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Autore: ilaperla    04/05/2013    2 recensioni
Martina e Tommaso si conoscono dall'età di 13 anni. Ma qualcosa sul loro cammino li divide.
Il destino vuole che dopo 8 anni si rincontrano.
Lei studiosa, semplice e altruista
Lui misterioso e nasconde qualcosa.
Cosa sarà cambiato in questo periodo?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Perdersi, ritrovarsi e amarsi'
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Nel tragitto verso casa, chiamo Miranda e le dico di farsi trovare in stazione, dato che essendo in ritardo non potrò passare da lei. Lei dice che l’accompagna Matt in stazione. RImango ancora stupita, come stamattina, ma lascio correre.

Quando arrivo a casa, Tommaso dice che mi aspetta giu.
Faccio di corsa le scale, entro in casa tra le urla ossessive di mia madre dicendo che è tardi, come al solito, e che mi ha preparato le provviste da portarmi con me.
Siano benedette le provviste della mamma.

Mi preparo alla meglio, mi cambio e porto con me qualche vestito che trovo in casa.
Saluto mamma e papà dicendo che Matt mi da uno strappo in stazione. Non posso dire subito del ritorno di Tommaso, non so cosa pensano al momento di lui. Meglio evitare il discorso per il futuro.

Corro fuori e salgo di volata in macchina di Tommaso, stupendomi con me stessa, dato che in mezz’ora ho fatto tutto! Mi merito una medaglia alle volte.
Rido tra me e me e Tommaso se ne accorge.

“Perché ridi?”
“Perché sono perennemente in ritardo, ma alla fine riesco sempre a fare tutto sul filo del rasoio” Sorrido mentre mi guarda.
“Bhè questo è un bene allora”

Arriviamo in stazione e mi fiondo sul binario sei. Trovo Miranda e Matt che mi aspettano. Rimangono tutti e due come degli stoccafissi vedendo il mio accompagnatore.

Dopo qualche attimo, tutti si salutano un po’ impacciati.

“Matt per favore reggimi il gioco. Ho detto a mamma e a papà che mi davi tu uno strappo in stazione”
“Sta tranquilla sorellina, nessun problema”

Noto che Tommaso rimane in silenzio. Mi prende la mano e mi tira lontano da loro due.

“Spero che in questo lasso di tempo tu possa pensare a quello che ti ho detto. A tutto quanto quello che ho detto” Precisa lui.
“Certo, avrò modo di riflettere”

Rimane in silenzio e ci guardiamo solamente in quel breve tempo, non c'è bisogno di nessuna parola, abbiamo parlato abbastanza questo pomeriggio.
Il treno arriva subito dopo, stranamente in orario.
Miranda e Matt si salutano con un bacio frettoloso. E si dicono qualcosa che non riesco a sentire.
Mi volto verso Tommaso e ho le lacrime agli occhi, roba assurda! Non posso crederci nemmeno io, ma non voglio lasciarlo ora che ci siamo ritrovati.

“Non temere piccola, ci vedremo presto! Molto prima di quanto tu possa immaginare. Sempre se non decidi di chiudere definitivamente con me” Dice abbassando lo sguardo amareggiato.
“Non vado da nessuna parte Tom, ricordalo sempre!”
Lo abbraccio di slancio e respiro il suo profumo. E per la millesima volta in questa giornata, mi sorprendo di me stessa.
Si scosta e mi da un bacio sulla fronte.
“Nemmeno io, ora và, altrimenti perderai il treno!”

Salgo riluttante, con un ultimo saluto con la mano. Saluto Matt di volata, dimenticandomi della sua presenza. Povero fratellone, ma se ne farà una ragione.
Mi siedo accanto a Miranda, e un sorriso nasce sulle mie labbra. Per la prima volta sono dispiaciuta di lasciare questo posto.

