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Quante volte ti ho detto di non parlare con alcuno ?! Sei il solito
stupido !!-
un ragazzo dai capelli corvini stava sgridando un altro giovane con
gl’occhi
color ambra.
Mytho
era rimasto al centro della stanza, respirando affannosamente, non
credeva di
essere in grado di reagire così, cos’era questa
forte sensazione che provava ?
Si sentiva caldo e pieno di energie, come se una bomba fosse esplosa
dopo tanto
tempo che era rimasta indisturbata. Dopo quella sfuriata si sentiva
molto
meglio, più leggero e più tranquillo, da un certo
punto di vista. Prese la sua
borsa con le scarpette e gli abiti di danza e uscì dalla
camera, dirigendosi
verso l’edificio centrale.
Ahiru
era nella sua stanza e stava provando alcuni passi, quando vide
l’orologio
appeso sopra il suo letto gli venne quasi un infarto. – Mon
Dieu ! è
tardissimo !!- uscì dalla camera
senza nemmeno cambiarsi e corse alla velocità della luca
verso la sua classe,
maledicendosi per essere sempre così sbadata e ritardataria.
–Sono qui
!!- -Ahiru !- gridarono le sue
amiche, sollevate che la rossa fosse riuscita ad arrivare prima del
suono della
campanella. - Scusate per il ritardo, mi stavo esercitando e non ho
visto l’ora
che si era fatta !- Ahiru aspettò i rimproveri di Melany e
le frecciatine
incoscienti di Sonia, ma non ci fu nulla. Ahiru le guardò
meglio e quello che
vide la lasciò parecchio perplessa.
D’un
tratto sentì delle voci, erano di un
ragazzo e di una ragazza, non erano molto distanti e, curiosa fino al
midollo,
decise di scoprire a chi appartenessero. Seguì quei suoni
nel bosco, fino ad
arrivare ad una radura con un’erba di un verde chiaro e
moltissimi fiori di
campo, sotto un albero di ciliegio in fiore c’erano Rue e
Mytho. Ahiru si
nascose dietro un tronco e rimase li a guardarli. “ Sono Rue
e Mytho ! Come
sono dolci insieme !” rimase a guardarli un po’ di
tempo, ma più li guardava e
più cresceva in lei un senso di tristezza e malinconia a cui
non riusciva a
dare una spiegazione. “Perché ho questa voglia
improvvisa di piangere ?” senza
sapere il perché, scappò via, correndo nel
boschetto senza neppure guardare
dove stesse andando.
Rue
e Mytho stavano facendo un pic-nic per passare un po’ di
tempo insieme, Rue
amava profondamente quel ragazzo freddo e distaccato, adorava i suoi
occhi
vacui e inespressivi, non l’importava se lui non
l’amava realmente, lei voleva
solo che lui rimanesse sempre con lei. Era stata solo per molto tempo,
mentre
ora aveva accanto qualcuno che, anche se per illusione,
l’amava. - Tu mi vuoi
bene ?- la domanda improvvisa di Rue non provoco la minima reazione in
Mytho,
che la guardò come di consueto, – Si, ti voglio
bene.- la sua voce non lasciava
trasparire la minima emozione, come se quello che aveva appena detto
fosse una
frase imparata a memoria. Rue fece un sorriso stanco, – Io
invece, ti amo con
tutto il cuore, rimarrai sempre con me ?- -Si.- la voce vacua e il
volto
inespressivo non ferivano, Rue sapeva che il ragazzo era privo di
cuore. Non
sapeva esattamente perché, ma, come in un ricordo lontano,
sentiva delle parole
che continuavano a girargli nella mente: il principe senza cuore deve
essere
mio.
Ahiru
stava correndo ormai da parecchi minuti, senza guardare dove andasse,
rischiò
più volte di scontrarsi con le persone che camminavano in
strada. Non le
importava, desiderava solo andare più lontano possibile
dalla scena a cui aveva
assistito poco prima. Ad un certo punto, stanca e senza fiato, si
fermò
respirando affannosamente. Si guardò in torno e vide che era
arrivata in città
senza neanche accorgersene, una musica allegra attirò la sua
attenzione e
quando vide Edel, si sentì subito meglio.
