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Autore: lemnia    02/12/2007    5 recensioni
Una lettera scritta prima della fine,una firma incisa col sangue...breve ficcy di tre capitoli,descritta attraverso gli occhi dei 2 protagonisti...perchè esistono vittorie più importanti nella vita...ultima fic che scriverò con tutta qst melassa,giuro! T.T
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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onemoretime

One more time

Così eccomi all'ultimo cappy! Ke tristezza mi ero affezionata a qst breve storia T.T
Spero non vi abbia deluso troppo,soprattutto il finale...
L' ho scritto col cuore ( Già,è il cervello che manca! -.- NdLight Zitto,tu kon qst ficcy non c'entri niente! è.é NdMe E menomale! NdLight Se la metti così...rimedio subito... NdMe   O_O NdLight )


Allora un bacio enorme a tutti coloro che hanno letto e commentato e mi auguro che qst dedika vi abbia fatto piacere fino alla fine!!!!



2027

Le deboli difese del tramonto stavano per essere sconfitte dalla notte,le cui prime ombre allungavano dita gelide e silenziose per le vie della città.
Un ragazzo esile e sinuoso come l'oscurità stessa,correva verso casa.
Sua madre si era raccomandata espressamente sulla sua puntualità e quella donna sì che faceva paura!
Non poteva permettersi di rincasare tardi anche quella sera.

Cazzo! Questa volta mi uccide davvero...”
Tutta colpa di quei deficienti dei suoi amici che senza di lui non riuscivano mai a cavarsela.
Accelerò le falcate attraversando la strada senza badare al semaforo.


Si sentì il fremere delle ruote sull'asfalto,un forte odore di bruciato accompagnato da una zaffata d'aria fredda.


I due fari di una moto,rossa come la mela del peccato,l'osservarono con espressione minacciosa.
Il motociclista,fasciato in un'aderente tuta di pelle nera,era riuscito a frenare appena in tempo per evitare di metterlo sul treno diretto verso la sua ultima fermata (un omaggio ad “Ultimo treno”,scusate non ho saputo resistere ^^' )
L'uomo senza sprecare ulteriormente il suo tempo non si tolse il casco né per chiedergli come stava,né semplicemente per insultarlo ma si limitò a ripartire con una sgommata decisa.
Karl rimase immobile ad osservare quell'indomabile pantera addentrarsi nuovamente nella giungla del traffico.
Un'angosciante consapevolezza l'aveva colpito al posto della moto.
Avrebbe potuto anche morire.
Non era mai stato un vigliacco.
Ogni pericolo,ogni situazione lui l'affrontava a testa alta,per questo non riusciva a spiegarsi il brivido che gli aveva percorso la schiena a quell'idea.
No,non voleva,non poteva,non doveva morire...non ancora...

Oh porca! ” sobbalzò ricordandosi improvvisamente di essere in terribile ritardo.


Riprese a correre ancora più velocemente.
Mentre il respiro gli condensava in evanescenti nuvole,la sua mente tornò a quel motociclista...avvertiva una strana sensazione di déjà vue...
Così,di corsa e sovrappensiero,svoltò ad un incrocio,travolgendo un passante che proveniva dalla parte opposta,ritrovandosi infine per terra.

Perché non guardi dove cazzo vai?! ” abbaiò contro l'altro ragazzo che essendosi appoggiato al muro di un'abitazione era riuscito prontamente ad evitarsi la caduta.
Questa sì che è bella! Tu mi vieni addosso con l'elegante e delicata andatura di un bisonte e hai ancora il coraggio di lamentarti!” rispose con un tono più divertito che irritato.
Tsè,sei fortunato che non abbia tempo da perdere con uno come te!” si rialzò Karl.
Ehi calmati! Mi sembri un po' troppo nervoso...”
Senti tu...!” lo aggredì prendendolo per il bavero di quel ridicolo cappotto bianco che indossava con disinvoltura.
Quello scatto brusco fece però cadere gli occhiali da sole di quello strambo tipo e sciolse contemporaneamente il nastro di lino nero che teneva raccolti i suoi capelli.


Tutto si fermò,come impresso in una fotografia.
Un'istante eterno li racchiuse fuori dal tempo,fuori dalla realtà.
Una forza più grande di loro li avvolgeva con le proprie nivee ali.
Il ragazzo osservò i serici biondi capelli,specchiandosi in due sconfinate praterie.
La sua mano corse ad accarezzare quell'incarnato di porcellana,facendo scorrere il pollice sulla sua guancia,scoprendola liscia e morbida al tatto...ma era come se mancasse qualcosa...

