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Autore: lotc    09/05/2013    0 recensioni
Uno studente di scuola superiore, Goldiaz si trova ad avere la vita stravolta a causa degli incidenti che
implicano atroci misfatti del passato commessi da alcune persone che hanno messo in piedi una
storia fuori controllo ormai aggravata da un entità di nome Golmar.
La cosa più grottesca è che si vedono coinvolti Dante e altre persone.
Quali sono gli obbietivi di questo Golmar?
Cosa hanno poi a che vedere con gli Youkai che sembrano in parte coinvolti con questa faccenda?
Quale è la verita?
Non è Drive nel senso di guidare un Go Kart stile Mario, infatti nel dizionario di inglese vuol dire anche
un' altra parola che sarebbe "Incrementare".
Comunque gli avvisi sono questi:
Ci sarano un pò di Violenza se non anche alcuni dettagli crudi,
Alcuni riferimenti maturi,
E sopra tutto ci saranno delle Parolacce che mi assicurero di ridurne la dose del 88%
Spero di non sgarrare ne sui contenuti e nemmeno sulla punteggiatura.
Buona lettura.
Genere: Avventura, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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Il cielo divenne lentamente nuvoloso sopra la città con una tonalita cupa.
Dante e Goldiaz lasciarono il luogo del Devil May Cry ormai devastato e
furono diretti verso all' edificio dove quell' energia demoniaca si era incanalata.
Passarono per le varie strade e vari cunicoli combattendo ondate su ondate di
Gyvrox e Horridmare a manetta, il che era maledettamente sfiancante; Dante era
maggiormente seccato dei continui assalti perchè oltre che all' ufficio aveva
pure la motocicleta distrutta.
Mentre si faccevano strada tra le varie ondate di creature, i due assistetero
ad un fatto bizzarro: alcuni Gyvrox e Horridmare si uccidevano a vicenda, il che
permetteva i due di squagliarsela lontano da loro.
Dopo la fuga, arrivarono in una delle zone della città entrando
passando per una strada deserta.
Il luogo era pieno di locali chiusi e varie case quasi interamente sventrate.
Si ritrovarono davanti una sorta di labirinto urbano visto che le macerie ostruirono
le strade e vicoli.

Goldiaz:<< Ma dove sono le forze dell' ordine? Non è possibile
                che nessuno intervenga su questo crimine? >>
Dante:<< Hai mai considerato che mentri eri nella dimensione parallela,
              gli altri avevano iniziato ad evacuare? >>
Goldiaz:<< Cosa?...Un momento, intendi...? >>
Dante:<< Che molte di queste creature, Demoni o Mutanti, abbiano avuto la meglio
              sulle autorità e che quindi.....!? >>
Goldiaz:<< Qualcosa non va? >>
Dante:<< Sta giù! >>

I due abbassarono le loro teste con Dante che spingeva la testa di Goldiaz verso il
basso con una mano; si senti un suono simile a quello di una freccia lanciata
e ad un tratto nel muro dietro di loro si creò un enorme buco accompagnato
da delle traccie residue di un liquido verde che pareva essere acido.
Il colpo veniva dall' alto, ma non riuscirono a vedere chi lo aveva scagliato.
Sentirono qualcosa muoversi su per i muri, ma ancora non se ne vede l' aspetto;
ad un tratto comparirono cinque esseri.
Erano delle creature umanoidi con il corpo fatto di ferro, uno scudo specchiato al posto
della mano sinistra e dieci dita nella loro mano destra.
Il rumore divenne forte finchè non rivelarono essere tre creature;
erano delle figure femminili con il corpo fatto di sangue con otto zampe di
ragno, il volto gravemente ustionato e una voragine sulla fronte.
Una delle tre aveva la sua voragine con qualche goccio dell' acido che era stato scagliato;
questo voleva dire che il colpo partiva da li.
Appena saltarono da un muro all' altro della strada e si appostarono con i piedi e le mani attaccati
ai muri, loro sparirono nel nulla; tuttavia loro non sembrano essersene mai andate.

Dante:<< Ecco qualche numero di magia che non mi sta a genio. >>
Goldiaz:<< Io li finisco in tre secondi. >>
Dante:<< Sta fermo. Questi hanno in mente una tattica immane. >>

Dante provò sparare prima sulle creature di ferro con le pistole, ma uno di loro
parò i proiettili con lo scudo che fece una cosa strana; assorbì i proiettili
e li risparò indietro a Dante tramortendolo.

