Anime & Manga > Kenshiro / Hokuto no Ken
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Autore: DiKey    08/05/2013    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se lo scontro tra Kenshiro e Raoh avesse avuto un finale differente? Bastano pochi secondi per cambiare la storia, per far andare a vuoto un pugno. Questa storia racconta quello che sarebbe potuto succedere se il conquistatore del cielo non avesse perso la vita nello scontro finale.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Raul
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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hokuto Persino per gli standard desolanti ed abberranti della terra degli Shura, quel luogo era semplicemente troppo: spuntoni di rocce taglienti come lame, fiumi di lava che scorrevano appena sotto la superficie, ed esalazioni sulfuree che rendevano difficile respirare. Solo per poter abituarsi all'odore, un odore forte, acido, in grado di ferire il naso, occorreva una tempra non comune.
Kaioh contemplava l'orribile palude quasi con affetto. Solo posarvi lo sguardo era come contemplare il male stesso; quel male che per lui era diventato tutto, forza e ragione di vita, dal giorno in cui il destino gli aveva dato le spalle.
Si era rifugiato nella malvagità, rifiutando amore ed affetto perchè erano solo sentimenti effemeri, biechi, insulsi. L'amore può dare una ragione per morire?
Ma l'odio ti dava una ragione per continuare a vivere.
Era questo il luogo che indicava il braccio della statua di donna, aveva capito subito. Quante volte negli anni era venuto qui, da solo, con pensieri sempre più orribili e rabbiosi...Kaioh aveva perso il conto. Ma questa era la sua casa.
Qui lui era invincibile.
Attese relativamente poco. Percepì la presenza di Raoh dietro di lui, ma non si mosse.
Voleva che Raoh si perdesse nell'orrore del paesaggio, voleva fargli capire prima ancora di lottare quale terrore lo aspettava. O almeno, questo era quello che era convinto di volere.
Ma la verità, una verità che non avrebbe ammesso neanche a sé stesso, era che sapeva che questo sarebbe stato il loro ultimo scontro, e parte di lui voleva rimandare quel momento il più possibile.

"Hai deciso di lottare nel luogo in cui riposa nostra madre." disse il Re di Hokuto

"Non mi sembra che ci sia luogo migliore per porre fine allo scontro."

Kaioh si girò improvvisamente, voltandosi verso Raoh e localizzandolo in cime ad una piccola altura. Senza preavviso, scagliò contro suo fratello una bordata di Ki maligno, che però mancò il bersaglio; Raoh aveva fatto un balzo in aria per evitare il colpo, e poi si lasciò cadere in picchiata, cercando di colpire Kaioh con un pugno. Ma il primo Rasho fece appena un passo indietro, ed il possente pugno del Ken-Oh colpì il terreno.
Subito Kaioh gli fu addosso, ma Raoh sollevò la mano sinistra, generando una spinta di spirito combattivo che si abbatté sul demonio come una cannonata d'aria compressa, spingendolo via, fino a scaraventarlo contro una parete.
Kaioh rideva mentre si rialzava, togliendosi di dosso i sassolini e la polvere di cui quel luogo era pieno.

"vedo che ti sei ripreso dalle tue ferite. Molto bene.
Altrimenti sarebbe stato ben poco divertente."

Raoh non portava né elmo né armatura e si era strappato di dosso il bendaggio fattogli da Hyoh e Sayaka nel momento stesso in cui si era alzato dal giaciglio improvvisato, solo poche ore prima. Non era qui come Ken-Oh, come conquistatore.
Era qui semplicemente come fratello.
Indossava solo un semplice coprispalla, lo stesso che aveva indosso quando, con Soga e Reina, espugnò la cittadella del Re Demone Goram.
Quello era il giorno in cui tutto era iniziato.
Questo era quello in cui tutto sarebbe finito.
I due fratelli si misero in guardia e poi si scagliarono l'uno contro l'altro, colpendosi con pugni talmente veloci da essere quasi invisibili per l'occhio umano.
Raoh parò un colpo con l'avambraccio sinistro, contrattaccò con il destro, ma Kaioh si fece trovare preparato e frappose il proprio palmo al pugno del fratello. Strinse, nel tentativo di rompergli la mano, ma non ci riuscì, e questo errore di valutazione gli costò una ginocchiata al plesso solare che gli mozzò il fiato.
Ma il demone si riprese subito e sollevò Raoh per la vita, per poi proiettarlo dietro di sé con un movimento perfetto ed elegante. Ma Raoh non fu da meno, e mentre erano ancora avvinghiati strinse Kaioh a sua volta e concentrò tutta la sua forza negli addominali, sollevando il fratello e scaraventandolo a terra con un colpo di reni.
Kaioh si rimise in piedi, focalizzando il suo Ki intorno al suo corpo e Raoh fece altrettanto.
Le due aure si scontrarono con l'impeto di due fiumi in piena, con la rabbia di due leoni che lottano per annientare il rivale. La forza del loro spirito era tale da frantumare e ridurre in polvere le rocce più piccole, mentre quelle più grandi danzavano intorno a loro, disegnando arabeschi nell'aria, prima di sbriciolarsi, anch'esse consumate dal loro Ki.

