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Autore: lee82    08/05/2013    0 recensioni
Mandy, una prostituta del Sunset streep entrerà nella vita di Nikki per sconvolgerla. Un segreto tenuto nascosto per diciotto anni, celato dietro un baby doll trasparente e un appartamento nel quartiere sexy di L.A
Stessi occhi...stesso sorriso...stesso sangue.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nikki Sixx, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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Quando anche il giorno dopo se lo vide davanti non credette ai propri occhi. Seduto su una bellissima Harley la guardava con il casco in mano.

Mandy sorrise raggiungendolo:

“ Che fai qui?”

“ E' una bella giornata, l'ideale per un giro in moto”

“ E io che c'entro?”

“ Tu mi accompagni è ovvio”

“ Io? Devo lavorare spiacente”

Nikki sospirò tirando fuori i soldi:

“ Bastano?”

Lei sorrise incredula:

“ Rimango sempre più convinta che tu sia un maniaco ma ok. Mi accontenterò”- disse lei afferrando il casco che il ragazzo le porse.

Se lo mise salendo in moto. Si abbracciò a lui e partirono.

Nikki sorrise: era la prima volta che doveva pagare una donna per passarci del tempo. Quando lo aveva detto a Tommy, l'amico quasi non si era strozzato con la birra.

In effetti era strano, ma non gli piaceva l'idea che lei fosse costretta a battere per vivere. Era sua sorella, dopotutto...

Mandy dal canto suo era felice forse per la prima volta nella sua vita. Non era mai stata corteggiata da un ragazzo. Certo tanti uomini le facevano complimenti e ci provavano con lei, ma mai nessuno era stato così carino.

Nikki era giovane, bello e molto gentile. C'era un non so che di selvaggio in lui, un lato misterioso che le piaceva.

Era la prima volta che si sentiva quella che era: una ragazzina di diciotto anni. Non aveva mai vissuto l'adolescenza, non era andata a scuola. Era stata istruita in quel collegio. Erano tutte femmine. Non era mai uscita con un ragazzo, niente ballo di fine anno, né sguardi complici. Era finita a battere per sopravvivere a quella vita amara che il destino le aveva regalato.

Quel tipo era piombato nella sua vita come un fulmine.

Le piaceva il suo profumo, il suo torace tonico sotto le sue mani. Si sorprese a sorridere, il primo sorriso dopo tanti anni.

Il vento le scuoteva i capelli e più si allontanava da casa più si sentiva leggera e sollevata.

Percorsero chilometri, le spiagge della California erano davvero spettacolari.

Lei non aveva mai visto il mare. Rimase imbambolata anche quando si fermarono nei pressi di una spiaggia. Scese dalla moto e si tolse le scarpe. Le piaceva sentire la sabbia calda sotto i suoi piedi.

Guardò stupita il mare...L'acqua increspata e illuminata dal sole era quasi magica.

Si voltò verso il suo accompagnatore sorridendogli.

Nikki dal canto suo la osservò. Farla felice era qualcosa che desiderava con tutto se stesso.

“ E' la prima volta che lo vedo...”

“ Cosa?”

“ Il mare...”

Lei sorrise:

“ Non sono mai stata su una spiaggia. E' bellissima”

Nikki le cinse le spalle e insieme camminarono lungo il bagnasciuga.

Mandy sentiva il cuore scoppiare di gioia, stretta com'era tra le sue braccia...

Poi si sedettero sulla sabbia

“ Hai detto che suoni in una band è così?”

“ Sì e siamo anche piuttosto famosi”

“ Come hai detto che vi chiamate?”

“ Motley Crue”

“ No...non credo di avervi mai sentito. Non ho molte occasioni di ascoltare musica, fatta eccezione per quella del locale dove lavoro...”

“ Devi rimediare”- le sorrise lui accendendosi una sigaretta

“ Quindi sei un altro scappato di casa del Sunset. Ce ne sono tanti...”

“ Noi siamo diversi, siamo bravi ecco la verità. Ho sempre saputo che avrei sfondato nel mondo della musica. Avrei anche ucciso mia madre per farcela...”- poi sorrise- “ Forse avrei fatto meglio a farlo veramente...”

Mandy lo guardò. Fumava mentre fissava il mare perso nei suoi pensieri

“ Deduco che ce l'hai parecchio con lei...”

“ Ovvio. Ho sempre odiato quella donna. Forse ci assomigliamo troppo per andare d'accordo. Anche lei come me, ha un carattere ribelle. E' uno spirito libero, incapace di tenersi un uomo per più di qualche mese, e di fare la madre. Mi ha sempre spedito fuori dalle palle ogni volta che apriva le gambe a qualche stronzo! Una volta ho pure cercato di farla arrestare”

Lei lo fissò a bocca aperta:

“ Stronzate!”

“ No! E' vero. Ho distrutto mezza casa e mi sono infilato un coltello squarciandomi dal gomito sino al polso. Poi ho chiamato la polizia dicendo che era stata lei a farmi del male. Quando però ho capito che mi avrebbero rinchiuso in un istituto se lei fosse finita dentro ho ritirato la denuncia”

“ Sei davvero pazzo...”