Dante:<< Argh! >>
Goldiaz:<< Ma che...!? >>
Dante:<< Non distrarti. Dimentichi che ci sono le megere invisibli. >>

Si sentirono altri tre suoni di frecciate; i due si saltarono rapidamente nel
tentativo di schivare i colpi senza però riuscire a vederne la traiettoria.
I tre getti di acido sparati dai cecchini invisibili colpirono il terreno asfaltato
della strada e cominciarono a corroderlo.
Una delle creature di ferrò creò una sfera di energia concentrandola tra le sue
dieci dita della mano destra e la sparò verso Goldiaz.
Il ragazzo lo parò con lo scudo di Adamantio, però viene spintonato all' indietro
per causa dell' impatto dell' attacco facendolo cadere per terra.
Goldiaz ebbe il tempo di rialzarsi prima che altri tre getti di acido andasero
a colpirlo.
Lui si caricò verso i cinque demoni di ferro, che stavano caricando la sfera
di energia con la mano destra, e prese uno di loro per il braccio destro
per poi dirottare l' attacco verso di loro e saltare prima ancora
che la sfera esplodesse uccidendo tre di loro.
Le sfere di energia dei tre demoni morti vennero rilasciati in direzioni diverse
verso l' alto:
Due di queste colpirono accidentalmente due dei cecchini invisibili
sbaragliandoli inducendo al loro aspetto a rivelarli dopo la loro morte,
E l' ultimo andò a vuoto diretto verso il cielo senza colpire nulla.
Uno dei due esseri di ferro rimasti aveva ancora carico la mano destra della sua
sfera di energia e la sparò contro Dante.
L' ammazza demoni saltò verso la creatura e al suono del prossimo sparo dell'
ultimo cecchino, si abbassò lasciando che l' essere prendesse il colpo e morì
in balia dell' acido.
Goldiaz parò con lo scudo una delle sfere dell' ultima creatura ferrea
e gli sparò dei proiettili al plasma faccendolo esplodere.
Il cecchino invisibile ne approfitò delle situazione per saltare
da un muro all' altro senza mai uscire dalla sua invisibilità.
Un getto di acidò partì in direzione del ragazzo; Mentre Goldiaz
lo parò con lo scudo, Dante riuscì ad intravedere il cecchino
dalla sua parte destra e velocemente gli sparò dei colpi
della sua pistola faccendola cadere mentre il suo aspetto
viene rivelato ne momento in cui morì.
I due riposero le proprie spade nel fodero.

Dante:<< Sai una cosa? Per qualche strano motivo quei cosi hanno un piccolo
              tratto preso dai Demoni. >>
Goldiaz:<< Impossibile. Non avverto nessun aura demoniaca, se non mi sbaglio. >>
Dante:<< Eppure questi qui hanno qualcosa nella loro natura che in parte
               li collega al mondo demoniaco. >>
Goldiaz:<< Non che me ne freghi molto. >>
Dante:<< Non essere ansioso di attuare la tua punizione. >>
Goldiaz:<< Non intenderai dirmi che devo stare fuori da questa storia? >>
Dante:<< No, penso solo che tu dovresti iniziare a capire
             che la conseguenza delle azioni dipende da chi
              le compie. Esso può avere impatto anche su gli
              altri. Questo vale anche per l' uso dei tuoi poteri.
              Non ci hai mai pensato a questo? >>
Goldiaz:<< Ma...Non intendo lasciarli impuniti...Quel- >>
Dante:<< Allora? >>
Goldiaz:<< ...No. >>
Dante:<< Come pensavo. Non va affato bene. Sei appena stato avvertito. >>

Loro proseguirono cercando di superare il labirinto urbano di cui
molte strade erano sbarrate dalle macerie e dai detriti; Di
fatto non mancarono gli Horridmare che fortunatamente erano
in pochi.
Dopo un pò di tempo passato ad attraversare le mura della zona
e a combattere contro Horridmare vari, Goldiaz era un pò
sfiancato dai continui attacchi, Dante d' altro canto
lo era di meno visto la sua esperienza.
Vagarono ancora per molto finchè passando per un vicolo non imbucarono
in una via.
Passando per di li imbucarono in una strada dove videro una situazione bizzarra.
Era tutta ricoperta di metallo e deformata, ed era piena di travi di ferro, rottami e altri
oggetti di metallo arruginito.
Misero piede nel punto centrale del palcoscenico quando all' improviso
si formarono dal terreno dei muri di metallo che bloccarono la
strada dietro di loro e quella che sta in fondo alla piazza;
una voce intimidatoria dall' alto.

