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Autore: Holenuvolenegliocchi    13/05/2013    1 recensioni
Musica,amore,sofferenza, e una ragazza come le altre, ma che odio profondamente. E poi uno specchio, un maledetto specchio, causa di tutti i problemi di quella ragazza che però non avrebbe mai immaginato di fare un incontro così speciale.
'Salve, mi chiamo Melany Stone e questa è la mia storia.'
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Lime, OOC, Otherverse | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Jacksons...'
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Quella mattina mamma si era alzata di buonora assieme a papà. Io ero ancora avvolta nelle calde coperte del mio letto.
Era domenica, lo sapevo.
Sentivo l'odore dei pancakes salire fino al piano di sopra.
Che dolce risveglio.
Avevo la testa sotto il cuscino ma il naso fuori per sentire quel delizioso profumo.
D'un tratto sentii la voce di mia mamma.
-Melany, tesoro alzati, è mattino-
Aprii gli occhi e mi voltai verso quella bellissima donna, pallida in viso ma scura di capelli ed occhi.
-Giorno mamma-
Era stranamente già pronta per uscire.
O era tardissimo o aveva da fare.
Mia madre di solito si alzava contemporaneamente a me. Era sempre papà a venirci dolcemente a svegliare. Quella mattina si era alzata prima.
-Vieni giù, è pronta la colazione.-
-Ok, cinque minuti e arrivo... Ma che ore sono?-
-Sono le 9.00, come sempre la domenica.-
-Ti sei alzata prima?-
-Si, devo uscire, sono già andata a messa, dopo devo andare dalla nonna.-
-Ma come? Non andiamo insieme?-
-Tesoro è importante, devo andare dalla nonna. Ci vediamo a pranzo però.-
-Ok... Hai fatto i pancake?-
-No, li ha fatti papà, buona fortuna.-
-Cosa?-
-Haha sto scherzando, li ho preparati io. Però adesso è meglio che scendi che si sta appiccicando lui, le pentole e i pancakes.-
-Corro!! Altrimenti resto senza colazione-
Corsi al piano di sotto raggiungendo mio padre in cucina.
Lo trovai alle prese coi fornelli nel tentativo di girare i pancakes. Mi diressi verso di lui, gli diedi un leggero bacio di buongiorno sulla guancia e gli tolsi nervosamente gli arnesi da mano e risolsi la 'situazione pancakes'. Papà non era mai stato un asso in cucina. Bruciava tutto o lo cuoceva troppo poco. Per fortuna aveva imparato a preparare la carne e qualche altro secondo e poi il caffè con il quale svegliava mamma ogni mattina. In compenso era un perfetto cameriere, come preparava lui la tavola non la preparava nessuno. Tutto perfetto, il tovagliolo piegato a metà sulla destra, le posate poggiate sopra, il bicchiere al centro, la stuoietta per il piatto e la tazza, mi sembrava di essere in un hotel ogni mattina. Ma la domenica era speciale: a differenza delle altre mattine in cui tutto era più frettoloso, tra me che dovevo andare a scuola, loro a lavoro, la domenica era dedicata a noi. Era tranquilla. Dolce. Ma quella domenica c'era qualcosa di diverso. L'aria che si respirava fuori dalla finestra era diversa, l'atmosfera in casa era diversa. Nonostante il ridere provocato da papà che tentava di cucinare i pancakes. Era tutto strano.
Mi sedetti a tavola, presi la crema a nocciola e la spalmai sui pancakes. Neanche il tempo di addentare che mi ritrovai mamma a darmi un dolce bacio sulla guancia.
-Io vado tesoro, ci vediamo a orario di pranzo, torno per le 14.00-
-Ma mamma, mi sembra quasi tu debba andare a lavoro-
-Si lo so amore, ma la nonna ha bisogno di me. Dai ci vediamo dopo-
-Uffi, ora devo stare a casa-
-Si. Tieni d'occhio papà, e non fargli guardare la partita o impazzisce!-
-Ok. Papà, oggi niente TV!-
-Ma Mel!! Amore, neanche il telegiornale?-
-Solo quello-
-Uff, ok. Ciao tesoro, a dopo-
-Ciao mamma!-
Salutai mamma, e presi a completare il morso che era stato interrotto prima. Fu una colazione "animata". Con papà in casa non si sta mai tranquilli. Cominciammo a tirarci la frutta addosso e dopo 10 minuti fummo costretti a ripulire la cucina da cima a fondo. 