 

Torniamo al campus verso le undici di sera. Stranamente non sono stanca. Solitamente appena entrata mi butto sul divano, invece questa volta prendo la piccola valigia e la porto in cucina, esco le provviste di mamma e le metto in dispensa, richiudo il tutto e vado in camera dove trovo Miranda buttata sul letto.

“Che c’è? Sei stanca? Mio fratello ti fa stremare?” Rido sotto i baffi mentre tolgo i vestiti dalla valigia, posandoli nell'armadio.
“Finiscila piccola diavoletta, tuo fratello è meraviglioso, non immaginavo si potesse creare questo feeling tra noi”
“Guarda che io l’ho sempre saputo, cercavo in tutti i modi di farlo vedere anche a voi”
“Me lo potevi dire chiaramente allora, ci avrei provato prima!” Disse ridendo.
“Ma finiscila pervertita!” Le lancio una canotta in faccia, ridendo.
“E tu, con il tenebroso Tommaso? Ho visto i vostri atteggiamenti, e non sono semplicemente di due amici ritrovati” Si mette a sedere sul letto e prende la sua valigia per iniziare lo svuotamento.
“Ti sbagli, siamo solo due persone che tentano di ricostruire un rapporto, quale esso sia, tentano di colmare la mancanza di otto lunghi anni”

Chiudo la valigia e la ripongo sull’armadio.
“Sarà, ma a me è parso di vedere qualcosa di romantico”
“Per favore, evitiamo queste smancerie, sai come sono stata per lui! Non voglio ricascarci!”
“Solo che stavolta, cara amica mia, le cose sono più serie, perciò cerca di non soffrire”
Mi abbraccia stringendomi, sapendo esattamente quello che provo.
“Hai ragione, chissà cosa pensa di me ora”
“Pensa che sei diventata una giovane donna forte e coraggiosa, tutto perché l’esperienza con lui ti ha fatto crescere e maturare. Dovresti ringraziarlo sotto questo punto di vista”
Sorrido felice, consapevole di avere un’amica come lei.
“Ti ringrazio piccola, ti voglio bene!”
“Anche io, stupidona!”

Ci stacchiamo dall’abbraccio e vado in bagno per lavarmi un po’.

“Marti, ti chiamano al cellulare” Urla fuori dalla porta del bagno Miranda.
“Fallo squillare, dopo richiamo io!” Urlo di risposta.

Esco dal bagno e vado in camera con l’accappatoio. Sento Miranda che parla al cellulare in modo melenso, sicuramente con mio fratello.

Gocciolante prendo il cellulare per vedere chi mi cercava.

Un messaggio e due chiamate.
Un messaggio di Tommaso, una sua chiamata e una chiamata di casa.
Apro il messaggio.

 

“Com’è andato il viaggio? Sei arrivata? Fammi sapere. Ti avrei accompagnata tranquillamente io. Continui ad essere una testa dura. A dopo piccola.”

 
Quando mi chiama piccola mi sciolgo completamente.
Gli rispondo subito, notando che è passata mezz’ora tra il messaggio e la chiamata.

 

“Arrivata sana e salva alla base capitano! Ero sotto la doccia, faccio una chiamata veloce a casa e dopo chiamo te, se per te è tardi chiudimi tranquillamente la chiamata. A dopo.”

 
Effettivamente è quasi mezza notte! Maledizione, era questo che volevo evitare. Domani come farò a svegliarmi?
Chiamo a casa e mamma mi risponde tutta preoccupata, ma Matt che ce l’ho a fare? Non poteva avvisare casa dicendo che sono arrivata? Non per niente sta sempre al telefono con Miranda. Bhà!
Parliamo poco perché sento la sua voce stanca, decido di chiudere velocemente la conversazione.
Dopo i saluti chiudo e trovo un messaggio.

 

                           “Stupida, chiama quando vuoi. Ti aspetto.”

 
Mi infilo la biancheria intima e il pigiama e avvio la chiamata.
Dopo nemmeno uno squillo risponde.

