Fanfic su artisti musicali > All Time Low
Segui la storia  |       
Autore: Cloudsoftime    12/05/2013    5 recensioni
"Un dolore lancinante mi stronca le gambe a metà ma riesco comunque a reggermi in piedi. Mi sento stanco, stremato e fuori dalla realtà. Torniamo nella mia camera. Mi sdraio sul letto e ricomincio a piangere senza riuscire a fermarmi ricordando Jack..."
è una Jalex bella e buona. mi piace un sacco scrivere ff su loro due. La storia è triste, forse fin troppo. Ma la tenerezza sovrasta tutto!
L'ho scritta ascoltando un milione di volte "Remembering Sunday" degli All Time Low!
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alex Gaskarth, Jack Barakat, Zack Merrick
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ultimo capitolo. Mi dispiace pubblicarlo con così tanto ritardo ma non ho trovato il tempo di finirlo, in qualche modo ce l'ho fatta. La storia è finita e mi dispiace un sacco. È un misto di lacrime, disperazione, tristezza e un filo si speranza mischiate insieme. Credo sia la ff più triste che abbia mai scritto. Grazie a Jack e Alex di esistere, grazie alla loro musica e grazie a chi è arrivato a leggere fino a questo punto! Alla prossima e buona lettura! (P.S Se non capite qualcosa chiedete pure!)

 






 

Mi sveglio con fatica, aprendo lentamente gli occhi. Sono ancora chiuso qui dentro, in questa camera che mi deprime e mi fa sentire lontano da tutto. Abbasso piano la testa. Zack è ancora di fianco a me e sta usando il suo cellulare. Ma per quanto tempo ho dormito?

-Ehi Alex. Ben tornato-

Mi saluta sorridendo tristemente. Ricambio anche io il sorriso accorgendomi di non essere più capace di ridere. Le mie labbra non si piegano, i miei occhi rimangono immobili. Zack mi osserva con gli occhi arrossati dalle lacrime e dalla stanchezza.

-Quanto ho dormito?-

Sussurro stiracchiandomi nel letto.

-3 ore, non male-

Risponde lui.

Osservo il mio braccio. Mi hanno riattaccato la flebo senza che io me ne accorgessi. Il macchinario di fianco al letto controlla il mio cuore che batte lento.

-Zack ho fame-

Il mio amico si gira verso di me e spalanca gli occhi. In realtà è da quasi tre giorni che non mangio. Credo che la debolezza sia anche per questo.

-Vuoi che vada a prenderti qualcosa?-

Zack si alza dal letto come una molla.

-No, voglio fare due passi. Aiutami-

Dio, non ho neanche la forza di alzarmi da questo cavolo di letto. Il mio amico mi aiuta, usciamo dalla camera e, con il permesso di un'infermiera, scendiamo al piano terra. Ci sediamo al bar e ordino una brioches. Zack non mangia, mi osserva con i gomiti appoggiati sul tavolino.

-Come ti senti Alex?-

Mi chiede.

-Bene-

Rispondo. E non è così. Lo sappiamo tutti e due. Ma in qualche modo devo convincermi. Convincermi che è finita, che non si può tornare indietro, che non posso riparare i miei errori. Mangio di controvoglia la brioches, ma devo farlo.

Non puoi morire di fame” continuo a ripetermi nella mente.

Io e Zack rimaniamo per un po' al bar senza parlare, in silenzio.

Mi guardo un po' intorno. C'è tanta gente, qualcuno corre, altri sono seduti tranquilli al bar e parlano. E nessuno sa che cosa cavolo io ho qui dentro. Nessuno sa il dolore che sto provando in realtà. Sto urlando e nessuno si gira, nessuno alza la testa. Perchè?

Sento gli occhi pizzicare. Non posso piangere, basta.

Vedo un'infermiera venire verso di noi, è la stessa che ci ha dato il permesso di scendere. Si rivolge a Zack chiedendogli se è un mio parente. Lui dice di essere un amico di famiglia. Li osservo parlare ma non sento le loro voci. Mi sto chiudendo ancora in me stesso. Sento Jack, lo sento qui con me. Ho come la sensazione che, girandomi, me lo ritrovo qui seduto di fianco a me. Mi giro e, ovviamente, non c'è nessuno. La sedia di fianco a me è vuota. E lo rimarrà per sempre.

