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Autore: Sylvia Ruth    10/05/2013    1 recensioni
Il cuore di Dave Gahan si è fermato per tre minuti... Questa è cronaca...
Ma se non fosse tutto qui?
Se la sua morte fosse stato solo un nuovo inizio?
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Dave riapre gli occhi. "Jafar..."
L'uomo piega le labbra nell'imitazione di un sorriso. "Come ti senti?"
"Stanco..." Cerca inutilmente di sollevarsi. "E' già l'ora della partenza?" Si copre la fronte con il braccio.
"Partenza?" Il medico sbatte le palpebre. "Per dove?"
"Per Londra." Gli afferra una mano. "Andrew? Martin??" Chiede ansioso.

"David SEI a Londra." Kit si fa avanti.
"Allora... Il mio... Non è stato un sogno... Un incubo...?"
"Tutto vero." Gli ribadiscono.
"Oh, Dio..." Si copre il viso con le mani. "Cosa ho fatto... Cosa ho fatto!"
"Niente a cui non puoi porre rimedio." I due si spostano lasciandogli vedere chi coprivano.

"Jennifer! Martin!" Tende le braccia e li sfiora. "Perdonatemi. Perdonatemi."
I due gli impediscono di continuare. "Calmati, calmati." Lo accarezzano, lo stringono, lo abbracciano e lui ricambia come può.
"Che mi è successo?"
"Sei svenuto alla loro vista. Hai avuto giornate intense e l'ultima emozione... E' stato troppo per i tuoi nervi."
"E per il tuo organismo. Ne ha passate tante... Dovevo pensarci." Si scusa Kit. "Ma..."
"Quindi sanno." Scruta i volti vicini al suo.
"Sanno quello che hanno ascoltato. Ci devono aver capito veramente poco. Sta a te, a NOI fornigli una spiegazione esauriente. Vi prego, aiutatelo e sedetevi."

Jennifer e Martin gli danno retta e si mettono ai lati di Dave, sorreggendogli le spalle.
"Ha ragione... Quello che ho sentito è...E' assurdo!!" Esclama Martin.
"Sei finito in qualche astrusa setta?" Si preoccupa Jenny.
Dave cerca di ridere. "Lo volesse il cielo... Sono morto a Los Angeles."

"Per tre minuti. Ti hanno rianimato." Lo toccano per convincersene.

"No, Martin. Avevo... rinunciato. E' la morte che non mi ha voluto. Mi ha... risputato indietro." Si china in avanti, gli avambracci posati sulle ginocchia. "Quando Jonathan mi ha rinchiuso... Là, in quella specie di prigione... Il mio corpo ha iniziato a... bruciare al minimo contatto." Cerca di fargli capire cosa ha passato. "Era come se un esercito di formiche carnivore mi divorasse dall'interno... Sopportavo solo il tocco delle tue mani." Bacia il palmo della destra di Jennifer. "E la presenza di Kit mi calmava. Durante le crisi, di notte... Pensavo di avere le allucinazioni, per la mancanza di droga... Sentivo una voce che mi diceva Tieni duro. La sua." Indica Chris." Quando avevo sperato che il peggio fosse passato sono caduto dalla padella alla brace... Scusatemi per il paragone."
"Lascia stare. Ti sei espresso bene."

"Kit mi ha rivelato cosa ero diventato... Uno come lui... Un cosiddetto Immortale."
Martin e Jenny si scambiano un'occhiata espressiva e si girano di scatto verso gli altri.

"Sta dicendo la verità e vi fornirò le prove."
"Ha iniziato insegnandomi a schermare la mente..."
"Schermare... la mente??"
"Se chiudo gli occhi... Se mi concentro... Avverto gli altri. E' come avere un ronzio nelle orecchie, sentire una leggera scossa elettrica... Sempre presente... Costante..."
"Condividiamo le sensazioni... Il dolore. Sarebbe impazzito... o creduto pazzo..." Spiega Jafar.

"Ma questo... E' folle!!" Esclama Martin.
"Una prova? Maggie... Qualcosa che solo tu e Martin sapete."
Chiudono gli occhi. "Anton le ha offerto un Margarita e Andy un Brandy Alexander. Tu l'hai riaccompagnata in taxi e... avete sperimentato l'uso alternativo di una collana di perle." Dice Dave senza nascondere un sorrisetto ironico per il suo improvviso rossore.

"Jennifer, vuoi...?
Lei scuote la testa. "E' assurdo... Ma ci credo..."

"Mi ha convinto a... cambiare casa e che tu sei la donna che fa per me... Che il tuo amore è sincero." Continua guardandola negli occhi.
"Avevi dei dubbi?"
"Un miliardo sul resto della mia vita. Si è occupato di me... Dieta, attività fisica, sport e molto altro... E poi, dato che sono un cretino patentato, mi ha fatto capire cosa comporta essere un Immortale... Io posso vivere oltre quattrocento anni..."
"QUATTRO... CENTO anni??" Esclamano con voci acute e stridule.