"Hokuto: Colpi a ripetizione!"

"Raccapricciante violenza che schiaccia!"

I pugni imbevuti d'aura (rossa per Raoh, violacea per Kaioh) si scontrarono, generando rumore simile al rombo dei tuoni, nel tentativo di aprirsi un varco nella difesa avversaria. All'inizio l'hokuto shinken si dimostrò superiore alla sua controparte maligna: dopo aver visto la prima raffica, Raoh capì subito come direzionare i pugni e Kaioh ne fu sopraffatto.
Porto le braccia al petto per difendersi dagli attacchi violenti che subiva, ma la sua armatura andò in pezzi.
Tuttavia il talento di Kaioh compensava la debolezza dello stile, e quando ripartì al contrattacco passò dai pugni ai calci così velocemente che il fratello non ebbe neanche il tempo di difendersi, ma potè solo incassare.
Si separarono con un piccolo salto indietro, già pieni di lividi e ferite.
Niente più armature o protezioni a difenderli, solo la forza dei loro muscoli.
Kaioh allora sorrise

"Ora ti dimostrerò perchè io qui sono invincibile!"

Usò il proprio Matoki, concentrandolo sotto i piedi di Raoh che, colto alla sprovvista, cadde, finendo in una caverna. Qui l'odore era ancora più insopportabile ed i fumi formavano un gas nocivo che graffiava i polmoni quando si respirava.
Kaioh premette due punti di pressione sul proprio collo

"ed ora la mia specialità: combattere senza bisogno di respirare"

e si lanciò verso Raoh.
Il demone partì all'attacco, ma Raoh rispondeva colpo su colpo, sebbene fosse costretto ad indietreggiare per meglio fronteggiare l'assalto.
Ma all'improvviso si trovò con le spalle al muro, senza possibilità di muoversi, e Kaioh lo colpì con un violento gancio in faccia.
Il Ken-Oh sputò sangue e continuò la lotta, ma questo successe ancora, e poi ancora una volta: i suoi movimenti erano bloccati.
Deciso a scoprire di che diavoleria si trattasse, prese una posizione rialzata e rimase basito.
Sette colonne nella posizione delle stelle dell'orsa. Ecco cosa bloccava i suoi movimenti.

"il corpo umano ha sette punti ciechi, in corrispondenza alle stelle." spiegò Kaioh" Per poter difendersi e coprire questi punti, i praticanti dell'hokuto shinken si muovono, inconsciamente, in modo da disegnare le sette stelle. Queste colonne li bloccano.
Questo posto è la morte dell'hokuto.
E questa è la mia stella."

Aveva preso la posizione di Alcor, la stella che annunciava la morte.

"E non è finita qui.."

Raoh si sentì strozzare, gli mancò il fiato e poi la testa iniziò a girare. Iniziava a perdere l'equilibrio e le sue ginocchia tremavano.
Kaioh rise

"Questo non è un normale gas. Si chiama Ryuma-Koen e può entrare nel corpo di una persona attraverso le ferite e provoca paralisi."

Si avvicinò al fratello, che cadde in ginocchio di fronte a lui. Kaioh alzò la mano e si preparò a colpire, a sferrare il colpo di grazia.
Ma Raoh ebbe uno scatto, sferrando un pugno con tutta la forza che aveva in corpo ma, ancora una volta, Kaioh frappose il suo palmo al colpo, neutralizzandolo.
Il suo sorriso soddisfatto però si sciolse come neve al sole quando si sentì la gola stretta in una morsa.