Voce:<< A quanto pare ti ritrovo in questo caos nella
             prospettiva più curiosa, mio fiero pasto. >>
Dante:<< ... >>
Goldiaz:<< Ma da dove diavolo sta parlando? >>
Dante:<< Non avevi altre battute ad effetto migliori
               di questa? >>
Voce:<< Dovunque tu vai risuanano le grida dei demoni
             abbattuti dalla tua spada. La tua sofferenza
             danzerà per la mia furia. >>
Dante:<< Posso almeno sapere con chi ho a che fare? >>
Voce:<< MOLOCH! >>

L' eco dell' ultima sentenza risuovana e dopo un pò smise
di riverberare; qualcosa dall' alto stava per cadere sopra
le loro teste.
Dante e Goldiaz feccero in tempo a scostarsi da dove sono ora
prima che quella cosa precipitasse.
Qualunque cosa fosse atterrò con un impatto che fece tremare la terra.
La cosa era un enorme creatura con il corpo di leone e due lunghe
code coperti da oggetti metallici e rottami deformati.
Gli artigli erano delle motoseghe, le due code aveva ognuna
una motosega che fuoriuscivano dalla punta, e il volto
era celato da una maschera metallica.
La maschera si aprì in due tipo pannello
rivelando un volto umanoide di colore grigio
con gli occhi bianchi e due zanne d' acciao fuso
a spirale che parevano un trappano con sui fondi
delle spirali delle corde di motosega.

Moloch:<< Più orribile del mio aspetto è l' arroganza di
                molto indicibile eritagio che il tuo sangue
                ti ha donato! >>
Dante:<< Non te la prendere, ma tu dai troppo credito
               a te stesso. >>
Moloch:<< Il timore che gli umani avevano nei miei
                confronti tempo fa fu segno di ammirazione
                che indusse a loro di pregarmi a offrirmi
                uno di loro come tributo per placcarmi.
                Purtroppo l' infame Sparda ha ridotto in
                brandelli il mio vero corpo con la sua spada. >>
Dante:<< Bene, ho a che fare con una melodrammatica
                discarica vivente. >>
Moloch:<< Questo corpo non è sempre stato così.
                Aveva un aura che ispirava le menti
                deboli e avevo ancora le zanne, la coda e gli
                artigli finche non vennì fatto a pezzi.
                Fortunatamente possiedo l' abilità
                di manipolare il metallo, ma mi ci è
                voluto tempo e qualche pezzo di ferraglia
                da rimodellare e assorbire dentro di me
                per ricostruirlo. >>
Goldiaz:<< In effetti hai un orrido porto d' armi. >>
Moloch:<< Cosa? Un umano con un potere demoniaco
                dentro? Questo è uno sgradevole paradosso
                che tu lo possieda, complice dell' ammazza
                demoni. >>
Dante:<< Goldiaz, cerca solo di non fare l'eroe. >>
Goldiaz:<< Guardi che se mi attacca, devo per
                 forza difendermi. >>
Moloch:<< La sua aura è quasi al livello della
                tua. Non permetterò ad entrambi di
                vivere ancora a lungo! >>
Goldiaz:<< Un bel grosso problema. >>
Dante:<< Odio quando gli altri parlano troppo. >>
Moloch:<< Tu non hai capito. Questo posto che
                ho deformato è l' altare della tua
                punizione. Stavolta sarai tu a
               venire umiliato. Il ragazzo
               d' altro canto verrà ucciso
               affinche non vi sia nessuno
               altrettanto forte come te. >>
Goldiaz:<< Mi sono trovato davanti alla morte
                 alcune volte, per cui vedi
                 di non farla tanto lunga. >>
Moloch:<< Il sacrificio verrà compiuto
                con le mie zanne. >>

Le due meta della maschera ricomparirono sul suo volto unendosi si nuovo celandolo 
ancora una volta.

Goldiaz:<< La sua faccia pare essere
                 l' unica cosa non metallizata. >>

Dante si avvicinò di poco a Moloch ignorando le armi intimidatorie che il demone ebbe
in serbo.

Dante:<< Lui non è un tipo che puoi rigirare a tuo piacimento
               stavolta. >>
Goldiaz:<< E ti credo. >>
Dante:<< Visto che non ti mollerà neanche un secondo come
               farà con me, se non vuoi morire, dovrai dare tutto
               quello che hai. >>
Goldiaz:<< La vedo durissima. >>
Dante:<< Senti, Bestione. Vedi di farti avanti
               perchè io sono stufo di sentirti parlare.>>

Moloch mise in funzione le motoseghe che aveva sulle zampe e sulle code in modo frenetico.
Sferrò un colpo con la zampa sui due che evitarono il colpo lasciando che le motoseghe forasserò il terreno.
Non contento di questo, sbatte le zampe sul terreno e fece comparire sotto i due una bocca di metallo
chiodata tipo vergine di ferro con degli spuntoni
per denti che si chiuse attorno a loro.
Il ragazzo saltò fuori dalla trappola prima ancora che si chiudesse; Dante lo fece altrettanto con un
doppio salto e inizia a sparare con le pistole
Ebony e Ivory contro la maschera di Moloch senza però fargli niente.