“ Sì, diciamo che mi ci hanno costretto. Finire tra le grinfie dei miei nonni è stata forse la miglior cosa che quella stronza abbia fatto per me. Ovviamente allora non la pensavo così. Ero uno stronzo, ingrato ed egoista. Ho combinato così tanti casini che se ci penso non riesco proprio a capire come abbiano fatto quei due a non cacciarmi a calci in culo da casa! La cosa che detestavo era cambiare continuamente città. I miei nonni si trasferivano di continuo. A scuola ero il classico sfigato preso di mira da tutti, così finivo sempre nei guai. Mi hanno picchiato così tante volte che un bel giorno ho preso una mazza da baseball, sono andato dritto da quegli stronzi e li ho massacrati. Quando capirono che ero pericoloso e iniziarono a rispettarmi ecco che mi dovetti trasferire un'altra volta e tutto ricominciò da capo”- sospirò rimanendo in silenzio- “Solo dopo mi sono appassionato alla musica. Volevo essere figo, mi consideravo figo! Avevo un viso così dolce e innocente da farmi schifo, così ho iniziato a truccarmi. Volevo che tutti capissero chi ero. Ho iniziato a farmi abbastanza presto, la prima canna la devo a mia madre. La ricordo ancora: io e lei, nella veranda di casa: avevo sei anni. La droga e io siamo sempre andati piuttosto d'accordo, sino a che non mi ha fottuto la vita”

“ Quindi sei un cattivo ragazzo...”

“ Il peggiore direi. Comunque ora ho smesso. Dobbiamo andare in tour tra poco, non riuscirei a procurarmela e una crisi di astinenza in tour non è esattamente quello che vorrei. Cazzo ora mi accorgo di aver parlato solo io. Ti avrò rotto le palle con tutti questi discorsi”

“ No...mi piace sentirti raccontare la tua storia. Mi interessa...”

Nikki sorrise. Era la prima volta che qualcuno lo ascoltava, la prima che qualcuno si interessava a lui.

“ E tuo padre? L'hai conosciuto? Non ne parli mai...”

“ Mio padre? Non c'è molto da dire. Se l'è filata, dopo essersi sbattuto mia madre, l'ha lasciata in cinta. L'ho visto una sola volta: avrò avuto sei o sette anni: mi ha portato uno slittino rosso. Ecco tutto quello che ha fatto per me. L'ho chiamato qualche mese fa: gli ho chiesto dei soldi. In realtà quello che volevo era sentirmi legato a qualcuno. Sai quello che mi ha detto? 'Io non ho nessun figlio! Non chiamarmi più!' Mi ha fatto malissimo...Sono arrivato a casa e ho spaccato tutto piangendo come un idiota! Il giorno dopo ho cambiato nome. Il mio fantastico padre mi aveva dato il suo nome: Frank Feranna, bel nome di merda! Sono andato all'anagrafe e l'ho cambiato in Nikki Sixx. Una tipa con cui sono uscito aveva un ex ragazzo che si chiamava così e faceva il musicista. Quel nome era sprecato per uno stronzo qualunque così gliel'ho rubato”

“ Io invece da bambina pensavo che da grande avrei fatto la ballerina. Un giorno ho trovato in soffitta una rivista abbandonata. Dentro c'era la foto di una ballerina. Era una ragazza bellissima con il tutù bianco e una coroncina di piume bianche tra i capelli. Ho strappato la pagina e l'ho portata in stanza mettendola sotto il materasso. Ogni sera la tiravo fuori guardandola. Ero sicura che avrei danzato...In un certo senso lo faccio, ma non mi vedevo certo con un pubblico di uomini bavosi e sudaticci. Non so esattamente come sono finita a battere per la strada. Avevo bisogno di soldi. La prima volta è stato tremendo. Ho venduto la mia verginità ad un poliziotto in cambio della libertà. Non è stato piacevole, né breve. Ora sono cresciuta ed ho accettato quel lavoro, ho clienti fissi e il padrone di casa ha accettato di abbassare l'affitto in cambio di qualche scopata gratis”

“ Non hai mai provato a smetterla? A cercarti un altro lavoro?”

“ Eccome, ma nessuno da lavoro ad una puttana”

Nikki sospirò prendendole la mano. Quella ragazza gli piaceva, un po' troppo in verità.

“ Perchè non molli tutto e vieni in tour con noi? Abbiamo bisogno di una ballerina per gli show. Che ne dici?”

“ Sei pazzo? E poi? Che ne sarà di me una volta finita la tournée me lo dici?”

“ Ci penserò io a te...”

Mandy arrossì incredula..

“ Perchè? Potresti stancarti di me, potresti averne abbastanza e io mi troverei nella merda”

“ Non succederà”

“ Che ne sai?”

“ Lo so..Ho deciso di aiutarti e lo farò”

“ Perchè? Dimmelo”- lo implorò lei

“ Non c'è un perchè! Mi va e basta!”

Lei lo guardò un po' delusa per quella risposta. Si diede della sciocca: che altro si aspettava? Poi sorrise...gli avrebbe fatto perdere la testa...voleva quel tipo e niente le avrebbe fatto cambiare idea.


 

  
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