"imp-impossibile!" Balbettò mentre lottava per respirare "il punto di pressione per combattere senza respirare è minuscolo, grande come la testa di uno spillo, non puoi averlo colpito..."

"non con un pugno o un dito..."

Il pugno di Raoh, anche se parato, aveva generato un'onda di ki che aveva raggiunto il punto di pressione che aveva sbloccato l'effetto dei punti di rottura usati da Kaioh per combattere senza respirare.
Kaioh si lasciò sfuggire un urlo di rabbia e saltò fuori dalla caverna. Raoh lo raggiunse subito e premette una serie di punti di pressione sul suo torace. Kaioh rimase senza parole quando vide che suo fratello, di colpo, sembrava recuperare le forze

"Non è possibile!"

"Il nostro sangue ci conferisce una straordinaria resistenza al veleno, ed il punto anabaku-kou la rafforza ulteriormente."

Come per confermare quest'affermazione, Raoh sferrò un pugno contro il terreno su cui si trovavano, generando un'onda d'urto che fece indietreggiare Kaioh. La caverna sotto di loro crollò quando le colonne si spezzarono per via della forza del colpo di Raoh.
Il Ken-Oh guardò Kaioh negli occhi, e gli parlò con tono grave e profondo

"Questo non è uno scontro tra Hokuto Shinken ed Hokuto Ryuken. Questo è uno scontro tra fratelli.
Tu, Kaioh, sei il mio eroe. Sei la persona che rispetto di più in questo mondo caduto nel caos."

Assunse una posa aggressiva, mostrava il fianco destro all'avversario, con la mano destra all'altezza della testa e la seconda chiusa a pugno all'altezza del fianco sinistro

"e prima che la fama di demonio si leghi al tuo nome per sempre, ti darò una morte da eroe. "

Kaioh rise

"Va bene."

Assunse una posa che Raoh ricordava fin dall'infanzia, disegnando dei cerchi con le mani, prima di spostare tutto il peso sul piede sinistro, aprendo le braccia e rilassando (solo apparentemente ) i polsi

"Questo è il mio colpo invincibile! Nessuno me lo ha insegnato, è parte di me fin dall'infanzia e mi ha sempre portato alla vittoria."

L'aura intorno ai loro corpi sparì.
Erano pronti a scambiare i colpi decisivi.

***

Knife e Reina stavano osservando la scena da studiata distanza; abbastanza vicino da poter osservare lo scontro, ma abbastanza lontani da non rischiare di distrarre il Grande Re durante lo scontro.
Knife sudava

"anche a questa distanza...la tensione dello scontro è insopportabile!"

Ma fu altro a preoccupare Reina. Cercò di muoversi più velocemente che poteva senza far rumore, percorse circa 300 metri, fino a raggiungere una collina.
E da lì vide stendardi, guerrieri armati fino ai denti.
Knife la raggiunse, bestemmiò, sputò per terra, e bestemmiò nuovamente

"Sono gli uomini di Mamochi. Kaioh ed Hyoh avevano spazzato via la sua armata, ma a quanto pare il ratto è sopravvissuto...merda."

Knife controllò le sue ferite, non erano gravi, non avrebbe avuto problemi. Contò i pugnali da lancio che aveva a disposizione, le spade, i kunai e le catene.
Guardò il cielo, le stelle che brillavano nella notte

"Quando lo scontro tra quei due finirà, solo uno rimarrà vivo. E non è nemmeno sicuro che il vincitore non crepi subito dopo.
Sicuramente non potrà far fuori 100 combattenti armati dai denti al culo.
Hai qui il tuo arco?"

Reina fece segno di si, ed allora Knife iniziò ad illustrarle il suo piano facendo disegni sul terreno

"Io corro e mi posiziono qui. Tu abbatti il primo nelle retrovie, l'esatto istante in cui ti passeranno davanti. Una volta distratti, io li prenderò frontalmente."

"Siamo solo in due." puntualizzò Reina

"Anche i piani migliori hanno i loro difetti. Per questo li attaccherò in quel punto, dove c'è una strettoia. Invece di affrontarne cento insieme li prenderò a gruppi di 10. Tu devi solo continuare a tirare finchè avrai anche una sola freccia."

