Film > L'Era Glaciale
Segui la storia  |       
Autore: TheHeartIsALonelyHunter    02/05/2013    3 recensioni
[L'Era Glaciale]Le femmine belle possono essere pericolose.
Molto pericolose.
Delle femmine belle ti puoi innamorare…
*****************************************
L’armatura che ho da anni sulla pelle non si spezzerà solo per un ricordo lontano. Io dimenticherò. Come ho sempre fatto.
Scapperò. Come ho sempre fatto.
E non mi volterò indietro.
In effetti, ora che ci penso, tutta la mia vita è stata solo un’enorme fuga.
*************************************************************
La love story di Diego e Shira inventata da me. Un amore che riapre vecchie ferite e ne sana di nuove, un amore a volte doloroso, ma che è destinato a durare in eterno.
******************************************
Ti proteggerò a qualunque costo.
*****************************************
Guardami e dimmi che non vuoi morire.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Manny, Shira, Sid
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Terza persona
I giorni che seguirono furono i giorni più felici nella vita di Shira.
Diego la riempiva di attenzioni e la chiamava, scherzosamente, “Sua Altezza Shira”, o “principessa”, facendole fare una smorfia di finto orrore ogni volta. Una volta se n’era uscito con “La mia principessa”, e per un momento a Shira si era attorcigliato lo stomaco al pensiero di quanto quel tigrotto si stava affezionando a lei.
Ma poi aveva scacciato veloce quel pensiero, cercando di convincersi che in fondo anche lei gli voleva bene.
E in fondo in fondo, lei gli voleva bene davvero.
Le piaceva scherzare con lui, e rotolarsi come due gattini nell’erba alta dell’isola, lontani da occhi indiscreti.
E le piaceva quando, poco prima di andare a dormire, lui entrava nel tronco e insieme si mettevano a guardare le stelle dal piccolo buco che dava sull’esterno.
E si guardavano per lunghi secondi cercando di capire l’uno i pensieri dell’altro, e lei lo ascoltava mentre decantava con tono da falso cicerone tutti i nomi delle costellazioni. E spesso toccava a lei correggerlo con finto fastidio.
“Ecco, vedi, quella lì è la costellazione del Capricorno…”
“Veramente è il Sagittario.”
Lui l’aveva guardato come offeso.
“Credi di poterne sapere più di me, micia?”
“Sì. Ho navigato tutta la vita e quelle stelle le ho viste sopra la mia testa ogni notte quando andavo a dormire.”
In realtà non lo aveva mai raccontato a Diego, ma era stato Sbudella a insegnarle tutti i nomi di tutte le costellazioni di tutto il cielo, e anche qualche stella.
Shira poteva orientarsi con una tale sicurezza in mare, che spesso veniva usata lei stessa come bussola quando il capitano non era molto brillo.
Dieci volte su dieci ciò che diceva Diego sulle stelle era sbagliato, ma Shira cercava sempre di non farglielo pesare, stando zitta. Avrebbe dovuto poi spiegare, naturalmente, da chi aveva imparato tutto ciò che sapeva.
E Shira non voleva parlare di Sbudella.
Non in quei pochi giorni magici che ancora restavano.
Diego era riuscito a ottenere qualche altro giorno per loro due, anche perché la nave di Sbudella era stata deturpata seriamente dal riscaldamento di quei giorni, e Manny attendeva che fosse perfettamente sistemata per potersene andare.
Ma Manny l’aveva subito detto: appena il momento giusto sarebbe arrivato, l’attacco sarebbe avvenuto, e Diego avrebbe dovuto dire addio a Shira.
Se lei avrebbe deciso di seguirli, quello era un altro discorso.
Un discorso che non era stato affatto esaminato.
Ma su cui Diego riponeva molta fiducia.
Shira era sempre più vicino a lui, ogni minuto che passava, con la mente e con il corpo.
Non si vergognava più di guardarlo a lungo negli occhi e di poter dire “Sei bellissimo”.
Come non si vergognava di fargli notare i suoi innumerevoli difetti e di chiedergli, semplicemente ammiccando e sbattendo le ciglia, con una semplicità assoluta, che distruggeva ogni sua barriera di orgoglio e di semplice pudore, qualsiasi favore, solitamente molto imbarazzante, che le passava per la testa.
Gliene aveva fatti fare di chilometri in quei soli tre giorni!