Moloch:<< Stai perdendo colpi. La mia maschera, come il mio corpo, è a prova di proiettile. >>
Goldiaz:<< Vediamo se reggi a questo tipo di proiettile. >>

Goldiaz gli punta i mini cannoni al plasma del suo scudo e iniziò a sparare tre raffiche di
sfere al plasma a ripetizione; Moloch balzò in avanti verso il ragazzo mentre evitò le sfere al plasma
che esplosero a vuoto forando il terreno.
Il ragazzo si discostò dall' impatto dell' atterragio del mostro con un salto.
Moloch attirò con i suoi poteri dei rottami soprai di lui e li trasmutò in metallo 
liquido per poi trasformarli in sette  enormi pillastri di ferro che iniziarono
a cadere nelle vicinanze dei due.
Goldiaz sparò con i mini cannoni del suo scudo per distruggere alcuni
dei pillastri che cadevano, Dante non dovete fare altro che
correre e scattare evitando pillastri su pillastri fino a raggiungere il demone ed sguainò la Rebellion intento a
colpire la maschera. Moloch mise in funzione le motoseghe
sulle sue code ed le sferrò entrambe a scorpione contro di lui; Dante parò i loro colpi sibilanti finchè
l' ultimo non lo colpi dolorosamente di striscio.

Goldiaz:<< Ehi! Tutto a posto!? >>
Dante:<< Ugh... >>
Moloch:<< E questo è solo l' inizio. >>

Moloch si caricò verso i due e tentò di tranciarli con gli artigli motosega della sua zampa destra che Goldiaz parò con
il suo scudo; le motoseghe strusciavano sullo scudo faccendo un rumore tremendo.
Il demone di metallo provò ad attaccare Dante con le motoseghe sulle su code
che furono schivate.
In realtà Moloch le usate come distrazione e sferrò gli artigli motosega della sua zampa sinistra alle sue spalle; Dante
afferrò uno degli artigli con tutte e due le mani cercando di bloccare con tutte le sue forze la zampa
evitando di venire toccato al petto dalle lame semoventi dell' artiglio medesimo.
Per evitare interruzioni dapparte di Goldiaz, Moloch assorbì altra ferraglia nei dintorni e li trasformò in
cinque dischi taglienti che furono diretti verso il ragazzo guidati dalla volonta della bestia metallica.
Moloch si preparò a sferrare un altro colpo con gli artigli della sua zampa destra per finire Dante, che discostò
l' artiglio e scattò in avanti per evitare il colpo.
Goldiaz andò verso Moloch seguito dai dischi taglienti e saltò all' indietro evitandoli con i mini cannoni del suo
scudo puntati verso il demone.
Il ragazzo sparò una raffica di colpi verso Moloch, ma quest' ultimo diresse i dischi tagliendo davanti ai proiettili
per pararlo saltò verso Goldiaz spintonandolo con la testa coperta dalla maschera.
Si preparò ad ucciderlo senza però accorgersi che Dante caricò la spada
con i suoi poteri demoniaci e rilascio tre ondate Drive in faccia frantumandone
la maschera.
Moloch si voltò verso il figlio di Sparda con il volto cruciato scoperto e gli occhi sgranati puntati verso di lui,
e le sue zanne trappano motosegate iniziarono a muoversi in modo frenetico.

Moloch:<< Non intendo farmi insultare ulterioremente!
                E' ora del finale pesante! La mia furia
                suoni l' orchestra! >>

Moloch trasformò in metallo liquido tutti i pezzi
di ferro nei dintorni includendo le lancie e ogni
altro oggetto trasformato in precedenze, mise in
bocca tutto il metallo liquido e sputò una
gigantesca sfera di metallo verso i due.
Dante corse di scatto fuori dalla traiettoria e
Goldiaz la si sposto dalla sua traiettoria però
qualcosa però non quadrava per lui.

Goldiaz:<< Sarebbe questo il suo
                attacco tremendo? >>

La sfera di metallo andò a schiantarsi contro una delle pareti metallizate, si divise 
in due sfere di dimensioni leggermente ridotte, poi rimbalazarono fino a schiantarsi
nuovamente contro le pareti, le due sfere si divisero di nuovo e ripeterono
il processo continuando a moltiplicarsi e rimpicciolendosi sempre di più.
Le sfere che andarono a formarsi rimbalzarono velocente da tutte le parti dividendosi 
e andando a colpire ogni cosa tranne Moloch dato che lui le manipola.
Molte di queste andarono a colpire in maniera dolorosa Goldiaz e Dante; il ragazzo si mise
davanti a Dante con lo scudo alzato mentre quest' ultimo limitò i danni coprendogli
le spalle parando i colpi con la Rebellion, purtroppo alcuni colpi li presero lo stesso.

Goldiaz:<< Tra un pò finiremo sommersi. >>
Dante:<< A chi lo dici. >>

Dante andò verso Moloch parando le sfere di metallo e si avventò verso di lui 
intento a prendere a spadate la sua faccia.