“Pronto?” Voce suadente e sexy.
“Ciao” Rispondo timida.
“Ciao” Sento il suo sorriso dall’altra parte.
“Tutto ok? Sei arrivata tardi?”

Mi siedo sul letto intimidita da tanta attenzione nei miei confronti, prorio da lui.

“No, sono arrivata in orario, ho solo perso tempo nell’aggiustare la valigia perché non mi piace farlo il giorno dopo”
“La prossima volta ti accompagno io, e non voglio rifiuti”
“Ma sono tre ore di macchina sia all’andata che al ritorno”
“Non importa! Ho viaggiato più di tre ore in macchina, sono un pilota collaudato” Ride.
“Si si, però non voglio che ti fai tutto quel viaggio per me”
“E’ proprio per te che lo voglio fare”
Bum, Martina morta, chiamate le pompe funebri. Addio dolce e amara vita.
“Hem... Grazie. E tu che fai?” Cerco di cambiare discorso.
“Sono sul divano, tra poco vado a letto. E tu?”
“Io sono già a letto. Miranda sta parlando al telefono anche lei perciò ho tutta la stanza per me”
“Figo, un giorno ti verrò a trovare” Butta li come se niente fosse.
“Hem... Ok... Sei il benvenuto!” Ti prego vieni presto! Voglio riabbracciarti! Ma questo ovviamente lo ometto.
“Grazie, ti farò sapere!”

Rimaniamo un attimo in silenzio. Vorrei dormire però parlare con lui mi piace un mondo!

“Domani inizierai a pensare alle mie parole?” Domanda lui.
“Tom, ho iniziato a riflettere da quando abbiamo finito di parlare nel parco”
“Ma ci devi riflettere più tranquilla, altrimenti poi, presa dalla fretta, commetti degli errori”
“Va bene, te lo prometto!”
“Ora so che sei stremata, perciò và a dormire”
“Ci sentiamo domani?” Domando speranzosa.
“Certo piccola, non ti libererai facilmente di me!” E’ questa la risposta che volevo sentire!
“Buonanotte Tommaso!” Rispondo timida e rossa in faccia, per fortuna non può vedermi!
“Buonanotte piccola!”
Chiudo la chiamata felice.

Non ci credo ancora, forse tutto può aggiustarsi.
Spengo la luce e mi infilo sotto il lenzuolo, Miranda è ancora a parlottare. Ma come fa?
Sento vibrare il cellulare. Un messaggio e sorrido come una bambina di dieci, anni che ha avuto il regalo che desiderava da molto tempo.

 

“So quando diventi rossa, perciò non puoi nasconderti nemmeno dietro a un telefono, e non hai risposto nemmeno alle mie parole! Sei crudele lo sai? Il mio auto controllo ne risente. Dormi e non svegliarti tardi domani. Notte. Bacio!”

 

“Rossa? Chi è diventata rossa? Forse il pomodoro in cucina quello verde acerbo sarà maturato tutto in una volta al sentire le tue parole, di certo non io! Ti risponderò di persona! Và a dormire anche tu, tra pochi minuti inizia una nuova settimana. Grazie per esserti aperto con me. E grazie per essere tornato. Forse queste mie parole dovrebbero farti già capire cosa ne penso di oggi pomeriggio. Ne parleremo faccia a faccia. Buonanotte. Un bacio!”

 
Dopo questo mi addormento in un batter d’occhio. Il mio letto mi rapisce letteralmente.




Buon salve!!!
Eccomi come di routine qui :)
Che dire di questo capitolo? Bho.. Non accade nulla di che.. Solo che il rapporto tra Martina e Tommaso si sta evolvendo.
Lei avrà parecchio a cui pensare.
Anticipazione del prossimo: nuovo personaggio!! Allarme!! Bisogna stare all'erta..
Detto ciò mi dileguo.. 
Buon sabato e buon week end!
Saluto e ringrazio tutti i miei seguaci ;) 
Baci!!! :*
  
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