Fanfic su attori > Johnny Depp
Segui la storia  |       
Autore: Sharon xD    06/05/2013    2 recensioni
Sofia ha 24 anni, un fratello più piccolo ,un lavoro che non le piace e un'amica fantastica che le starà sempre vicino. Tutto procede normalmente fino a quando un giorno le viene chiesto di cantare, la cosa che adora di più fare... Cosa succederà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                                            L’ ottava  meraviglia del mondo
 Pov Johnny
Avevo salutato da poco Sofia e ora sentivo il bisogno di riflettere. Iniziai a camminare per le stradine dell’isola e intanto pensai alla bellissima giornata che avevamo trascorso. Quando parlava di ciò che amava , di Capri, della sua famiglia,le brillavano quegli occhi castano scuro  che sembravano diventare dorati e illuminavano tutto ciò su cui si poggiavano.  E il sorriso? Se non fosse stato per l’estate avrei detto come qualcuno a molti noto : il riso è il sole che scaccia l’inverno al volto umano; ed era così, nei momenti in cui sorrideva riusciva a distogliermi da tutti i miei pensieri e mi rendeva felice. Era molto più giovane di me però si dimostrava una donna matura. “Ci vediamo stasera” le avevo detto, ecco per la seconda volta le avevo dato un appuntamento, implicito,ma pur sempre un appuntamento. Avevo cinquant’anni e due figli, possibile che mi comportassi ancora così? Quella ragazza ,però, mi attirava e non era solo attrazione fisica… oggi,ad esempio, era riuscita a rendere la giornata bellissima. Aveva fatto sì che non mi sentissi un estraneo,  che non mi rattristassi per i miei figli chiudendomi in me stesso. Sì, perché  i miei figli mi mancavano davvero tanto, avevo passato con loro una settimana prima di partire ma sentivo comunque il bisogno di vederli. Ora non potevo chiamarli perché da loro, a Los Angeles, erano ancora le nove del mattino e , conoscendo i miei figli, a quell’ ora stavano dormendo alla grande . Sorrisi tra me e me immaginandoli felici circondati dall’ affetto della loro mamma, Vanessa. Ci eravamo lasciati, ma per i nostri figli avevamo deciso di rimanere amici, lei infondo era la donna che mi aveva ridato vita regalandomi quei due bambini. La avevo amata, ma ora entrambi dovevamo guardare avanti. Continuai a camminare per le strade,vidi i bambini che vivevano lì giocare a calcio, due signore parlare davanti ad una porta e sentii profumo di pizza uscire da una finestra aperta e divagare per le strade,tutto dava un’ aria casalinga a quella via. Giunsi in hotel, entrai nella mia camera, una suite molto semplice, che dava una sensazione di freschezza. I mobili erano di un colore scuro, le pareti bianche davano una sensazione di pace. Del resto lo scenario più bello si trovava all’esterno. Il panorama era splendido, specie all’ora del tramonto. Mi affacciai e vidi davanti a me l’immensa distesa di mare circondarmi in un abbraccio e dietro di lei vidi il sole che si stava abbassando,specchiandosi su quella tavola azzurra per un’ultima volta prima di nascondersi. Mi riscossi da quei pensieri e vidi l’ora: le otto. Andai in bagno e mi feci una doccia, così mi rilassai, poi,dopo essermi vestito, mi diressi nella sala da pranzo e mi sedetti ad un tavolo. Aspettavo che Sofia arrivasse e cominciasse a cantare, stupendomi ancora una volta con la sua voce incantevole… perché non facevo altro che pensare a lei? Quell’essere così minuto e dolce stava sconvolgendo la mia vita in soli due giorni, sapevo cosa mi sarebbe successo da lì a poco ma non volevo ammetterlo a me stesso, forse per paura di perderla. Eh già, lei avrebbe ricambiato? Se sì, sarebbe riuscita ad accettare tutte le mie scappatelle passate, le frecciatine dei giornalisti e le loro provocazioni? Lo so, forse stavo correndo un po’ troppo ma nella vita si cresce e si imparano tante cose, avendo delle batoste, ma comunque si imparano. Avevo fatto soffrire troppe persone nella mia vita: basta. Non volevo far soffrire più nessuno, né i miei figli che ne avevano abbastanza di esser importunati né la donna che sarebbe stata accanto a me, chiunque sarebbe stata.  Nessun giornalista avrebbe mai più avuto l’ opportunità di far soffrire non tanto  me ,che me ne infischiavo proprio di quelle sanguisughe ,quanto  chi più amavo.