Dante:<< Scusami, ma fai veramente pena come attore. >>
Moloch:<< Hai capito male. >>

All' improviso le sfere si fermarono e smiserò di dividersi e rimpicciolirsi
fermandosi alle dimensioni grandi come quelle di un anguria.
Le sfere di metallo vennerò disposte a mezz' aria fino a formare una cupola ed esplosero in una ondata 
di aghi che vennerò spararati in ogni angolo del posto.
Goldiaz e Dante furono travolti dall' attacco e cadettero a terra; Moloch non ne risentì dell' attacco per
via della corrazza di ferraglia che ricopre il suo corpo.
La Rebellion volò per aria per poi finire a terra.

Moloch:<< Questo si che è un gran finale! Ma devo ammettere che vali
                meno di quello mi aspettavo rispetto a tui padra. Aahahahahah! >>

Goldiaz sanguinava e man mano che i sensi sembravano affievolirsi, lui divenne
sempre più esasperato.
Vedendo il corpo di Dante non dare segni di vita, la sua frustrazione divenne più
evidente sul suo volto.
Rialzandosi a malapena, Goldiaz fissò Moloch e mise la mano sull' impugnatura
della Paimon intento ad ucciderlo; il demone si accorse del ragazzo e
si infurio parecchio della cosa visto che gli rovinerebbe il suo gran finale.

Goldiaz:<< (pensando) Perchè diamine dovrei morire adesso?! Non voglio!
                 Non quando quel dannato è ancora in vita! Lo troverò e
                 l' uccidero! Non importa come! >>
Dante:<< Non mi crederai mica morto, vero? >>

Goldiaz e Moloch si voltarono verso il punto dove Dante giacceva a terra e lo videro in
piedi mentre si toglieva un ago per volta increduli.


Dante:<< Questo è peggio di un cactus. Mi seccherebbe parecchio di
               ripetere la stessa esperienza. >>
Goldiaz:<< MA CHE CAVOLO...!? >>
Dante:<< Si vede che tu non mi conosci. >>
Goldiaz:<< ...Come me lo spieghi questo!? >>
Moloch:<< Non ignoratemi! Dante! Tu e Sparda avete un unica cosa
                in comune: Sopravivere e ridicolizare i miei momenti di
                trionfo! CREPATE SUBITO!!! >>

Moloch si caricò verso di loro e provò ad azzannarli con le sue zanne a trivella
in movimento, ma Goldiaz in qualche modo si teletrasportò sotto di lui e gli
sfregiò il volto con un uppercut fatto con la spada in salita verso l' alto
mentre l' arma era carica con l' energia demoniaca che aveva messo dentro l' oggetto.
L' attacco annullò quello del mostro che stava urlando dal dolore e Dante ne
approfittò per sparargli.
Moloch si coprì la faccia con le sue motoseghe sulle sue code per pararsi
dai proiettili e provò ad usare i suoi poteri per rimodellare alcuni
degli oggetti di metallo, ma Goldiaz non ci stava visto che sparò con lo
scudo sulle code del mostro frantumandole.
Goldiaz caricò la lama con l' energia demoniaca mentro lo colpì ripetutamente
in volto con la spada, poi i cinque colpi successivi si faccevano veloci, poi
altri due colpi divenivano ancora più veloce e all' ultimo colpò
che gli sferrò rilasciò l' energia demoniaca facendola esplodere in
faccia a Moloch.
Il mostro venne scaraventato contro il muro urlante e l' impatto creò
un cratere; Moloch si rialzò a malapena barcolando e ruggì
furiosamente ai due, ma loro non si feccero intimorire,
soprattutto Goldiaz che era incavolato.

Goldiaz:<< Non ci provare più! >>
Dante:<< Immagino che ora sarai contento. >>
Goldiaz:<< Ho l' aria di uno che lo è? >>
Dante:<< No, infatti. Non hai sbagliato niente. Per ora. >>

Moloch si avventò verso Goldiaz e tentò di colpirlo con le motoseghe sugli artigli e quelle sulle code mentre
erano ancora in funzione. Il ragazzo si parò i colpi con lo scudo mentre questi si strisciarono su di esso
e lasciarono scintille; Moloch provo ad azzannarlo
con le sue zanne a trappano ancora sibilanti, Goldiaz bloccò l' attacco mentre le zanne trapananti crearono
altre scintille e un rumore infernale che il ragazzo non riuscì a sopportare visto che non gli fu
possibile tapparsi le orecchie.
Il demone di metallo provo a sfiorarlo con gli artigli motosega della sua zampa destra fintanto che il ragazzo era impegnato
a parare il colpo quando si discostò dal colpo con un salto all' indietro togliendo lo scudo dalla
aggressione delle zanne trivella del mostro, ma venne leggermente sfiorato e ferito
dolorosamente al petto e atterrò alla malapena in piedi tenendo la ferita sanguinante con la sua mano destra.