Zack si alza di scatto guardando l'infermiera.

-A-Alex, puoi aspettarmi qui un attimo?-

Se ne va senza aspettare la mia risposta. Dove vuole che vada conciato così?

Guardo Zack allontanarsi con l'infermiera, lei gli sta dicendo qualcosa. Qualcosa che non mi sembra promettere niente di bene. Le loro espressioni mi fanno paura.

Il mio amico ritorna dopo qualche minuto. Mi guarda fisso negli occhi. So che c'è qualcosa che non va ma lui non dice niente. Ritorniamo a fatica nella mia camera e mi sdraio sul letto sfinito.

-Zack, devi dirmi qualcosa?-

Lui si siede di fianco a me.

-Io...non so...si devo dirti una cosa-

Il suo sguardo è perso nel vuoto.

Non capisco, cosa sta succedendo?

-Jack..-

Sussurra. Jack? Mille brividi attraversano il mio corpo.

-Jack cosa?-

Lo prendo per un braccio stringendolo.

-Jack è...-

Il mondo intorno a me comincia a tremare e la testa mi sta per scoppiare.

Zack alza gli occhi incontrando i miei.

-Jack è ricoverato in questo ospedale-

Sputa fuori lui e le lacrime cominciano a rigargli le guance.

Mi viene da svenire, mi viene da vomitare. Non è vero, non ci credo. Zack sta impazzendo, cosa dice? Sento il sangue correre velocissimo in tutto il mio corpo e, non so come, mi alzo di scatto. Il mio corpo sta rispondendo. Cammino diretto verso la porta ma Zack mi ferma.

-Alex aspetta...-

-Lasciami! Io devo vederlo!-

Urlo in faccia a Zack che mi molla subito il braccio. Apro la porta e lui mi segue.

-Non sai neanche dov'è! Dove vuoi andare?-

-Lo trovo da solo! Ce la faccio!-

Sto urlando come un pazzo. Jack è qui e nessuno mi ha detto niente. Sono incazzato. Vorrei menare qualcuno, vorrei sfogarmi ma non so come. Comincio a singhiozzare, l'aria entra a fatica nei miei polmoni. Ma continuo a camminare anche se tutto intorno a me gira.

-Alex...- Zack mi afferra per un braccio e questa volta riesce a fermarmi. Mi giro di scatto verso di lui. E tutto ad un tratto si ferma tutto. C'è silenzio, davanti a me vedo solo Zack in lacrime.

-Jack...non si sveglierà più-

Mormora lui asciugandosi la faccia con la mano libera.

-È in coma...per sempre-

La sua voce è bassissima, la sento a malapena. Non voglio ascoltarlo, non voglio sentire cosa mi sta dicendo. Cado. Cado sulle mie ginocchia come poche ore fa. Osservo dritto il pavimento e guardo le mie lacrime caderci sopra.

Io non voglio credere di stare vivendo questa vita. Preferisco la morte ad una vita che non si può vivere. È una cosa indescrivibile. Cosa prova Jack? Cosa pensa? Dove sono io per lui? Non riesco a sopportare tutto quello che ho dentro il mio cuore. Sento che devo scoppiare da un momento all'altro. Come fa una persona a sopportare tutto questo? Sento Zack parlare ma non distinguo le sue parole. È tutto disordinato, i suoni, i colori che vedo, le sensazioni che provo. E so che niente ritornerà al suo posto.

Ma io devo vedere Jack.

Ritrovo le forze, ma alzo e comincio a camminare. Zack è di fianco a me e non parla più. Mi appoggio a lui per non cadere ancora.

-Io so dov'è-

Mormora lui senza guardarmi.

Non gli dico niente, sa cosa deve fare.

