Gaara
non staccò gli occhi da Kristal per tutto il
giorno.
Era
davvero carina…
Alta.
Un fisico da urlo, con delle curve per cui
molte ragazze avrebbero venduto l’anima. Occhi viola,
profondi e allegri. Dei
capelli neri, tanto scuri da confondersi con la notte.
Eh
sì, il nostro kazekage preferito si era preso
una bella cotta, altro che Neji…
Così
quella sera decise di andarle accanto,
cercando di fare conversazione durante la cena, mentre Neji e Kankuro,
come al
solito, cercavano di uccidere Lee con l’ormai famosa
calzamaglia giovanile.
Gaa:
Ehm ehm… ciao... posso sedermi qui?
Kri:
Fa’ pure.
Il
ragazzo era molto imbarazzato. Non si era mai
innamorato prima, e non sapeva come fare.
Gaa:
Serata fredda, eh?
Kri:
…
Il
povero Gaara stava assumendo la stessa sfumatura
di rosso dei suoi capelli, tanto era arrossito…
Cominciò
a giocherellare con la sabbia, facendone
anelli e costruzioni più complicate.
Kri:
Che stai facendo con la sabbia?
Lui si
affrettò a farla sparire.
Gaa:
Nulla…
Kri:
Dai fammi vedere…
Gli
occhioni dolci che lei gli rivolse fecero
sciogliere definitivamente il kazekage che acconsentì.
Per
prima cosa creò delle piccole figurine di
animali del deserto, che ad un suo gesto cominciarono a ballare.
Lei
rise, divertita.
Mentalmente
Gaara ringraziò all’infinito Kankuro
per avergli insegnato quel giochetto con i fili di chakra in occasione
di uno
spettacolo a Suna, ripromettendosi di costruirgli un monumento una
volta
tornati a casa.
Poi
gli animali scomparvero, dando vita ad una
leggera ed impalpabile sabbiolina scintillante, che ridiscese sui due,
creando
un atmosfera irreale.
Kri:
È bellissimo…
Gaa(ormai
rossissimo): No, Kristal… tu sei bellissima!
Lei
sorrise, arrossendo a sua volta.
Per
ultimo Gaara lasciò il suo pezzo forte. Con la
sabbia creò uno stormo di leggiadre farfalle,cui fece
compiere delle delicate
evoluzioni attorno al viso di lei.
Poi le
farfalle scomparvero, lasciando il posto ad
una fedelissima e bellissima riproduzione del viso di Kristal,
illuminato da un
dolce sorriso. Infine anche questa scultura scomparve, lasciando il
posto ad
un’orchidea di sabbia, che Gaara, con un gesto da
prestigiatore un po’
imbranato, porse alla giovane ninja.
Gaa:
Per te, la più bella tra le belle, direttamente da fiore a
fiore.
Lei
sorrise, accettando il fiore che lui le
porgeva.
Venne
il momento di andare a dormire.
Kri:
Buonanotte Gaara…
Gli
lasciò un leggero bacio sulla guancia,
accendendo ancora di più le guance di lui nella penombra.
Il
gesto non sfuggì a Neji.