Goldiaz:<< Ci vorrà tempo prima che mi rigeneri. >>
Dante:<< Hai gia fatto abbastanza. Sta fermo e goditi il concerto. >>

Moloch trasformò alcuni oggetti di metallo in lancie e le scagliò verso i due, ma non prima che Dante
sparò alle lancie togliendole di mezzo e succesivamente prese di mira il demone.
Quest' ultimo gli sferrò dei colpi d' artigli motosega di entrambe le zampe che Dante evitò saltando
da una zampa all' altra per poi tornare di nuovo a terra.
Moloch, infuriato come era, si lanciò verso di lui nel tentivo di azzanarlo con
le zanne trivella, ma non si accorse che Dante si era teletrasportato
sopra la sua testa e stava arrivando a colpirlo in picchiata con la spada.

Moloch:<< Come diamine hai- >>
Dante:<< Cala il sipario. >>

Il colpo andò a segno lacerando duramente il mostro sfreggiandolo
e Moloch, ora mai allo stremo, gridò e si accasciò a terra.

Moloch:<< Ecco l' atto più temuto che io detesto. Ora
                vorrai darmi il colpo di grazia. >>
Dante:<< Zitto e goditi la tua nuova collocazione. >>
Moloch:<< Non...ti..aspetterai che io...>>

Senza che riuscisse a finire, Moloch morì accasciandosi a terra.
Dante tese la sua mano destra verso il mostro e quest' ultimo diventò una sfera bianca
luminosa che vienne attirata verso la mano.
In quel momento diventò un bracciale versatile che comparve addosso al polso.
Dante lo sperimentò sui rottami nei dintorni dando dimostrazione che questo oggetto può trasformarsi in quattro armi:
Tre artigli lunghi,
Un trappano,
Un gancio,
E un guanto detonatore.
Quest' ultimo è di un utilità contro nemici numerosi.
Infatti Dante saltò con il bracciale nella forma del guanto detonatore, colpì in picchiata sul terreno e delle enormi falci spuntarono
fuori dal terreno per poi sparire nel nulla subito dopo.
Dante mise via il bracciale e si sistemò la giacca.
Goldiaz non si impressionò davanti alla performance esagerata dell' ammazza demoni di turno.
Infatti era solo un pò seccato per il modo in cui si era messo in mostra.

Goldiaz:<< Un coltellino svizzero? >>
Dante:<< Questo me lo tengo io. >>
Goldiaz:<< Non che me ne freghi qualcosa. >>
Dante:<< Sperò che tu abbia imparato qualcosa da questo combattimento. >>
Goldiaz:<< ... >>
Dante:<< Vedi di non esaltarti troppo solo perchè hai messo in mostra delle
               nuove mosse. >>
Goldiaz:<< Ho cose più importanti con cui pensare
                che fare il galletto >>
Dante:<< Tipo la tua crociata contro quel Mutante? >>
Goldiaz:<< Non gli mollo la presa. >>
Dante:<< Beh, è proprio quello che pensavo. >>
Goldiaz:<< Io la mantengo la promessa, tuttavia gli darò la caccia finche non l' avrò
                annientato. >>
Dante:<< Nulla di più sincero. Idiota. >>
Goldiaz:<< Come!? >>
Dante:<< Diamine. Non si può non darti dell' idiota quando segui
               la peggiore delle cause. Pensa prima a quello che
               potresti causare piuttosto. >>

I due lasciarono il posto metallizato e proseguirono imbucando in una via deserta.
Goldiaz pensò a tutti quei discorsi che Dante gli ha fatto e ancora non capì.
Poi arrivò ad una conclusione semplice e scontata, ma che però diceva tutto.

Goldiaz:<< (pensando) Diamine se lui ha ragione. >>

Ricordando il modo in cui aveva battuto le ragazze Youkai dell' altra dimensione iniziò a capire parecchio.
L' intenzione era di sistamarle senza ucciderle.
Tuttavia durante le battaglie, lui ci andò pesante senza pensare ai danni che poteva fare.
Aveva rischiato di ucciderle e se le ha medicate era solo perchè non è esattamente quello che voleva.

Goldiaz:<< (pensando) Diamine. Però dovrei avere proprio un pò di
                 criterio prima di fare qualche idiozia. Credo di avere capito quello che ha detto. >>

Camminarono fino ad arrivare in fondo la via quando si fermarono
alla vista di una figura seduta accanto al muro alla loro destra.
Era un uomo in giacca grigia, pantaloni neri e un ascia dietro alle su spalle
dai capelli biondi e occhi castani. Aveva la testa abbassata e lo sguardo sospeso
nel vuoto.

