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Autore: scImMIA    25/11/2007    1 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao! ... sono ancora io ... Prima di iniziare con il nuovo capitolo volevo ringraziare di cuore tutti coloro che leggono la mia storia (e che continuano a farlo ) e coloro che utilizzano una piccola parte del loro tempo per recensire. A quest'ultimi devo molto perchè grazie alle loro parole (che ho notato che sono tutte positive_al momento_) mi invogliano a precipitarmi sul pc e a scrivere nuovi capitoli. Grazie Grazie Grazie. Spero tanto che ciò continui ... visto che oggi ho tempo vorrei rispondere alle recensioni che mi sono arrivate sui cap 3 e 4.
Cap 3 _ L'arrivo dei cyborg
MartaSaru: Perchè non dovrei rispondere personalmete alle tue recensioni? Preferivi forse che lo facesse Trunks? Beh, ti capisco ... Sulla questione Pucciu devi sapere che io so cosa sono (o cosa non sono...) e sono quei mostriciattoli gialli, con il pannolone rosa e il battipanni che appaiono nel cartone Excel Saga (solo io guardo un cartone così demenziale...) La cosa che non mi spiego è il senso del loro nome nel nostro mondo reale ... forse perchè a volte sono carini? Sì, forse è così.
Anche io dico "W i caduti di un'altro pianeta!" ... per il momento Trunks non c'è ancora, dovrai aspettare.
sassa98: E certo che devi continuare a recensire! Devi sapere che le recensioni sono la mia forza! Mi fa tanto piacere che ti piaccia la mia storia, sono davvero contenta.
Cap 4 _ Il combattimento
lylet: Immagino che Trunks ci rimarrà un pò male ma è comprensibile no? Vegeta depresso? Diciamo sì e no... Continua a seguirmi e lo scoprirai!
Dragonball93: Grazie per i complimenti, li accetto molto volentieri. Anche a me il principe depresso mi fa un po' impressione ma credimi, è solo questione di tempo ... si riprenderà prima o poi... credo.
E Trunks che cosa dirà? Mah, e chi lo sa...
MartaSaru: Il Trunks del futuro arriverà, su questo puoi stare sicura. Almeno, io ho ipotizzato che essendo nato in uno spazio temporale differente lui esiste e per questo può andare dove vuole ... la nascita di Light al posto di Trunks non impedisce al ragazzo del futuro di andare avanti e indietro. Trunks esiste e per questo arriverà.
"Vai scImMIA!" .... Vadoooooooooooooooooo
Ecco a voi il capitolo 5!
Smack scImMIA

 

 

