gli chiamò.

Barry “Prima prendiamo delle armi, ne ho un paio in macchina.”

Jill “Sei fantastico Barry.”

Poco distante dal bar

Leon “Dannazione volete finirla di seguirmi?!?” Urlò alle tre creature, queste come risposta accelerarono il passo accorciando la distanza tra di loro.