"Ma.."

"Non c'è ma! Devi solo fare quello che ti ho detto! Io li terrò impegnati, se venissero verso di te, tu falli a pezzi con le spade. Se fossero troppi, scappa.
Entrambi vogliamo che il Re di Hokuto vinca questa battaglia. Tu più di me."

Le strizzò l'occhio, fece una battuta sconcia nella sua lingua natia e poi raggiunse la posizione che aveva indicato a Reina, che rimase in attesa.
Parte di lei non poteva fare a meno di distogliere lo sguardo da Raoh. Ma sapeva quello che doveva fare, doveva rimanere concentrata.
Solo così poteva essere utile a Raoh. Solo così potevano realizzare il loro sogno, il sogno che era stato anche di Soga.
E quando fu il momento, scagliò la prima freccia, colpendo un demone dritto al collo. Quello sputò sangue e poi stramazzò a terra.
Per un attimo, solo per un attimo, Knife pensò di correre via. Si chiese chi glielo facesse fare, perchè dovesse morire, proprio lì, proprio ora.
Anche se Raoh fosse morto, il suo esercito avrebbe spazzato via quei vermi.
No...se Raoh fosse morto non ci sarebbe più stato un esercito. Nessuno avrebbe potuto prenderne il posto, e loro sarebbero rimasti in balia del primo signore della guerra con abbastanza ricchezze e carisma da mettere su un esercito.
Era per questa ragione che aveva sentito che doveva andare qui. Il cielo lo voleva lì. Gli aveva messo di fronte una scelta.
Per tutta la vita, Knife non aveva fatto altro che obbedire agli ordini che gli venivano dati. Adesso era libero

"L'unico giorno in cui sono libero...ed in realtà non ho nessuna scelta."

Paradosso.
Reina scoccò una seconda freccia, abbattendo un secondo demone ed attirando finalmente l'attenzione delle retrovie, ed è allora che Knife saltò fuori dal nascondiglio

"Pioggia d'acciaio del Monte Taizan!"

***

Kaioh attaccò per primo, ma Raoh riuscì a spostarsi di lato ed evitare il colpo che si limitò a graffiargli la guancia. Il Grande Re fece un rapido movimento con il braccio, creando un vuoto tagliente nell'aria che scavò un solco nel terreno fino a colpire Kaioh al piede.
Il sangue di Kaioh si sparse nell'aria, ma il primo demonio non era un dilettante, ed aveva incassato il colpo di Raoh, preso dalla scuola della Gru Rossa di nanto, per evitare il secondo colpo, un potente pugno, che adesso gli sfiorava la spalla.
Aveva capito la strategia del fratello ed aveva scelto di incassare il colpo leggero per poter schivare quello più violento.

"Degno del Primo Demonio." commentò Raoh

"Notevole, sei il primo ad evitare il mio colpo letale."

I muscoli tra il collo e la spalla destra di Raoh si squarciarono, quando la pressione sanguigna raggiunse il punto in cui il corpo non poteva più reggere, ed altrettanto successe a Kaioh.
Ripartirono all'attacco ed il pugnò di Raoh colpì in pieno lo sterno di Kaioh, che replicò con un attacco che penetrò nel pettorale sinistro di Raoh. Gli tsubo fecero effetto, e da loro si generò una pioggia di sangue.
Lo scontro rischiava di diventare letale per entrambi, motivo per cui Kaioh si concentrò.
Non aveva più voglia di giocare...e non poteva permetterselo.

"Anryu Tenha!"

Raoh si trovò a galleggiare nel nulla, privo di senso dell'orientamento, incapace di capire la sua posizione nello spazio.

"Invincibili colpi letali!"