 

* * *

 

Ci fermiamo davanti ad una porta bianca. Zack lascia il mio braccio e la apre. Ci guardiamo negli occhi e senza dire una parola ci abbracciamo. Ho paura di ciò che vedrò, ma lo devo fare. La mia testa mi dice “vattene Alex, fin che sei in tempo”, ma il mio cuore mi spinge ad entrare. Faccio un passo ed entro nella stanza, chiudo la porta dietro di me e alzo la testa. Il mio cuore si stringe in una morsa, non respiro. Jack è sdraiato su un letto simile al mio ma è sommerso di tubi, aghi e fasciature. Mi avvicino piano come per non farlo svegliare. Sento un groppo in gola e non mi accorgo nemmeno delle lacrime che mi scendono dagli occhi. Mi fermo ai piedi del letto, voglio toccare Jack ma non riesco. Mi sento cadere nel vuoto, come quando ti svegli si soprassalto di notte. Appoggio una mano sul materasso e piano piano mi avvicino al suo corpo. Faccio scivolare una mano sulla sua. È freddo, gelato. Non può essere il mio Jack, no. Le sue braccia sono ricoperte di tagli e lividi scuri, il suo volto è fermo, immobile. Alzo una mano e gli sfioro una guancia. Un sacco di ricordi affiorano nella mia testa, chiudo gli occhi. Com'è possibile? Non riesco ancora a crederci. Fino a qualche giorno fa lui era con me, al mio fianco. Potevo accarezzarlo quando volevo, potevo guardarlo tutte le volte in cui ne avevo bisogno, potevo parlare con lui, sentire la sua voce. Potevamo amarci insieme. Mi accascio lentamente sul suo petto e piango singhiozzando.

-Jack, svegliati-

Sussurro invano sulla sua pelle. Non riesco nemmeno a sentire il suo cuore battere. Non c'è più niente, niente di noi. Un pezzo del mio cuore si è addormentato con lui, perchè ormai eravamo una cosa sola. Io e Jack, e basta.

-Ti prego Jack, svegliati-

Mormoro di nuovo. E fregandomene di tutto lo bacio sulle labbra. Un bacio lieve. Risento tutte le sensazioni che provavo con lui. Anche se sono sensazioni belle mi stroncano a metà, mi lacerano il cuore. Afferro la sedia dietro di me e mi siedo, appoggio la testa sul petto di Jack e rimango così, immobile.

-Jack, non te l'ho mai detto. E spero che in qualche modo tu mi possa sentire-

Comincio a parlare, ho bisogno di parlare con lui, anche se forse non serve a niente.

-Ti amo. Dal primo giorno in cui ci siamo incontrati. Ti ho sempre amato e non te l'ho mai detto perchè sono uno stupido. Avevo così paura. Paura di esprimere i miei sentimenti. Ma ho capito che ho sbagliato. Non credo che riuscirò ad andare avanti senza di te. Sei la miglior persona che abbia mai conosciuto. Mi hai salvato da me stesso, dalla mia vita monotona e insensata. Hai dato un senso a tutti i miei perchè, hai dato un senso alla mia vita. Ed è per questo che non riesco a vedere un futuro senza di te-

Non riesco a fermarmi, parlo e piango. Le lacrime mi bruciano in gola.

-Avevo finalmente capito a cosa servivo. Servivo a farti nascere il sorriso sulle labbra e a farmi stare bene ogni volta che lo vedevo. Te ne sei andato troppo presto, troppo-

Stringo la sua mano tra le mie.

-Volevo solo dirti questo. In qualche modo so che tu mi hai sentito. Lo so, perchè io sarò sempre con te-

Tutto ad un tratto mi sento stanco, mi sento soffocare. Smetto di parlare e resetto il cervello. Mi addormento.