 
Pov Sofia   
“Sono tornata” esclamai entrando in casa con in volto l’ espressione più felice che si potesse avere.                                                                                            
  “Ciao,tesoro”  mi rispose mia nonna facendo capolino dalla porta della cucina “mhm,che profumino.. e Ivan?” chiesi avvicinandomi a mia nonna che stava preparando da mangiare                                                                                             “E’ andato a mare con Luca” rispose lei indaffarata “sei stata da Sara oggi? "
  Avrei potuto scegliere se mentire o dire la verità, ma in fondo di fronte a me c’era la donna che mi aveva aiutato nelle mie crisi adolescenziali,che mi aveva sorretto affinché non svenissi il giorno del mio primo ciclo mestruale e che quando avevo  avuto la prima relazione seria a diciassette anni mi aveva chiesto,per favore,di prendere precauzioni in caso…  Con lei non potevo provare imbarazzo o timore, era il mio punto di riferimento, avevo bisogno di lei, anche a ventiquattro anni. Così le raccontai di quando il giorno prima mi ero scontrata con Johnny                  ( mi aveva interrotto chiedendomi “ il Johnny quello pirata di Miami?”                     “Pirata dei Caraibi,nonna,dei CA-RA-I-BI,comunque si  lui”risposi sorridendo)                                   
e poi della giornata passata assieme, non raccontai tutto nei minimi dettagli , ma forse lei capì più di quanto avessi compreso io in quella faccenda:                                            
 “ Amore mio, ma non sarà che ti stai prendendo un innamoramento?” mi disse con quel suo italiano misto a dialetto popolare                                                                  
“ Ma no, nonna!”  cercai di sminuire tutto                                                                
“ Sì, sì dite tutti così. Anche io mi comportavo così alla tua età, facevo finta di niente e poi quando si parlava di tuo  nonno mi brillavano gli occhi”                     
“ Ma tu me lo chiedi come se stessi per prendere una malattia!”                               
“ Ed è una malattia, piacevole,che ti fa provare sensazioni nuove e che ti fa crescere. Non c’è bisogno di stare un secolo con una persona per capire se l’ami, sono cose che si afferrano al primo sguardo, al primo tocco. Detto questo io ti dico che ti stai prendendo un bell’innamoramento, più forte dei raffreddori di gennaio!”                                                                                                           Certo che era proprio cocciuta, eh! “ Chissà forse è come dici tu…” dissi sospirando, in fondo la nonna non aveva tutti torti. Lasciammo cadere  il discorso e io andai a farmi una doccia al volo prima di recarmi a lavoro. Dopo essermi preparata salutai mio fratello che era appena tornato                                     
 “Ciao fratellone, ti sei divertito oggi?”                                                                     
 “ Sì” rispose correndomi incontro e abbracciandomi “ ho imparato a fare la capriola sott’ acqua e sono andato dove non si tocca, chissà se sono piaciuto a Jasmine”                                                                                                                               “Oh, e chi sarebbe questa Jasmine?” chiese mia nonna                                              
 “la ragazza più bella del mondo”                                                                                 
 “si sta ammalando anche lui” mi disse la nonna facendomi l’occhiolino,risposi con un sorriso                                                                                                               
 “Beh? Che avete da ridere  voi due?” fece Ivan                                                         
 “ Niente!” ci difendemmo con uno sguardo colpevole                                                                                      
 “Mah, io i grandi non li capisco proprio” e brontolando andò nella sua camera.