Sotto
un albero vicino alla strada, stava la ragazza con la sua piccola
bancarella
portatile dove vendeva gioielli. La ragazza sorrise ad Ahiru, la quale,
si avvicinò
asciugando le lacrime con le maniche della giacca della divisa
scolastica. –
Ciao Edel.- - Ciao, dimmi tesoro, come mai piangi ?- a ricordare quello
che era
successo, Ahiru ricominciò a piangere senza saperne il
motivo. – Io, io … sono
una pessima amica !! Invece di essere felice che Rue stia con la
persona che
ama, mi sento triste e addolorata !! Perché ?!! Dimmi
perché!!- Edel aveva
sempre avuto uno sguardo impassibile fino a quel momento, ma quella
volta
sembrò come ammorbidito al suono di quelle parole. Come se
vedere Ahiru
piangere gli avesse mosso qualcosa
“dentro”.– Non credo che tu sia una
cattiva amica.-
Ahiru la guardò, – Se non t’importasse
della tua amica, non saresti in questo
stato, ma tu le vuoi bene, ed è per questo che sei
così combattuta. Da una
parte sei felice perché lei a trovato l’amore e
dall’altra…perché sei triste ?-
Ahiru sapeva perché, ma non poteva dirlo a Edel,
benché si fidasse di lei. –
Hai pienamente ragione, sono solo una sciocca, non
c’è alcun motivo per cui
debba piangere. Grazie sei stata una vera amica !- Ahiru
regalò ad Edel uno dei
suoi sorrisi che era in grado di riscaldare il vento più
gelido, la giovane
donna rispose anche lei con un tenere sorriso, – Di nulla.-
Ahiru
corse via, verso l’accademia, ormai ritornata quella di
sempre. “ Non devo piangere,
io sono solo una papera e Rue è innamorata di Mytho da
moltissimo tempo, è l’unica
che può stare al suo fianco !” Improvvisamente il
pendente che le aveva dato lo
strano uomo, con il cappello piumato, s’illuminò.
– Un pezzo del cuore !!-
Ahiru cominciò a seguire la luce del ciondolo, che
l’avrebbe portata da un
altro frammento di cuore.
Il
ciondolo cominciò a splendere intensamente quando
arrivò davanti a una casetta.
L’abitazione sembrava abbandonata, gli scuri erano spalancati
e le finestre
erano coperte dalla polvere. Entrò dalla porta
d’ingresso ormai inesistente. –
C’è nessuno ?- chiese educatamente, ma nessuno
rispose, la polvere e il
silenzio regnavano sovrani in quella casa dimenticata da Dio. Al piano
terra
non c’era ombra del pezzo del cuore, quindi decise di salire
in soffitta, salì
le scale con molta attenzione, avendo paura che fossero marci e
correndo il
rischio di farsi del male. La stanza era buia e piena di polvere, non
riusciva
a vedere nient’altro che alcuni mobili ricoperti da teli
polverosi.
– Chi sei tu ?- una
voce femminile, dolce e
impaurita riempì la stanza, – Ehm…io
sono Ahiru, tu chi sei ?- una luce si
accese come per incanto, – Io sono uno spirito del fuoco.-
Ahiru rimase senza
parole, lo spirito aveva le sembianze di una giovane donna, bella e con
lunghi
capelli biondi, la pelle era talmente chiara da essere quasi
trasparente e
indossava un lungo vestito bianco. Era proprio quella ragazza a
risplendere
come fe fosse una stella caduta dal cielo. – Come mai sei qui
?-
Dopo
aver ascoltato la storia dello spirito luminescente, Ahiru seppe cosa
fare.
Quando
finì di ballare, lo spirito le si avvicinò.
–Grazie, mi hai fatto sentire di
nuovo importante, capace di fare quello per cui sono nata, non
dimenticherò mai
il tuo gesto.- - Il merito non è solo mio, la tua luce mi
riscaldava il cuore
mentre ballavo, grazie. - - Grazie ancora.- e con un dolce sorriso
dipinto sul
volto svanì nel nulla. Ahiru si girò verso il
frammento, che aveva uno sguardo
incerto. – Vieni qui, non voglio farti del male.- il
frammento si avvicinò
lentamente, – Dimmi, tu che sentimento sei ?- - I-io
…sono la felicità.- disse
con un grande sorriso, la ragazza era felice di aver trovato quel
sentimento,
in quel modo il principe avrebbe potuto di nuovo sorridere.
Rue
e Mytho avevano finito il pic-nic e ognuno stava ritornando nelle
proprie
stanze. Le ferite del ragazzo erano guarite e ormai quelle che era
successo era
solo un triste ricordo. Mentre il ragazzo stava passeggiando in uno dei
viali
della scuola, il quale completamente deserto, sentì una voce
sconosciuta che lo
chiamò.
– Mythoooo !!-
quando il vento cessò, la ragazza
riaprì gli occhi, ma il ragazzo era sparito insieme al
frammento del cuore. Per
terra c’era solo una piuma nera come la notte più
scura, che emanava un’aura
piena d’odio e di magia nera.