"Già. Come lui. Christopher Marlowe, detto Kit. Nato nel..."

"Febbraio 1564. Amico di William Shakespeare. Poeta illustre, spia, avventuriero." Mormora Jennifer, sbalordita.
"Vieni a vivere con me e sii il mio amore: E proveremo tutti i piaceri che valli, boschetti, colline e campi, selve o monti scoscesi concedono." (Come live with me and by my love, And we will all the pleasuresm prove That valleys, groves, hills, and fields, Woods, or steepy mountain yields.) Declama Martin. "Opera tua??"

"Tra l'altro. Visto che non abbiamo piu segreti..."
"Margareth Zelle, più conosciuta come... Mata Hari."
Martin strabuzza gli occhi.

"Wolfgang Theofilo detto anche Amadeus... Mozart." Si presenta con un sorriso.
"MOZART??"

Il grido di Martin lo fa ridere. "Sono o no più vecchio io?"
"Leggete nel... pensiero?" Niente più lo stupirà. Mai.
"Jafar. No. Le emozioni intense. I turbamenti. E solo da molto vicino."

"Tu... allora... sapevi di...ME..." Geme Martin.
"Sei rimasto un enigma, fino a... quella passeggiata sotto la pioggia." Gli stringe la mano. "Non avrei aspettato o forse... me ne sarei... andato... Non avrei MAI voluto... farvi del male, o rivelarvi... QUESTO!" Due grosse lacrime scivolano tra le ciglia.

"Ognuno di loro." Mormora Martin, colpito e addolorato. "Cosa... Cosa ne sarà di Dave... tra dieci, vent'anni?"
"Continuerà ad esistere... Se saprà diventare prudente." Quello di Kit è un ammonimento scherzoso.
"Prudente?"

"Se continui ad andare in moto come quella sera campi poco." Lo punzecchia Maggie.
"Sera??"

"Ti ricordi il pomeriggio della riunione? Quanto sono andato via in fretta e furia?" Martin fa segno di sì. "Kit mi ha lanciato un appello... Pressante... Non avevo chiaro ancora il perchè... Sapevo, sentivo di... dover far presto. Sono corso a tirare lei fuori dalla tomba..." Ricorderà in eterno quella notte.

"Quegli avidi dei miei nipoti." Salta su Margareth. "Se avessero aspettato una settimana, un mese, sarei morta tranquillamente. Oh, l'hanno pagata cara la loro premura. Vorrei esserci quando leggeranno il testamento... Nonna si è mangiata tutto." Canticchia. " E ho nascosto i gioielli dove solo io potrò recuperarli."

"Sei terribile." Ride Mozart.
"Invece TU... Con Costanze..." Lo riprende.
"Le ho lasciato quello che le premeva. Il mio cognome. Era fin troppo per quella sanguisuga. Poveraccio quello che le caduto sotto le grinfie dopo." Sibila.

"Non sei morto in miseria?"
Lui alza le spalle. "Dipende da quel che per te è... miseria. Diciamo che gli oggetti più pregevoli sono rimasti nelle mie tasche e non finite tra le rapaci mani dei miei creditori."

"Fanno sempre così?" Sorride Jenny. * E pensare chi sono...*
"Quasi sempre." Conferma Kit.
"Anche quel Michael è dei vostri?"

"Michael..." Mormora Dave con aria estatica. "E' Caravaggio... Ti rendi conto? HO STRETTO LA MANO AL CARAVAGGIO... IO!!"
"Embeh? Ho giocato e sconfitto a carte Mozart." Si vanta Martin. "E'... è... Pazzesco!"

"A chi lo dici... Sono più di cento anni che mi affanno quando si caccia nei guai e lei..." Kit alza gli occhi al cielo.
Martin diventa serio di colpo. "Tirare... fuori... dalla... tomba?"

"Ho abbattuto i mattoni che la chiudevano...Con un pugno??" Si guarda le nocche, meravigliato.
"In casi estremi... estremi rimedi."

"Erano solo appoggiati... Hanno risparmiato pure su quelli." Bofonchia stizzita.
"Mi ha dato una mano a mascherare l'esumazione e poi..." Alza le spalle.
"Dave... Non è per sfiducia, ma..." * Potrebbe essere una truffa... Una serie di trucchi.*

"E' vero. Tutto vero Martin. L'avessi vista..." Dave rabbrividisce. "Altro che film dell'orrore. Nessun effetto speciale può ricreare quello... quello che ho visto accadere sotto i miei occhi... Succederà... pure a me?"
"Probabile. Pronti per il resto?" Kit lo incoraggia con un cenno del mento.
   
 
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