Data una sistemata alla cucina tornai al piano di sopra. Entrai in camera mia e come ogni mattina controllai il cellulare per vedere se c'era qualche messaggio. Ne trovai solo uno 'Cretina, oggi cosa avete in programma tu e i tuoi? Vedo con i miei che si può fare per convincerli ad alzarsi dal divano lol. Ti voglio bene Xx 
-Sue'
Era Susan, la mia migliore amica. La conosco dalla nascita. Lei è la figlia del migliore amico di papà, anche loro con la nostra stessa storia. Da sempre la domenica organizziamo qualcosa per uscire, magari andare al mare o a visitare un museo. Le scrissi che mamma oggi non c'era e quindi non si faceva niente. Dopo pochi secondi arrivò la sua risposta 'Uff, beh vuol dire che metterai un piatto in più a tavola, sto arrivando! Devo dirti una cosa grandiosa!!! Non indovinerai mai chi ho incontrato'
Quel messaggio mi incuriosì, ma mi mise anche tremendamente a disagio poiché lei stava venendo a casa mia e io ero ancora ancora in pigiama... Ed abitava praticamente dietro l'angolo!!!  Cercai velocemente qualcosa nell'armadio, portai tutto in bagno ma ...
*DinDon*
Eccola.
-Ciao Suee!!!-
-Ciao Zio!! -
Si, il legame che c'era tra le due famiglie era quasi di parentela, tant'è che io chiamavo i suoi zio e zia e lei lo stesso.
-Come mai qui?-
-Mangio qui, mi sono imbucata.-
-Vabbe figurati, a furia delle tue imboscate a pranzo ci siamo abituati, mi sa che ti aggiungo allo stato di famiglia!-
-Dai zio!! Mel è su?-
-Si, è su, dovrebbe essere sotto la doccia. Melaaanyyyyyy c'è Susaaaaaan!!!-
-Si papà, falla salire!!!-
Sentii dei pesanti e veloci passi risalire le scale. Sue sarà pure stata una ballerina ma quando era a casa era più goffa e impacciata di un ippopotamo.
-Bo....-
-Ti ho sentita!! Cammini pesante!! Impara l'arte della camminata leggera da spia. In quel caso, potrai spaventarmi-
-E uffaaa!!! Non ci riesco mai!-
-No. E mai ci riuscirai cara.-
-Uff...-
-Che mi dovevi dire di tanto importante?-
-Cavolo è successa una cosa fantasticaaa!!-
-Cosa?-
-Una cosa incredibile!-
-Cosa??-
-Non immaginerai mai!!-
-Andiamo, non fare l'antipatica e non tenermi sulle spine: SPARA! Che è successo?-
-Ho incontrato Luke...-
-Luke? Haha fai sul serio?-
-Si, ero allo Starbucks a prendere il caffè a Josh quando ho urtato qualcuno alla cassa e indovina chi era?-
-Luke.-
-Sii!!! E ha detto che gli mancavo, che non ci si vedeva da una vita e che dovevamo uscire un giorno di questi e stasera mi ha invitata al parco!!-
-Fantastico!!! E tu ci andrai vero?-
-Si, e tu verrai con me.-
-Che?-
-Si, mi ha detto che però sta cin suo cugino che non può lasciare da solo e quindi mi ha chiesto di portare qualcuno e chi meglio di te?-
-Ma non puoi decidere al posto mioooo!!-
-E invece si.-
-E chi lo dice?-
-Io. Perché io sono io.-
-Vaffanculo-
-Il biglietto me lo paghi tu o ci vieni con me?-
Sempre così, quella cretina. Aveva sempre la battuta pronta.