Dante:<< Qui non ti conviene restare Almeno che non
               sia ubriaco o vuoi morire, ti consiglio di alzarti. >>
Goldiaz:<< Lei chi è? Scusa. >>
Uomo:<< Sono un ignoto disperso dannato individuo ignorato. >>
Dante:<< Scusa? >>
Goldiaz:<< Cosa? >>
Uomo:<< (alzandosi in piedi) Non che questo vi importi.
               Mi chiamo Veru, ma potete chiamarmi Zenit. >>
Dante:<< E questo sarebbe il suo nome. >>
Goldiaz:<< Perchè parli come se non fossi sicuro di come ti chiami? >>
Veru:<< Ti sembrerà strano ma...Non ricordò più niente. >>
Dante:<< Perfetto. Abbiamo uno smemorato. E quell' ascia!? >>
Veru:<< Fui attaccato da dei mostri e questa ascia che ho
             trovato in un negozio distrutto era l' unica cosa con cui potevo
             difendermi. >>
Dante:<< Tu verrai con noi. Avrei un sacco di domande da farti
              appena mi è possibile. Cerca di restare in vita. >>
Veru:<< Se proprio insistete. >>
Goldiaz:<< Perchè torchiarlo in quella maniera. >>

All' insaputa dei tre, su un edificio molto altro della città vi si affacciò una figura.
Era un uomo tutto vestito di nero dai capelli neri a caschetto e occhi neri.
Il suo sguardo freddo e spietato, e si era posato su Goldiaz, Dante e Veru.
Tuttavia fu sorpreso di percepire un aura demoniaca dal ragazzo dai capelli blu.

Golmar:<< Tu vorresti eliminarmi per quello che ho fatto ai tuoi
                cari? Vedrò di accoglierti in un piano che è molto più grande
                della tua misera caccia. >>

Non credo che questa battaglia sia venuta bene, ma ci ho messo l' impegno.
Non era supposto di essere fica, infatti era solo una degli assaggi interessati della storia.
Spero che vi sia piaciuto.

Libreria.

Dermoni
Razza: Mutante
Occhi: Azzurri
Questo essere è dotato di uno scudo specchiato al posto del braccio destro che ha l' abilità
di respingere ogni tipo di proiettile.
La sua mano sinistra ha dieci dita e può immagazinare con facilità dell' energia e rilasciarla scagliando
sfere di energia per sbaragliare nemici numerosi.
Il loro corpo è fatto di ferro dandogli una discreta resistenza.
Sfortunatamente non sopravivono agli attacchi o armi che risultano molto troppo potente per loro.

Volvona
Razza: Mutante
Occhi: Neri
E' una creatura dalle fattezze femminili il cui il corpo è composto interamente di sangue
ed ha otto zampe di ragno con cui può salire sulle pareti.
Questi ha una voragine sulla sua fronte da
cui può sparare dell' acido, inoltre il suo volto è ben tremendamente ustionato
di cui il restante residuo di acido colante dopo lo sparo possa esserne
la causa.
Ella dispone dell' abilità di diventare invisibile agli occhi degli altri in modo da sorprenderli
nel peggiore dei modi.
Questa abilità è indispensabile visto che loro sono deboli agli attacchi diretti.

Moloch
Razza: Demone
Occhi: Bianchi
Costui è un potente demone ai tempi di Mundus aveva prosperato sulle debolezze degli Umani.
Egli imponeva sui suoi credenti dei sacrifici umani per evitare la sua collera e si cibò
di esseri per puro piacere.
Aveva ingannato loro promettendogli la felicità eterna attraverso la sofferenza e la paura.
Costui ha un carattere grottesco quanto teatrale, infatti è solito usare vari termini latini,
poetici o addiritura frasi ad effetto nell' enfatizazione di alcune sue azione
o di quello che potrebbe succedere.
Tuttavia il suo terribile modo di impiegare battute teatrali o latine in maniera oltraggiosa
rivelò la sua presunzione di farsi beffe verbalmente e fisicamente delle disgrazie,
delle paure e delle arti che l' umanità ha affinato in questi anni, soprattuto quella teatrale.
Egli possiede il potere di manipolare il metallo e di impiegarlo sul suo corpo se è neccessario.
Il suo corpo originario fu interamente coperto di pelle bianca ed era dotato di zanne, artigli e code formate
con lame d' acciao.
Il suo crimine non imperversò al lungo quando Sparda gli distrusse il suo corpo privandogli
delle zanne, degli artigli e di ogni altro suo arto originario durante la sua memorabile
ribellione contro Mundus.
Tornato nel mondo degli Umani dopo molto tempo, Moloch c' è l' aveva a morte con
Sparda per avergli distrutto la sua grandezza e visto che la sua preda scomparve senza lasciare traccie,
decise di vendicarsi su Dante.
Moloch ricostrui il suo corpo assorbendo e rimodellando vari rottami e pezzi di ferraglia
raccattati in varie discariche.
Il suo corpo attuale è interamente ricoperto da degli stratti di ferro.
Il suo volto divenne grigio per via del metallo assorbito ed è salvaguardato da una maschera metallica essendo la sua parte non metallica.
Le sue zanne sono ora dei trappani con sopra i loro fondi delle spirali delle lame di motosega.
Ha delle motoseghe al posto degli artigli.
Le sue code sono ora composta da rottami con delle motoseghe che fuoriescono dalle loro punte.
Moloch ne approfitò del disastro causato per andare a stanare Dante e cibarsi
di lui in segno di vendeta compiuta contro il padre lasciando.
Appena trovò Dante e Goldiaz, tentò di ucciderli usando ogni trucco possibile con i suoi poteri,
ma purtroppo i suoi nemici ebbero la meglio, infatti dopo che Goldiaz gli ha inflitto una serie di
attacchi pesanti, Dante gli ha dato il colpo di Grazia e ha assorbito la sua anima ottenendo così una
nuova arma.