CAPITOLO 5
- NOTTE ALL'APERTO -

La città era lontana e le luci che la illuminavano a giorno dalla distanza sembravano delle piccole e deboli lucciole.
Le stelle erano rare ed emanavano una luce fredda.
Le sferzate di aria fredda che gli colpivano il volto potevano essere paragonate a delle lame taglienti ... avrebbe provato quasi dolore se fosse stato uno di quei stupidi terrestri. Ma lui era il principe dei sayan e come tale non era debole come quelle misere creature! Come ad esempio quella che lui chiamava "stupida vecchia"...
« Che rabbia! Sbattuto fuori da quella stupida vecchia! ... Adesso incomincio a pentirmi di quello che ho fatto... sarei dovuto rimanere in quella stupida casa e continuare ad utilizzare la camera gravitazionale... ovviamente prima dovevo disintegrare quegli inetti. Come hanno anche solo osato trattarmi a quel modo? Sbattermi fuori di casa! Che coraggio, ma se ne pentiranno... se ne pentiranno amaramente di aver sfidato così apertamente Vegeta, il principe sei valorosi sayan!»
Per la rabbia aumentò in modo evdidente la velocità di volo.
Sferzate di vento e vendette a parte Vegeta ora si ritrovava con il problema di dove poter trascorrere la notte (oh pa, alla fin fine anche tu devi dormire).
Si fermò di colpo mel bel mezzo del nero della notte e cominciò a riflettere in una delle pose più classiche o all'incirca: occhi chiusi in modo ermetico, le braccia incrociate che poggiavano sul petto mentre le gambe sorreggevano per aria la valigia... ( io me lo immagino sempre come un cowboy a calvacioni di un cavallo monco... che brutta immagine).
Aprì gli occhi e osservò attorno a sè: era in aperta campagna in una zona completamente isolata, non vi erano abitazioni nei paraggi e quà e là vi era qualche piccolo boschetto. Il silenzio che vi era e quasi tombale.
Nonostante il posto fosse sufficentemente isolato e silenzioso per il principe egli optò di allontanarsi ancora un pò dalla città, forse avrebbe trovato un posto migliore. E così fu.
Dopo qualche kilometro si fermò nuovamente e nonostante il buio ruiscì a scorgere il paesaggio sottostante: una enorme conca con all'interno, proprio al centro, un laghetto ed era circondata da una fitta foresta. Non sembrava nulla di speciale ma scese per controllare meglio. Quando poggiò i piedi a terra nelle vicinanze della riva del lago notò con piacere che lo spazio a sua disposizione era molto più ampio di quanto aveva calcolato dall'alto e che anche l'aspetto il luogo trovatobsembrava guadagnare parecchi punti. Tutt'attorno al lago, come un anello, vi erano sì e no una decina di metri di terra e tutto questo spazio era ricoperto di una fitta e rigogliosa erbetta. Le pareti della conca erano alte all'incirca sei metri e le numerose sporgenze che vi erano su di esse orrivano un'ideale punto per potersi riparare da una eventuale pioggia. Il fitto bosco che circondava per intero la conca permetteva un elevato livello di privacy.
Vegeta girò in lungo e in largo quel luogo sempre più convinto che sarebbe stato quello il luogo destinato ad ospitare il sayan. Ciò che confermò questa scelta fu la fortuita scoperta dell'ingresso di una grotta proprio sotto ad una di quelle sporgenze della caverna: all'interno era molto grande e spaziosa, da alcuni buchi nelle pareti fuoriusciva della freschissima acqua mentre da altri vi si intravedeva la luce prodotta dalle poche stelle. La caverna in più era disabitata ... non poteva chiedere di meglio.
Uscì a rimirar le stelle (ma che poeta che sono...).
« Quì e perfetto e adesso vediamo che razza di canchero mi ha rifilato quella strega» mio padre si abbassò ed aprì la valigia, prese in mano la capula e la osservò per bene. Poi spinse il bottoncino che vi era sulla cima e la gettò poco lontano...
... POF! ...
« MA CHE ORRORE!!! QUESTA ME LA PAGANO DAVVERO!!! » come poter dargli torto? In fondo, difronte alla sua persona regale, gli era apparsa una casa capsula di piccole dimensioni color rosa shoking e panna... colori ben poco adatti per un vero uomo... Vegeta entrò nell'abitazione nella speranza che almeno l'interno fosse migliore ....
« YAAAAARGGG!!! MALEDETTA VECCHIA! IO LA DISINTEGRO!!!» ... no, l'interno non era migliore dell'esterno: tutti (e se io dico tutti voglio dire TUTTI) i mobili erano rosa, le pareti erano rosa, il pavimento era rosa, il letto era rosa, il frigo era rosa, il lampadario era rosa, le tende erano rosa ... rosa,rosa,rosa... Tutto rosa! ... A parte il bagno, quello era bianco e almeno lì mio padre potè tirare un respiro di sollievo!
Uscì dalla casa capsula con due occhiacci da demone e la guardò nuovamente.
Non c'è che dire, la nonna gli aveva fatto uno scherzo in grande stile ma io sò bene che non l'aveva fatto apposta anzi, aveva la più buona delle intenzioni.
« MI RIFUITO DI VIVERE IN QUESTO COSO!» alzò una mano verso l'abitazione e nella sua mano iniziò a formarsi una sfera di energia. Era pienamente intenzionato a distruggerla quando un rumore attirò la sua attenzione. Si voltò di scatto... falso allarme. Notò nuovamnete l'ingresso della grotta e si fermò a riflettere.
Quando ebbe terminato il suo vaiggio nel mondo delle idee si avvicinò alla casa-capsula e vicino alla porta d'ingresso spinse un bottone.
... POF! ...
La casa era ritornata capsula. La prese e con essa si addentrò nella grotta. Quando fu in fondo conficcò nel terreno la capsula nel centro della grotta e poi spinse il bottoncino.
... POF! ...
Grazie al buio che vi era all'interno della grotta il rosa della casa si era notevolmente smorzato.
« Beh, se almeno dovesse passare qualcuno nei paraggi non riuscirà a vedere questo cesso...» rientrò nuovamente nella casa e tentò di "mascolinizzare" il nuovo habitat: trovò delle coperte blu da poter sostituire a quella rosa; eliminò le tende dalle finestre (nel senso che le strappò via di netto...); tolse tutti gli sportelli della cucina per togliere un bel pò di rosa e li gettò fuori dalla grotta .... sarebbero stati utili come legna da ardere; trovò in un vecchio comò (anche quello rosa) un grosso tappeto azzurro, lo prese e lo stese per terra in modo che coprisse più pavimento possibile; e poi ...e poi... e poi basta, non riuscì a sostituire gli altri oggetti. Nella casetta c'era ancora molro rosa ma ora era un pochino più sopportabile almeno, io la penso così...Vegeta la pensava diversamente.
Afferrò la coperta blu e uscì all'aperto, si sdraiò vicino all'ingresso della grotta e si coprì. In fondo non c'era poi tutto stò gran freddo. Chiuse gli occhi nel tentativo di dormire e pian piano si addormentò.
Una bella notte all'aperto.

Dalla sera in cui era stato scacciato dalla Capsule Corporation erano passate diverse settimane e mio padre si impegnava più di prima negli allenamenti vista la mancanza della camera gravitazionale. Dopo ogni allenamento era sfinito e desiderava solamente farsi una bella doccia, abbuffarsi di cibo ed addormentarsi nel comodo letto (alla fine è "crollato" hehe) ma non poteva, ora non c'era più la signora Brief che gli faceva trovare la cena pronta. Dopo ogni allenamento, anche se era sfinito, doveva girovagare per le foreste e procurarsi la cena, cucinarla e solo dopo poteva abbuffarsi, fare la doccia e dormire.
Le giornate diventavano giorno dopo giorno un pochino più pesanti e ogni sera faceva sempre più fatica ad addormentarsi.
Erano passati due mesi dalla sera della festa.
Quella notte chiuse gli occhi nel tentativo di dormire ma fu tutto inutile, non ci riuscì.
Ogni volta che gli chiedo del perchè quella notte non riuscì a chiudere occhio non mi risponde ... all'inizio pensavo che nemmeno lui ne sapesse il motivo ma ora sò che se non vuole dirmelo è per paura che io rida di lui.

 

 

... Continua ...

  
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