-Comunque vatti a preparare che usciamo.-
-Perché?-
-Perché io ho fame e voglio un gelato e tu mi comprerai un gelato.-
-Ma uffaaa!!! Dobbiamo fare sempre quello che dici tu?-
-Si. Perché io può.-
Mi preparai in fretta e furia per evitare le lamentele di Sue così uscimmo e andammo a Piccadilly Circus, eravamo vicinissime da lì. Comprammo un gelato e facemmo un giro in qualche negozio. Senza che ce ne accorgessimo si fece l'una così ci avviammo verso casa. 
Arrivate lì cominciai a preparare il pranzo e per fortuna Sue mi aiutò. Per le due era tutto pronto. Non vidi papà, cominciai a cercarlo e lo trovai in camera da pranzo a guardare il Chelsea e ad urlare. AVEVA APPROFITTATO DELLA MIA ASSENZA PER GUARDARE LA PARTITA!!!
-Papà!!! Se mamma ti vedesse sarebbe la tua fine e io sarei nei guai fino al collo!-
-Siete già tornate!-
-Si papà. Sono le due, è anche pronto il pranzo.-
-Cosa?-
-Su, vieni a tavola e chiama mamma-
-Oh, mamma mangia dalla nonna, il nonno ha la febbre-
-Oh...-
-Dai, almeno c'è più cibo per noi no?-
-Sue! Sei la solita mangiona!! Non capisco come fai ad essere sempre così magra. Con tutto quello che mangi.-
-Beh pazienza, questione di genetica.-
-Tu che parli di genetica? Pff. Mangiamo va-
Pranzammo. Dopo pranzo sparecchiammo tutto. Papà fece per stendersi sul divano quando squillò il telefono di casa...
-Pronto?- rispose papà -Cosa? Oh dio... Arrivo subito. E Melany? C'è anche Sue. Okok, arrivo subito, tranquilla.-
Non avevo capito molto di quella telefonata ma non mi convinceva.
-Papà che succede?-
-Nulla piccola. Voi restate qui ok? Io vengo subito.-
-Dove stai andando? Era mamma? Papà che succede? Dimmelo. Ora!-
-Tesoro te lo spiego dopo.-
-No! Tu non ti muovi di qui se non mi dici che succede.-
Mi piazzai facendo uno scudo davanti alla porta.
-Mel, vado di fretta per favore, è urgente.-
-Tanto urgente da non potermi dire che succede?-
-Il nonno sta male, ha perso i sensi e lo stanno portando in ospedale e tua mamma sta avendo l'asma per la preoccupazione e io ora devo correre. Presto Melany fammi passare.-
-C.. Cosa?- 
Mi spostai sbigottita dalla notizia. Papà uscì. Sue mi guardava come avesse visto un fantasma. Più o meno lo ero. Mi si era sbiancato il volto ed ero immobile. Piano Sue si avvicinò a me e mi abbracciò forte. Una lacrima cominciò a scendere dal mio viso. Presi in mano il cellulare e chiamai mamma. Non capii nulla, mamma non mi poteva rispondere ma sentii chiaramente la voce di un medico gridare 'presto!! In sala rianimazione!! Presto è  coma!! Se non ci sbrighiamo potremmo perderlo!!'
Il telefono era in vivavoce così Sue sentì tutto. Si portò una mano alla bocca dallo stupore e dalla preoccupazione. Le lacrime scendevano ininterrottamente. Fui abbracciata da Sue. Ricambiai l'abbraccio ma la strinsi forte a me come un bambini stringe forte a sé il proprio cuscino quando piove e ha paura dei tuoni.
Non ci potevo credere: MIO NONNO ERA IN COMA.

 
Writer Corner
Salve salvino a tutti!! So di aver aggiornato tempo fa questo capitolo, ma ho preso solo ora il computer per metterci l'html. Beh, posso solo dirvi che questa storia sarà più legata possibile alla mia vita. Alcuni capitoli come questo saranno cose reali successe a me. Spero di non annoiarvi e di rendere il tutto più interessante possibile.
Non vi annoio più ^_^ Se volete pubblicità sono felice di aiutarvi. E una piccola recensione non farebbe male, anche per sapere cosa pensate, per sapere dove sbaglio, per migliorare insomma.
Ok, adieu!! 
-I_M_A_Koala
  
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