Veru
Anni: 26
Capelli: Biondi
Occhi: Castani
Razza: Umano
Egli è un essere disperso dall' identità ancora avvolta nel mistero a causa della sua amnesia.
Lui porta con se un enorme ascia trovata in un negozio distrutto dai mutanti e demoni di qualunque tipo.
Costui ha una personalità grottesca e bizzarra, ma tuttavia risulta anche inocua, anche se però Dante
sospetta qualcosa di nascosta in questo strano individuo.

Golmar
Capelli: Neri
Occhi: Neri
Razza: Mutante
Entità umanoide, creazione di un sanguinoso orrendo passato ancora inspiegabile e l' antagonista della storia.
Lui fu creato in laboratorio da degli ignoti scienziati che vennero uccisi per mano sua, possiede un armata
di Mutanti creati da degli esperimenti effettuati da lui stesso ed è il responsabile dell' attacco
contro Tokyo di cui furono vittime anche i genitori di Goldiaz e forse presumibilmente
Mina Nitsuki di cui non si sanno ancora le tracce.
Egli agisce nell' oscurita come per manipolare gli eventi che gli stanno attorno.
Golmar possiede una personalità spietata, fredda e sadica e compie azioni indicibili di vari
tipi solo quando ritiene necesario; eppure non si sa ancora quali siano i suoi piani
e le sue intenzioni rimangono tuttora ignote.

Armi

Moloch
Questo è una bracciale multiuso con il potere di manipolare il metallo che può trasformarsi in quattro cose come
Tre artigli, un trapano, un gancio e un guanto detonatore.
Ad ogni modo le sue trasformazione possono anche essere usate in attachi molto combinati che si prefigono allo scopo di
infliggere danni pesanti.
Il gancio consisterebbe nel aggaciare il nemico e attirarlo dove si voglia o nel raggiungere dei posti prima
ad ora preclusi.
Il guanto detonatore non è altro che un guanto metallico con l' abilità di sferrare dei
colpi esplosivi semplicemente concentrando il potere di questo artefatto
e rilasciare l' energia accumulata appena sferrato il colpo.

Attacchi

Tidal Wreckage
Proprietaro: Goldiaz
Consiste nel colpire il nemico con un colpo di spada verticale dall' alto, poi svanire nel nulla subito
dopo averlo sferrato, bloccare il nemico a mezz' aria con un aura oscura, travolgerlo vittima di un tempesta
di colpi molto taglienti, e infine ricomparire per poi sferrare un altro fendente verticale dall' alto
in una rapida sequenza.

Nasty Trick
Proprietario: Goldiaz
Il trucco sta caricare velocemente l' energia demoniaca, teletrasportarsi
davanti al nemico e sferrare un uppercut con la spada in salita
contro di esso rilasciando in contemporanea l' energia caricata.
Questa tecnica è l' esatto opposto ben modificato dell' Air Trick di Dante e del
Trick Up di Vergil.

Raging Scourge
Proprietario: Goldiaz
Questo inizia colpendo ripetutamente il nemico con una serie di colpi di spada mentre l' energia demoniaca
viene caricata proprio dentro di essa, poi dopo un pò i prossimi cinque colpi diventano più veloci,
e in infine gli sferra gli ultimi due colpi ancora più veloci di cui l' ultimo viene sferrato rilasciando
l' energia demoniaca e facendola esplodere su di esso.

Drive
Proprietario: Dante
Un geniale iconico attacco attuato caricando l' energia demoniaca nella sua spade e rilasciandola in onde
di energia distruttiva dipendentemente dalla quantità di energia impiegata nell' attacco.

Air Trick
Proprietario: Dante
L' utilizzatore si teletrasporta sopra il nemico e lo colpisce in picchiata.

  
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