Quel gesto intimo e familiare risvegliò entrambi ed il biondino si spostò rapidamente da lui,notandone gli occhi dilatati che rivelavano lo stesso stupore,la stessa confusione.
Percepivano tutti e due di essere legati da un filo invisibile che li univa indissolubilmente l'uno all'altro.
Uno strano silenzio calò fra loro mentre i fari delle auto illuminavano per brevi istanti quei corpi di adolescenti persi tra le pieghe di ricordi lontani,sfumati,sfuggevoli.

Io sono nuovo di queste parti...mi chiamo Matthew...”
Il primo a parlare,il primo a riprendersi.

Karl...”
Bè adesso dovrei andare...cercavo via ****.”
è da quella parte...” gli indicò sollevando il braccio in una direzione poco distante.
Mi spiace ma non posso accompagnartici...sono già in ritardo...”
Capisco...grazie...” Matthew lo superò incamminandosi verso la sua meta.
Fra le villette del quartiere riecheggiava solo il grigio vuoto di quei passi che lentamente li stavano dividendo.
Un suono cadenzato,lieve eppure straziante come il battito di un cuore che si affievolisce sempre di più.
Karl aveva ora di fronte a sé la via del ritorno.
Però non si decideva ad imboccarla.
Era come se fosse trattenuto da... nemmeno lui capiva da cosa...ma era certo che quella fosse comunque davvero l'ultima occasione concessagli,anche se non sapeva a che riguardo...
Strinse i pugni fino a farsi sbiancare le nocche.
No...questa volta no...non se la sarebbe lasciata scivolare via dalle mani...
Si voltò su sé stesso,ritornando su quei passi che stavano segnando il labile confine fra passato e presente,fra gioia e dolore,fra vita e morte.

Aspetta...” lo fermò quando gli fu affianco.
Credo che sia meglio che ti accompagni...un imbranato come te finirebbe sicuramente con il perdersi...”
Lo sguardo stupito dell'altro fu subito sostituito dal più luminoso dei sorrisi.
Fu allora che comprese...comprese di aver fatto,forse per la prima volta,la scelta giusta.

Bè...mi sa che anche questa sera farò tardi...”


Insieme ripresero a camminare,l'uno accanto all'altro.
Trascorsero il tempo a parlare,a conoscersi,a riscoprirsi,a ritrovarsi.
Una pallida luna piena osservava compiaciuta due anime che si ricongiungevano mentre cullava i sogni di coloro che posavano gli occhi sulla sua malinconica bellezza,affidandole segreti e paure antichi come il mondo.


Insieme ancora una volta,forse per sempre,forse solo per una notte.
Forse riusciranno a non perdersi mai più,forse non si sentiranno soli mai più,forse ricorderanno il loro passato,forse costruiranno insieme il loro futuro,forse riusciranno finalmente a dirsi quello che provano,scoprendo l'amore...in tutte le sue sfaccettature,in tutte le sue debolezze,in tutta la sua devastante potenza...


Ma questa è un'altra storia e solo la vita la potrà raccontare....


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Intanto una moto scarlatta sfrecciava veloce ed impudente.
Un rubino perso in una distesa di tenebra,una goccia di sangue immersa nelle arterie della città che arrestò la sua corsa solo quando giunse sulla riva del fiume.

Sei in ritardo.”
Un ragazzo vestito in un completo di jeans largo e vissuto,lo aspettava appoggiato alla balaustra che proteggeva e costeggiava le due sponde.
Il motociclista si tolse il casco con un movimento lento e sensuale.

Mh...ho quasi investito un tizio per raggiungerti il prima possibile.”
Perché la cosa non mi stupisce affatto?”
Effettivamente un po' mi dispiace di averlo mancato! Non lo conoscevo ma già sapevo di non sopportarlo...strano...”
Mica tanto,scusa ma chi è che sopporti tu?” lo prese in giro sorridendo lievemente.
In effetti...” si avvicinò scrutando quel volto alabastrino,incorniciato da un'arruffata chioma corvina.
Rifulgendo sotto il bagliore delle stelle e delle increspature dei flutti,lo osservavano cariche di divertimento ed affetto,due gemme nere,due opali cerchiati alla base.
Gli occhi del centauro s'irradiarono a loro volta di scarlatte nervature,passionali e cariche di sfide,quelle piccole finestre si aprivano su di un cuore di demone,su di un cuore ambizioso e senza pietà ma pur sempre il cuore di un innamorato perso.
Le due nemesi si avvicinarono sigillando la loro sfida eterna con un bacio umido e totalizzante,unendosi nella perfetta immagine dell'amore.


Non vi è nulla che l'amore non possa fare.

Sconfiggere la morte,sfidare il tempo,giustificare ogni scelta,perdonare ogni peccato.

L'amore risorge sempre dalle proprie ceneri,purpurea ed immortale fenice di fuoco.


Fine.

  
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