Diego si chiedeva spesso come sarebbe stato quando sarebbe andata a vivere con loro, quante fatiche avrebbe dovuto sopportare.
Si diceva, ormai convinto, che sarebbe venuta certamente con loro, senza neanche minimamente pensare che a Shira potesse mancare qualcosa con lui.
E qualcosa in effetti le mancava: le mancava il vento tra il pelo, e l’odore dell’acqua salmastra a svegliarla, e il sentire, tutti i giorni a ogni ora, la paura dell’ignoto, della disorganizzazione, del disordine, di quel disordine che tanto amava e che ora mancava in quella vita così “perfetta”. E l’eccitazione sulla pelle, come adrenalina pura, quando si attaccava, e quando terminava l’attacco si stava sempre sul chi vive.
E le mancava Sbudella.
Soprattutto Sbudella.
Il suo modo di imporsi, il suo modo di fare, il suo modo di farla sentire… viva.
Sì, perché si sentiva viva quando, dolcemente, le si avvicinava e le passava la mano nel pelo bianco, sorridendo e dicendo “Brava”.
E le piaceva anche quando, i primi giorni sulla nave, l’aveva picchiata violentemente.
Sì, l’aveva picchiata molto tempo prima.
Sembrava così lontano il giorno in cui aveva scelto quella vita e lui.
Sembrava talmente distante il tempo in cui la picchiava per farsi ubbidire.
A Shira non erano mai piaciuti i comandi.
Né quando era Sabor a darglieli, sia quando era stato, molto tempo prima, Sbudella.
Ma col tempo aveva imparato a rispettarlo.
Aveva imparato che solo su quella nave era veramente protetta dall’ipocrisia e dai tanti ricordi.
E che Sbudella, in fondo, la proteggeva.
E sempre l’aveva protetta.
Ma ora, su quell’isola, di nuovo a terra dopo anni, con quel tigrotto, Shira cominciava a dubitare.
Dubitare di sé, di Sbudella, di tutto il mondo perfetto che in anni si era costruito su un iceberg galleggiante.
Non si era mai accorta di quanto fosse bello avere le zampe a terra, sul terreno saldo, con le zolle di terriccio tra gli artigli, e di quanto triste era l’illudersi di poter dimenticare.
E si era reso conto di che illusione era stato quel Sbudella.
Si chiedeva, per la prima volta nella vita se quel suo desiderio di picchiarla non fosse stato, invece di un tentativo di domarla, il gesto di un sadico, un possessivo, un violento.
Ma chi era lei, per giudicare, quando anche lei aveva picchiato, malmenato, ucciso nella vita?
Che gli avrebbe detto, quando sarebbe tornata da lui, su quella nave, senza il mammuth e la tigre.
Non avrebbe mai potuto uccidere Diego, l’aveva capito.
Ormai tra loro c’era un’intesa fortissima, e Shira non aveva il cuore di ucciderlo.
Cosa avrebbe detto a Sbudella? Si chiedeva.
Mi ucciderà, probabilmente.
Potrei anche non tornare, magari.
Potrei restare con Diego per sempre.
Potrei rimanere con la sua banda, e ridere ogni giorno per qualche sciocchezza di quel bradipo o anche farsi chiamare “Sua Altezza Shira” da Diego.
Non l’avrebbe mai fatto fare a Sbudella.
E non l’avrebbe mai fatto fare a nessuno, mai.
Neanche Sabor le aveva mai appioppato stupiti nomignoli da neonata, e neanche i tigrotti che vivevano nel tempio: l’ultimo che ci aveva provato era andato dritto dritto all’ospedale.
Ma stranamente, quello Zanna Bianca sbucato fuori dal nulla, così, all’improvviso, aveva potuto.
E non le dispiaceva, stranamente, farsi chiamare “micia”, “Principessa” e (il suo preferito), “Piccola”.
Ricordava ancora quel giorno in cui le aveva dato quel soprannome. “Micia”.
Si era arrabbiata come una matta.
L’aveva sovrastato.
Ma, contro le aspettative, lui si era dimostrato addirittura più forte di lei.
E l’aveva sovrastata.
Era diventato davvero così importante per lei da farle piacere, addirittura, i nomignoli che le dava?

SCUSATEMI, SCUSATEMI SCUSATEMI!!!
Capisco che ci ho messo una barca di tempo a pubblicare questo schifoso capitolo, ma ero a zero ispirazione.
Forse dal prossimo episodio passerò ai momenti fluffosi, ma per ora volevo pubblicare una riflessione di Shira per far capire meglio la sua situazione.
Ringrazio vladimir e
 Kikka97Starky per i commenti. GRAZIE!!!!!!!!!!!!

A
 
 
 
 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > L'Era Glaciale / Vai alla pagina dell'autore: TheHeartIsALonelyHunter