 
“Ciao” salutai sorridendo Johnny                                                                                    
“ Ciao” rispose lui ricambiando il sorriso, ebbi il tempo di salutarlo che subito dovetti andare a prepararmi poiché la sala cominciava a riempirsi. Solo a fine serata potemmo parlare un po’:
“Sempre più brava, eh?” mi accolse al suo tavolo facendomi sedere                              
“ E tu sempre con complimenti più belli eh?” risposi sorridendo,                                                 
 rise “ mangiamo qualcosa?” chiese indicandomi il tavolo pieno di prelibatezze che doveva aver ordinato prima che le cucine chiudessero                                           
“ Come, mi hai aspettato?” esclamai sorpresa                                                         
“ Sì, è bellissimo mangiare in compagnia di una bella donzella, sai? Specie se la bella donzella sei tu” disse guardandomi con l’espressione tipica  da pirata che solo lui sapeva sfoggiare nei momenti più adatti.Oh ,no! Non poteva farmi questo, il mio cuore batteva  così forte che avevo paura si sentisse,sorrisi abbassando lo sguardo e cercando di non apparire imbarazzata. Mentre  mangiavamo Johnny mi parlò di tantissime cose e non mancarono gli aneddoti divertenti, ma dove le prendeva queste battute? forse se le sognava di notte…  Mi divertii molto e al contempo riuscii a riposarmi, quell’uomo era veramente speciale.                                                                                   
“Andiamo di là?” mi chiese indicando il balcone alle mie spalle,                             
“Sì” acconsentii
Ci ritrovammo così sulla balconata che mostrava Capri illuminata di notte, e lui , dopo aver ammirato la veduta, si voltò verso di me dicendo:                                   
“ Grazie,mi hai fatto vivere una giornata meravigliosa”                                                
 “ Anche io sono stata bene oggi” risposi voltandomi a mia volta stupita dalle sue parole, insomma stavo parlando con un uomo di grande  fama a cui non mancava nulla che mi stava dicendo che IO, minuscolo essere presente sulla terra, lo avevo reso  felice. Forse però non erano la fama o la ricchezza a rendere felici gli uomini, bensì qualcosa di più dolce e profondo, che ogni persona possiede e che nella vita ognuno di noi decide di donare a tutti coloro che hanno lasciato nella nostra vita un’impronta indelebile. 
“ Mi dispiace solo che tu non abbia potuto vedere l’ottava meraviglia del mondo” continuai
“Ma come, certo che l’ho vista”                                                                                
“Cosa? Davvero? E quando?” chiesi sbalordita                                                                   
“ E’ tutto il giorno che le sto accanto” buttò lì come se niente fosse e avvicinandosi mi cinse i fianchi con il braccio. Vedevo i suoi occhi brillare,due stelle nel cielo blu che ci circondava, e quelle stelle ora stavano osservando me,mentre le sue labbra erano increspate nell’ombra di un sorriso. Allora sorrisi anch’io.


Pov Johnny
Quella sera Sofia era particolarmente splendida, i riccioli le incorniciavano il volto, le guance un po’ rosse le davano un’aria un po’ da bambina, ma bastava guardarla negli occhi per capire che non era una ragazzina bensì una donna, osservandola attentamente infatti, si capiva che non doveva aver vissuto momenti felici nel corso della sua esistenza. Le avevo fatto alcuni complimenti che se qualcuno non mi avesse conosciuto avrebbe detto che ero  il solito dongiovanni, però non era così, con lei ero stato sincero. La attirai a me, avrei potuto baciarla, avrei voluto baciarla, ma qualcosa mi trattenne. Non volevo contaminarla con i miei problemi, i miei difetti, le mie paure… così la strinsi a me e per rompere il silenzio dissi:
“Oggi è la giornata mondiale della differenziata e del riciclaggio”                           
“Oh, interessante” mi rispose lei divertita  e scoppiò a ridere, risi anch’io e insieme ci godemmo quei momenti




Ehi :)  Eh sì,finalmente ho aggiornato. Grazie a tutti voi che leggete silenziosamente senza lasciare traccia e grazie a Nadim che sta continuando ad incoraggiarmi e a darmi consigli. Mi piacerebbe sapere cosa pensate della storia, cosa ve ne pare dei personaggi,altrimenti non capisco se vi piace e devo continuare o se devo fare un passo indietro... grazie comunque della lettura sperando che sia stata piacevole, alla prossima xD
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Johnny Depp / Vai alla pagina dell'autore: Sharon xD