E sogno, come ogni volta, Jack che mi parla. Mi dice che lo sa che lo amo e che anche lui sarà sempre con me. Ci abbracciamo e ci baciamo, mi sembra quasi realtà. Posso sentire il suo calore, il suo respiro su di me, le sua mani che mi stringono. Ma, ovviamente, mi risveglio. Sono ancora mezzo sdraiato su Jack e lui ha sempre quell'espressione spenta sul volto. Mi alzo in piedi e guardo nella stanza. Vedo i suoi vestiti appoggiati su una sedia. Prendo la sua maglietta, è quella che aveva su prima dell'incidente. La annuso e sento il suo odore. Potrei riconoscerlo tra altri mille. Stringo forte la maglietta tra le mani e noto che sulla sedia ci sono delle cianfrusaglie, probabilmente erano nelle tasche di Jack quando abbiamo fatto l'incidente. Trovo un foglio, lo apro e leggo cosa c'è scritto. È la frase di una canzone:

 

Everytime I see your face
Everytime you look my way
It's like it all falls into place
Everything feels right

 

Giro il foglio e leggo “Per Alex”.

Jack era così, ogni tanto mi faceva trovare sul letto, nella cartella, sullo specchio del bagno frasi di canzoni. E questa non è riuscita a darmela. Bacio il foglietto e lo bagno con le mie lacrime. Non c'è più niente da fare, ne sono consapevole. Ma il mio cuore non ne vuole sapere. In questo momento non so cosa fare. Rimango qui con lui? Esco e ricomincio la mia vita da capo? No, non posso farlo, non posso lasciarlo qui da solo e comportarmi come se niente fosse. Ad un certo punto qualcuno apre la porta, è l'infermiera che mi dice che devo uscire dalla stanza per non pressare troppo il paziente. Pressare? Ma se ormai lui non c'è più come faccio a pressarlo? Le chiedo se posso rimanere solo due minuti per salutarlo, salutarlo per sempre. Non voglio piangere davanti a lei e non voglio farmi vedere conciato come un malato terminale. La signora dice che va bene ed esce dalla stanza. Mi avvicino ancora a Jack piangendo. Ormai non me ne accorgo più, mi sembra una cosa così normale avere la vista offuscata dalle lacrime. Prendo una sua mano tra le mie e la bacio bagnando la sua pelle con le mie lacrime.

-Jack, io sono sempre qui con te-

Mormoro senza quasi più voce e gli appoggio una mano sul petto, sopra al suo cuore che sento ancora battere lento e stanco. Rimango un po' così, gli accarezzo i capelli, la faccia e gli occhi. Poi, ad un certo punto, sento qualcosa di diverso. Sento il battito del suo cuore accelerare sotto la mia mano. Ecco, adesso ho anche le allucinazioni. Osservo il macchinario che scandisce i battiti del cuore di Jack e non credo a quello che vedo. Il battito sta accelerando lentamente. Da 60 sale a 65. Il bit si fa sempre più veloce. Sbarro gli occhi. Che cavolo succede? Appoggio una mano sul mio di cuore che mi sta saltando fuori dal petto. Poi dal nulla la sala si riempe di dottori e infermiere. Non capisco più niente, tutti parlano ma io non li sento. Un'infermiera abbastanza giovane mi prende per le spalle e mi dice qualcosa del tipo “devi uscire da qui”. Ritrovo le forze ed esco. Zack è qui di fronte a me con gli occhi spalancati. Mi afferra per le braccia e mi chiede cos'è successo. Mi accascio contro di lui.

-Zack, Jack è vivo-

Sussurro sulla sua maglietta.

-C-cosa?-

-Lui ritornerà-

Piango ancora. Ma questa volta è diverso. Sto piangendo per speranza, per gioia. Non so se Jack ritornerà, non posso esserne sicuro. Ma lui ha sentito qualcosa e ha reagito. Non so cosa pensare. So solo che io rimarrò qui, anche per l'eternità, e lo aspetterò.

 

 

it’s starting to all make sense
Oh, I can see now that all of these clouds
Are following me in my desperate endeavor
To find my whoever, wherever
he may be

 

 

 




Non potevo farla finire male, le mie mani mi dicevano che non dovevo! No, a parte gli scherzi, era troppo triste. Magari così risolleva un po' gli animi. Spero!

Ho inserito anche una canzone dei Simple Plan, voleva farlo. Se vi va di ascoltarla si chiama Everytime!

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > All Time Low / Vai alla pagina dell'autore: Cloudsoftime