Mille e mille mani si avventarono contro Raoh. Quello era il colpo più potente di Kaioh, avrebbe colpito tutti i punti di rottura, avrebbe vinto lo scontro.
Ma proprio in quel momento, Raoh si liberò dall'Anryu Tenha.
Nell'esatto momento in cui l'energia di Kaioh raggiunse il suo picco si concentrò unicamente su quella, sul suo avversario, ritrovando la sua posizione nello spazio e localizzando quella di suo fratello.
Scattò verso Kaioh che, in piena manovra offensiva, non potè nemmeno pensare di difendersi.
Ma anche se l'avesse fatto, non avrebbe avuto speranza contro il Muso Tensei di Raoh.
Si scambiarono di posizione. Passarono pochi attimi, poi l'esito dello scontro fu chiaro: questa volta il Muso Tensei aveva sconfitto l'Anryu Tenha.
Le vene delle braccia di Kaioh si gonfiarono e si contorsero, mentre sentiva i muscoli dell'avambraccio torcersi. Non riuscì a trattenere un urlo di dolore quando i palmi delle sue mani esplosero, spargendo sangue e pezzi di osso tutto intorno a lui.

"Dopo il nostro primo scontro, il tuo Hokuto Ryuken non aveva più segreti per me. Eri sconfitto prima ancora di iniziare"

Kaioh urlò ancora una volta, ma questa volta era un urlo di rabbia, di negazione.
Lui era il primo demonio, aveva rinunciato ai sentimenti che rendevano gli uomini deboli e vili. Non poteva perdere contro un uomo che invece aveva accettato l'amore e la tristezza, neanche se quell'uomo altri non era che suo fratello!

"Uoooh!! Non perderò! Non sarò sconfitto!"

Kaioh si alzò e sferrò un potentissimo calcio al fratello, con tutta la forza e l'energia che aveva in corpo.
Ma non fu abbastanza.
Suo fratello gli andò incontro, fece un passo avanti insinuandosi nelle difese di Kaioh, concentrando tutto il proprio spirito combattivo nelle mani per poi rilasciarlo.

"Questo è il pugno che il cielo ha donato a Raoh, tuo fratello!
Carica del Dominatore del cielo!"

Kaioh venne colpito in pieno, travolto dall'energia rossa scaraventatagli contro da Raoh, senza potersi difendere, senza poter attenuare il colpo, travolto dalla corrente impetuosa.
Il primo demonio fu scagliato lontano, finendo per colpire una roccia che andò in pezzi.
Il dolore era indescrivibile: ogni singolo osso del suo corpo era spezzato, non poteva muoversi, intrappolato in un corpo inutile.
Una piccola statua di donna, scolpita rozzamente, gli cadde vicino al volto.
Era stato scagliato contro la tomba di sua madre.
Lottava per trattenere le lacrime, ma riuscì a pregare lo spirito di sua madre seppure con voce rotta dal dolore, fisico e non.

"Madre...ti prego...dammi l'energia per un ultimo colpo. Solo un ultimo attacco."

La sua preghiera venne accolta. La terrà iniziò a tremare, ed un geyser spaccò il terreno proprio sotto il primo demonio, lanciandolo in aria.
Kaioh riuscì a girarsi verso Raoh, lanciandosi in un disperato attacco in picchiata, ma Raoh era pronto.
E non appena Kaioh fu a portata di braccio, il re di hokuto colpì diversi punti di pressione sul petto di Kaioh, che ormai non era più in grado di opporsi, e poi lo finì con un colpo al cuore.

"Colpo della pietà di Hokuto che ferma il fiero volo."

Colpo di Toki, usato da Kenshiro contro Souther ed ora da Raoh contro suo fratello Kaioh. E fu proprio il volto di Toki che Kaioh vide a fianco di quello di Raoh mentre il dolore lo lasciava, mentre tutto diventava sereno.
Cadde, ma Raoh lo sostenne e gentilmente, lo mise a giacere per terra, tra le sue braccia.

"uh...uh....i miei fratelli minori..."

mormorò Kaioh che nonostante tutto riuscì a sollevare la mano ed a poggiarla sulla guancia di Raoh

"Questo è il volto dell'uomo che ha sconfitto il primo demonio."





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nota dell'autore: ancora una volta in mostruoso ritardo, ma ecco qui il penultimo capitolo della storia. Spero vi piaccia, e vi chiedo di perdonare eventuali errori, ma avendo problemi col PC ho riscritto tutto relativamente di corsa, senza avere il tempo di dare una seconda lettura approfondita.
Il modo in cui Raoh neutralizza l'AT è molto diverso da quello usato da Ken, ma ho preferito inventarmi questa soluzione perchè non mi piaceva l'idea di far fare a Raoh la "trottola", e comunque volevo che si affermasse la superiorità del MT sull'AT.
   
 
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